Luna bugiarda: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Corretto nome parametro, rimossi parametri inutilizzati |
|||
(5 versioni intermedie di 3 utenti non mostrate) | |||
Riga 6:
|annoita = [[2002]]
|genere = Romanzo
|sottogenere = [[Giallo storico]]
|lingua = inglese
|ambientazione = Verona, Sagràte, Lago (Italia settentrionale, Veneto); settembre - dicembre 1943
Riga 23:
==Trama==
Autunno del 1943. Rientrato dalla campagna di [[Russia]] il maggiore della [[Wehrmacht]] Martin von Bora riceve una nuova assegnazione: sarà di stanza nell'[[Italia settentrionale]] a [[Lago]], una località del [[Veneto]]. <br/> All'inizio di settembre, poco dopo l'[[Armistizio]], l'auto su cui si trova Martin Bora diviene bersaglio di un attacco partigiano: gravemente ferito, il maggiore perde la mano sinistra e inizia un lungo calvario fisico tenuto a stento sotto controllo dalla grande forza di volontà. Tutto questo non gli impedisce comunque di continuare a svolgere il suo lavoro, che consiste sostanzialmente nel pattugliamento del territorio e nell'occasionale appoggio ad altri reparti, [[SS]] comprese.<br/> Una delle richieste di collaborazione che gli vengono presentate risulta particolarmente sgradita: il centurione della locale Milizia [[Fascista]], De Rosa, lo esorta ad indagare sulla morte di Vittorio Lisi, notabile del [[Partito Nazionale Fascista|PNF]], ufficialmente stroncato da infarto ma in realtà investito da persona ignota mentre si trovava sulla sedia a rotelle nel giardino della sua casa di campagna. <br/> Bora ha una buona esperienza investigativa, ma non vorrebbe immischiarsi in beghe locali: il centurione si comporta in modo arrogante, borioso e sgradevole, mentre la vicenda lascia intuire un retroscena piuttosto complesso: l'indagine tuttavia ha l'avallo dei superiori che per bocca del colonnello dell'aviazione Habermehl - amico personale di Bora - non mancano di ricordare quanto sia necessario per i [[tedeschi]] tenersi buoni gli inaffidabili alleati [[italiani]] che, date le circostanze, potrebbero facilmente trasformarsi in nemici. Bora si dedica così all'indagine, facendosi affiancare dall'ispettore di polizia Sandro Guidi: i due sono molto diversi per carattere e formazione, ma finiranno per sviluppare un rapporto abbastanza simile all'amicizia.<br/> La maggiore indiziata per l'omicidio è Claretta, moglie separata della vittima, giovane, bella, forse non troppo intelligente, ma dotata di un buon movente: la gelosia e il rancore, dato che malgrado l'invalidità Vittorio Lisi era stato un impenitente donnaiolo.<br/> Tuttavia la situazione si fa ben presto un po' più complessa: si scopre che Lisi aveva già avuto una moglie, dalla quale non aveva mai divorziato, per cui il matrimonio con Claretta non dovrebbe essere valido; ci sono indizi che lasciano supporre l'esistenza di ragazze costrette ad abortire dopo aver avuto una relazione con il maturo [[dongiovanni]]; l'uomo inoltre disponeva di un ingente patrimonio le cui origini risultano piuttosto incerte: se Lisi praticava prestiti ad usura, la cosa potrebbe aprire prospettive ben più ampie e moltiplicare i possibili colpevoli della sua morte.<br/> Questa soluzione viene caldeggiata soprattutto dall'ispettore Guidi, che da Claretta è rimasto molto colpito: la crede innocente perché ne è innamorato; Bora invece preferisce attenersi ai fatti e agli indizi concreti.<br/> Nel corso dell'indagine sia Bora che Guidi vengono spesso distratti dai loro programmi a causa degli altri doveri imposti dai rispettivi ruoli, alla fine però i due arrivano ugualmente alla soluzione definitiva del caso: soluzione triste e amara che rivela il nome dell'assassino, le circostanze ed i veri motivi del delitto, ma che avvizzisce senza rimedio anche le speranze e i sentimenti personali di entrambi gli investigatori.
==Personaggi==
* ''Martin von Bora''. Maggiore dell'esercito tedesco. Nato a [[Edimburgo]] nel [[1913]] da un'aristocratica famiglia originaria di [[Lipsia]], ha ascendenze scozzesi per parte di madre. Il suo defunto padre, Friedrich von Bora, era un famoso direttore d'orchestra che gli ha trasmesso la passione per la musica. Il suo patrigno è un generale dell'esercito, la cui prima moglie ha spesso ospitato Martin a [[Roma]], crescendolo nell'amore e nel rispetto per la tradizione culturale italiana.<br/> Martin pertanto non è solo un soldato ed un aristocratico, ma anche un uomo colto che ha studiato filosofia e che ha fatto infinite letture. Cattolico, dotato di un grande senso dell'onore e della dignità personale, è spesso in disaccordo con le direttive ricevute (ad esempio per ciò che riguarda la questione [[ebraica]]). <br/>L'autrice dichiara che il personaggio di Martin
{{Vedi anche|Martin Bora}}
Riga 37:
* ''De Rosa''. Centurione della Milizia Fascista, sembra interessato a svelare i misteri che circondano la morte di Vittorio Lisi per motivi non troppo chiari.
* ''Nando Moser''. Gentiluomo di campagna, ormai povero e decaduto. Va in giro con una scassatissima auto (con la quale dà un passaggio a Bora e a Guidi rimasti in panne), mentre l'enorme palazzo di famiglia va in rovina tra polvere e vecchi trofei delle guerre contro i [[Ottomani|Turchi]].
* ''Dottor Volpi''. È il medico chirurgo che opera Bora nell'ospedale di [[Verona]] dopo l'attentato.<br/> Ben Pastor rivela<ref name="ref_A" /> che il personaggio porta il cognome di suo padre ma è modellato sul burbero nonno materno, medico antifascista.
Riga 88:
{{Interprogetto|q=Ben Pastor|q_preposizione=da|etichetta=''Luna bugiarda''}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Portale|Giallo|Letteratura}}
[[Categoria:Romanzi di Ben Pastor]]
[[Categoria:Romanzi gialli storici]]
[[Categoria:Romanzi sulla seconda guerra mondiale]]
|