Paul Strudel: differenze tra le versioni

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|Attività2 = scultore
|Nazionalità = austriaco
|PostNazionalità = , rinomato artista altoatesino, è considerato uno dei maggiori esponenti del [[barocco]] austriaco. Per i suoi meriti fu creato barone von Strudel e Vochburg
|Immagine = Karl II (Spanien).jpg
|Didascalia =Busto in''Carlo [[marmoII di Lasa]]Spagna'', di [[Carlo IImarmo di Spagna]]Lasa, 1695, ([[Kunsthistorisches Museum]] ([[Vienna]]).
}}
 
== Biografia ==
=== Formazione ===
Si formò in Italia e introdusse in Austria lo stile [[Gian Lorenzo Bernini|berniniano]], pur senza esercitare un vero influsso.
Nacque a [[Denno]], nell'allora [[Principato vescovile di Trento]], dove entrò, così come i fratelli [[Peter Strudel]] (fondatore dell'[[Accademia di belle arti di Vienna]]) e Dominik, da subito in contatto con l'arte scultorea, poiché il padre Bartolomeo aveva avviato nella prima metà del [[XVII secolo]] una bottega.<ref>{{Cita|S. Weber, 1977|pp. 343-344}}.</ref> Si formò in Italia e introdusse in Austria lo stile [[Gian Lorenzo Bernini|berniniano]], pur senza esercitare un vero influsso. Dopo un periodo di apprendistato nelle botteghe di intaglio della [[Valle di Non]], al seguito del padre intagliatore e scultore Bartolomeo, si formò con i maestri [[Johann Carl Loth]] (originario di [[Monaco di Baviera]]), [[Baldassare Longhena]] e lo scultore fiammingo [[Giusto Le Court]], attivi nella [[Repubblica di Venezia]]. Abbiamo notizia di un versamento di due lire di "Paullo Strudelo" nel novembre 1681 alla [[fraglia]] dei tagliapietra di [[Padova]]. Nella città patavina realizzò alcune opere presso la [[Basilica del Carmine (Padova)|Basilica del Carmine]].<ref>{{Cita|M. De Vincenti & S. Guerriero, 2003|pp. 403-405}}.</ref>
[[Image:Wiener Pestsaeule.jpg|right|thumb|[[Colonna della Peste|Colonna della peste]], Vienna]]
Prima di spostarsi a [[Vienna]], l'artista si dedicò tra il 1682 e il 1687 alle sculture della Cappella del Crocifisso, nel [[Duomo di Trento]].<ref name=Bacchi346>{{Cita|A. Bacchi, 2003|p. 346}}.</ref>
Dal 1684 a Vienna, dove realizzò tre statue per [[Carlo Eusebio del Liechtenstein]], [[Principi del Liechtenstein|principe del Liechtenstein]]; l'alto compenso che ricevette causò l'invidia degli altri scultori tedeschi presenti nella capitale. In seguito collaborò alla realizzazione della [[Colonna della Peste]] e, tra il 1696 e il 1708, scolpì una serie di statue degli Asburgo, portate a termine dal fratello [[Peter Strudel|Peter]]. Attualmente queste statue si trovano sparse tra [[Laxenburg]], [[Franzensburg]] e la [[Biblioteca nazionale austriaca|biblioteca nazionale di Vienna]].
In un rogito del notaio Niccolò de Antognines del settembre 1706 è registrata la deliberazione della pubblica [[Vicinia|Regola]] di Denno per la nomina di Strudel come cittadino onorario.<ref>{{cita|S. Weber, 1977|pp. 343-343. L'atto riportava: "''donavimus et tradidimus Ill.mo Paolo equite Strudl architecto ac in petra sculptori virtuosissimo S. Caesareae Maiestatis, licet absenti, jus viciniae. [...] nec non etiam quia natales suos traxit in propria domo huius pagi''".}}</ref>
[[Image:Wiener Pestsaeule.jpg|right|thumb|[[Colonna della Peste|Colonna della peste]], monumento commemorativo a Vienna.]]
 
=== L'attività in Austria ===
Dal 1687 si spostò a Vienna,<ref name=Bacchi346/> dove cercò di ingraziarsi diversi mecenati quali i principi [[Carlo Eusebio del Liechtenstein]], [[Principi del Liechtenstein|principe del Liechtenstein]] (per il quale realizzò tre statue) e il suo successore [[Giovanni Adamo I del Liechtenstein|Giovanni Adamo I Liechtenstein]], oltre al principe elettore [[Giovanni Guglielmo del Palatinato]]. In seguito, tra il 1686 (anno della morte di [[Matthias Rauchmüller]], lo scultore che ne aveva ideato il progetto) e il 1693 collaborò con [[Lodovico Burnacini]] alla realizzazione della [[Colonna della Peste]]: l'alto compenso che ricevette causò l'invidia degli altri scultori tedeschi presenti nella capitale.
 
=== La galleria ereditaria degli Asburgo ===
DalNel 16841696 adivenne Vienna,scultore dovedi realizzòcorte trea statueVienna<ref>{{Cita|A. per [[Carlo Eusebio del Liechtenstein]]Bacchi, [[Principi del Liechtenstein2003|principep. del345}}.</ref> Liechtenstein]];e l'alto compenso chea ricevettepartire causòda lquell'invidiaanno, deglifino altrial scultori tedeschi presenti nella capitale. In seguito collaborò alla realizzazione della1708, [[ColonnaLeopoldo dellaI Pested'Asburgo]] e,gli traaffidò il 1696compito edi il 1708, scolpìrealizzare una serie di statue degli Asburgo: ne scolpì sedici, le rimanenti quindici furono portate a termine dal fratello [[Peter Strudel|Peter]]. Attualmente queste statue si trovano sparse tra [[Laxenburg]], [[Franzensburg]] e la [[Biblioteca nazionale austriaca|biblioteca nazionale di Vienna]].
 
== Opere ==
=== Opere in Italia ===
[[File: Kaiser Leopold I.jpg|thumb|Paul Strudel, ''Busto di Leopoldo I'', a destra ''Busto di Eleonora Maddalena''. (Kunstkammer, [[Kunsthistorisches Museum]])]]
[[File:Trento, cattedrale di San Vigilio - Statua Veronica.jpg|thumb|''Veronica'', 1682-1687, [[Duomo di Trento]].]]
* Busti conservati al [[Kunsthistorisches Museum]], (1695):<ref>{{cita|S. Haag, 2013|pp. 96-97}}</ref>
* [[Padova]], [[Basilica del Carmine (Padova)|Basilica del Carmine]] (anni '80 del [[Seicento]]): Monica De Vincenti assegna gli ''Angeli'' dell'altare Giustachini, oltre alla ''Effigie di Giovanni Giustachini'' e la ''Effigie di Ludovico Giustachini'', in particolare quest'ultimo ricorda i rilievi in marmo conservati al [[Kunsthistorisches Museum]] di [[Leopoldo I d'Asburgo]] e [[Giuseppe d'Asburgo-Lorena|Giuseppe I]]. Infine anche le due state ai lati dell'altare, raffiguranti ''San Girolamo'' e la ''Maddalena'', gli sono attribuite, vista la somiglianza con la ''Maddalena'' al [[Duomo di Trento]] e la chiara influenza [[Giusto Le Court|lecourtiana]] (vedi altare maggiore della [[Chiesa di Sant'Andrea della Zirada]], ultimo lavoro del fiammingo nel 1679).<ref>{{cita|M. De Vincenti & S. Guerriero, 2003|pp. 404-407}}.</ref>
* [[Trento]], [[Duomo di Trento|Duomo]] (1682-1687): sculture della Cappella del Crocifisso. Non è chiara la parte che spetta allo Strudel, ma certamente gli sono attribuite le due statue della ''Veronica'' e della ''Maddalena'', oltre ai due angeli inginocchiati sopra il timpano dell'altare.<ref>{{cita|A. Bacchi, 1993|pp. 270-275: Un angelo regge la lancia con cui venne trafitto il costato di Cristo, l'altro la spugna imbevuta nell'aceto}}.</ref>
 
=== Opere in Austria ===
[[File: Kaiser Leopold I.jpg|thumb|Paul Strudel, ''Busto di Leopoldo I'', a destra ''Busto di Eleonora Maddalena''. (Kunstkammer, [[Kunsthistorisches Museum]]).]]
* Busti conservati al [[Kunsthistorisches Museum]], (1695):<ref>{{cita|S. Haag, 2013|pp. 96-97}}.</ref>
** ''Carlo II di Spagna'', nipote di [[Leopoldo I d'Asburgo]] tramite [[Maria Anna d'Asburgo (1634-1696)|Maria Anna d'Asburgo]], sorella dell'imperatore;
** ''Giuseppe I'', futuro [[Giuseppe d'Asburgo-Lorena|imperatore]] del Sacro Romano Impero, figlio di [[Leopoldo I d'Asburgo]] ed [[Eleonora del Palatinato-Neuburg]];
** ''Leopoldo I'', imperatore del Sacro Romano Impero (come figura centrale tra i cinque);<ref>{{cita|M. Leithe-Jasper & R. Distelberger, 1982|p. 124}}.</ref>
** ''Eleonora Maddalena'', imperatrice del Sacro Romano Impero, terza moglie di Leopoldo I;
** ''Carlo VI'', futuro [[Carlo VI d'Asburgo|imperatore]] del Sacro Romano Impero, figlio di Leopoldo I ed Eleonora Maddalena.
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=Andrea Bacchi|capitolo=La cappella del crocifisso|titolo=Il Duomo di Trento: pitture, arredi e monumenti. Volume secondo|curatore=E. Castelnuovo<!--|città=Trento-->|editore=TEMI|anno=1993, pp. 257-284|cid=A. Bacchi, 2003|sbn=PUV0912712}}
* {{cita libro|autore=Andrea Bacchi, "|capitolo=Paul Strudel", in: ''|titolo=Scultura in Trentino. Il Seicento e il Settecento. Volume secondo'', a cura di |curatore=A. Bacchi & L. Giacomelli, <!--|città=Trento, -->|editore=Provincia Autonoma di Trento. Servizio Beni Culturali|anno=2003, 2003 (pp. 345-348)|cid=A. Bacchi, 2003|sbn=PUV0912712}}
* {{cita libro|autore=Sabine Haag (a cura di)|titolo=A brief Guide to the Kunsthistorisches Museum Vienna. Vol. 12: Masterpieces of the Kunstkammer|editore=Kunsthistorisches Museum|città=Vienna|anno=2013}}</ref>
* {{cita libro|autore=Monica De Vincenti & Simone Guerriero|capitolo=Scultori trentini a Venezia. Scultori veneziani in Trentino|titolo=Scultura in Trentino. Il Seicento e il Settecento. Volume primo|curatore=A. Bacchi & L. Giacomelli<!--|città=Trento-->|editore=Provincia Autonoma di Trento. Servizio Beni Culturali|anno=2003, pp. 402-419|cid=M. De Vincenti & S. Guerriero, 2003|sbn=PUV0912711}}
* {{cita articolo|autore=Luciana Giacomelli & Giuseppe Sava|titolo=Scultura barocca in Trentino: i crocifissi. Modelli e compresenze culturali|pubblicazione=«Studi trentini. Arte»|data=91/2, 2012, pp. 265-300|url=https://heyjoe.fbk.eu/index.php/sttrar/article/download/4774/4775&ved=2ahUKEwihntLtquKFAxU8hv0HHdcGB1c4ChAWegQIDhAB&usg=AOvVaw07UBmqmgR97ZvSqANJpI7-}}
* {{cita libro|autorecuratore=Sabine Haag (a cura di)|titolo=A brief Guide to the Kunsthistorisches Museum Vienna. Vol. 12: Masterpieces of the Kunstkammer|editore=Kunsthistorisches Museum|città=Vienna|anno=2013|cid=S. Haag, 2013}}</ref>
* {{cita libro|autore=Manfred Koller|titolo=Die Brüder Strudel: Hofkünstler und Gründer der Wiener Kunstakademie|editore=Tyrolia|città=Innsbruck|anno=1993|ISBN=3-7022-1830-0}}
* {{cita libro|autore=Manfred Leithe-Jasper & Rudolf Distelberger|titolo=The Kunsthistorische Museum. Treasury and the Collection of Sculpture and Decorative Arts, the Paintings Collection|editore=Scala/Paul Wilson|città=Firenze|anno=1982}}
* {{cita libro|titolo=Artisti trentini e artisti che operarono nel Trentino|autore=[[Simone Weber]]|editore=Monauni|città=Trento|anno=1977|annooriginale=1933|cid=S. Weber, 1977}}
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita webTreccani|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/paul-strudel/|titolo=Paul Strudel|sito=Enciclopedia, TreccaniPaul|accesso=2024-04-23 aprile 2024}}
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{{Portale|biografie|scultura|pittura}}