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{{F|marina|luglio 2011|arg2=seconda guerra mondiale}}
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Le '''S-boote''' o '''Schnellboote''' (battelli veloci) furono le principali [[Motosilurante|motosiluranti]] della [[Kriegsmarine]] tedesca durante la [[
== Lo
Le Schnellboote furono definite da molti esperti navali come le migliori realizzazioni della loro categoria. Per varie ragioni, quelle che poi diverranno le marine da guerra dell'Asse fruirono di un'insuperata esperienza nel campo delle unità veloci, di cui si intraprese la costruzione già nel periodo precedente
Inizialmente queste unità furono definite ''Unterseeboot Zerstörer'' ([[cacciasommergibili]]) e Motoscafi Anti-Sommergibili (MAS) o Motobarche Armate, in quanto fu attribuita loro un'importante missione antisommergibili. In seguito la [[Kaiserliche Marine]] (marina imperiale) adottò la designazione di Luftschiffmotorenboot (battello con motore di aeronave) o L-Boote e, quindi, dal novembre [[1917]], le unità divennero LM-Boote, con lo stesso significato. Questi motoscafi ebbero motori
Nel [[1923]] la Reichsmarine incaricò il [[
== Una grande varietà ==
L{{'
Lo sviluppo delle Schnellboote fu caratterizzato dalla continua crescita e, infatti, le
Mentre erano in produzione le S-26, la Lürssen sviluppò un nuovo tipo su richiesta della Cina, basandosi sul progetto di alcune navi della classe S-7. Si trattava dell{{'
== La costruzione ==
Prendendo come esempio la classe S-38b troviamo un impianto propulsivo costituito da tre Daimler-Benz MB 511; questi motori erano, in pratica, gli MB 501 Diesel a 20 cilindri a V dotati di sovralimentatori meccanici che ne aumentavano la potenza a 2500CV. Gli scafi, costruiti dalla Lürssen di [[Vegesack]], dai cantieri Schlichtling di [[Travemünde]], dalla Gusto di [[Schiedam]] (nei [[Paesi Bassi]]) e dalla Danziger Waggonfabrik di [[Danzica]], erano in legno di [[quercia]] e [[pino]] con ordinate in lega leggera d'[[alluminio]], con alcune paratie in [[acciaio]], così come d'acciaio erano i supporti dei motori. La parte esterna dello scafo era in [[Cedrus|cedro]] e [[mogano (legno)|mogano]], mentre il ponte era in pino dell'Oregon rivestito di tela verniciata.
L'armamento principale era costituito da due tubi lanciasiluri prodieri da 533mm, che potevano essere mantenuti carichi, per cui, utilizzando le quattro culle esterne, la dotazione totale dei siluri poteva arrivare a sei, anche se normalmente non se ne imbarcavano più di quattro; soprattutto sulle unità che avevano il ponte di comando protetto (chiamato Kalotte), i siluri di riserva non venivano quasi mai trasportati per risparmiare peso. Normalmente i siluri erano i G 7a da 1528 kg ma dal giugno [[1944]] si aggiunsero i T 3d Dackel a grande raggio da 2216 kg e i T 5a Zaunkönig ad autoguida acustica da 1497 kg. L'armamento secondario normalmente comprendeva un cannone Rheinmetall MG C/38 da 20mm, brandeggiabile a mano, da una postazione a prua, con installazione Drehkranzlafette 41; su alcune unità vi era anche un'installazione Flakvierling con quattro armi che, tuttavia, richiedeva ben 7-8 serventi. A poppavia vi era la postazione per un cannone svedese Bofors Flak 28 da 40mm costruito su licenza, anch'esso con necessità di 7 serventi. Sulle S-100 il suo posto venne preso da una torretta con un'arma antiaerea da [[3,7 cm Flak]] che richiedeva solo 3-4 serventi. Infine, a centro nave vi era uno Zwillingsockel 36 con due mitragliatrici Mauser MG 34 da 7,92 mm.
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Le Schnellboote della Kriegsmarine avevano quali bersagli principali i convogli alleati e, durante la Seconda guerra mondiale, circa 230 unità affondarono 101 navi mercantili per complessive 214.728t. Non mancarono però i bersagli prettamente militari e gli equipaggi si aggiudicarono la distruzione di 12 [[cacciatorpediniere]], 11 [[dragamine]], 8 unità per operazioni anfibie, 6 motosiluranti, due cannoniere, una [[torpediniera]], un posamine e un [[sommergibile]]. Risultati considerevoli vennero ottenuti anche con le mine: 37 mercantili per complessive 148.535 t, un cacciatorpediniere, due dragamine e 4 unità da sbarco.
In tutto, si può ascrivere all'operato delle Schnellboote l'affondamento di 187 navi nemiche. Queste motosiluranti operarono nella [[Canale della Manica|Manica]], nel Baltico, nel Mare del Nord, nel [[Mare di Barents]], nel [[Mediterraneo]] e nel [[Mar Nero]]. Le S-boote, che gli inglesi chiamavano E-boats (''Enemy Boats'', battelli nemici), entrarono in azione il 10 maggio 1940, quando danneggiarono gravemente il cacciatorpediniere HMS ''Kelly'', e nella notte tra il 20 e il 21 giugno iniziarono la loro attività contro il traffico mercantile britannico. Ben presto i marinai cominciarono a parlare di "E-Boats Alley" (Viale delle motosiluranti), in quanto, soprattutto per distogliere i reparti aerei della [[Royal Air Force|RAF]] dalla difesa aerea, i motoscafi tedeschi attaccavano incessantemente e in pieno giorno. La situazione mutò quando anche gli inglesi poterono mettere in mare una forza di motosiluranti e motocannoniere. Tuttavia le S-boote continuarono a combattere accanitamente fino alla fine del conflitto e, unitamente ai sommergibili, furono le ultime ad arrendersi.
L'S-204 della 4. Schnellbootsflotille, il cui equipaggiò si consegnò alla [[Royal Navy]] il 13 maggio [[1945]] fu l'ultima unità navale tedesca in assoluto ad accettare la resa. Tra i successi della flotta del Capitano di vascello Rudolf Petersen, ''Führer
== MC 485 ==
{{vedi anche|MC 485}}
Nel dopoguerra una
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