Genji monogatari: differenze tra le versioni
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{{Libro
|tipo = default
|annoorig = inizi dell'[[XI secolo]]
|forza_cat_anno = 1020
|annoita = 1957
|genere = romanzo
|sottogenere = psicologico
|lingua = giapponese
|ambientazione = Giappone medievale
|protagonista = Genji
}}
Il {{nihongo|'''''Genji monogatari'''''|源氏物語||lett.
== Trama ==▼
▲Il '''''Genji monogatari''''' (源氏物語, ''Storia di Genji'', undicesimo secolo), scritto dalla dama di corte [[Murasaki Shikibu]] vissuta nel [[Heian|periodo Heian]], è considerato uno dei capolavori della [[letteratura giapponese]] così come della [[letteratura]] di tutti i tempi. I critici letterari si riferiscono ad esso come al "primo romanzo", il "primo romanzo moderno" od il "primo romanzo psicologico".
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Il romanzo narra la vita di [[Hikaru no Genji|Genji]], un figlio dell'[[Imperatore del Giappone]], conosciuto anche come ''Hikaru Genji'', Genji lo splendente. Nessuno dei due epiteti tuttavia è il suo vero nome. ''Genji'' è semplicemente un modo di leggere il [[kanji]] che indica il
▲==Trama ==
▲Il romanzo narra la vita di [[Hikaru no Genji|Genji]], un figlio dell'[[Imperatore del Giappone]], conosciuto anche come ''Hikaru Genji'', Genji lo splendente. Nessuno dei due epiteti tuttavia è il suo vero nome. ''Genji'' è semplicemente un modo di leggere il [[kanji]] che indica il clan [[Minamoto]], realmente esistito, dal quale [[Genji]] era stato adottato per ordine imperiale; per ragioni politiche infatti, Genji non poteva appartenere ufficialmente al ramo principale della famiglia imperiale e dovette iniziare la sua carriera politica da semplice funzionario di corte.
▲[[Immagine:ch5_wakamurasaki.jpg|thumb|250px|right|Ilustration of ch.5 -- 若紫 '''Wakamurasaki''' ("Giovane Murasaki").<br/>Attribuito a [[Tosa Mitsuoki]] ([[1617]]--[[1691]]).]]
Il romanzo ruota intorno alla sua vita amorosa e tratteggia la vita ed i costumi della società di corte del tempo. Pur incarnando il modello tipico del libertino (certamente influenzato dalla figura di [[Ariwara no Narihira]]), Genji mostra una particolare lealtà verso tutte le donne della sua vita, non abbandonando mai nessuna delle sue mogli (vigeva la poligamia) o [[Concubinato|concubine]] - in un'epoca in cui la perdita di un protettore per molte dame di corte significava l'abbandono ed una vita ai margini della società (fu questa la sorte anche della principale rivale di [[Murasaki Shikibu]], [[Sei Shōnagon]]).
Genji era il secondogenito di un [[Imperatore del Giappone]] e di una concubina, di basso rango ma dotata di grande avvenenza e leggiadria. La morte della madre, avvenuta quand'era ancora bambino, lascerà in lui la figura materna vacante, e per tutta la vita cercherà una donna ideale spesso vagheggiata. Crederà di trovarla in Dama Fujitsubo, una nuova concubina dell'Imperatore suo padre, giovane e leggiadra, molto somigliante alla madre scomparsa, ma in quanto sua matrigna una donna assolutamente proibita. Nella prima parte del romanzo i due, che si scoprono innamorati, cercheranno di reprimere i loro sentimenti, Fujitsubo chiudendosi nel riserbo e Genji, da poco sposato con la principessa Aoi, sorella del suo miglior amico
Per curarsi da una malattia, Genji visita Kitayama, la regione delle colline che cingono a nord Kyoto. È qui che incontra una bambina, Murasaki, che lo incuriosisce e che scopre essere nipote di Fujitsubo. La porta a vivere con sé, curandone l'educazione per trasformarla nella sua dama ideale. Nel frattempo riesce ad incontrare Dama Fujitsubo ed i due finiscono per avere un figlio, che però viene riconosciuto dall'Imperatore e diviene Principe ereditario, rendendo Fujitsubo imperatrice. I due amanti giurano di non rivelare mai il loro segreto.
Genji e la principessa Aoi si riconciliano ed ella dà alla luce un figlio, ma muore poco dopo il parto posseduta dallo spirito di Dama
Il perdono del fratello riporta Genji a
Tuttavia, giunto alla quarantina, la vita di Genji giunge ad uno stallo. La sua posizione a corte è ormai consolidata, ma è la sua vita affettiva a risentire di qualche difficoltà. Seppur un po' controvoglia, Genji sposa una giovane dama dell'alta nobiltà, che però lo tradisce costringendolo a riconoscere un figlio non suo, Kaoru, come era già avvenuto all'Imperatore suo padre. Genji vede in ciò una punizione per i suoi peccati, ma non rescinde quella che rimarrà sempre un'unione non felice
Dopo non molto tempo Dama Murasaki muore, lasciando a Genji una profonda melanconia ed un senso di solitudine. Nel capitolo seguente, ''Maboroshi'' (Illusione), Genji riflette sulla transitorietà della vita,
Il resto dell'opera, conosciuto come ''Capitoli di Uji'' per via dell'ambientazione, è successivo alla morte di Genji ed ha per protagonisti Kaoru ed il suo miglior amico Niou, principe imperiale figlio della figlia di Genji e di Dama Akashi. Segue le loro avventure e la loro rivalità nel tentativo di sedurre alcune delle figlie di un principe imperiale che risiede ad [[Uji]]. La narrazione ha una fine improvvisa, con Kaoru che si chiede se la dama di cui è innamorato sia invece insieme a Niou. Kaoru è stato talvolta definito il primo [[antieroe]] della [[letteratura giapponese]].
== Contesto letterario ==
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Poiché fu scritto per venire incontro al gusto delle dame di corte del [[Giappone
▲[[Immagine:ch42_nioumiya.jpg|thumb|250px|right|Ilustration of ch.42 – 匂宮 '''Niō no Miya''' ("The Perfumed Prince").<br/>Credited to [[Tosa Mitsuoki]] ([[1617]]–[[1691]]).]]
Un altro aspetto del linguaggio è l'importanza che riveste l'uso della [[poesia]] nella conversazione. Modificare o rielaborare un classico a seconda della situazione del momento era un comportamento codificato nella vita di corte del tempo, e spesso serviva a comunicare attraverso sottili allusioni. Le poesie nel ''Genji'' sono spesso dei [[waka]].
▲Poiché fu scritto per venire incontro al gusto delle dame di corte del [[Giappone|giapponesi]] dell'undicesimo secolo, l'opera presenta delle asperità per il lettore moderno. Per prima cosa, la lingua di Murasaki, il [[lingua giapponese|giapponese]] parlato a corte nel periodo [[Heian]] aveva una grammatica estremamente complessa. Un altro problema è che chiamare qualcuno per nome era considerato volgare nella società del tempo, perciò nessuno dei personaggi viene chiamato col proprio nome nel romanzo; ci si rivolge agli uomini facendo riferimento al loro rango od alla loro posizione a corte, ed alle donne facendo riferimento al colore dei loro abiti, alla loro residenza, alle parole usate in un incontro od al rango o posizione ricoperta da un loro parente uomo. Di conseguenza, a seconda del capitolo si possono trovare per i medesimi personaggi appellativi diversi.
Come la stragrande maggioranza delle opere letterarie
▲Un altro aspetto del linguaggio è l'importanza che riveste l'uso della [[poesia]] nella conversazione. Modificare o rielaborare un classico a seconda della situazione del momento era un comportamento codificato nella vita di corte del tempo, e spesso serviva a comunicare attraverso sottili allusioni. Le poesie nel ''Genji'' sono spesso dei [[waka]]. La gran parte di essi era ben conosciuta dal lettore di riferimento, perciò ne vengono citati solamente i primi versi, ed il lettore è invitato a completarli da solo, proprio come oggi potremmo dire "tanto va la gatta al lardo..." e lasciare sottinteso il resto del proverbio ("...che ci lascia lo zampino").
Proprio per questo al di là del lessico relativo alla politica ed al [[buddhismo]], il ''Genji'' contiene poche parole prese in prestito dal [[lingua cinese|cinese]]. Ciò conferisce alla lettura un ritmo più scorrevole ed uniforme
▲Come la stragrande maggioranza delle opere letterarie [[Heian]], il ''Genji'' era stato redatto in buona parte (se non interamente) in [[kana]] (caratteri fonetici giapponesi) e non in [[kanji]] (sinogrammi o caratteri cinesi), poiché era rivolto ad un pubblico prevalentemente femminile. La scrittura in sinogrammi era allora considerata prerogativa maschile e le donne potevano servirsi del cinese solo marginalmente e con discrezione, per non passare per saccenti.
[[Murasaki Shikibu]] non fu né la prima né l'ultima autrice del periodo
▲Proprio per questo al di là del lessico relativo alla politica ed al [[buddhismo]], il ''Genji'' contiene poche parole prese in prestito dal [[lingua cinese|cinese]]. Ciò conferisce alla lettura un ritmo più scorrevole ed uniforme , tuttavia crea anche dei problemi di interpretazione, poiché in giapponese sono numerosissime le parole [[omofonia|omofone]] il cui significato è generalmente chiarito dai sinogrammi, perciò per il lettore moderno spesso il contesto è insufficiente per scegliere il significato giusto.
== Struttura dell'opera ==▼
▲Murasaki non fu né la prima né l'ultima autrice del periodo [[Heian]], né il ''Genji'' è il primo o l'unico esempio di ''monogatari''. Piuttosto si può affermare che ricopra un'importanza ed un ruolo paradigmatico per tutte le opere del suo tempo, un po' come le commedie di Shakespeare al confronto con il resto della produzione teatrale Elisabettiana.
Iniziato nel [[1001]], è diviso in 54
== Fortuna letteraria ==▼
▲==Struttura dell'opera==
Grandi scrittori giapponesi di ogni epoca si rivolsero al ''Genji Monogatari'' come fonte
▲Iniziato nel [[1001]], è diviso in 54 libri, che narrano la vita del principe Genji, il principe splendente, chiamato così per la sua intelligenza, cultura, e bellezza fisica; la trama si fonda sulla fortuna mondana, la caduta, la risalita al potere e infine la morte del principe galante, a cui fanno cornice stupende figure femminili.
▲==Fortuna letteraria==
▲Grandi scrittori giapponesi di ogni epoca si rivolsero al ''Genji Monogatari'' come fonte d’ispirazione letteraria prettamente nazionale; anche alcune tra le opere più conosciute del [[Teatro Nō]] traggono il loro tema dal [[romanzo]] (come ad esempio [[Aoi no Ue]], ''La principessa Aoi''), e divenne presto oggetto di commenti filologici e critici da parte dei maggiori autori e studiosi giapponesi.
In epoca moderna sono stati numerosi gli scrittori di primo piano che hanno rivalutato l'opera apprezzandone modernità e complessità e si sono dedicati alla sua traduzione in giapponese moderno; tra di essi [[Akiko Yosano]], [[Enchi Fumiko]], [[Tanizaki Jun'ichirō|Jun'ichirō Tanizaki]] e [[Yukio Mishima]].
Il ''Genji'' inoltre ha ispirato
Risale al 1987 invece il lungometraggio animato ''The Tale of Genji'' di [[Gisaburō Sugii]] che segue le vicende del romanzo fino all'esilio del protagonista ad Harima; caratteristiche le atmosfere dilatate ed oniriche e il tratto essenziale e pulito; le amanti di Genji hanno fisionomia così similare da apparire appena distinguibili: è così che implicitamente ne viene suggerita la natura d'alter ego. Sarà solo nel finale, nelle allusioni Dama Fujitsubo, che verrà palesato l'oggetto reale della ricerca amorosa del principe: quella figura materno-femminile mancata in infanzia e tragicamente utopica. La colonna sonora di genere ''[[Musica giapponese|hōgaku]]'' è firmata da [[Haruomi Hosono]], bassista degli [[Yellow Magic Orchestra]].
==Bibliografia==▼
'''Edizioni in lingua italiana:'''▼
* Storia di Genji, il principe splendente, di Murasaki Shikibu, a cura di A. Motti, traduzione dalla versione inglese di [[Arthur Waley]], 1030 pg, Einaudi 1980 e 1992.<br/><nowiki>*</nowiki>Comprende i capitoli dall'1 al 41▼
Nel [[2009]] ne è stata inoltre tratta una serie [[anime]] di 11 episodi trasmessa su [[Fuji TV]] all'interno di [[noitaminA]], intitolata ''[[Genji monogatari sennenki]]''.
* La signora della barca. Il ponte dei sogni , di Murasaki Shikibu, traduzione italiana a cura di P. Jahier, dalla versione inglese di [[Arthur Waley]], 473 pg, Bompiani 1944 - 2002.<br/><nowiki>*</nowiki>Comprende i capitoli dall'42 al 54 (detti anche "Capitoli di Uji")▼
▲== Bibliografia ==
;Edizioni italiane
▲* {{Cita libro|titolo=Storia di Genji, il principe splendente
▲* {{Cita libro|titolo=La signora della barca. Il ponte dei sogni
* {{Cita libro|titolo=Genji - il principe splendente|altri=di Gian Carlo Calza|editore=Electa|città=Milano|anno=2008|p=79}}
* {{Cita libro|titolo=La storia di Genji|traduttore=e cura di Maria Teresa Orsi|edizione=Collana [[i millenni]]|editore=Einaudi|città=Torino|anno=2012|pp=56+1440|isbn=978-88-06-14690-0}} - Collana ET Biblioteca, Einaudi, 2015-2025. Prima traduzione dal giapponese antico, comprende tutti i 54 capitoli.
* {{Cita libro|lingua=en|titolo=The Tale of Genji|url=https://archive.org/details/taleofgenji0000mura_m9u4|trad=[[Arthur Waley]]|editore=Modern Library|città=|anno=1960|annooriginale=1925-1933}}
* {{Cita libro|lingua=en|titolo=The Tale of Genji|url=https://archive.org/details/taleofgenji0000mura|trad=Edward G. Seidensticker|editore=Alfred Knopf|città=New York|anno=1976}}
* {{Cita libro|lingua=en|titolo=The Tale of Genji|url=https://archive.org/details/taleofgenji0000mura_g8g9|trad=Royall Tyler|editore=Viking Press|città=|anno=2001}}
* {{Cita libro|autore=[[Ivan Morris]]|titolo=Il mondo del principe splendente|editore=Adelphi|città=Milano|anno=1984|p=419}}
* {{Cita libro|autore=Daniele Sestili|titolo=Musica e danza del principe Genji. Le arti dello spettacolo nell'antico Giappone|editore=LIM|città=Lucca|anno=1996}}
== Voci correlate ==
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons_preposizione=sul}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
▲'''Sulla società del tempo:'''
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|letteratura}}
[[Categoria:
[[Categoria:Romanzi ambientati in Giappone]]
▲[[de:Genji Monogatari]]
▲[[et:Genji monogatari]]
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