Teatri di Roma e Horatio Caine: differenze tra le pagine

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La città di [[Roma]], dalle origini a oggi, è sempre stata scenario di numerosi interventi urbanistici ed architettonici. Negli anni centinaia di edifici teatrali, alcuni ancora operanti altri no, alcuni distrutti ed altri che hanno subito un cambio di destinazione d'uso sono stati costruiti e frequentati, regalando alla capitale una vasta scelta per quanto riguarda l'offerta teatrale.
| TitoloSerie = [[CSI: Miami]]
| nome = Horatio Caine
| immagine =
| didascalia =
| primo episodio= [[Episodi di CSI: Miami#Episodio Pilota|Cross-Jurisdictions]]
| ultimo episodio=
| causa =
| soprannome =
| sesso = maschile
| datanascita = [[7 aprile]] [[1960]]
| professione = poliziotto, supervisore del Miami-Dade Crime Lab
| famiglia =  
*[[Raymond Caine]] (fratello, morto)
*Marisol Delko Caine (moglie, morta)
*Yelina Salas (cognata)
*Raymond Caine, Jr. (nipote)
*Suzie Barnham (cognata)
*Madison Keaton (nipote)
*[[Eric Delko]] (cognato)
| razza=
| relazione =
| figli = nessuno
| attore =[[David Caruso]]
| doppiatore = [[Antonio Sanna]]
| creatore =
}}
'''Horatio Caine''' è un [[personaggio immaginario]] della [[serie televisiva]] ''[[CSI: Miami]]''. È il personaggio principale, ed è interpretato dall'attore [[David Caruso]].
 
== Capo del Crime lab ==
==Roma antica==
Nella storia di ''[[CSI: Miami]]'', Caine è (ed è stato durante lo sviluppo delle vicende) un sovraintendente del ''Crime lab'' (analogo, in Italia, del laboratorio della [[Polizia Scientifica]]) di [[Miami-Dade]], un [[analista forense]], un ex detective della squadra omicidi ed un ufficiale della squadra [[Artificiere|artificieri]] (la sua specialità legale verte su esplosioni ed incendi dolosi). È molto protettivo nei confronti della sua squadra, che con affetto lo chiama "H". Ha molto a cuore la reputazione del suo laboratorio e ha gran cura per mantenere i membri della sua squadra "puliti", forse a causa della sua esperienza con la reputazione macchiata e piena d'ombre del suo fratello minore, [[Raymond Caine|Ray]].
[[Immagine:Campus Martius - Theatre of Pompeius.jpg|thumb|Panoramica della ricostruzione dell'antico Campo Marzio con i suoi teatri: in primo piano è riconoscibile il Teatro di Pompeo]]
 
Diversamente della sua controparte a [[Las Vegas]], [[Gil Grissom]] (''[[CSI: Crime Scene Investigation]]'') non esita a muoversi armato. Nelle prime due stagioni, Caine porta una [[Beretta Cougar]] 9mm sul lavoro, mentre dalla terza stagione ha con sè una [[SIG P226|SIG-Sauer P229]]. Insiste molto sulla manutenzione della pistola, soprattutto dopo che un membro della sua squadra, [[Tim Speedle]], è stato ucciso in un conflitto a fuoco perché la sua arma si era inceppata; uno dei motivi per cui Caine ha scelto l'agente [[Ryan Wolfe]] come rimpiazzo di Speedle (episodio 322, ''[[Episodi di CSI: Miami#Terza Stagione|Il testimone]]'') è l'ossessiva cura che Wolfe dedica alla sua arma. Quest'ultimo, più in avanti con la storia, sarà "licenziato" da Caine perché si è compromesso durante un'indagine per i suoi debiti e mancanza di onestà circa la situazione in cui si trovava (episodio 522, ''[[Episodi di CSI: Miami#Seconda Stagione|Licenziato]]''; nonostante questo, Caine gli indica un modo per redimersi e gli dà la possibilità di tornare nella squadra, ma solo dopo aver riesaminato tutti i file dei suoi casi precedenti (episodio 523, "Kill Switch").
In Roma antica la costruzione dei teatri poteva avvenire solo per motivi legati alla religione e al culto degli dei. Allo stesso modo anche i ludi teatrali, anfiteatrali (nella fattispecie le lotte tra i [[gladiatore|gladiatori]], le [[naumachia|naumachie]], gli spettacoli con fiere e belve) e circensi (detti anche ludi plebei: corse di cavalli, parate e processioni) coincidevano con le festività religiose. Per lungo tempo non si eressero teatri stabili per il timore che ciò portasse a comportamenti devianti rispetto alla morale cittadina. Grazie ai resoconti di alcuni storici come [[Livio]], [[Tacito]] e [[Gaio Plinio Secondo|Plinio]] si hanno notizie, seppur frammentarie, di alcuni stabili costruiti in legno in [[Campo Marzio]] o nei pressi del [[Tempio di Apollo Sosiano|tempio di Apollo]] (Teatro ''ad Apollonis'') o ancora nei pressi del [[Palatino]] (Teatro di Longino e Messala). Di alcuni anfiteatri lignei non si conosce invece bene l'ubicazione.
 
Ha molti nemici ricorrenti durante la serie, dal [[serial killer]] Walter Resden al finto Agente agli Affari Interni Rick Stetler o al corrotto giudice Joseph Ratner; alcuni di questi, che egli pensa di essersi buttati alle spalle, ritornano per colpirlo. Clavo Cruz, che sconta l'ergastolo per l'assassinio di una donna (episodio 201, ''[[Episodi di CSI: Miami#Seconda Stagione|Fratelli di sangue]]'') fugge dalla prigione (episodio 315, ''[[Episodi di CSI: Miami#Terza Stagione|L'identità]]'') durante un drammatico attacco a colpi di razzi ad un Palazzo di Giustizia (episodio in cui viene ferita superficialmente il coroner [[Alexx Woods]]): Cruz rapisce la stenografo del palazzo e costringe Horatio a portargli un milione di dollari in cambio delle informazioni su dove si trovi. È una trappola, tuttavia, e Caine e Delko sono braccati sul tetto di un garage.
===Teatri===
[[Immagine:RomaTeatroMarcello01.JPG|thumb|250px|Il teatro di Marcello]]
*[[Teatro di Pompeo]], costruito tra il [[61 a.C.|61]] ed il [[55 a.C.]] ed oggi scomparso. Si trovava nella zona attualmente occupata dal Monte della Farina, tra [[Campo de' Fiori]] e la chiesa di [[Sant'Andrea della Valle]];
*[[Teatro di Marcello]], costruito a più riprese tra il [[46 a.C.|46]] ed il [[13 a.C.]] per volere di [[Gaio Giulio Cesare|Giulio Cesare]] prima e di [[Augusto (imperatore romano)|Augusto]] poi, smette di funzionare come teatro nel [[IV secolo]] d.C.;
*[[Teatro di Balbo]], voluto da [[Lucio Cornelio Balbo]], costruito nel 13 a.C. e di cui oggi rimangono pochi resti nel perimetro stradario formato da via delle Botteghe Oscure, via Caetani e via Delfini tra il [[Pigna (rione di Roma)|rione Pigna]] ed il [[Sant'Angelo (rione di Roma)|rione Sant'Angelo]].
 
Alla conclusione della seconda stagione (episodio ''[[Episodi di CSI: Miami#Seconda Stagione|MIA/NYC - NonStop]]'') Caine va a [[New York]] per inseguire un sospettato di omicidio ed entra in contatto con il detective [[Mac Taylor]] e la sua squadra, inaugurando così la prima stagione di ''[[CSI: New York]]''. Caine più in là si riunirà di nuovo al detective Taylor per rintracciare ed arrestare l'assassino, Henry Darius, che viene estradato in Florida per scontare la pena di morte (episodi ''[[Episodi di CSI: Miami#Quarta Stagione|Caccia all'uomo (1^ parte)]]'' e ''[[Episodi di CSI: New York#Seconda Stagione|Caccia all'uomo]]'').
===Altri edifici ad uso spettacolo===
Oltre ai teatri propriamente detti, nella Roma antica era possibile assistere ad altre forme di spettacolo come le [[naumachia|naumachie]] o le lotte tra [[gladiatore|gladiatori]] o, ancora, le corse tra i cavalli in differenti tipologie di edifico, assimilabili architettonicamente, per alcune caratteristiche comuni, ai teatri. Sebbene tali manifestazioni non rientrino propriamente nella [[storia del teatro]], sono per certi versi invece importanti per definire la storia dello spettacolo nelle sue diverse forme, fornendo un quadro d'insieme sulla latinità dal punto di vista dell'urbanistica legata al ludo.
 
== Vita prima di CSI ==
====Anfiteatri====
I genitori di Caine hanno chiamato il figlio come lo scrittore [[Horatio Alger]] (episodio ''[[Episodi di CSI: Miami#Episodio Pilota|Doppia giurisdizione]]''). Prima di andare a Miami, Caine ha lavorato a [[New York]] (coincidenza vuole che l'attore che interpreta Caine, [[David Caruso]], in quella città abbia impersonato il detective [[John Kelly]] nelle prime due stagioni di ''[[NYPD Blue]]'') dove ha ucciso l'assassino della madre, ovvero suo padre (episodio 417, ''[[Episodi di CSI: Miami#Quarta Stagione|Collisione]]''). Sul lavoro viene accoltellato mentre studiava un caso in cui un bambino era stato chiuso nell'armadio mentre i genitori venivano assassinati; il colpevole, Walter Resden, nutriva un così profondo rancore contro Caine da raccogliere campioni del suo sangue e conservarli per dieci anni, per utilizzarli al momento giusto, cioè quando lo può incolpare dell'omicidio della sua fidanzata, Rachel Turner (episodio 406, ''[[Episodi di CSI: Miami#Quarta Stagione|Vittima sacrificale]]''). Caine è alla fine costretto a sparare a Resden (episodio 515, ''[[Episodi di CSI: Miami#Quarta Stagione|Dissolvenza]]'').
{{vedi anche|Anfiteatro}}
[[Immagine:Colosseo - panoramica - Scuba Beer.jpg|thumb|300px|Visuale del Colosseo dall'[[Arco di Costantino]]]]
*[[Anfiteatro di Statilio Tauro]], primo anfiteatro di Roma costruito in muratura e risalente al [[29 a.C.]], oggi distrutto;
*[[Anfiteatro Flavio]], più famoso col nome di Colosseo, oggi saltuariamente utilizzato per rappresentazioni teatrali;
*[[Anfiteatro Castrense]], costruito nel [[III secolo a.C.]], i cui resti sono in parte incorporati nelle [[mura aureliane]].
 
Dopo il suo arrivo in Florida, Horatio si è unito alla polizia di Miami-Dade come detective della squadra omicidi per poi trasferirsi nella squadra che lavora con gli artificieri, in cui muove i primi passi sotto la guida di Al Humphries, un poliziotto più anziano poi ucciso tragicamente innescando casualmente una bomba che stava tentando di disarmare (episodio ''[[Episodi di CSI: Miami#Prima|La morte in faccia]]''). Alla fine Caine si sposta al CRime lab, accettando una promozione a tenente (che gli procura l'invidia del sergente Rick Stetler, in lizza per quel posto). Quando la veterana della CSI [[Megan Donner]] prende un permesso personale in seguito alla morte del marito, Horatio diviene in modo permanente capo della squadra (episodio ''[[Episodi di CSI: Miami#Prima|L'ultimo volo]]'').
====Circhi====
{{vedi anche|Circo (antica Roma)}}
 
[[Categoria:Personaggi di CSI: Crime Scene Investigation]]
===Nei pressi di Roma===
[[Immagine:Ostia Theatre.jpg|thumbnail|Il teatro romano di Ostia Antica]]
*[[Teatro di Ostia Antica]], costruito da [[Agrippa]] nel [[27]] d.C., tuttora funzionante nelle sole stagioni estive, è l'unico teatro antico a possedere un cartellone completo;
*[[Anfiteatro Severiano]] di [[Albano Laziale|Albano]], risalente al [[III secolo]] d.C., di cui si possono vedere i resti ma non che non è più sede di spettacoli teatrali;
*[[Teatro di Tuscolo|Teatro romano di Tuscolo]] o teatro di Cicerone, nei pressi dell'antica città di [[Tusculum|Tuscolo]], in passato utilizzato per spettacoli di fiere, gladiatori e ginnasti, oggi saltuariamente utilizzato per spettacoli di prosa;
*[[Teatro del santuario di Ercole Vincitore]] nei pressi di [[Tivoli]], utilizzato a partire dal [[2001]] come sede di sporadiche rappresentazioni teatrali;
*[[Teatro antico di Nemi]], situato nei pressi del lago omonimo nella selva Aricina, di cui rimangono alcune vestigia; probabilmente in passato vi si svolgevano duelli e lotte.
 
[[en:Horatio Caine]]
==Durante il Medioevo==
[[es:Horatio Caine]]
Il [[teatro medievale]] non lascia tracce, a livello architettonico, nella capitale. L'evoluzione della [[storia del teatro]] e dello spettacolo in genere nel [[medioevo]] non ha permesso, infatti, la costruzione di stabili successivamente giunti a noi.
[[fr:Horatio Caine]]
 
[[hr:Horatio Caine]]
==In epoca moderna==
[[nl:Horatio Caine]]
È consuetudine concordare sul fatto che la nascita del teatro moderno avvenne, nell'Urbe, nel [[1513]], anno in cui fu eretto, sulla [[piazza del Campidoglio]], un teatro ligneo ad opera di [[Pietro Rosselli]]. Non esistono, tuttavia, resti di strutture su cui ricostruire una storia del teatro cinquecentesco a Roma. Sappiamo però che, nonostante la stragrande maggioranza dei teatri fosse privata, ci fu qualche tentativo di teatro pubblico.
[[pt:Horatio Caine]]
===Nel Cinquecento===
====Edifici scomparsi====
*[[Teatro sul Campidoglio]], costruito per celebrare il conferimento della cittadinanza romana a [[Giuliano duca di Nemours|Giuliano de' Medici]]. Aveva forma rettangolare con sette ordini di gradinate su tre lati, per una capienza di 3000 persone. Era riccamente decorato e curato nei dettagli;
*Teatro Anguillara, costruito forse nel [[1561]] dal poeta [[Giovanni Andrea Anguillara]] in una sala del suo palazzo signorile in piazza Santi Apostoli nel [[Trevi (rione di Roma)|rione Trevi]];
*Teatro in via Giulia, nel [[Regola (rione di Roma)|rione Regola]], attivo dal [[1560]] circa al [[1575]] e destinato alle rappresentazione delle commedie. Probabilmente fu un teatro pubblico.
 
===Nel Seicento===
Il [[XVII secolo]] vide la nascita del [[teatro all'italiana]], ideato per le esigenze di un mutato gusto nel campo dello spettacolo. La diffusione del gusto barocco e la nascita del [[melodramma]] modificarono profondamente l'[[teatro (architettura)|architettura teatrale]], destinata a sottolineare fortemente la divisione delle classi nel secolo in cui l'apertura dei teatri avvenne anche definitivamente in favore del pubblico. I teatri di quest'epoca sono:
 
*[[Teatro Capranica]], aperto nel [[1679]] come teatro privato della famiglia Capranica nel palazzo in Santa Maria in Acquiro, nel [[Colonna (rione di Roma)|rione Colonna]], oggi divenuto sala cinematografica;
*[[Teatro Altemps]] o teatro di [[Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps#Palazzo Altemps|Palazzo Altemps]], poi teatro Goldoni: dotato di una lunga sala rettangolare, fu inaugurato come teatro privato nei primissimi anni del [[1600]], ricavato da un seminterrato del palazzo omonimo nel [[Ponte (rione di Roma)|rione Ponte]] per volere del cardinale [[Girolamo Riario]].
 
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====Edifici scomparsi====
[[Immagine:Ponte - memoria del teatro Apollo a Tor di Nona 1000649.JPG|thumb|Memoria del Teatro Apollo a Tordinona]]
*[[Teatro Tordinona]] inauguato nel [[1671]], divenuto poi Teatro Apollo dal [[1795]]. Voluto da Giacomo d'Alibert che ottenne i locali in affitto da un'arciconfraternita per merito dell'intercessione di [[Cristina di Svezia]] presso il papa [[Clemente IX]], si trovava sulla sponda opposta al [[Castel Sant'Angelo]]. Primo teatro romano ad adottare la sala a ferro di cavallo, aveva uno dei lati corti che dava direttamente sulle acque del [[Tevere]]. Per molti anni il teatro ospitò drammi, commedie e vari generi teatrali, subendo nel tempo anche numerosi lavori di manutenzione e rinnovamento che modificarono sensibilmente l'assetto interno della sala. Alla fine dell'[[aprile]] del [[1798]] vi recitarono per la prima volta tre donne: Susanna Banchieri, Maria Concetta Matrilli e Anna Priori. Il teatro venne distrutto nel [[1888]] per permettere la costruzione degli argini del fiume;
*Teatro Barberini, allestito nel [[1633]] dall'omonima famiglia in un edificio attiguo al loro palazzo alle Quattro Fontane, dietro il [[Palazzo del Quirinale|Quirinale]] e curato nella facciata da [[Pietro da Cortona]]. Oggi scomparso;
*Teatro Bernini: si trovava in [[Via del Corso (Roma)|via del Corso]] in un palazzo di proprietà di [[Gian Lorenzo Bernini]];
*Teatro di [[Cristina di Svezia]]. La monarca amante delle arti si fece costruire nel [[1666]] un teatro nel palazzo Riario alla Lungara, in [[Trastevere]], dedito alle commedie licenziose e alle cantate: morta la sovrana nel [[1686]], i successivi proprietari del palazzo, i Corsini, distrussero il teatro con i lavori di ammodernamento;
*Teatro Pace, eretto in legno nel [[1691]] nel [[Parione|rione Parione]]. Dedito alla commedia e agli intermezzi, venne chiuso per inagibilità nel [[1853]]. Al suo nome è dedicata una via vicina, via del teatro Pace;
*Numerosi altri teatri, principalmente privati e di dimensione modeste, operarono a Roma nel diciassettesimo secolo. Tra questi vi erano il teatro del Collegio Romano, il Colonna, il teatro del Collegio Clementino, l'Ameyden, il Rospigliosi ed il teatro Orsini.
 
===Nel Settecento===
[[Immagine:S Eustachio - teatro Argentina 1010120 .JPG|250px|thumbnail|La facciata del [[Teatro Argentina]]]]
È in questo secolo che avviene la definitiva apertura al pubblico dei teatri, frequentatissimi perché le rappresentazioni potevano essere fatte solo in limitati periodi dell'anno, complici le severe leggi della [[Chiesa romana]]. I teatri privati cessano di essere la maggioranza sopravvivendo nei collegi e, complici anche i cambiamenti epocali dettati dalla [[Repubblica Romana (XVIII-XIX secolo)|Repubblica Romana]] al volgere del secolo, mutano anche i gusti dello spettacolo teatrale stesso: le donne calcano le assi dei palcoscenici, le tragedie iniziano il loro declino come genere lasciando spazio futuro all'intimità del dramma borghese, le classi sociali iniziano a mescolarsi all'interno dei teatri stessi, ormai divenuti salotti dove discutere, incontrarsi, mangiare, ballare.
 
*[[Teatro Valle]], eretto inizialmente in legno nel [[1727]] ad opera di [[Camillo Capranica]] su progetto dell'architetto [[Tommaso Morelli]], sorge nel [[Sant'Eustachio (rione di Roma)|rione Sant'Eustachio]] ed è tutt'ora funzionante con stagioni regolari di prosa anche se non produce spettacoli. Appartiene al circuito dell'[[Ente Teatrale Italiano]] (ETI). L'attuale aspetto del teatro si deve ai numerosi interventi e modifiche strutturali eseguite tra il [[diciannovesimo secolo|diciannovesimo]] ed il [[ventesimo secolo]];
*[[Teatro Argentina]], sito anch'esso nel rione Sant'Eustachio, venne costruito nel [[1732]] su progetto di Gerolamo Theodoli e commissionato da [[Giuseppe Sforza Cesarini]]. Venne più volte modificato nei secoli fino a raggiungere l'odierno aspetto. Costituisce, insieme al [[teatro India]] e al teatro romano di Ostia Antica, il [[Teatro di Roma]], organismo che produce e distribuisce spettacoli di prosa. Fa parte del circuito dell'[[Unione dei Teatri d'Europa]].
 
====Edifici scomparsi====
*[[Teatro Alibert]], costruito tra il [[1716]] ed il [[1718]] per volere di Antonio d'Alibert, figlio del Giacomo d'Alibert che aveva già costruito il teatro Tordinona. Non possedeva una vera e propria facciata ma tre ingressi, uno dei quali su [[via Margutta]]. Il teatro non fu molto frequentato, al punto che la gestione passò nel [[1726]] in mano all'[[Ordine di Malta]] che impose il nome [[teatro delle Dame]]. Vi si rappresentarono spettacoli circensi, melodrammi, tragedie e commedie. Si diffuse la notizia che nel teatro recitarono per la prima volta delle donne, ma la notizia è infondata. Nel 1863 fu distrutto da un incendio e mai ricostruito.
*Teatro Pallacorda (poi Teatro Metastasio), ricavato nel [[1714]] da [[Nicola Minchetti]] in un cortile nei pressi di Piazza Firenze, in Campo Marzio. Nel [[1841]] prese il nome Metastasio e fu definitivamente demolito nel [[1926]].
*[[Anfiteatro Correa]], innalzato nel [[1780]] sulle rovine del [[Mausoleo di Augusto]] in [[Campo Marzio]] per volere del marchese [[Portogallo|portoghese]] [[Vincenzo Mani Correa]]. Adibito inizialmente a cacce, giostre con animali e spettacoli vari di musica e danza, cambiò nome negli anni in ''Teatro Umberto I'' e ''Teatro Augusteo''. Veniva chiamato dai romani ''Corea'' per l'abitudine dal [[dialetto romanesco]] di elidere la lettera "r" nel raddoppiamento consonantico. Oggi non esiste più e rimane il mausoleo.
*Tra i piccoli teatri scomparsi degni di menzione sono il teatro dell'Arco dei Saponari (o teatro di Monte Caprino o teatro di Piazza Montanara) nella via omonima che si dedicava allo spettacolo [[marionetta|marionettistico]]; il teatro dell'Ambasciata di Spagna nel palazzo di Spagna, dove [[Vittorio Alfieri]] fece rappresentare la sua ''[[Antigone (Alfieri)|Antigone]]''; il teatro di Pallacorda al Fico, nel vicolo del Fico e dedicato a [[burattino|burattini]] e marionette; il teatro Ornani a [[piazza Navona]], chiamato poi teatro Nuovo o Agonale, esclusivamente dedicato agli spettacoli di marionette.
 
===Nell'Ottocento===
Gli inizi del secolo non furono caratterizzati da una intensa attività edilizia in capo teatrale. I grandi teatri settecenteschi erano tutti ancora operanti, esaurendo così l'offerta proponibile ai cittadini. Prima di Roma capitale i nuovi stabili furono pochi e provvisori: erano infatti destinati ad essere soppiantati dalle nuove opere edilizie private di cui lo stato necessitava una volta formatosi.
====Edifici scomparsi====
*Teatro del Pavone, attivo dal [[1823]] per volere degli Sforza Cesarini in un palazzo presso la Chiesa Nuova, alla fine di Corso Vittorio Emanuele II che al tempo non esisteva ancora. Aveva una sala ellittica finemente decorata ma il tempo lo deteriorò in fretta, costringendo l'Accademia Filodrammatica Romana (poi Società Filodrammatica Romana) che vi si era stabilita dal [[1881]] ad abbandonarlo. Proprio la costruzione del corso impose la distruzione del teatro nel [[1885]] circa;
*Teatro Fiano, ospitato negli scantinati di Palazzo Fiano in via del Corso, nel [[Colonna (rione di Roma)|rione Colonna]]. Fu essenzialmente teatro di marionette ma chiuse a metà '800;
*Teatro all'Ospizio di San Michele, teatro pubblico dove si rappresentavano opere a carattere essenzialmente religioso dai primi anni del 1800. Oggi l'Ospizio di San Michele è diventata la sede del [[Ministero dei Beni Culturali]];
*Teatro Sferisterio alle Quattro Fontane, inaugurato nel [[1846]] ed inizialmente utilizzato unicamente per giochi con la palla. Di grandi dimensioni, venne utilizzato negli anni successivi per la rappresentazione di spettacoli di arte varia, bande militari, giochi. Nel 1881 venne demolito;
*Tra i piccoli teatri vi erano il teatro La Fenice per burattini in via di Monte Giordano 20, di cui si ignora la data di chiusura; il teatro San Carlo al [[Regola (rione di Roma)|rione Regola]], attivo fino al 1850; il teatro Valletto, che doveva il nome ad un lato dello stabile che confinava con il teatro Valle: inaugurato nel [[1855]], chiuse i battenti nel [[1890]].
 
==Roma capitale==
Con la [[breccia di Porta Pia]] ed il trasferimento della capitale a Roma, la città fu oggetto di una immediata, frenetica ed intensiva attività edilizia funzionale a ridisegnarne il tessuto urbano conformandolo ai nuovi compiti politici ed amministrativi cui l'Urbe era stata designata. La velocità di urbanizzazione lasciò da parte le questioni inerenti il decoro urbano, rispondendo principalmente a logiche di mercato. Se i vecchi teatri cessarono attività di conseguenza agli avvenimenti storici, nuovi teatri - la cui ideazione e realizzazione fu quasi interamente da imputare agli sforzi dell'imprenditoria privata - sorsero numerosi distribuendosi sul suolo cittadino in maniera più eterogenea rispetto alla Roma papalina, il cui asse teatrale girava intorno agli stabili operanti nei pressi di Piazza Navona e dintorni.
[[Immagine:Castro Pretorio - teatro d Opera facciata piacentini 1010030.JPG|thumb|Teatro dell'Opera]]
[[Image:Pigna - teatro Rossini 1010109.JPG|thumb|Teatro Rossini]]
[[Image:Colonna - via due Macelli - Salone Margherita Bagaglino 1020519.JPG|thumb|Salone Margherita]]
*[[Teatro Quirino]], primo teatro di Roma capitale, fu costruito in legno nel [[1871]], in una sola giornata, dal Principe Maffeo Sciarra nel [[Trevi (rione di Roma)|rione Trevi]] e fu dedicato a pulcinellate ed operette. Nel [[1882]] l'architetto [[Giulio De Angelis]] lo ricostruì in muratura, conferendogli l'aspetto esterno che ancora oggi conserva. Fu soggetto ad altri interventi di ampliamento e manutenzione. Oggi è gestito dell'Ente Teatrale Italiano (ETI) ed ospita regolarmente compagnie di prosa. Nel [[2004]] il teatro è stato intitolato a [[Vittorio Gassman]].
*[[Teatro Adriano (Roma)|Teatro Adriano]] (detto anche ''Politeama Adriano'') in piazza Cavour, inaugurato nel [[1898]], ospitò una varietà sorprendente di spettacoli: melodrammi, operette, numeri circensi, pochade, spettacoli equestri, prosa e così via. Il teatro, di grandi dimensioni, a metà Novecento venne trasformato in sala cinematografica, conservando l'aspetto esteriore quasi intatto.
*[[Teatro Costanzi|Teatro dell'Opera di Roma]], il cui vero nome è Teatro Costanzi, costruito nel [[1874]] per volontà del monsignor [[Francesco Saverio De Merode]], è oggi gestito dal Comune di Roma e vi si rappresentano principalmente opere liriche e balletti.
*[[Teatro dei Satiri]], ricavato nel [[1887]] all'interno di [[Palazzo Orsini]] per volontà dell'Istituto Tata Giovanni, che lo vendette poi al conte [[Gianni Grifeo]] dei [[Grifeo di Partanna|principi di Partanna]]. Oggi è ancora funzionante e in mano alla stessa proprietà;
*[[Teatro Rossini]]: l'edificio originario, nel rione Pigna, fu ristrutturato come teatro da [[Virginio Vespignani]] e inaugurato nel [[1874]]. Iniziò l'attività come elegante teatro di prosa, ospitando anche le recite di attrici del calibro di [[Adelaide Ristori]]. Fu poi trasformato in albergo, e il teatro traslocò nel vicino palazzetto dell'Arciconfraternita dell'Annunziata, rifatto nel '600 su un edificio dove aveva abitato negli ultimi suoi anni [[Santa Caterina da Siena]] e si conserva ancora la stanza in cui essa morì. Oggi il teatro - sulla cui porta si conserva l'affresco dell'Annunciazione - è intitolato a [[Renato Rascel]] e mantiene una vivacissima tradizione vernacolare, offrendo un cartellone di spettacoli classici tradotti in dialetto romanesco e riletti in chiave comica.
*Teatro delle Varietà, immediatamente ribattezzato [[Salone Margherita (Roma)|Salone Margherita]], [[Café-concert|café-chantant]] di lusso la cui tradizione nell'offerta proposta è mantenuta intatta dal [[1898]] seppur abbia perso i tavoli ai quali venivano consumate bevande durante le rappresentazioni.
*[[Teatro Belli]], aperto all'incirca nel 1880 nell'ex refettorio del monastero di Sant'Apollonia. Vi debuttò fra l'altro [[Lina Cavalieri]]. Ancora in funzione, ha subito nel [[2006]] un taglio delle sovvenzioni statali del 56%.
*[[Teatro Sala Umberto]], inaugurato nel [[1882]] in via della Mercede e dedito a spettacoli di varia natura, tra cui operette, varietà, rivista e commedie. È gestito dall'Ente Teatrale Italiano.
 
===Edifici scomparsi===
*[[Teatro Drammatico Nazionale]], inaugurato nel [[1886]] in via IV novembre nel rione Trevi. La Compagnia Drammatica Nazionale vi rappresentava opere destinate alla valorizzazione del patrimonio artistico teatrale italiano. Nel [[1929]] venne demolito e al suo posto fu eretto il palazzo dell'Istituto Italiano Infortuni.
*[[Teatro Alhambra (Roma)|Teatro Alhambra]], inaugurato nel [[1880]] sul lungotevere Mellini su progetto di [[Eugenio Venier]]. Vi si rappresentavano opere ed operette ma fu vastamente utilizzato anche per balli. Un incendio lo distrusse nel [[1902]];
*[[Teatro Manzoni]], opera di [[Fiorentino Dellumi]] del [[1876]], eretto per volontà del privato Luigi Belloni in via Urbana. Vi si rappresentarono inizialmente drammi, opere, operette e, successivamente, venne adibito a [[cinema-varietà]]. Calcarono questo palcoscenico molti famosi attori e fantasisti alle loro prime esibizioni, fra i quali: [[Ettore Petrolini]], [[Leopoldo Fregoli]], [[Anna Magnani]] e [[Peppino de Filippo]]. Il teatro ebbe grande vitalità sotto l'impulso degli impresari e proprietari del [[Teatro Quirino]], Arnaldo e Guido Billaud (nel periodo [[1914]]-[[1947]] circa). Negli [[anni 1960|anni sessanta]] divenne la sede della tipografia del quotidiano [[Il Messaggero]];
 
==Nel Novecento==
Il Novecento è stato un secolo particolare per l'architettura teatrale. Con l'avvento di [[cinema]] prima e di [[televisione]] poi, gli stabili teatrali esistenti cambiarono struttura e destinazione d'uso per adeguarsi alle nuove richieste del pubblico, riscoprendosi polivalenti in alcuni casi (i cosiddetti [[cinema-teatro]], locali adibiti ad entrambe le funzionalità) o addirittura estinguendosi nella peggiore delle circostanze. Nel corso dei primi decenni del secolo, tuttavia, qualche nuovo edificio vide la luce. Più tardi l'edilizia teatrale divenne propriamente di recupero, attenta quindi alla valorizzazione e riscoperta dei luoghi teatrali dimenticati della capitale. In altri casi, invece, nuovi spazi e luoghi non deputati funsero da scenario di rappresentazioni ed eventi. Negli ultimi anni del secolo e nei primi del nuovo millennio, inoltre, si è tentato un esperimento che dagli [[anni 1970|anni settanta]] del Novecento era già stato proposto: il decentramento teatrale, grazie alla costruzione - lontano dal centro storico a supporto di un utenza svantaggiata dal punto di vista logistico - di stabili nelle periferie dell'Urbe. Sempre degli stessi anni è poi il fenomeno dei ''teatri off'', ossia liberi dai circuiti teatrali ortodossi. Nati per volontà dei più svariati gruppi di artisti o di associazioni culturali, completano l'offerta teatrale capitolina proponendo complessivamente un grande numero di spettacoli e garantendo un accesso a realtà teatrali diversificate. Le sedi che le ospitano sono anch'esse molteplici ed eterogenee.
[[Immagine:Teatro Eliseo.JPG|thumb|250px|<center>Il [[Teatro Eliseo]]]]
[[Immagine:Esquilino - teatro Ambra Jovinelli e via Turati 1000972.JPG|thumb|250px|<center>Il [[Teatro Ambra Jovinelli]]]]
*[[Teatro Eliseo]], nato nel [[1900]] come Arena Nazionale, inizialmente costruito interamente in legno [[boccascena]] a parte. Ha una storia complessa che vanta più rifacimenti e cambi di nome, prendendosi però il primato di primo teatro capitolino costruito interamente in cemento armato. Il ridotto del teatro diverrà poi teatro ad esso connesso ma con cartellone proprio e prenderà il nome di Piccolo Eliseo;
*[[Teatro Ambra Jovinelli|Teatro Jovinelli]] (poi Teatro Ambra Jovinelli) nel quartiere [[Esquilino (rione di Roma)|Esquilino]], costruito nel [[1909]] su progetto dell'ingegner Ulderico Bencivenga per volontà dell'impresario teatrale [[Giuseppe Jovinelli]]. Nato come teatro di [[varietà (spettacolo)|varietà]], ancora oggi mantiene un cartellone essenzialmente comico;
*[[Teatro Brancaccio]], voluto dai principi Brancaccio nel [[1913]] e tuttora funzionante in via Merulana. Al secondo piano ospita una sala con programmazione indipendente, chiamata Brancaccino;
*[[Teatro alle Terme di Caracalla]], inaugurato nel [[1937]] con il nome di Teatro del Popolo nelle Terme di Caracalla, si avvale dell'affascinante scenografia delle [[Terme di Caracalla|terme]] stesse. L'organizzazione del teatro, funzionante solo nel periodo estivo, dipende dal Teatro Costanzi. Vi si rappresentano opere liriche e balletti, sia classici che moderni;
*[[Teatro Sistina]], costruito su progetto di [[Marcello Piacentini]] ed inaugurato alla fine del [[1949]], ospitò la grande rivista all'italiana di [[Garinei e Giovannini]]. Attualmente propone spettacoli leggeri;
*[[Anfiteatro Quercia del Tasso]], sul [[Gianicolo]], chiamato erroneamente così visto che non ha la forma di un anfiteatro ma di un teatro, dal [[1965]] propone spettacoli estivi in strutture smontabili;
*[[Puff]] nel quartiere [[Trastevere]], nato nel [[1968]] per volontà di [[Lando Fiorini]], propone spettacoli di canto e cabaret;
*[[Teatro India]], seconda sede del Teatro di Roma, ricavato nel [[1999]] dagli stabilimenti della ex Mira Lanza sul lungotevere dei Papareschi;
*[[Teatro del Lido]] di [[Ostia]], costruito gli inizi del secolo da Marcello Piacentini ma solo recentemente tornato in attività;
*Innumerevoli altri teatri hanno visto la luce nel Novecento romano. Tra questi il teatro Argot, il teatro dell'Orologio, il teatro della Cometa, il teatro delle Muse, il teatro Sette, il teatro Furio Camillo, il teatro Duse, il teatro Ghione, il teatro Vittoria, il teatro Olimpico, il teatro Colosseo, il teatro Agorà, il teatro Greco, il teatro Anfitrione, il teatro dei Cocci, il teatro Vascello, il teatro Testaccio, il teatro de' Servi, il teatro Tendastrisce, il teatro Ateneo, il teatro Palladium, il [[teatro Flaiano]], il [[Teatro Tenda]].
 
===Edifici scomparsi===
Numerosi gli edifici teatrali e non del Novecento ormai scomparsi. Tra i tanti:
 
*[[Teatro degli Indipendenti]], ricavato nel [[1921]] dai sotterranei di Palazzo Tittoni in via degli Avignonesi. Costruito per volontà di [[Anton Giulio Bragaglia]] che lo diresse come circolo privato allestendo spettacoli di autori mai rappresentati, contribuì a portare innovazioni nel campo della sperimentazione teatrale. Chiuse nel [[1930]];
*[[Teatro delle Arti]], ricavato in un palazzo nel [[Ludovisi|rione Ludovisi]]. Inaugurato nel [[1937]], ebbe inizialmente come direttore artistico Anton Giulio Bragaglia. Rispetto al teatro degli Indipendenti, però, questo stabile non assunse spazi teatrali fuori dagli schemi.
 
===I Café-chantant===
[[Immagine:Colonna - via due Macelli - Salone Margherita Bagaglino 1020519.JPG|thumb|250px|il [[Salone Margherita (Roma)|Salone Margherita]] (ora sede del Bagaglino)]]
Il fenomeno dei [[Café-concert|Café-chantant]] contribuì notevolmente alle nuove funzioni dello spettacolo teatrale, in cui non c'era più bisogno di una divisione netta tra attori e pubblico, palco e platea, spettacolo e vita reale. I café-chantant si svilupparono a cavallo tra il diciannovesimo ed il ventesimo secolo: si trattava sostanzialmente di locali di ristoro dove era presente musica o spettacoli dal vivo. Non brillarono mai per una ricerca architettonica nelle costruzioni perché vincolati ad una ferrea logica di mercato che anteponeva spesso gli incassi delle consumazioni a quelli delle rappresentazioni. Eccezion fatta per il Salone Margherita ed il Teatro Sala Umberto, che tuttavia operano oggi come teatri, non esistono più i café-cantant propriamente detti, la cui fine fu in grande parte decretata dalla [[prima guerra mondiale]].
 
*Tra i locali più famosi di Roma si ricordano il ''Gambrinus'' e l<nowiki>'</nowiki>''Orfeo'' in piazza dei Cinquecento, la ''Cassa da Morto'' in via Nazionale, l'''Eden'' in via Arenula, il ''Caffè Farini'' all'Esquilino, l<nowiki>'</nowiki>''Olympia'' in via Lucina, la ''Torre di Belisario'' a Porta Salaria, il ''Caffé Venezia'' in via del Corso, il ''Trianon'' in via Frattina.
 
==Il nuovo millennio==
Negli ultimi anni si è concretizzato il tentativo di decentramento teatrale avviato negli anni precedenti.
 
*[[GranTeatro]] a Tor di Quinto, inaugurato nel [[gennaio]] [[2002]] e dedicato all'allestimento di spettacoli ed eventi con produzioni tecniche di notevoli dimensioni, conta di più di 3000 posti a sedere;
*[[Teatro Tor Bella Monaca]], nell'omonimo quartiere, inaugurato nel [[dicembre]] [[2005]] e finalizzato alla promozione dell'attività teatrale e delle conoscenze ad esso connesse.
*[[Auditorium Parco della Musica]]: sebbene non costituisca di per sé un edificio ad uso prettamente teatrale, è stato progettato per ospitare anche spettacoli, balletti ed happening.
 
==Curiosità==
[[Immagine:Piazza sant ignazio sin.jpg|thumb|300px|Una veduta della scenografica Piazza Sant'Ignazio]]
Piazza Sant'Ignazio, nel rione [[Colonna (rione di Roma)|Colonna]], è stata costruita ad immagine di un palcoscenico teatrale del [[XVI secolo]]. Sono presenti, infatti, le tre porte centrali di scena e le due uscite laterali (costituite dai portoni dei palazzi), le prospettive create dalle vie ed il palcoscenico inclinato, costituito dal selciato che è in pendenza.
 
==Voci correlate==
*[[Roma]]
*[[Teatro (architettura)]]
*[[Teatro latino]]
 
==Bibliografia==
*AA. VV.. ''L' architettura dei teatri di Roma, 1513-1981''. Roma, Edizioni Kappa, 1987.
*Alessandro Ademollo, ''I teatri di Roma nel secolo decimosettimo'', Roma, L. Pasqualucci, 1888
*Claudia Campanelli. ''Le nuove strutture urbane e teatrali di Roma capitale'', in Alfonzetti Beatrice, Quarta Daniela, Saluni Mirella (a cura di). ''Granteatro''. Roma, Bulzoni, 2002. ISBN 8883196740.
*Luigi Devoti. ''Teatri e anfiteatri di Roma antica''. Roma, Newton & Compton, 1997. ISBN 8881837110.
*Paolo Guzzi. ''Il teatro a Roma. Tre millenni di spettacolo''. Roma, Rendina Editori, 1998. ISBN 888669816X.
*Francesco Possenti. ''I teatri del primo Novecento''. Roma, Lucarini, 1984. ISBN 8870330184.
*Arnaldo Rava. ''I teatri di Roma''. Roma, Fratelli Palombi, 1953.
*Dario Salvatori. ''Il Café-chantant a Roma''. Roma, Newton & Compton, 1996. ISBN 8881835762.
*Stefania Severi. ''I teatri di Roma''. Roma, Newton & Compton, 1989.
*Paola Staccioli. ''I teatri di Roma. Dal Rinascimento ai giorni nostri''. Roma, Newton & Compton, 1997. ISBN 8881838931.
 
==Altri progetti==
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==Collegamenti esterni==
*[http://www.spettacoloromano.it/ Sito sugli eventi teatrali di Roma]
 
{{Portale|Roma|teatro|Antica Roma}}
 
[[Categoria:Roma]]
[[Categoria:Teatri di Roma| !]]