Roberto Soffritti: differenze tra le versioni

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{{Carica pubblica
{{Membro delle istituzioni italiane
|nome =Roberto Soffritti
|immagine = Roberto Soffritti.jpg
|istituzione = Camera
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|coalizionecarica = [[L'Unione]] ([[XV LegislaturaDeputato della Repubblica Italiana|XV]])
|luogo_nascita = Ferrara
|mandatoinizio = 28 aprile 2006
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| carica2 = [[Sindaci di Ferrara|Sindaco di Ferrara]]
| mandatoinizio2 = [[1983]]
| mandatofine2 = 13 giugno [[1999]]
| predecessore2 = [[Claudio Vecchi]]
| successore2 = [[Gaetano Sateriale]]
|partito = [[Partito Comunista Italiano|PCI]] <small>(1960-1991)</small><br />[[Partito Democratico della Sinistra|PDS]] <small>(1991-1998)</small><br />[[Democratici di Sinistra|DS]] <small>(1998-2001)</small><br />[[Partito dei Comunisti Italiani|PdCI]] <small>(2001-2015)</small><br />[[Sinistra Ecologia Libertà|SEL]] <small>(2015-2016)</small>
PD (2023-)
|titolo di studio =Laurea in Economia e Commercio
|alma mater =[[Università degli studi di Bologna]]
|professione = Politico
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|incarichi = *XV Legislatura
*IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
|sito = http://leg15.camera.it/cartellecomuni/leg15/include/contenitore_dati.asp?tipopagina=&deputato=d302112&source=%2Fdeputatism%2F240%2Fdocumentoxml%2Easp&position=Deputati\La%20Scheda%20Personale&Pagina=Deputati/Composizione/SchedeDeputati/SchedeDeputati.asp%3Fdeputato=d302112&Vis=1&Nominativo=SOFFRITTI%20Roberto
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}}
{{Bio
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|Nazionalità = italiano
}}
Il padre Antenore Soffritti, impegnato nella Resistenza al nazifascismo, fu tra le vittime dell’eccidio del Doro, la strage nazista avvenuta a Ferrara il 17 novembre 1944<ref>[http://www.estense.com/?p=178354 Una strage nazista, l’eccidio del Doro]</ref>.
 
== Biografia ==
== Esperienza nella Pubblica Amministrazione ==
IlNato padrea [[Ferrara]] l'11 ottobre 1941, era figlio di Antenore Soffritti, impegnato nella [[Resistenza italiana|Resistenza]] al nazifascismo, che fu tra le vittime dell’eccidiodell'eccidio del Doro, la strage nazista avvenuta a Ferrara il 17 novembre 1944<ref>[http://www.estense.com/?p=178354 Una strage nazista, l’eccidiol'eccidio del Doro]</ref>.
Iscritto al [[Partito Comunista]] dal [[1960]], inizia nel Comune di Ferrara nel [[1961]] la carriera nella pubblica amministrazione. Nel [[1970]], dopo la nascita delle Regioni e il riassetto degli Enti locali, Soffritti diventa dirigente alla [[Regione Emilia-Romagna]], prima nel settore Attività Produttive e poi nell'area della Formazione professionale: contemporaneamente, completa gli studi all'Università di Bologna laureandosi in Economia e Commercio.
 
Iscritto al [[Partito Comunista Italiano]] dal [[1960]], inizia nel Comune di Ferrara nel [[1961]] la carriera nella pubblica amministrazione. Nel [[1970]], dopo la nascita delle Regioni e il riassetto degli Enti locali, Soffritti diventa dirigente alla [[Regione Emilia-Romagna]], prima nel settore Attività Produttive e poi nell'area della Formazione professionale: contemporaneamente, completa gli studi all'Università di Bologna laureandosi in Economia e Commercio.
Nel [[1975]] diventa assessore agli Affari generali del Comune di [[Ferrara]] nella seconda legislatura guidata da Radames Costa, figlio del partigiano [[Ugo Costa]] e già dirigente sindacale della [[Cgil]]. Soffritti riceve la delega a Bilancio e Finanze nell'amministrazione successiva di Claudio Vecchi, protagonista nella lotta per la Liberazione e responsabile di vari incarichi sindacali prima di diventare sindaco.
 
Nel [[1975]] diventa assessore agli Affari generali del Comune di [[Ferrara]] nella seconda legislatura guidata da Radames Costa, figlio del partigiano [[Ugo Costa]] e già dirigente sindacale della [[CgilCGIL]]. Soffritti riceve la delega a Bilancio e Finanze nell'amministrazione successiva di Claudio Vecchi, protagonista nella lotta per la Liberazione e responsabile di vari incarichi sindacali prima di diventare sindaco.
 
=== Sindaco di Ferrara ===
Roberto Soffritti diventa sindaco di [[Ferrara]] nel [[1983]], quando [[Claudio Vecchi]] lascia la carica di primo cittadino per diventare senatore. Soffritti ricopre il ruolo di sindaco fino al [[1999]], passando dal PCI al [[Partito Democratico della Sinistra|PDS]] e infine ai [[Democratici di Sinistra|DS]]: sono anni diretti a far riscoprire [[Ferrara]] come città di cultura, attenta all'ambiente e ad aprire il dialogo tra il [[Partito Comunista Italiano|PCI]] e le forze produttive ed economiche per realizzare un "Patto per lo sviluppo" secondo gli effetti dei Decreti Stemmati.
 
Dal [[1986]] lo Stato concorre, infatti, al finanziamento dei bilanci comunali in modo articolato, prevedendo anche un fondo sviluppo investimenti. Nasce così una dinamica di strategie operative per recuperare le distanze dalle altre province della Via Emilia. I primi investimenti sono diretti all'efficienza del ciclo integrato dell'acqua e a garantire la continuità del servizio idrico, intervenendo nello stabilimento di potabilizzazione del [[Po]] di Pontelagoscuro: di particolare interesse sono i criteri di depurazione "naturale" applicati nei pre-trattamenti, in cui viene sistematicamente evitato l'uso di composti chimici ossidanti.
 
L'opportunità di ridurre le emissioni inquinanti dovute agli impianti di riscaldamento domestico porta a realizzare il "Progetto [[Geotermia]]", che utilizza il bacino geotermico di Casaglia per il riscaldamento degli edifici e per il fabbisogno energetico di un'importante parte dell’areadell'area urbana. La realizzazione del Parco urbano a Nord della città e la ristrutturazione delle Mura rinascimentali, per circa 9 chilometri perimetro del centro storico, avviano i progetti per rilanciare il prestigio culturale del territorio, che valorizzano l'esperienza di [[Palazzo dei Diamanti]] e il [[Teatro comunale (Ferrara)|Teatro Comunale]], riaperto dopo un accurato intervento di restauro.
 
Nella fortunata collaborazione con il Maestro [[Claudio Abbado]] e l’associazionel'associazione Ferrara Musica<ref>[http://www.ferraramusica.it/index.phtml?id=3 Ferrara Musica] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111225084504/http://www.ferraramusica.it/index.phtml?id=3 |data=25 dicembre 2011 }}</ref>, il Teatro Comunale viene eletto sede stabile dal [[1989]] della [[Chamber Orchestra of Europe]]<ref>[http://rivista.fondazionecarife.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=483:la-grande-avventura-della-musica&tmpl=component&print=1&lang=it Chamber Orchestra of Europe]</ref> e dal [[1998]] della [[Mahler Chamber Orchestra]]<ref>[http://rivista.fondazionecarife.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=483:la-grande-avventura-della-musica&tmpl=component&print=1&lang=it Mahler Chamber Orchestra]</ref>. “Ferrara Musica” realizza centinaia di concerti, come il primo e unico concerto dei [[Berliner Philharmoniker]] in Italia dopo vent'anni d'assenza, e tutte le tournée italiane dei [[Berliner]] con [[Claudio Abbado]], dal [[1993]] al [[2002]]<ref>[http://rivista.fondazionecarife.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=483:la-grande-avventura-della-musica&tmpl=component&print=1&lang=it Berliner con Claudio Abbado]</ref>.
 
[[Ferrara]], nel [[1992]], entra nel circuito delle grandi mostre internazionali con la rassegna al Palazzo dei Diamanti della"Claude Monet e i suoi amici. La collezione [[Monet]] da Giverny al Marmottan" (a cura di Andrea Buzzoni) <ref>[{{Cita web |url=http://www.palazzodiamanti.it/1021/claude-monet-e-i-suoi-amici-la-collezione-monet-da-giverny-al-marmottan |titolo=Monet da Giverny al Marmottan] |accesso=6 febbraio 2013 |dataarchivio=24 settembre 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120924044404/http://www.palazzodiamanti.it/1021/claude-monet-e-i-suoi-amici-la-collezione-monet-da-giverny-al-marmottan |urlmorto=sì }}</ref>. L'evento, aperto da uno scambio culturale con le opere di DeGiovanni PisisBoldini, dà un forte impulso alla costruzione nella città di nuove strutture alberghiere. Nel [[1995]], quando Roberto Soffritti è sindaco per il suo ultimo mandato quinquennale, [[Ferrara]] ottiene l'iscrizione nella lista del patrimonio mondiale [[UNESCO]] come “mirabile esempio di Città del [[Rinascimento]]”: il riconoscimento è esteso al suo [[Delta del Po]].
Nel [[1995]], quando Roberto Soffritti è sindaco per il suo ultimo mandato quinquennale, [[Ferrara]] ottiene l’iscrizione nella Lista Patrimonio Mondiale [[Unesco]] come “mirabile esempio di Città del [[Rinascimento]]”: il riconoscimento è esteso al suo [[Delta del Po]].
 
=== Presidente delle Ferrovie Emilia-Romagna e poi l’elezionel'elezione alla Camera dei deputati ===
Lasciata l'amministrazione comunale nel [[1999]], Soffritti assume l'incarico di presidente delle [[Ferrovie Emilia-Romagna]] fino al [[2006]], quando è eletto alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]] nelle liste del [[Partito dei Comunisti Italiani]] (PdCI), partito al quale aveva aderito alla fine del [[2001]] dopo aver lasciato i DS. Nel PdCI è da subito nella segreteria nazionale come responsabile culturale e poi come tesoriere<ref>[{{Cita web |url=http://www.comunisti-italiani.it/index.php?module=subjects&func=viewpage&pageid=27 |titolo=PdCI] |accesso=30 gennaio 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140203075159/http://www.comunisti-italiani.it/index.php?module=subjects&func=viewpage&pageid=27 |dataarchivio=3 febbraio 2014 |urlmorto=sì }}</ref>.
 
L'esperienza in Ferrovie Emilia-Romagna lo porta nella Commissione Trasporti: Soffritti ricopre l'incarico fino alla caduta del Governo [[Governo Prodi II]] nell'aprile [[2008]]<ref>[{{Cita web |url=http://legxv.camera.it/cartellecomuni/leg15/include/contenitore_dati.asp?tipopagina=&deputato=d302112&source=%2Fdeputatism%2F240%2Fdocumentoxml%2Easp.asp&position=Deputati\La%5CLa%20Scheda%20Personale&Pagina=Deputati/Composizione/SchedeDeputati/SchedeDeputati%2FComposizione%2FSchedeDeputati%2FSchedeDeputati.asp%3Fdeputato=d302112%3Dd302112 |titolo=XV Legislatura-Dati personali di Roberto Soffritti] |accesso=28 agosto 2011 |dataarchivio=4 marzo 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304101957/http://legxv.camera.it/cartellecomuni/leg15/include/contenitore_dati.asp?tipopagina=&deputato=d302112&source=%2Fdeputatism%2F240%2Fdocumentoxml.asp&position=Deputati%5CLa%20Scheda%20Personale&Pagina=Deputati%2FComposizione%2FSchedeDeputati%2FSchedeDeputati.asp%3Fdeputato%3Dd302112 |urlmorto=sì }}</ref>. Ricandidato alla Camera nello stesso anno come capolista in [[Emilia-Romagna]] de [[La Sinistra l'Arcobaleno]]<ref>[{{Cita web |url=http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2008/03/12/news/sinistra-arcobaleno-1.330483 |titolo=Sinistra Arcobaleno] |accesso=26 gennaio 2013 |dataarchivio=4 febbraio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140204003609/http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2008/03/12/news/sinistra-arcobaleno-1.330483 |urlmorto=sì }}</ref>, la lista non raggiunge il quorum e di conseguenza la sua rielezione non avrà luogo.
 
=== Presidente del Consiglio di Amministrazione di Metronapoli ===
L'esperienza in [[Ferrovie Emilia Romagna|FER]] e nella Commissione Trasporti della Camera dei deputati è confermata nel giugno 2010 con la nomina a presidente del consiglio d’amministrazioned'amministrazione di [[Metronapoli]], la società del Comune di [[Napoli]] che gestisce il trasporto pubblico locale su ferro. Dal 2011, Soffritti è dirigente nazionale della [[Federazione della Sinistra]].
 
=== Elezioni politiche 2013 ===
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=== Il passaggio dal PdCI a SEL ===
il 9 febbraio [[2014]] Soffritti si dimette da tesoriere nazionale del PdCI<ref>[http://www.estense.com/?p=361167 Soffritti esce dalla segreteria nazionale]</ref>. Un anno dopo lascia anche il partito per approdare a [[Sinistra Ecologia Libertà]]<ref>[http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2015/02/07/news/cariani-ex-pdci-noi-in-sel-per-rafforzare-l-intesa-col-pd-1.10823329 Cariani (ex Pdci): noi in Sel per rafforzare l’intesal'intesa col Pd]</ref><ref>[http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2015/02/09/news/soffritti-passa-a-sel-a-loro-facciamo-tanti-auguri-1.10836770 «Soffritti passa a Sel? A loro facciamo tanti auguri»]</ref><ref>[http://www.estense.com/?p=446836 Il Pdci “scompare” per aderire a Sel]</ref>.
 
== Note ==
<references/>
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.ilmanifesto.it/area-abbonati/in-edicola/manip2n1/20130118/manip2pg/05/manip2pz/334653/ Roberto Soffritti, il «Duca rosso» che fa infuriare la sinistra calabrese] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130126154632/http://www.ilmanifesto.it/area-abbonati/in-edicola/manip2n1/20130118/manip2pg/05/manip2pz/334653/ |data=26 gennaio 2013 }} Il manifesto.it
* [{{cita web | 1 = http://www.comunisti-italiani.it/index.php | 2 = Partito Dei Comunisti Italiani] | accesso = 30 gennaio 2013 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130127070931/http://www.comunisti-italiani.it/index.php | dataarchivio = 27 gennaio 2013 | urlmorto = sì }}
* [{{cita web|http://www.rivoluzionecivile.it/ |Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia]}}
{{Sindaco
|città = Ferrara
|stemma = CoA_Città_di_FerraraFerrara-Stemma.svg
|periodo = [[1983]] - 13 giugno [[1999]]
|precedente = [[Claudio Vecchi]]
|successivo = [[Gaetano Sateriale]]}}
 
{{Portale|biografie|politica}}
 
[[Categoria:Deputati della XV Legislaturalegislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Politici del Partito Comunista Italiano]]
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[[Categoria:Studenti dell'Università di Bologna|Soffritti]]