Giorgio Fuà: differenze tra le versioni

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|Attività = economista
|Nazionalità = italiano
|Immagine =
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[[File:Ancona - Villa Favorita - Targa.jpg|thumb|upright=1.3]]
Fondò la facoltà di economia dell'[[Università Politecnica delle Marche]] di Ancona, poi a lui intitolata, e l'[[ISTAO]] di Ancona, Istituto [[Adriano Olivetti]] di studi per la gestione dell'economia e delle aziende.
 
Il 26 gennaio [[2002]], l'università dedicò la facoltà di economia e commercio a Giorgio Fuà.
 
Nel 2010 è stata istituita la Fondazione Giorgio Fuà con la finalità di raccogliere e promuovere l'eredità culturale dello studioso.
 
== Biografia ==
Nato da una famiglia ebraica di Ancona, di estrazione borghese, frequentò le scuole nel capoluogo per spostarsi a Pisa dove frequentò sia l'Università sia la [[scuola Normale Superiore di Pisa]]. Riuscì a conseguire la laurea all'[[Università di Pisa]] in scienze[[Scienze politiche]]<ref>Nell'epistolario di [[Giovanni Pieraccini]] "si racconta che alla discussione della tesi di laurea (“Come misurare il livello di vita di una collettività”) il laureando Fuà, nell'agosto 1941, sta per esporre anche il contenuto di una tesina esplosiva nella quale dimostra come l'Italia, con la guerra d'Etiopia, abbia compiuto numerose violazioni del diritto internazionale. Viene subito interrotto dal suo professore che poi in privato lo apostrofa severamente: “Ma sei impazzito? Guarda che ti ho salvato togliendoti la parola”. In una lettera dell'aprile aveva anticipato all'amico Pieraccini la volontà di “infliggere alla commissione una predica di morale pubblica”. Predica scongiurata e laurea con lode per lui" (http://www.fondazionestudistoriciturati.it/wp-content/uploads/2016/01/Pieraccini-recensione-epistolario-Emiliani.pdf). </ref>, ma non a concludere gli studi come normalista, costretto a lasciare a causa delle [[leggi razziali fasciste|leggi razziali]], poiché ebreo.
 
In seguito alle persecuzioni degli ebrei fuggì in [[Svizzera]] dove, nel 1940, conseguì il ''Doctorat en Droit - mention en économie politique'' all'[[Università di Losanna]]. Dal 1941 iniziò a lavorare per [[Adriano Olivetti]] e nel 1943 si sposò con Erika Rosenthal.
 
Per un breve periodo (1947-1950) ritornò all'università di Pisa come [[professore]], poi venne chiamato a [[Ginevra]] come consulente della [[Commissione Economica per l'Europa]] delle [[Nazioni Unite]] presieduta da [[Gunnar Myrdal]]. Nel 1955 entrò all'[[ENIEni]] come consigliere economico di [[Enrico Mattei]].
 
Decisivo il suo impegno per la costituzione di una facoltà di [[economia]] nella sua città natale. Anche grazie ai suoi contatti con [[Carlo Bo]], allora rettore dell'[[Università di Urbino]], e con il giurista Franco Pastori che nel medesimo ateneo sarà il primo preside, nel 1959 riuscì ad aprire la facoltà come sede distaccata di Urbino. Dopo alcuni anni (1969) venne unita alla facoltà di Ingegneria creando la "Libera [[Università di Ancona]]". Dalla sua istituzione fino al 1997 insegnò in questa facoltà, coinvolgendo molti altri esperti italiani.
 
Nel 1967 fondò, sempre ad Ancona, l'[[ISTAO]] (Istituto [[Adriano Olivetti]] di studi per la gestione dell'economia e delle aziende) con l'obiettivo di creare una scuola di alta specializzazione post- laurea; ora ha sede a [[Villa Favorita (Ancona)|Villa Favorita]].
 
Dal 1983 al 1986 fu presidente della [[Società italiana degli economisti]], e dal 1986 socio dell'[[Accademia dei Lincei]]. Nel 1988 fondò l'Associazione italiana per la collaborazione tra gli economisti di lingua neolatina, di cui fu presidente fino al 1994. Ricevette la laurea ''[[honoris causa]]'' dall'[[Università di Camerino]] (1993) e dall'[[Università autonoma di Madrid]] (2000).
 
==Opere==
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== Monumenti e infrastrutture dedicate a Fuà ==
 
* Il 26 gennaio 2002 gli viene intitolata la Facoltà di Economia dell'Università di Ancona.
* Il 14 dicembre 2019, cerimonia di intitolazione dell'area antistante l'ingresso del campus di Villa Favorita (sede ISTAO, Zona Baraccola Ovest, Ancona), che prende il nome di "Largo Giorgio Fuà".
 
[[File:Ancona - largo Giorgio Fuà - targa stradale.jpg|miniatura|La targa stradale dedicata a Giorgio Fuà]]
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* ISTAO-Regione Marche, «Una scuola imprenditoriale fondata da Giorgio Fuà 1997-2007», Ancona (2007).
* Giuseppe Canullo, Paolo Pettenati (a cura di), «Sviluppo economico e benessere. Saggi in ricordo di Giorgio Fuà», Napoli (2012), Edizioni Scientifiche Italiane.
*Roberto Giulianelli, «L' economista utile. Vita di Giorgio Fuà», Bologna (2019), Il Mulino.
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
==Collegamenti esterni==
* ''[https://www.sie-asee.it/autore.php?id_autore=5 Fuà, Giorgio]'', su [https://www.sie-asee.it/ sie-asee.it], ''Archivio Storico delle Economiste e degli Economisti.''{{Collegamenti esterni}}
*[https://web.archive.org/web/20161023232434/http://istao.it/giorgio-fua/ Scheda sul sito dell'ISTAO] con foto e pubblicazioni
* http://www.fondazionegiorgiofua.it
*http://www.aenl.org/
 
{{Box successione
|carica = Presidente della [[Società Italiana di Economia|Società italiana degli economisti]]
|immagine=
|periodo = dal 1983 al 1986
|precedente = [[Paolo Baffi]]
|successivo = [[Luigi Pasinetti]]
}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|biografie|economia|università}}
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