I'm Not Dead Tour: differenze tra le versioni
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|luoghi_inizio = {{Bandiera|USA}} [[San Francisco]]
|luoghi_fine = {{Bandiera|ZAF}} [[Città del Capo]]
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== Storia ==
Il tour partì da [[San Francisco]], il 27 giugno 2006, visitando inizialmente teatri e club. Venne descritto da [[Pink (cantante)|Pink]] come "intimo". Successivamente, il tour approdò in [[Europa]], dove venne rivisitato e
Da gennaio del 2007 fino a marzo dello stesso anno, l'artista portò la tournée nuovamente in Nord America, come artista d'apertura del ''[[FutureSex/LoveShow|Future Sex/LoveShow]]''
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Ad aprile del 2007, la tournée riprese visitando l'[[Oceania]], con un totale di 36 spettacoli e incassando ben 42 milioni di dollari, per poi tornare in Europa e svolgersi in aree all'aperto e come parte di alcuni festival musicali.
Le ultime date si svolsero a [[Dubai]] e in [[Sudafrica]], dove il tour terminò l'11 settembre 2007, a [[Città del Capo]]. Insieme al successivo ''[[Funhouse Tour]]'' (2009), l{{'
== Lo show ==
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Il brano successivo era ''Fingers'', che l'artista cantava da dentro una grande rete azzurra sospespesa in aria, con soltanto della biancheria intima leopardata addosso. Un cambio d'abito e la cantante faceva il suo ritorno in scena, con l'esecuzione di ''[[Family Portrait]]'', che resta uno dei suoi brani più famosi.
A questo punto aveva inizio la parte acustica. Durante questo atto, Pink indossava un lungo abito bianco e una bandana avvolta in testa. I primi brani ad essere eseguiti erano una cover di [[Redemption Song]] e il singolo ''The One That Got Away'', seguiti da ''[[Dear Mr. President]]''. Con questa canzone l'artista si rivolgeva direttamente all'allora presidente degli [[Stati Uniti]], [[George W. Bush]], criticando il suo governo e accusandolo di non essere attento al fatto che molte persone si trovino in condizioni di vita disagiate. Questa sezione veniva chiusa con una cover del celebre brano ''[[What's Up]]'' dei [[4 Non Blondes]], brano che Pink riproporrà anche negli anni successivi.
L'ultima parte dello show iniziava con la controversa ''[[U + Ur Hand]]'', eseguita con una giacca nera e una grande motocicletta presente sul palcoscenico. Dopo essersi tolta la giacca, la cantante rivelava una maglietta e un gonnellino grigio, per eseguire ''18 Wheeler'' e ''[[Don't Let Me Get Me]]''. Il brano seguente era ''[[Leave Me Alone (I'm Lonely)]]'', con il quale Pink ringraziava il pubblico e i ballerini facevano un inchino conclusivo. Poco dopo la cantante tornava sul palco con indosso un body nero e dei pantaloni lunghi, per eseguire ''[[Nobody Knows (Pink)|Nobody Knows]]''. L'ultima canzone dello spettacolo era la celebre ''[[Get the Party Started]]'', che per l'occasione venne mixata con ''[[Sweet Dreams (Are Made of This)]]'' degli [[Eurythmics]]. Durante il brano Pink, con solo il body indosso, volteggiava in aria con le ballerine tramite dei tessuti aerei, per poi scatenare una pioggia di coriandoli e sparire dietro le quinte.
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| 16 luglio 2006
| [[Washington
| 9:30 Club
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| 25 luglio 2006
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| Jannus Landing
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| [[Stoccolma]]
| {{Bandiera|SWE}} [[Svezia]]
| [[Hovet (arena)|Hovet]]
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| 31 ottobre 2006
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| {{Bandiera|EST}} [[Estonia]]
| [[Saku Suurhall Arena]]
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| [[Vienna]]
| {{Bandiera|AUT}} [[Austria]]
| Wiener
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