Andronico I Comneno: differenze tra le versioni

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{{Monarca
| nome = =Andronico I Comneno
|immagine = 143_-_Andronikos_I_Komnenos_(Mutinensis_-_color).png
| vita =[[1118]] - 12 settembre [[1185]]
|legenda = Illustrazione di Andronico I dal Codex Mutinensis graecus 122
| titolo =[[Basileus]]
|titolo = [[Imperatori bizantini|Basileus dei Romei]]
| immagine =ByzantineBillonTrachy.jpg
|inizio regno = settembre [[1183]]
| legenda =[[Scifato]] di Andronico I Comneno.
|fine regno =maggio [[1182]] - 12 settembre [[1185]]
| predecessore = =[[Alessio II Comneno]]
| successore = =[[Isacco II Angelo]]
|nome completo = Andronikos I Komnēnos
| coniuge 1 =?
| luogo di mortenascita = [[Costantinopoli]]
| coniuge 2 =[[Teodora Comnena]]
|data di nascita = [[1118]]
| figli =[[Manuele Comneno (porfirogenito)|Manuele Comneno]] - Giovanni Comneno - Maria Comnena - Alessio Comneno - Irene Comnena
|luogo casadi realemorte = =[[ComneniCostantinopoli]]
| data di morte = =12 settembre [[1185]]
|dinastia = [[Comneni]]
| luogo di morte =[[Costantinopoli]]
|padre = [[Isacco Comneno (figlio di Alessio I)|Isacco Comneno]]
|}}
|madre = [[Kata di Georgia]]
|coniuge 1 = ''moglie sconosciuta''
|coniuge 2 = [[Agnese di Francia (1171-1240)|Agnese di Francia]]
|coniuge 3 = [[Teodora Comnena (1145-1185)|Teodora Comnena]] (''amante'')
| figli = =[[Manuele Comneno (porfirogenitofiglio di Andronico I)|Manuele Comneno]] - <br>Giovanni Comneno - <br>Maria Comnena - <br>Alessio Comneno - <br>Irene Comnena
|religione = [[Chiesa ortodossa|Cristianesimo ortodosso]]|
|}}
{{Bio
|Nome = Andronico I Comneno
|Cognome =
|ForzaOrdinamento = Andronico di Bisanzio 01
|PreData = in [[Lingua greca{{lang-el|greco]]: Ανδρόνικος Α' Κομνηνός, ''|Andronikos I Komnēnos''}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = Costantinopoli
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1118
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|Attività = imperatore
|Nazionalità = bizantino
|Immagine =
}}
Fu [[basileus]] dei [[romei]] dal maggiosettembre [[11821183]] fino alla sua morte.
 
== Primi anni ==
 
Figlio del [[porfirogenito]] [[Isacco Comneno (sebastocratorefiglio di Alessio I)|Isacco Comneno]] e di [[Kata di Georgia]], Andronico nacque nel [[1118]] a [[Costantinopoli]], nello stesso anno in cui lo zio [[Giovanni II Comneno]] saliva al trono, conferendo ad Isacco il titolo di [[sebastocratore]].
 
Nel [[1130]] il padre, accusato di cospirare contro il ''[[basileus]]'', fu costretto a fuggire in [[esilio]], rifugiandosi presso i [[Danishmendidi]] e quindi a [[Gerusalemme]]. Nel [[1136]] Isacco ritornò a Costantinopoli e si riconciliò pacificamente con il fratello, ma nel [[1137]] fu il figlio maggiore, [[Giovanni Comneno (XII secolo)|Giovanni]] a [[diserzione|disertare]] dall'[[esercito dei Comneni|esercito imperiale]], rifugiandosi presso i [[popoli turchi|Turchi]] e [[conversione religiosa|convertendosi]] all'[[Islam]].
 
Andronico, allevato alla corte imperiale, familiarizzò in questo periodo con il cugino [[Manuele I Comneno|Manuele]], il più giovane tra i principi imperiali e suo coetaneo. Nel [[1141]] tuttavia Andronico venne catturato dai [[Selgiuchidi]] durante una battuta di caccia e condotto a [[Iconio]], presso il fratello Giovanni. Durante la sua prigionia la morte dei cugini [[Alessio Comneno (coimperatore)|Alessio]] e [[Andronico Comneno (Porfirogenitofiglio di Giovanni II)|Andronico]], portò inaspettatamente Manuele ad essere incoronato [[coimperatore]], nel novembre [[1143]].
 
Gli accordi stretti dal nuovo imperatore con i Turchi garantirono la liberazione di Andronico, che rientrò a corte come parente favorito, nonostante che il padre Isacco, asserragliatosi ad [[Eraclea Pontica]], tentasse tra il [[1145]] e il [[1146]] di usurpare il trono del nipote finché, catturato, venne relegato nel [[1152]] nel [[monastero]] di [[Ainos]]. Nel [[1145]]-[[1446]] Andronico prese parte a una campagna di Manuele, che era volta contro i Turchi Selgiuchidi in [[Anatolia]]. {{Senza fonte|Una sera mentre era a tavola dell'imperatore scoppiò un acceso dibattito, in cui si confrontavano le qualità marziali di Manuele e di suo padre.}}
 
Andronico, divenuto governatore nelle [[BalcaniPenisola balcanica|regioni balcaniche]], ereditò le aspirazioni imperiali del padre e nel [[1155]] tentò di assassinare l'[[imperatore bizantino|imperatore]] Manuele I, finendo per questo incarcerato a Costantinopoli. Riuscito a fuggire con uno stratagemma dalle prigioni imperiali nel [[1164]], ottenne nel [[1165]] il perdono del cugino, potendo così rientrare nella capitale. Nonostante questo gli attriti con Manuele continuarono, finché nel [[1166]] Andronico venne inviato a governare la lontana [[Cilicia]], ma preferì recarsi in esilio, prima nel [[Principato di Antiochia]] e quindi nel [[Regno di Gerusalemme]], dove venne accolto dal [[re di Gerusalemme|re]] [[Amalrico I di Gerusalemme|Amalrico I]]. Qui però Andronico circuì la cugina [[Teodora Comnena (1145-1185)|Teodora]] vedova di [[Baldovino III di Gerusalemme|Baldovino III]], fuggendo con lei verso [[Baghdad]] e le terre musulmane, dandosi infine a razziare con questi le terre dell'[[impero bizantino]] attorno a [[Trebisonda]], da dove la famiglia dei [[Comneni]] proveniva.
Nel [[1145]]-[[1446]] Andronico prese parte a una campagna di Manuele, che era volta contro i Turchi Selgiuchidi in [[Anatolia]]. {{citazione necessaria|Una sera mentre era a tavola dell'imperatore scoppiò un acceso dibattito, in cui si confrontavano le qualità marziali di Manuele e di suo padre.}}
 
Andronico, divenuto governatore nelle [[Balcani|regioni balcaniche]], ereditò le aspirazioni imperiali del padre e nel [[1155]] tentò di assassinare l'[[imperatore bizantino|imperatore]] Manuele I, finendo per questo incarcerato a Costantinopoli. Riuscito a fuggire con uno stratagemma dalle prigioni imperiali nel [[1164]], ottenne nel [[1165]] il perdono del cugino, potendo così rientrare nella capitale. Nonostante questo gli attriti con Manuele continuarono, finché nel [[1166]] Andronico venne inviato a governare la lontana [[Cilicia]], ma preferì recarsi in esilio, prima nel [[Principato di Antiochia]] e quindi nel [[Regno di Gerusalemme]], dove venne accolto dal [[re di Gerusalemme|re]] [[Amalrico I di Gerusalemme|Amalrico I]]. Qui però Andronico circuì la cugina [[Teodora Comnena|Teodora]] vedova di [[Baldovino III di Gerusalemme|Baldovino III]], fuggendo con lei verso [[Baghdad]] e le terre musulmane, dandosi infine a razziare con questi le terre dell'[[impero bizantino]] attorno a [[Trebisonda]], da dove la famiglia dei [[Comneni]] proveniva.
 
Tutti questi fatti provocarono l'ira dell'imperatore il quale, avutane occasione, fece catturare la nipote Teodora. Temendo per la vita di lei e per quella dei suoi figli a Costantinopoli, Andronico si risolse infine nel [[1180]] a sottomettersi a Manuele, ricevendone in cambio nuovamente il perdono.
 
Andronico venne dunque inviato a governare il [[Ponto]]. Frattanto l'improvvisa morte di [[Manuele]], avvenuta in quello stesso anno, lasciò l'impero nelle mani del piccolo figlio di Manuele, [[Alessio II Comneno]] che, data la sua minore età, dovette governare attraverso un [[consiglio di reggenza]] controllato dalla madre, [[Maria Xene]], e dall'amante di questa, il protosebasto [[Alessio Comneno (Protosebastoprotosebastos)|Alessio]].
 
== L'ascesa al trono ==
 
Ambizioso e scaltro, per salire al trono Andronico si atteggiò a salvatore di [[Alessio II Comneno|Alessio II]], dicendo che questi veniva soggiogato dalla madre e dal di lei amante, il protosebasto [[Alessio Comneno (protosebastos)|Alessio Comneno]]. Dopo di che cominciò a muoversi in direzione di [[Costantinopoli]], sicuro dell'appoggio popolare. La Paflagonia ben prestò passò dalla sua parte e, nella capitale, Andronico trovò subito due alleati nelle persone della [[Cesare (titolo)#Impero bizantino|kaisarissa]] Maria, sorellastra di Alessio II, e del marito, il cesare [[Ranieri del Monferrato (1162-1183)|Ranieri di Monferrato]], esclusi dal Consiglio di reggenza. Costoro risposero agli appelli di Andronico e, sempre atteggiandosi a salvatori del [[basileus]], tentarono una congiura ai danni del protosebasto Alessio. I loro piani vennero scoperti e la congiura fallì: a Maria, Ranieri ed ai loro fidi toccò rifugiarsi a [[Hagia Sophia|Santa Sofia]], da dove lanciarono appelli alla rivolta. La ribellione popolare scoppiò veramente e, vista l'impossibilità di pervenire ad una risoluzione pacifica, il protosebasto lanciò l'attacco nel maggio del [[1181]]: si combatté edificio per edificio, financo sulle soglie della Chiesa grande, ma alla fine gli Imperiali prevalsero. Al fine di evitare ulteriori orrori in [[Hagia Sophia|Santa Sofia]], già profanata, il patriarca [[patriarcaTeodosio I Borradiote|Teodosio]] si propose come arbitro, così Maria e Ranieri poterono uscire dalla chiesa in sicurezza ed essere amnistiati.
 
[[File:Moneta di Andronico I ComnenoAndronicusComnenos.JPGjpg|thumb|upright=1.4|Moneta di Andronico I Comneno, rappresentato mentre viene incoronato da [[Cristo]].]]
Tali notizie ovviamente non potevano che rallegrare Andronico nella sua avanzata verso [[Costantinopoli]], così come la notizia delle tensioni tra il Patriarca ed il protosebasto, ed infatti la sua marcia si fece più rapida: la reggenza gli inviò contro un esercito, comandato da [[Andronico Angelo]], ma costui si fece battere a [[Charax]], in [[Bitinia]]. Temendo per la propria vita, Angelo passerà in seguito dalla parte di Andronico che intanto si era accampato nei pressi di [[Calcedonia]], di fronte a [[Costantinopoli]]. Il protosebasto decise a questo punto di attaccare la flotta ribelle ma [[Andronico Contostefano]] decise di passare, con tutte le sue navi, dalla parte di Andronico, che ora aveva davvero vinto e da [[Calcedonia]] si preparò la strada per il Palazzo imperiale. Il protosebasto Alessio venne arrestato ed imprigionato, per esser poi accecato -un vezzo molto caro ad Andronico- e venne scatenata la popolazione, ben fomentata ed appoggiata da mercenari paflagoni, [[Massacro dei Latini|contro tutti i Latini]] presenti in città, soprattutto [[Repubblica di Pisa|Pisa]]ni e [[Repubblica di Genova|Genovesi]], accusati d'esser la rovina del popolo e d'appoggiare il regime dell'imperatrice madre e del protosebasto. Ora Andronico poteva entrare nella città. [[Maria d'Antiochia]] e Alessio II vennero trasferiti dal Palazzo imperiale in un palazzo più sicuro e guardati a vista. Nessuno poteva incontrare il giovane imperatore.
 
Il protosebasto Alessio venne arrestato ed imprigionato, per esser poi accecato -un vezzo molto caro ad Andronico- e venne scatenata la popolazione, ben fomentata ed appoggiata da mercenari paflagoni, [[Massacro dei Latini|contro tutti i Latini]] presenti in città, soprattutto [[Repubblica di Pisa|Pisa]]ni e [[Repubblica di Genova|Genovesi]], accusati d'esser la rovina del popolo e d'appoggiare il regime dell'imperatrice madre e del protosebasto. Ora Andronico poteva entrare nella città. [[Maria d'Antiochia]] e Alessio II vennero trasferiti dal Palazzo imperiale in un palazzo più sicuro e guardati a vista. Nessuno poteva incontrare il giovane imperatore.
 
La situazione per Andronico I era comunque tutt'altro che tranquilla. [[Qilij Arslan II]] d'[[Iconio]], "saputo che era passato nell'Ade colui che egli temeva come un masso incombente sulla sua testa", dice [[Niceta Coniata]]<ref>''Nicetae Choniatae Historia'', recensuit Ioannes Aloysius van Dieten. Berolini : Novi Eboraci, 1975, ISBN 3-11-004528-1, pp. 260-274</ref>, era all'attacco e all'interno delle frontiere molti non accettarono il rivolgimento nella capitale, principalmente il [[Grande domestico]] [[Giovanni Comneno Vataze]], a [[Filadelfia (Asia Minore)|Filadelfia]]. L'esercito inviatogli contro venne battuto, ma la morte del Gran domestico risolse la rivolta a favore di Andronico I.
[[File:Moneta di Andronico I Comneno.JPG|thumb|upright=1.4|Moneta di Andronico I Comneno, rappresentato mentre viene incoronato da [[Cristo]].]]
Tali notizie ovviamente non potevano che rallegrare Andronico nella sua avanzata verso [[Costantinopoli]], così come la notizia delle tensioni tra il Patriarca ed il protosebasto, ed infatti la sua marcia si fece più rapida: la reggenza gli inviò contro un esercito, comandato da [[Andronico Angelo]], ma costui si fece battere a [[Charax]], in [[Bitinia]]. Temendo per la propria vita, Angelo passerà in seguito dalla parte di Andronico che intanto si era accampato nei pressi di [[Calcedonia]], di fronte a [[Costantinopoli]]. Il protosebasto decise a questo punto di attaccare la flotta ribelle ma [[Andronico Contostefano]] decise di passare, con tutte le sue navi, dalla parte di Andronico, che ora aveva davvero vinto e da [[Calcedonia]] si preparò la strada per il Palazzo imperiale. Il protosebasto Alessio venne arrestato ed imprigionato, per esser poi accecato -un vezzo molto caro ad Andronico- e venne scatenata la popolazione, ben fomentata ed appoggiata da mercenari paflagoni, [[Massacro dei Latini|contro tutti i Latini]] presenti in città, soprattutto [[Repubblica di Pisa|Pisa]]ni e [[Repubblica di Genova|Genovesi]], accusati d'esser la rovina del popolo e d'appoggiare il regime dell'imperatrice madre e del protosebasto. Ora Andronico poteva entrare nella città. [[Maria d'Antiochia]] e Alessio II vennero trasferiti dal Palazzo imperiale in un palazzo più sicuro e guardati a vista. Nessuno poteva incontrare il giovane imperatore.
 
La situazione per Andronico I era comunque tutt'altro che tranquilla. [[Qilij Arslan II]] d'[[Iconio]], "saputo che era passato nell'Ade colui che egli temeva come un masso incombente sulla sua testa", dice [[Niceta Coniata]]<ref>''Nicetae Choniatae Historia'', recensuit Ioannes Aloysius van Dieten. Berolini : Novi Eboraci, 1975, ISBN 3-11-004528-1, pp. 260-274</ref>, era all'attacco e all'interno delle frontiere molti non accettarono il rivolgimento nella capitale, principalmente il gran domestico [[Giovanni Comneno Vatatze]], a [[Filadelfia (Asia Minore)|Filadelfia]]. L'esercito inviatogli contro venne battuto, ma la morte del Gran domestico risolse la rivolta a favore di Andronico I. Intanto costui, pur impadronendosi delle leve del potere, desiderava porsi come campione della legittimità imperiale e a maggio del [[1182]] fece nuovamente incoronare [[Alessio II Comneno|Alessio II]] a [[Hagia Sophia|Santa Sofia]]. Inoltre, al fine di liberarsi dell'ultimo ostacolo alla sua corsa al potere supremo, allontanò Maria d'Antiochia dal figlio e cominciò contro di lei una campagna persecutoria, accusandola presso il popolo di voler sottomettere l'Impero ai propri voleri. Questo fu il pretesto che permise ad Andronico I di far imprigionare l'Imperatrice madre con l'accusa di alto tradimento e di farla condannare a morte da giudici. La condanna venne fatta controfirmare dall'Imperatore suo figlio (c'è da chiedersi a quali e quante pressioni fosse sottoposto il ragazzo). Ad Andronico toccò cambiare l'originaria squadra d'esecutori, poiché ci fu chi si rifiutò di portare a termine l'assassinio, ma alla fine, nel settembre [[1182]], Maria fu uccisa.
 
== La Reggenza di Andronico su Alessio II ==
 
[[File:Death of andronic I.png|thumb|Le pene corporali sul corpo morto di Andronico.]]
Uccisa l'imperatrice madre, la strada di Andronico I era spianata: il potere sarebbe stato suo e raggiunto marciando sui cadaveri della famiglia dell'odiato cugino. Tra l'altro la notizia giunse anche molto lontano, e il viaggiatore [[arabi|arabo]]-[[spagna|spagnolo]] [[Ibn Jubayr]] racconta, nella sua [[Rihla]], di come il sovrano di [[Costantinopoli]] fosse morto, come gli fosse successo un ragazzino assistito dalla madre, e di come il cugino usurpatore avesse ucciso la madre ed imprigionato il ragazzo. Comunque, contro il possibile usurpatore, s'armò una congiura, ma venne scoperta e duramente punita: alcuni vennero soppressi, altri fuggirono e ad Andronico I Contostefano ed ai quattro figli vennero tolti gli occhi.

Nella primavera del [[1183]] toccò alla kaisarissa Maria ed al cesare Ranieri, avvelenati entrambi. Di fronte a tanti eventi il patriarca stesso, Teodosio Boradiota, preferì ritirasiritirarsi a vita privata. Restava un solo passo da fare: all'inizio del settembre del [[1183]] gente a lui fedele fece in modo che Andronico I venisse acclamato Imperatore per le vie della capitale, ed Alessio II fu tratto fuori dal palazzo affinché lo pregasse di regnare con lui. L'incoronazione avvenne a [[Hagia Sophia|Santa Sofia]]: il nome d'Andronico I venne pronunciato prima del nome dell'autocratore legittimo, Alessio II. Il quale aveva firmato la sua condanna a morte: non era più necessario, ormai. Pochi giorni dopo infatti il giovane sovrano, non ancora quattordicenne, fu strangolato mediante una corda d'arco, il suo cadavere dileggiato, decapitato e buttato in mare chiuso in un vaso.
 
== Il regno ==
 
Andronico I fu un valoroso condottiero, intelligente ma anche senza scrupoli. Durante il suo Impero gli [[ungheresi]] e i [[normanni]] si allearono e sbarcarono a [[Durazzo]], [[Sacco di Tessalonica (1185)|raggiunsero [[Tessalonica]] e attaccarono [[Costantinopoli]], dove scoppiò una rivoluzione, per la paura del popolo che non si sentiva più sicuro con Andronico I. Per questo motivo egli fu spodestato da [[Isacco II Angelo]] ([[1185]]-[[1195]]; [[1203]]-[[1204]]) che fu acclamato Imperatore dal popolo. Andronico I, sorpreso mentre tentava di fuggire, fu trucidatocatturato dalladalle folla.<ref>Ad Andronico I si attribuisce la nascita del modotruppe di dire "avere le corna" in quanto egli aveva l'abitudine di sedurreIsacco e frequentareconsegnato donneai sposatepopolani ein di appendere a casa dei mariti di queste una testa di cervo.{{Cita web|autore = http://www.placidasignora.com/author/mit1/|url = http://www.placidasignora.com/2012/08/01/perche-si-dice-agosto-moglie-mia-non-ti-conosco-canicola-e-mettere-le-cornaessere-cornuto/|titolo = Perché si Dice “Agosto Moglie Mia Non Ti Conosco”rivolta, “Canicola” e “Mettere Le Corna/Essere Cornuto”|accesso = 27 luglio 2014|data = 1º agosto 2012}}</ref>
che non ebbe un particolare riguardo verso il vecchio Basileus: gli fu tagliata la mano destra, gli furono
strappati i denti e i capelli, gli fu cavato uno degli occhi e, tra molte altre sofferenze, gli fu gettata acqua bollente in faccia, punizione probabilmente associata alla sua bellezza e alla sua vita di licenziosità. Alla fine
fu condotto all'[[Ippodromo di Costantinopoli]] in groppa a
un cammello e appeso per i piedi tra due pilastri. Due soldati latini gareggiarono su quale spada avrebbe
penetrato più profondamente il suo corpo, ed egli fu, secondo la rappresentazione della sua morte, fatto a pezzi; i suoi resti furono lasciati insepolti e furono
visibili per diversi anni dopo. Morì il 12 settembre 1185.
Così finì il regno della dinastia Comneno sul trono di
Costantinopoli. <ref>Ad Andronico I si attribuisce la nascita del modo di dire "avere le corna" in quanto egli aveva l'abitudine di sedurre e frequentare donne sposate, facendo poi appendere sulla facciata delle loro case una testa di cervo. [http://www.placidasignora.com/2012/08/01/perche-si-dice-agosto-moglie-mia-non-ti-conosco-canicola-e-mettere-le-cornaessere-cornuto/ ''Perché si dice “Agosto Moglie Mia Non Ti Conosco”, “Canicola” e “Mettere Le Corna/Essere Cornuto”''] di [[Mitì Vigliero]]</ref>
 
== Famiglia ==
 
Andronico I Comneno si sposò due volte ed ebbe numerose amanti; dalla sua prima moglie, il cui nome non è noto, ebbe tre figli, due maschi e una femmina:
* [[Manuele Comneno (porfirogenitofiglio di Andronico I)|Manuele Comneno]], che sposò la georgiana [[Rusudan di Georgia(principessa)|Rusudan]], fu il padre dei due fondatori dell'[[impero di Trebisonda]] [[Alessio I di Trebisonda|Alessio I Comneno]] e [[Davide I Comneno]];
* [[Giovanni Comneno (coimperatore)|Giovanni Comneno]] (nato nel [[1159]] o nel [[1160]]), fu co-imperatore dal [[1183]] al [[1185]], fu ucciso nello stesso anno;
* Maria Comnena.
Dalla sua amante [[Teodora Comnena (1145-1185)|Teodora Comnena]], Andronico ebbe due figli:
* [[Alessio Comneno (Andronikashvili)|Alessio Comneno]], è un presunto antenato della famiglia nobile [[Georgia|georgianageorgia]]na degli [[Andronikashvili]].
* [[Irene Comnena]], che fu brevemente sposata con [[Alessio Comneno (da Maria Taronitissa)|Alessio Comneno]], figlio dell'imperatore [[Manuele I Comneno]].
 
== Ascendenza ==
{{Ascendenza
|1=Andronico I Comneno
|4=[[Alessio I Comneno]]
|3=[[Kata di Georgia]]
|2=[[Isacco Comneno (figlio di Alessio I)|Isacco Comneno]]
|5=[[Irene Ducaena]]
|6=[[Davide IV di Georgia]]
|8=[[Giovanni Comneno (XI secolo)|Giovanni Comneno]]
|9=[[Anna Dalassena]]
|10=[[Andronico Ducas]]
|11=[[Maria di Bulgaria]]
|12=[[Giorgio II di Georgia]]
|13=[[Elene di Georgia]]
|16=[[Manuele Comneno Erotico]]
|18=[[Alessio Caronte]]
|19=[[Adriana Dalassena]]
|20=[[Giovanni Ducas (Cesare)|Giovanni Ducas]]
|21=[[Irene Pegonitissa]]
|22=[[Troian di Bulgaria]]
|24=[[Bagrat IV di Georgia]]
|25=[[Borena d'Alania]]
}}
 
== Note ==
Riga 85 ⟶ 127:
 
* Charles Diehl, ''La civiltà bizantina'', 1962, Garzanti, Milano.
* {{cita libro| Georg |Ostrogorsky|wkautore=Georgij |Aleksandrovič Ostrogorskij|Storia dell'Impero bizantino| 1968| Einaudi| Milano|isbn= 88-06-17362-6}}
* {{cita libro| Gerhard |Herm | I bizantini| 1985| Garzanti| Milano }}
* {{cita libro| Giorgio |Ravegnani|wkautore=Giorgio Ravegnani|I trattati con Bisanzio 992-1198 | 1992| Il Cardo| Venezia }}
* {{cita libro| Niceta |Coniata|wkautore=Niceta Coniata|Grandezza e catastrofe di Bisanzio | 1994|Mondadori | Milano|isbn=88-04-37948-0}}
* {{cita libro| John Julius | Norwich | Bisanzio | 2000|Mondadori| Milano|isbn= 88-04-48185-4}}
* [[Silvia Ronchey]], ''Lo stato bizantino'', Torino, Einaudi, 2002, ISBN 88-06-16255-1
* [[Aleksandr Petrovič Každan]], ''Bisanzio e la sua civiltà'' Bari, Laterza (2ª edizione), 2004, ISBN 88-420-4691-4
* {{cita libro| Giorgio |Ravegnani| La storia di Bisanzio |2004| Jouvence | Roma|isbn=88-7801-353-6}}
* {{cita libro| Ralph-Johannes |Lilie|wkautore=Ralph-Johannes Lilie| Bisanzio la seconda Roma |2005| Newton & Compton| Roma|isbn=88-541-0286-5}}
* {{cita libro| Alain|Ducellier | Bisanzio (IV-XV secolo) | 2005| San Paolo| Milano|coautori= Michel Kapla |isbn= 88-215-5366-3}}
* {{cita libro| [[Steven Runciman]]| Storia delle crociate | 2006|BUR | Milano|isbn= 88-17-11767-6}}
Riga 99 ⟶ 141:
* {{cita libro| Giorgio |Ravegnani| Introduzione alla storia bizantina |2006| il Mulino | Bologna }}
* {{cita libro| Paolo|Cesaretti| L'impero perduto. Vita di Anna di Bisanzio, una sovrana tra Oriente e Occidente |2006| Mondadori| Milano|isbn=88-04-52672-6}}
* {{Cita libro|autore=[[Charles Diehl,]]|autore2=|traduttore=M. ''Figure bizantine'',S. Ruffolo|altri=introduzione di [[Silvia Ronchey]],|titolo=Figure bizantine|collana=ET.Biblioteca|annooriginale=1927|anno=2007 (1927 originale), |editore=Einaudi, |città=Torino|OCLC=799807274|ISBN =978-88-06-19077-4}}
* {{cita libro| Giorgio|Ravegnani | Imperatori di Bisanzio | 2008| Il Mulino | Bologna|isbn= 978-88-15-12174-5}}
 
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== Altri progetti ==
 
{{interprogetto|commons=Category:Andronikos I Komnenos}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
* {{En}}cita [web|http://www.wildwinds.com/coins/byz/andronicus_I/i.html |Monete emesse da Andronico I]|lingua=En}}
* [http://www.placidasignora.com/2012/08/01/perche-si-dice-agosto-moglie-mia-non-ti-conosco-canicola-e-mettere-le-cornaessere-cornuto/ Perché si dice “Mettere le corna / Essere cornuto”], di [[Mitì Vigliero]]
 
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{{Imperatori bizantini}}
 
{{Controllo di autorità|VIAF=8770041|LCCN=n/83/206573}}
{{Portale|biografie|Bisanzio}}
 
[[Categoria:Comneni]]
[[Categoria:Persone morte per linciaggio]]
 
{{Link V|es}}
{{Link VdQ|sr}}
{{Link VdQ|ru}}
{{Link AdQ|es}}