Evangelium vitae: differenze tra le versioni
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|tipologia = enciclica
|nome_Pontefice=[[Papa Giovanni Paolo II]]
|stemma=
|anno=[[25 marzo]] [[1995]]
|anno_pontificato=XVII
|titolo_italiano=''Il vangelo della vita''
|argomenti=L'inviolabilità della [[natura umana|vita umana]]
|num_pag=164
|n_doc_Papa=XI di XIV
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* Secondo la teologia cattolica, un insegnamento del [[magistero]] ordinario e universale è infallibile
{{Citazione|quando i vescovi, anche dispersi per il mondo, ma conservando il vincolo della comunione tra di loro e col successore di Pietro, si accordano per insegnare autenticamente che una dottrina concernente la fede e i costumi si impone in maniera assoluta|''[[Lumen
:Sono considerate parte del magistero ordinario e universale anche materie costantemente insegnate dalla [[Santa Sede|Sede di Pietro]], cioè dottrine lungamente approvate dalla [[Tradizione cattolica|tradizione]] della chiesa. Prima di scrivere la ''Evangelium Vitae'', Giovanni Paolo II consultò tutti i vescovi del mondo chiedendo se fossero tutti d'accordo nel ritenere immorali l'omicidio, l'aborto procurato e l'eutanasia, ed essi risposero concordemente che erano d'accordo. Per rendere esplicito questo legame tra il papa e tutti i vescovi, ognuno dei tre passaggi citati di ''Evangelium Vitae'' si conclude con un riferimento al "magistero ordinario e universale" e con una nota che rimanda a ''[[Lumen Gentium]]'' 25, dove tale magistero è definito.
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|cattolicesimo}}
[[Categoria:Encicliche di Giovanni Paolo II]]
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