Costantino II di Cachezia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: sistemo spazi fra {{Box successione}} e altro template
Template lingua
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
 
(Una versione intermedia di un altro utente non mostrate)
Riga 27:
|Nome = Costantino II di
|Cognome = Cachezia
|PostCognomeVirgola = in {{georgiano: |კონსტანტინე II}}, noto anche come '''Mahmād Qulī Khān''', in {{georgiano: |მაჰმად ყული-ხანი}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = Isfahan
Riga 43:
 
== Biografia ==
Costantino era figlio di re [[Eraclio I di Cachezia]] e di una concubina nacque in [[Persia]] e venne creasciuto alla corte safavide con fede musulmana. Nel 1703, lo scià di Persia [[Sultan Husayn|Husayn]] lo nominò darugha (prefetto) della capitale di [[Isfahan]]. Nel 1722, venne confermato dallo scià al ruolo di re di Cachezia dopo la morte di suo fratello maggiore [[Davide II di Cachezia|Davide II (Imām Qulī Khān)]]. Nel contempo egli ottenne il governatorato di [[ErivanErevan]], [[Gäncä|Ganja]] e [[Karabakh]]. Si scontrò di frequente con il regnante a lui vicino e parente, [[Vakhtang VI di Cartalia]], che il governo persiano dichiarò deposto nel 1723. Per ordine dello scià, Costantino marciò per prendere il controllo della capitale di Vakhtang, [[Tbilisi]]. Il 4 maggio 1723, riuscì a catturare la città, ma non riuscì a scacciare Vakhtang e suo figlio [[Bakar di Georgia|Bakar]] dalla provincia di [[Shida Kartli]]. Nel frattempo, l'esercito ottomano invase le terre della Georgia per eliminare la locale egemonia persiana. Costantino tentò di negoziare col comandante ottomano Ibrahim-Pasha e si arrese a Tbilisi il 12 giugno 1723. Ad ogni modo, Vakhtang VI riuscì a corrompere Ibrahim-Pasha che installò il principe Bakar come governatore della Cartalia ed arrestò Costantino. Ben presto, Bakar cospirò con Costantino, suo ex rivale, contro gli ottomani e la loro egemonia e lo aiutò a raggiungere la Cachezia. Una rivolta popolare fallì e Bakar dovette unirsi a suo padre Vakhtang VI nel suo esilio in Russia dal 1724. Costantino si ritirò nelle montagne dove guidò la resistenza contro i turchi. Nel 1725 riuscì a ristabilire la propria sovranità in Cachezia ed a siglare una pace con gli ottomani che lo riconobbero come sovrano in cambio della sua conversione all'islam sunnita ed al pagamento di un tributo annuale.
 
All'inizio degli anni '30 del Settecento, quando [[Nadir Shah|Nadir Khan Afshar]] fece pressioni per far rivivere la grandezza dell'Impero persiano, Costantino fece il passo fatale di rompere la sua amicizia coi turchi. Venne assassinato per ordine del sultano a Bezhanbagh il 28 dicembre 28, 1732, nel corso dei negoziati con Yusuf [[pascià]] di [[Akhaltsikhe]], comandante delle truppe ottomane che invadevano la regione. I turchi concessero il trono a suo fratello [[Teimuraz II di Cachezia|Teimuraz II]], di fede cristiana.<ref>*Mikaberidze, Alexander (ed., 2007). [http://www.georgianbiography.com/bios/c/constantine2_kakheti.htm Constanine II.] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20181008023620/http://www.georgianbiography.com/bios/c/constantine2_kakheti.htm |data=8 ottobre 2018 }} ''Dictionary of Georgian National Biography''. Accessed October 9, 2007.</ref><ref name="Suny">[[Ronald Grigor Suny|Suny, Ronald Grigor]] (1994), ''The Making of the Georgian Nation: 2nd edition'', p. 55. [[Indiana University Press]], ISBN 0-253-20915-3</ref>