Melchiorre Delfico: differenze tra le versioni

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{{Citazione|''Il cavaliere Melchiorre Delfico [è] giustamente ritenuto il Nestore della letteratura napoletana … Questo illustre autore di molte opere di storia e di una varietà di soggetti interessanti, unisce ad una vasta istruzione una accuratissima e profondissima conoscenza di ogni aspetto che interessa la sua terra; e possiede, ad un'età così avanzata, l'ancor più raro merito di saper comunicare le preziose esperienze acquisite con una amenità di maniere, una facilità e semplicità di espressione che le rendono più apprezzate a quelli che le ricevono''|[[Keppel Richard Craven]], ''Excursions in the Abruzzi and Northern Provinces of Naples'', 2 volumi, Londra, 1837.}}
{{Carica_pubblica
[[File:Ritratto di Melchiorre Delfico.jpg|thumb|upright=1.1|Ritratto di Melchiorre Delfico]]
|nome = Melchiorre Delfico
 
|immagine = Ritratto di Melchiorre Delfico.jpg
|didascalia = Ritratto di Melchiorre Delfico
|carica = [[Parlamento delle Due Sicilie|Deputato del Regno delle Due Sicilie]]
|mandatoinizio = agosto [[1820]]
|mandatofine = 23 marzo [[1821]]
|primoministro = [[Giunta provvisoria (Regno delle Due Sicilie)|Giunta provvisoria]]
|predecessore =
|successore =
|partito = [[Murattiani]]
|titolo di studio =
|alma mater =
|professione = Economista
}}
{{Bio
|Nome = Melchiorre
|Cognome = DelficoDèlfico
|Sesso = M
|LuogoNascita = Montorio al Vomano
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|AttivitàAltre = e [[politico]]
|Nazionalità = italiano
|Cittadinanza = sammarinese
}}
 
== Biografia ==
Nacque nel castello feudale di [[Leognano]], in [[provincia di Teramo]],<ref name="dbi">{{cita|DBI}}.</ref> da Berardo Delfico (1705-Teramo, 7 febbraio 1704 – Teramo, 4 dicembre 1774, figlio di Giuseppe Berardino Delfico e di donna Caterina Rozzi) e da Margherita Civico (figlia del "magnifico" Giovanni Battista Civico e della teramana Sulcinia Maria Michitelli, nata a Leognano, oggi frazione di Montorio al Vomano, allora facente parte dell'odierno Comune di Tossicia, il 26 ottobre 1713, che il 29 settembre 1738 sposò a Teramo, nella chiesa di San Salvatore, Berardo Delfico). Da loro nacquero sei figli: Giovanni Berardino, Maria Elisabetta, Giovanni, Giovanni Filippo, Melchiorre e Giovanni Domenico. Margherita morì a Teramo il 13 giugno 1747 e venne seppellita nella chiesa di San Carlo). Le origini della sua famiglia Delfico risalivano almeno al [[secolo XVI]] quando Pir (o Pyr) Giovanni di Ser Marco, generalmente riconosciuto come il capostipite della famiglia, cambiò il proprio cognome in Delfico e adottò il motto ''eat in posteros Delphica Laurus''; secondo alcuni, e tra questi Luigi Savorini, il cognome originario era “de"de Civitella”Civitella". All'internoSecondo dellaaltri, suail cognome della famiglia vaera individuatoDel comeFico Melchiorree resto’ tale fino alla fine del Seicento e questo spiegherebbe l’origine dello stemma IIIdell’albero, perin distinguerloun datentativo Melchiorredi Inobilizzazione (m.riprendendo 1689)l’antico estemma Melchiorredell’albero IIdei (1694-1738)Melatino, che fupoi vescovovenne diadattato [[Muroal Lucano]]Lauro, quando fu fissato il cognome in [[Basilicata]]Delfico, una volta che la famiglia giunse a Teramo.
All'interno della sua famiglia va individuato come Melchiorre III, per distinguerlo da Melchiorre I (m. 1689) e Melchiorre II (1694-1738), che fu vescovo di [[Muro Lucano]], in [[Basilicata]].
 
=== Gli anni della formazione ===
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Nella città partenopea si laureò ''[[in utroque iure]]'' sotto la direzione di [[Gaetano Filangieri]] e redasse subito diverse memorie per il governo. Aveva già indossato l'abito ecclesiastico, ma se ne spogliò subito per motivi di salute.
 
Nella prima parte della vita si dedicò in particolare allo studio della giurisprudenza e dell'economia politica, scrivendo numerosi trattati che spingevano verso l’apertura di una stagione di riforme economiche che esercitarono un grande influsso nel miglioramento della gestione dei fondi agricoli. Sono note le sue battaglie contro gli stucchi e l'abolizionecontro dile colture del riso in Abruzzo, le quali non sempre furono accolte benevolmente dai contadini e moltidai abusipastori.
 
=== Il rientro a Teramo ===
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Nel [[1820]] venne eletto deputato al Parlamento napoletano e fu chiamato alla presidenza della Giunta provvisoria di governo. Ebbe in questo periodo l'incarico di tradurre il testo della [[Costituzione spagnola del 1812]].
Dal [[1823]] si stabilì definitivamente a [[Teramo]], dove morì nel [[1835]].
La famiglia di Melchiorre Delfico si estingue con Marina, sua pronipote, sposata al conte Gregorio De Filippis di Longano, napoletano, imparentato con i Filangeri di Candida dando origine all'attuale famiglia dei conti De Filippis marchesi Delfico (vedi la voce [[De Filippis DèlficoDelfico]]).
 
== Pensiero ==
[[File:John Locke.jpg|thumb|upright=0.6|John Locke, filosofo e fisico britannico]]
Il pensiero dello studioso teramano si forgiò nel fermento culturale del ''[[illuminismo|Secolo dei Lumi]]'' e del [[diritto naturale]], le cui idee [[Giusnaturalismo|giusnaturalistiche]] furono compiutamente esposte da un lato nell'opera di [[John Locke]], dall'altro in quella di [[Jean-Jacques Rousseau]], nelle quali i principi del [[diritto naturale]] erano rappresentati dalle idee di libertà e di eguaglianza di tutti gli uomini.<br />
I fermenti culturali del periodo assunsero una valenza rivoluzionaria e contribuirono all'abbattimento di una struttura sociale logora ed invecchiata, che si reggeva ancora ai capricci [[Bizantinismo|bizantini]] dell'autorità invadente.
 
Proprio tali tesi giusnaturalistiche furono gli strumenti a cui si richiamò l'opera del Delfico, permeata dall'[[anticurialismo]], dalla compressione della [[Feudalesimo|feudalità]], dall'antifiscalismo e soprattutto dall'abbattimento del monopolio forense, ritenuto il baluardo principale del regime.<br />
Ciò che caratterizza la visione politica del Dèlfico è una nuova concezione dello [[Stato]], non più ispirato al predominio politico e svincolato dalle regole della morale corrente.
 
Come politico e come giurista, il Dèlfico fu eminentemente pratico, così da poter essere ricordato come uno dei più illuminati riformatori del suo tempo.<br />
 
== Intitolazioni ==
[[File:BibliotecaDelfico.jpg|thumb|Palazzo Delfico, sede della biblioteca provinciale di Teramo, dedicata a Melchiorre Delfico]]
Al nome di Melchiorre Delfico sono intitolati a [[Teramo]] il [[Convitto nazionale]], il Liceo Classico e la Biblioteca provinciale che dal 3 aprile del 2004 ha la propria sede nel settecentesco palazzo Delfico.
 
Numerosi i comuni che hanno intitolato strade all'illuminista abruzzese; oltre a Teramo, sua patria, e alla frazione di San Nicolò (nello stesso comune teramano), si segnalano [[Martinsicuro]], [[Sant'Egidio alla Vibrata]], [[Penna Sant'Andrea]] e [[Roseto degli Abruzzi]] in provincia di Teramo; [[Montesilvano]], [[Pescara]] e [[Milano]].
 
== Massoneria ==
[[File:Square-compass.png|thumb|upright=0.6|Squadra e compasso, simboli della Massoneria]]
È noto che esistono [[Loggia massonica|Logge massoniche]] intestate a Melchiorre Delfico, ma ci si chiedechiedeva se lui erastesso fosse stato massone.
 
Questo interrogativo è stato posto da parecchi storici ma non esisteesisteva una risposta documentale. Esistono invece molte prove indiziarie relative alla sua appartenenza alla [[Massoneria]], per le quali rimandiamo all'appendice del volume: di Franco Eugeni, ''Carlo Forti (1766-1845), allievo di N. Fergola, ingegnere sul campo'', citato in bibliografia. I principali indizi si possono così riassumere:
 
I maestri ed amici napoletani del Delfico come [[Antonio Genovesi]], [[Mario Pagano]], [[Gaetano Filangeri]], furono tutti noti massoni;
 
In un diario del curato Crocetti di Mosciano appaiono notizie di una Loggia massonica esistente a Teramo dal [[1775]];
Il Delfico, assieme all'[[abate]] [[Berardo Quartapelle]], subisce, alla fine del [[XVIII secolo|settecento]], due processi per miscredenza;
Delfico promuove un movimento culturale detto '’La Rinascenza'’ di chiaro stampo [[Illuminismo|illuminista]];
Nella rinascenza militano tutti i cervelli illuministi del tempo: i [[Alessio Tulli|Tulli]], i Quartapelle, [[Vincenzo Comi (chimico)|Vincenzo Comi]], [[Francesco Pradowski]] ed altri;
La poesia di Pradowski sembra proprio la descrizione di una Loggia;
Manda il nipote Orazio Delfico, futuro Gran Maestro della Carboneria teramana, a studiare a Pavia da [[Lazzaro Spallanzani]], [[Alessandro Volta]] e [[Lorenzo Mascheroni]], tre noti massoni del tempo.
 
Nel 2006, lo storico [[Nico Perrone]], pubblicando un libro basato sulla corrispondenza del massone danese [[Friederich Münter]] con noti massoni napoletani lo dà come sicuramente massone, anche se "il suo nome non s'incontra nelle logge razionaliste"<ref>{{cita|Perrone|pp. 202-209}}.</ref>.
 
== Opere principali ==
[[File:Melchiorre Delfico ai giardini Gambacorta.jpg|thumb|Busto di Melchiorre Delfico ai giardini "Carino Gambacorta" di Teramo]]
* ''Saggio filosofico sul matrimonio'', s.n.tip. ma Teramo, Consorti e Felcini, ([[1774]]), (non firmato), ora in ''Opere complete'', III, pp. 83-146;
* ''MemoriaSaggio filosofico sul Tribunal della Grascia e sulle leggi economiche nelle provincie confinanti del regnomatrimonio'', Napoli,s.n.tip. pressoma GiuseppeTeramo, MariaConsorti e PorcelliFelcini, ([[17851774]]), (non firmato), ora in ''Opere complete'', III, pp.265-326&nbsp;83–146;
* ''RiflessioniMemoria susul laTribunal venditadella de'Grascia e sulle leggi economiche nelle provincie confinanti del Feudiregno'', Napoli, presso Giuseppe Maria Porcelli, ([[17901785]]), ora in ''Opere complete'', III, pp. 401-434&nbsp;265–326;
* ''RicercheRiflessioni sulsu verola carattere della giurisprudenza Romana evendita de' suoi cultoriFeudi'', Napoli, presso Giuseppe Maria Porcelli, ([[17911790]]), e successive edizioni, Firenze, 1796, Napoli, 1815, ora in ''Opere complete'', III, pp. 91-238&nbsp;401–434;
* ''PensieriRicerche sullasul Istoriavero ecarattere sudella l'incertezzagiurisprudenza edRomana inutilitàe dellade' suoi medesimacultori'', ForlìNapoli, daipresso torchiGiuseppe dipartimentaliMaria RoveriPorcelli, ([[18061791]]), e successive edizioni, 1808Firenze, 18091796, 1814Napoli, 1815, ora in ''Opere complete'', IIIII, pp. 7-180&nbsp;91–238;
* ''NuovePensieri ricerchesulla sulIstoria belloe su l'incertezza ed inutilità della medesima'', Forlì, dai torchi dipartimentali Roveri, ([[Napoli1806]]), pressoe Agnellosuccessive Nobileedizioni 1808, 18181809, 1814, ora in ''Opere complete'', II, pp. 183-296&nbsp;7–180;
* ''Nuove ricerche sul bello'', [[Napoli]], presso Agnello Nobile, 1818, ora in ''Opere complete'', II, pp.&nbsp;183–296;
* ''Della antica numismatica della città di [[Atri]] nel [[Piceno (territorio)|Piceno]] con un discorso preliminare su le origini italiche'', Teramo, Angeletti, 1824; nuova edizione 1826 e ristampa anastatica Teramo, Edigrafital, 1996;
* ''Opere complete'', nuova edizione curata da [[Giacinto Pannella]] e [[Luigi Savorini]], 4 voll., Teramo, [[Fratelli Fabbri Editori|Giovanni Fabbri editore]], 1901-1904; leggi il [http://www.defilippis-delfico.it/Sommario_Opere_Complete_Melchiorre_Delfico.htm sommario dei quattro volumi];<ref>{{Cita web|url=http://www.defilippis-delfico.it/Sommario_Opere_Complete_Melchiorre_Delfico.htm|titolo=Sommario delle Opere complete di Melchiorre Delfico|sito=www.defilippis-delfico.it|accesso=2018-05-23}}</ref>
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== Bibliografia ==
*{{cita libro|autore-capitolo=[[Raffaele Aurini]], ''|capitolo=Delfico Melchiorre'', in: ''|titolo=Dizionario bibliografico della gente d'Abruzzo'', |volume=vol. III, [[|città=Teramo]], |editore=Ars et Labor, |anno=1958; ora in}} Nuova edizione, [[Colledara]] (Teramo), Andromeda editrice, 2002, vol. 2.
*{{cita pubblicazione| autore = Giacinto Cantalamessa Carboni| anno = 1835| titolo = Sulla vita e sugli scritti del commendatore Malchiorre de' Marchesi Delfico| rivista = [[Giornale arcadico di scienze, lettere ed arti]] | volume = 65| pp = 156-187| url = http://books.google.com/books?id=7hdGAAAAcAAJ&pg=156#v=onepage&q&f=false}}
*{{cita libro|Gabriele |Carletti, ''|Melchiorre Delfico. Riforme politiche e riflessione teorica di un moderato meridionale'', Pisa, |1996|Edizioni ETS, 1996.|Pisa}}
*{{cita pubblicazione| autore = Raffaele Liberatore| anno = 1835| titolo = Melchiorre Delfico. Necrologia| rivista = Annali civili del Regno delle Due Sicilie | volume = 7| pp = 121-135| url = http://books.google.com/books?id=-B9EAAAAYAAJ&pg=121#v=onepage&q&f=false}} Ristampato come ''[http://books.google.com/books?id=Y50uAAAAYAAJ&pg=328#v=onepage&q&f=false Delfico (Melchiorre)]'', in: De Tipaldo (ed.), ''Biografia degli Italiani illustri'', Venezia, 1835, vol .2.
*{{cita libro|Roberto|Carlini|Brigantaggio e Carboneria in Abruzzo Ulteriore Primo. 1798-1822|luglio 2022|Artemia Nova Editrice|Mosciano Sant'Angelo|ISBN=9788831455589}}
*Ferdinando Mozzetti, ''Degli studii, delle opere e delle virtù di Melchiorre Delfico'', Teramo, Angeletti, 1835.
*[[{{cita libro|wkautore=Vincenzo Clemente]], ''|Vincenzo|Clemente|Rinascenza teramana e riformismo napoletano, 1777-1798, l'attività di Melchiorre Delfico presso il Consiglio delle finanze'', [[Roma]], |1981|Edizioni di storia e letteratura, 1981.|Roma}}
*[[{{cita libro|wkautore=Gregorio De Filippis Delfico|Gregorio |De Filippis-Delfico]], ''|Della vita e delle opere di Melchiorre Delfico. Libri due'', Teramo, Angeletti, |1836.|Angeletti|Teramo}}
*[[Raffaele Aurini]], ''Delfico Melchiorre'', in: ''Dizionario bibliografico della gente d'Abruzzo'', vol. III, [[Teramo]], Ars et Labor, 1958; ora in Nuova edizione, [[Colledara]] (Teramo), Andromeda editrice, 2002, vol. 2.
*{{cita pubblicazione| autore = Raffaele Liberatore| anno = 1835| titolo = Melchiorre Delfico. Necrologia| rivista = Annali civili del Regno delle Due Sicilie | volume = 7| pp = 121-135| url = http://books.google.com/books?id=-B9EAAAAYAAJ&pg=121#v=onepage&q&f=false}} Ristampato come ''[http://books.google.com/books?id=Y50uAAAAYAAJ&pg=328#v=onepage&q&f=false Delfico (Melchiorre)]'', in: {{cita libro|curatore=De Tipaldo (ed.a cura di), ''|titolo=Biografia degli Italiani illustri'', |città=Venezia, |anno=1835, |volume=vol. .2.}}
*[[Vincenzo Clemente]], ''Rinascenza teramana e riformismo napoletano, 1777-1798, l'attività di Melchiorre Delfico presso il Consiglio delle finanze'', [[Roma]], Edizioni di storia e letteratura, 1981.
*{{cita libro|Ferdinando |Mozzetti, ''|Degli studii, delle opere e delle virtù di Melchiorre Delfico'', |1835|Angeletti|Teramo, Angeletti, 1835.}}
*Vincenzo Clemente, ''[http://www.treccani.it/enciclopedia/melchiorre-delfico_%28Dizionario-Biografico%29/ Delfico, Melchiorre]'', in: ''[[Dizionario biografico degli Italiani]]'', Roma, [[Istituto dell'Enciclopedia italiana]], 1988, vol. 36, pp. 527-540.
*{{cita [[libro|wkautore=Nico Perrone]], ''|Nico|Perrone|La Loggia della PhilanropiaPhilantropia. Un religioso danese a Napoli prima della rivoluzione'',. [[Palermo]],Con Sellerio,la 2006corrispondenza {{ISBNmassonica e altri documenti|2006|Sellerio|Palermo|ISBN=88-389-2141-5|cid=Perrone}}
*Donatella Striglioni ne' Tori, ''L'inventario del Fondo Delfico. [[Archivio di Stato di Teramo]]'', Teramo, Centro abruzzese di ricerche storiche, 1994.
*{{cita libro|Umberto|Russo|Studi sul Settecento in Abruzzo|1990|Solfanelli|Chieti}}
* Gabriele Carletti, ''Melchiorre Delfico. Riforme politiche e riflessione teorica di un moderato meridionale'', Pisa, Edizioni ETS, 1996.
*{{cita pubblicazione|autore=Umberto Russo|titolo=L'idea di storia in Delfico e Foscolo|rivista=Aprutium|volume=a. XIV|numero=3|anno=1996|pp=21-28}}
* [[Nico Perrone]], ''La Loggia della Philanropia. Un religioso danese a Napoli prima della rivoluzione'', [[Palermo]], Sellerio, 2006 {{ISBN|88-389-2141-5}}
*Donatella{{cita libro|Donatella|Striglioni ne' Tori, ''|L'inventario del Fondo Delfico. [[Archivio di Stato di Teramo]]'', Teramo, |1994|Centro abruzzese di ricerche storiche, 1994.|Teramo}}
 
== Voci correlate ==
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== Collegamenti esterni ==
* ''[https://www.sie-asee.it/autore.php?id_autore=108 Delfico, Melchiorre]'', su [https://www.sie-asee.it/ sie-asee.it], ''Archivio Storico delle Economiste e degli Economisti.''{{Collegamenti esterni}}
*Notizie e ritratti sono reperibili anche sul sito internet della famiglia, curato da Massimo De Filippis Delfico, all'indirizzo [http://www.defilippis-delfico.it www.defilippis-delfico.it]. Sul sito è consultabile anche l'Indice dei quattro volumi delle Opere Complete di Melchiorre Delfico.
*{{Treccani}}
 
{{Illuministi italiani}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Numismatica|Politica}}
 
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[[Categoria:Personalità della Repubblica Napoletana (1799)]]