Blasted: differenze tra le versioni

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L'opera di Beckett con Winnie sepolta nella terra si chiama Giorni Felici (Happy Days). Il Compleanno è un'opera completamente diversa di Harold Pinter
 
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Mentre era ancora impegnata nella sua scrittura, assistette ad un servizio sull'[[Massacro di Srebrenica|assedio di Srebrenica]], trasmesso al telegiornale, che la indusse a interrogarsi sulle possibili connessioni tra lo stupro nella stanza di un albergo di Leeds, da lei previsto nel dramma, e gli avvenimenti in Bosnia: la risposta che si diede fu che esisteva un continuum morale ed emotivo fra i due eventi: "uno è il seme, e l'altro l'albero. Penso che i semi di una guerra su vasta scala possano sempre essere trovati nella civiltà in tempo di pace"<mark>.</mark><ref>{{Cita|Saunders|pp. 38-39}}.</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.independent.co.uk/arts-entertainment/theatre-dance/features/blasted-in-praise-of-a-disgusting-piece-of-filth-2117260.html|titolo=Blasted: In praise of a 'disgusting piece of filth'|pubblicazione=Independent|data=27 ottobre 2010|accesso=14 maggio 2023}}</ref> Avrebbe confermato questo concetto in un'altra intervista: «La conclusione logica dell'atteggiamento che produce uno stupro isolato in Inghilterra sono i campi di stupro in Bosnia, e la conclusione logica del modo in cui la società si aspetta che gli uomini si comportino è la guerra."<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Tom Sellar|anno=1996|titolo=Truth and Dare: Sarah Kane’s Blasted|url=https://archive.org/details/sim_theater_1996_27_1/page/n35|rivista=Theater|volume=27|numero=1|p=34|lingua=en}}</ref>
 
In ''Blaster'', la frattura tra la prima metà dell'opera, focalizzata sulle dinamiche di relazione fra un uomo e una donna in una stanza d'hotel, e la seconda parte in cui questo spazio privato viene trasformato in uno scenario di guerra, è frutto del cambiamento avvenuto durante il processo creativo, determinato dalle notizie che giungevano dalla guerra civile in atto nella ex Jugoslavia.''<ref name=":0">{{Cita|Sierz 2004}}.</ref>'' Nella versione definitiva, tuttavia, la nazionalità e l'etnia del soldato, senza nome, non sarebbero state nominateesplicitate, né sarebbe mai comparso alcun riferimento al conflitto bosniaco.<ref>{{Cita|Urban|p. 308}}.<name=":11" /ref>
 
== Influenze ==
Kane indicò in un'intervista gli autori cui si era ispirata e che informano la struttura compositiva di ''Blasted'': "Per me ci sono tre sezioni: la prima è stata molto influenzata da [[Henrik Ibsen|Ibsen]], la seconda da [[Bertolt Brecht|Brecht]] e la terza da [[Samuel Beckett|Beckett]].”<ref>{{Cita|Saunders|p. 54}}.</ref>
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L'influenza di Beckett è evidente non solo nello stile, nell'uso di un linguaggio essenziale, ma anche nella condivisione di temi e immagini presenti nella sua opera più nota, ''[[Aspettando Godot]]'', La relazione di reciproca dipendenza di Ian e Cate risulta simile a quella di Vladimir/Estragon, i due vagabondi che, nell'attesa di qualcosa che non si compie, non riescono a separarsi, e a quella della coppia padrone/servitore Pozzo/Lucky: nonostante quest'ultimo sia vessato e tenuto al guinzaglio da Pozzo, quando avrà la possibilità di liberarsi da lui, non riuscirà a farlo.<ref>{{Cita|Saunders|p. 55}}.</ref> Comune alle due opere è anche il motivo dell'intrappolamento, del confinamento in uno spazio angusto, delimitato, una sorta di rifugio (la camera d'albergo, l'albero), dal quale i protagonisti non riescono a distaccarsi.
 
Nella scena quarta di ''Blasted'', la condizione in cui si trovano Cate e Ian, dopo lo stupro subito da quest'ultimo da parte del soldato e il ritorno della ragazza in albergo, richiama, a ruoli invertiti, quella in cui si trova la coppia di Beckett in ''CompleannoGiorni Felici,'' con Winnie sepolta fino al collo nella sabbia, mentre Willie è ancora in grado di muoversi. Qui Cate è libera di muoversi, mentre Ian, accecato, intrappolato, con la testa che esce dalle assi del pavimento, "costretto nella posizione passiva del femminile", desidera una fine che non arriva mai.<ref>{{Cita|Aston|p. 85}}.</ref>
=== Shakespeare ===
{{Citazione|"Lo chiamerò Blasted". È stato solo più o meno quando ero alla quarta bozza che all'improvviso ho pensato: "Certo, è la maledetta brughiera!" E a quel punto stavo già leggendo ''Lear'', e stava iniziando a influenzarlo.|Sarah Kane, ''Intervista'', cit. in Saunders, p. 58}}
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Anche la scena precedente, chiamata dalla stessa Kane "la scena di Dover di Ian", in cui quest'ultimo tenta inutilmente di suicidarsi con la pistola del soldato, fornitagli da Kate su sua richiesta, dopo averne estratto i proiettili, richiama una scena di ''Lear'', quella in cui Gloucester accecato chiede al figlio Edgar di aiutarlo a buttarsi dalla scogliera di Dover, e viene da questi ingannato per impedirne il suicidio (''Lear,'' Atto quarto, Scena VI).<ref>{{Cita|Saunders|pp. 59-60}}.</ref>
 
Graham Saunders, nel suo studio sull'influenza di ''Re Lear'' nel teatro di Sarah Kane, osservando come quest'ultima avesse definito questo dramma di Shakespeare "una commedia sulla paternità", rileva come ulteriore connessione fra le due opere la presenza in ''Blasted'' della figura dei padri - "sinistri o assenti" sia ricorrente; Cate afferma che le sue crisi sono riapparse da quando il padre è tornato a casa; Ian, alla vista del bambino trovato da Cate abbandonato in zona di guerra, alle preoccupazioni di questa su come prendersene cura, risponde: "Cacano e piangono. Non c'è niente da fare";<ref>{{Cita|''Dannati''|p. 49}}.</ref> la disparità di età tra Ian e Cate e l'abitudine di quest'ultima di succhiarsi il pollice, nella prima parte di ''Blasted'' può essere essere letta nei termini di un perverso rapporto tra padre-figlia.<ref name=":21">{{Cita pubblicazione|autore=Graham Saunders|anno=2004|titolo=‘Out Vile Jelly’: Sarah Kane's ‘Blasted’ and Shakespeare's ‘King Lear’|rivista=New Theatre Quarterly (NTQ)|volume=20|numero=1|p=72|lingua=en|doi=10.1017/S0266464X03000344}}</ref>
 
Un'altra rivisitazione della tragedia shakespeariana, infine, sarebbe proposta da Saunders nell'immagine di Lear che "scivola verso la morte" ("crawl toward death", ''Lear,'' Atto I, Scena I, 41) e viene fermato dalla figlia Cordelia, da lui rimproverata per volerlo "trarre dalla tomba" ("You do me wrong to take me out o’ the grave", ''Lear'', Atto IV, Scena VII, 38), dalla quale, secondo lo studioso, deriverebbe la scena di Ian accecato, in attesa della morte, che striscia sotto le assi, dove si trova la tomba della bambina.<ref>{{Cita|Saunders|p. 59}}.</ref>
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Aleks Sierz, nel suo studio pubblicato nel 2001 sul nuovo teatro britannico degli anni Novanta, ''In-Yer-Face Theatre: British Drama Today,'' indicò ''Blasted'' e la sua autrice come uno dei rappresentanti di quel rinnovamento del teatro britannico fiorito in Gran Bretagna nell'ultimo decennio del secolo, promosso da giovani drammaturghi poco più che ventenni, da lui denominato ''In-Yer-Face Theatre,'' caratterizzato da una forma di teatro viscerale, inteso a provocare allarme suscitando sensazioni estreme, scioccando gli spettatori attraverso una scrittura particolarmente aggressiva e scene incentrate su violenza, sesso, uso di droghe, che trasformarono il linguaggio del teatro degli anni novanta, "rendendolo più diretto, crudo ed esplicito".<ref>{{Cita libro|autore=Aleks Sierz|titolo=In-yer-face theatre: British drama today|url=https://archive.org/details/inyerfacetheatre0000sier|anno=2001|editore=Faber and Faber|città=London|lingua=en|cid=Sierz|ISBN=0-571-20049-4}}</ref>
[[File:MarkRavenhill.JPG|sinistra|miniatura|235x235px|[[Mark Ravenhill]]]]
Per la notorietà e l'impatto ottenuto, ''Blasted'' venne letto come il fulcro di questa generazione di scrittori e drammaturghi, giovani disillusi, "i figli disorientati della signora Thatcher",<ref>{{Cita libro|autore=Benedict Nightingale|titolo=The Future of Theatre|url=https://archive.org/details/theatre0000nigh|anno=1998|editore=Phoenix|città=London|lingua=en|p=[https://archive.org/details/theatre0000nigh/page/20 20]|ISBN=0297819577}}</ref> che rifiutavano qualsiasi codice morale vincolante o comune senso di decenza, rappresentando una Gran Bretagna allo sbando;<ref name=":19">{{Cita|Sierz|p. 4}}.</ref> di essa facevano parte, oltre a Sarah Kane, scrittori come [[Mark Ravenhill]], Phyllis Nagy, Anthony Neilson, [[Joe Penhall]], Rebecca Prichard e Michael Wynne, raccolti intorno al Royal Court, diretta dal 1993 da Stephen Daldry, che commissionò loro diversi lavori teatrali.<ref>{{Cita libro|autore=Benedict Nightingale|titolo=The Future of Theatre|url=https://archive.org/details/theatre0000nigh|anno=1998|editore=Phoenix|città=London|lingua=en|p=[https://archive.org/details/theatre0000nigh/page/19 19]|ISBN=0297819577}}</ref> Scrive Sierz in uno degli articoli che precedono il suo libro: "proprio come Hollywood stava riscoprendo il potere attrattivo di film controversi e violenti come ''[[Pulp Fiction]]'' o ''[[Natural Born Killers]]'', ilnel teatro britannico stava prendendo piede la violenza come un modo per esplorare le questioni sociali".<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Aleks Sierz|anno=1998|titolo=Cool Britannia? 'In-Yer-Face' Writing
in the British Theatre Today|url=https://archive.org/details/sim_new-theatre-quarterly_1998-11_14_56/page/325|rivista=New Theatre Quarterly|volume=14|numero=56|p=325|pp=|lingua=en|doi=10.1017/S0266464X00012409}}</ref>
 
Con questo genere teatrale, indicato anche con neologismi alternativi come "New Brutalism", "Theatre of Urban Ennui' (il Teatro della noia urbana), "Britpack"<ref>(<abbr>EN</abbr>) Benedict Nightingale, ''The Future of Theatre'', London, Phoenix, 1998, pp. 17-22, {{ISBN|0297819577}}.</ref><ref>{{Cita|Sierz|p. 18}}.</ref> Sarah Kane rifiutò sempre di identificarsi, ritenendo che l'appartenenza a qualsiasi movimento fosse "esclusiva piuttosto che inclusiva".<ref>{{Cita|Saunders|p. 8}}.<name=":10" /ref><ref>{{Cita news|autore=Rodolfo Di Giammarco|titolo=Sarah Kane "Io, Hooligan del teatro"|pubblicazione=La Repubblica|data=2 aprile 1997}}</ref>
 
Graham Saunders, intervenendo sulla possibile vicinanza dell'opera di Kane con un particolare gruppo di drammaturghi, ha invece indicato una precedente generazione di scrittori, emersi tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70, soprannominati "New Jacobeanists", che includevano [[Edward Bond]], [[Peter Barnes (sceneggiatore)|Peter Barnes]], [[Howard Brenton]] e [[Howard Barker]], con cui Kane avrebbe condiviso l'ossessione per la rappresentazione della violenza e il fascino del grottesco, accompagnati da un mordente [[umorismo nero]].<ref>{{Cita|Saunders|pp. 19, 23}}.</ref> Kane nutriva un'ammirazione profonda per Edward Bond, autore di ''Saved'', che al pari del suo ''Blasted'' aveva sollevato un' enorme scandalo fra pubblico e critici dopo la sua rappresentazione, e ammise apertamente che egli rappresentò la principale ispirazione delle sue opere.<ref>{{Cita|Saunders|p. 24}}.</ref> Da studentessa universitaria, Kane aveva interpretato il ruolo principale di Bradshaw, il giudice che firmò la [[Regicidi di Carlo I d'Inghilterra|condanna a morte di Carlo]] I, nella commedia ''Victory'' (1983) di [[Howard Barker]], il teorizzatore del cosiddetto "Teatro della catastrofe”.<ref>{{Cita libro|curatore=Karoline Gritzner, David Ian Rabey|titolo=Theatre of Catastrophe: New Essays on Howard Barker|anno=2007|editore=Oberon Books|città=London|lingua=en|ISBN=978-1840026726}}</ref><ref>{{Cita|Iball|p. 30}}.</ref>
 
== Stile e struttura ==
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La struttura che domina le prime due scene dell'opera, la caratterizzazione dei personaggi, sono concordemente ritenute dai critici di impronta [[Naturalismo (teatro)|naturalistica]].<ref>{{Cita|Saunders|p. 40}}.</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Aleks Sierz|anno=1998|titolo=Cool Britannia? 'In-Yer-Face' Writing
in the British Theatre Today|url=https://archive.org/details/sim_new-theatre-quarterly_1998-11_14_56/page/332|rivista=New Theatre Quarterly|volume=14|numero=56|p=332|pp=|lingua=en|doi=10.1017/S0266464X00012409|cid=Sierz 1998}}</ref><ref>{{Cita|Iball|p. 29}}.</ref> Sul finire della seconda scena, con l'arrivo del soldato, la struttura teatrale tradizionale viene soppiantata, senza alcun preavviso, con l'obbiettivo, dichiarato da Kane, di far coincidere forma e contenuto; l'ambientazione scenica e quello che sembrava il soggetto centrale d'indagine - la complessa e distruttiva relazione fra Ian e Cate - si frantumano; "il personale e il politico" vengono connessi sulla scorta della convinzione di Kane, che lo stupro in un camera di Leed abbia una relazione con la guerra e i massacri in Bosnia.<ref>{{Cita libro|autore=Steve Waters|curatore=Mary
Luckhurst|titolo=From Terror to Trauma|anno=2006|lingua=en|p=377|opera=A Companion to Modern British ans Irish Drama}}</ref><ref name=":14">{{Cita|Aston|p. 80}}.</ref>
 
L'autrice precisa in un'intervista: "In termini di unità di [[Aristotele]], il tempo e l'azione vengono interrotti, mentre l'unità del luogo viene mantenuta":<ref>{{Cita|''Rage and reason''|p. 130}}.</ref> dopo che un colpo di mortaio dilania l'albergo, si crea una contiguità tra la civiltà e la sicurezza della Gran Bretagna in tempo di pace rappresentata dalla lussuosa e confortevole camera d'albergo e la guerra sconosciuta che irrompe dal mondo esterno, in cui i protagonisti e gli spettatori si trovano improvvisamente catapultati, come dentro ad un incubo: "il dramma porta il conflitto "straniero" a Leeds" e gli spettatori diventano testimoni delle sue atrocità.<ref name=":11">{{Cita|Urban|p. 308}}.</ref>
 
In questa seconda parte lo stile si fa prettamente [[Simbolismo|simbolico]], surreale, la scena assume i contorni di un paesaggio onirico;<ref name=":8" /><ref name=":14" /><ref>{{Cita libro|autore=Angela Leonardi|curatore=Roberto D'Avascio|titolo=Psicosi individuale e psicosi di massa in Blasted di Sarah Kane|url=http://www.fedoa.unina.it/13461/|anno=2022|editore=Union Press|città=Napoli|p=130|opera=I’m much fucking angrier than you think.
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La maggior parte dei critici e del pubblico era allora abituata ad assistere ad opere teatrali con soggetti definiti, calate in un mondo identificabile, rette da un chiaro punto di vista: Kane rompe questa sicurezza, rifiutando le convenzioni del realismo.<ref name=":11" /> ''Blasted'' non ha una trama convenzionale, i suoi personaggi sfuggono alla verosimiglianza psicologica, Cate e Ian non sono catalogabili nelle opposizioni binarie e negli stereotipi di genere vittima/carnefice,<ref name=":17">{{Cita|Sierz|p. 6}}.</ref> la loro condotta viene avvertita come incoerente, vanifica lo sforzo dello spettatore di comprendere il loro punto di vista;<ref name=":10">{{Cita|Saunders|p. 8}}.</ref> l'ambiguità del dramma lascia spazio a molteplici letture, la sperimentazione della forma e la frammentazione della struttura producono disorientamento.<ref name=":11" />
 
Secondo Stephen Daldry, allora direttore artistico del [[Royal Court Theatre|Royal Court]] Theatre, la causa dell' "ondata di ostilità" che accolse il debutto di ''Blasted'' sarebbe da attribuire non alla violenza sessuale e fisica che informa il dramma, ma alla rottura, volutamente operata da Kane, tra la parte iniziale e quella seguita all'arrivo del soldato, quando si impone la dimensione simbolica e metaforica antirealista;<ref name="Saunders 9" /> i critici si sarebbero sentiti incapaci di dare un senso alla struttura e al contenuto dell'opera, respinta con disprezzo e ritenuta non degna di essere considerata teatro, implausibile perché valutata pregiudizialmente con i soli parametri del realismo; uguale accoglienza era stata riservata in precedenza a opere come ''[[Aspettando Godot]]'' (1952) di [[Samuel Beckett]] e [[Il compleanno (Pinter)|''Il compleanno'']] (1957) di [[Harold Pinter]].<ref>{{Cita|Saunders|pp. 9-10}}.</ref>
== Edizioni ==
La prima edizione di Blasted viene pubblicata a Londra nel 1995 per i tipi di Methuen, in un'antologia intitolata ''Frontline Intelligence 2: New Plays for the Nineties,'' che comprende, oltre a ''Blasted, Foreign Lands'' di Karen Hope'', Hurricane Roses'' by David Spencer, ''The Life Of The World To Come'' by Rod Williams.<ref>{{Cita libro|curatore=Pamela Edwardes|titolo=Frontline Intelligence 2: New Plays for the Nineties: Foreign Lands by Karen Hope; Blasted by Sarah Kane; Hurricane Roses by David Spencer; The Life Of The World To Come by Rod Williams|anno=1995|editore=Methuen Drama|città=London|lingua=en|OCLC=1180818766|ISBN=9780413689801}}</ref>
 
L'edizione successiva, del 1996, viene pubblicata da Methuen unitamente alla seconda opera di Kane, ''Phaedra's Love.''<ref>{{Cita libro|autore=Sarah Kane|titolo=Blasted & Phaedra's Love|url=https://archive.org/details/blastedphaedrasl0000kane|anno=1996|editore=Methuen|città=London|lingua=en|OCLC=1146445047|ISBN=9780413709400}}</ref>
 
Nel 2001 Methuen raccoglie in un unico volume, dal titolo ''Complete Plays'', con un'introduzione di David Greig, le cinque opere della drammaturga, compresa ''Blasted.''<ref>{{Cita libro|altri=introduced David Greig|titolo=Complete Plays: Blasted, Phaedra's Love, Cleansed, Crave, 4:48 Psychosis, Skin|anno=2001|editore=Methuen Publishing|città=London|lingua=en|OCLC=1193445765}}</ref>
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* {{Cita pubblicazione|autore=Roberto D'Avascio|anno=2019|titolo=Giro di vendette nel teatro di Sarah Kane|rivista=Testo & Senso|numero=20|pp=217-233|accesso=14 maggio 2023|url=https://testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/418|cid=D'Avascio}}
*{{Cita libro|autore=Francesco Di Maio|curatore=Alfonso Amendola, Francesco Demitry, Viviana Vacca|titolo=Sul riso assoluto. Artaud, Kane|anno=2018|editore=Ombre corte|città=Verona|pp=88-98|opera=L'insorto del corpo. Il tono, l'azione, la poesia. Saggi su Antonin Artaud|ISBN=9788869480997}}{{Cita libro|autore=Helen Iball|curatore=|titolo=Sarah Kane’s
Blasted|url=https://archive.org/details/sarahkanesblaste0000ibal|anno=2008|editore=Continuum|città=London|lingua=en|cid=Iball|ISBN=978-0-8264-9204-3}}
 
* {{Cita libro|autore=Sarah Kane|curatore=Luca Scarlini|traduttore=Barbara Nativi|titolo=Dannati|anno=2000|editore=Einaudi|città=Torino|pp=3-56|opera=Tutto il teatro|ISBN=9788806153922|cid=Dannati}}
*{{Cita libro|autore=Helen Iball|curatore=|titolo=Sarah Kane’s
Blasted|url=https://archive.org/details/sarahkanesblaste0000ibal|anno=2008|editore=Continuum|città=London|lingua=en|cid=Iball|ISBN=978-0-8264-9204-3}}
 
* {{Cita pubblicazione|autore=Louise Lepage|anno=2014|titolo=Rethinking Sarah Kane’s Characters: A
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* {{Cita libro|autore=Graham Saunders|curatore=B. Reitz, M. Berninger|titolo=The apocalyptic theatre of Sarah Kane|anno=2002|editore=University of Heidelberg|città=Heidelberg|lingua=en|p=|opera=British Drama of the 1990s|ISBN=9783825313753|cid=Saunders 2002}}
* {{Cita libro|autore=Graham Saunders|titolo=About Kane : the playwright and the work|url=https://archive.org/details/aboutkaneplaywri0000saun|anno=2009|editore=Faber and Faber|città=London|lingua=en|cid=Saunders 2009}}
 
* {{Cita libro|autore=Aleks Sierz|titolo=In-yer-face theatre: British drama today|url=https://archive.org/details/inyerfacetheatre0000sier|anno=2001|editore=Faber and Faber|città=London|lingua=en|cid=Sierz|ISBN=0-571-20049-4}}
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* {{Cita libro|autore=Ken Urban|curatore=Martin Middeke, Peter Paul Schnierer e Aleks Sierz|titolo=Sarah Kane|url=https://archive.org/details/methuendramaguid0000unse|anno=2011|città=London|lingua=en|pp=[https://archive.org/details/methuendramaguid0000unse/page/n329 304]-322|opera=The Methuen Drama Guide to Contemporary British Playwrights|cid=Urban|ISBN=9781408122785}}
* {{Cita pubblicazione|autore=Ian Ward|anno=2013|titolo=Rape and Rape Mythology in the Plays of Sarah Kane|url=https://archive.org/details/sim_comparative-drama_summer-2013_47_2/page/n78|rivista=Comparative drama|volume=47|numero=2|pp=225-248|lingua=en|cid=Ward}}
* {{Cita libro|autore=Steve Waters|curatore=Mary Luckhurst|titolo=Sarah Kane: From Terror to Trauma|url=https://archive.org/details/companiontomoder0000unse_j2e4|anno=2006|editore=Blackwell|città=Malden|lingua=en|pp=[https://archive.org/details/companiontomoder0000unse_j2e4/page/371 371]-382|opera=A Companion to Modern British and Irish Drama
1880–2005|cid=Waters|ISBN=978-1-4051-2228-3}}
== Voci correlate ==