Web semantico: differenze tra le versioni
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Con l'interpretazione del contenuto dei documenti che il Web semantico impone, saranno possibili ricerche molto più evolute delle attuali, basate sulla presenza nel documento di parole chiave, e altre operazioni specialistiche come la costruzione di reti di relazioni e connessioni tra documenti secondo logiche più elaborate del semplice [[collegamento ipertestuale]]. Il termine è stato coniato da [[Tim Berners-Lee]], inventore del Web.<ref>{{Cita|Tim Berners-Lee, 2001}}.</ref>
== Introduzione ==
Per la sua costruzione/definizione, si potrebbe pensare di utilizzare l'[[XML]], un metalinguaggio che consente di descrivere (e con il dettaglio desiderato) le diverse parti di un documento. Un documento così descritto può poi essere elaborato per usi diversi: estrazione di informazioni secondo specifici criteri, riformulazione più o meno parziale per l'adattamento ad altri formati, visualizzazione in funzione delle capacità del terminale. XML però non consente una definizione semantica adeguata, per motivi che specificheremo dopo.
Sebbene un documento sia un buon modo per specificare informazioni, un documento, ancorché espresso in formato XML, è poco adatto al [[Web]] che, per sua natura, è distribuito e decentralizzato e, quindi, informazioni su una particolare entità possono essere localizzate ovunque.
Infatti, con XML è possibile descrivere adeguatamente i contenuti di un documento, ma la [[sintassi]] XML non definisce alcun meccanismo esplicito per qualificare le relazioni tra documenti. In questo non è di aiuto neppure il meccanismo dei [[Collegamento ipertestuale|collegamenti ipertestuali]] reso popolare dall'[[HTML]] perché amorfo, cioè non prevede la possibilità di descrivere il legame definito.
In altre parole, sebbene in un documento (ad es. una pagina HTML) sia possibile parlare di un ''Signor Ciampi'' ed esprimere semanticamente questo con opportuni ''[[Elemento HTML|tag]]'', è poi difficile capire se due documenti che parlano di un ''Signor Ciampi'' si riferiscano alla stessa persona, con conseguente scarsa qualità dei risultati restituiti dai [[motore di ricerca|motori di ricerca]].
Nella migliore delle ipotesi sarebbe possibile dedurlo se, tra gli altri, vi fossero dati anagrafici semanticamente definiti e sufficientemente precisi (ad es. il ''[[Codice Fiscale]]'') o collegamenti ipertestuali debitamente descritti che li collegano.
Poiché, però, i diversi documenti sono redatti per scopi differenti, indipendentemente gli uni dagli altri e normalmente senza condividere un comune formato XML, informazioni utili quali l'indirizzo postale o la data di nascita finiscono per essere espresse in modo dissimile e non uniforme. L'indirizzo in un caso può essere semplicemente racchiuso dal ''[[Tag HTML|tag]]'' <''indirizzo''>, in altri da <''indirizzo_postale''>, <''direccion''>, <''address''> o <''adresse''>, e poi è da considerare la possibilità di avere esplicitamente identificati <''via''>, <''numero_civico''>, ... rendendo ardua e non priva di rischi ogni [[deduzione]] automatica.
Nei prossimi paragrafi si illustreranno prima il linguaggio utilizzato per costruire il web semantico, quindi le previste evoluzioni, gli strumenti e il contributo che queste tecnologie potrebbero dare per rispondere definitivamente ad uno dei problemi irrisolti in ambito informatico: la [[gestione della conoscenza aziendale|gestione della conoscenza]].
== I primi linguaggi: RDF, N3 ==
L'evoluzione del web in web semantico inizia con la definizione, da parte del [[W3C]], dello standard [[Resource Description Framework]] (RDF), una particolare applicazione XML che standardizza la definizione di relazioni tra informazioni ispirandosi ai principi della [[logica dei predicati]] (o logica predicativa del primo ordine) e ricorrendo agli strumenti tipici del [[Web]] (ad es. [[Uniform Resource Identifier|URI]]) e dell'XML (''[[namespace]]'').
In estrema sintesi, secondo la logica dei predicati le informazioni sono esprimibili con '''asserzioni''' (''statement'' in inglese) costituite da triplette formate da '''soggetto''', '''predicato''' e '''valore''' (in inglese spesso identificati come ''subject'', ''verb'' e ''object'', rispettivamente). Ad esempio, le seguenti affermazioni su un [[Presidente della repubblica]] italiano:
#''Il Signor Ciampi vive a Roma''.
#''Il Signor Ciampi ha codice fiscale CMPCLZ20T09E625V''.
possono essere schematicamente scomposte come
{| class="wikitable"
|
| '''Asserzione 1'''
| '''Asserzione 2'''
|-
| '''Soggetto
| Il Signor Ciampi
| Il Signor Ciampi
|-
| '''Predicato
| vive a
| ha codice fiscale
|-
| '''Valore
| Roma
| CMPCLZ20T09E625V
|}
allora, per alcuni di questi elementi, è possibile reperire ''arbitrariamente'' sul [[Web]] [[Uniform Resource Identifier|URI]] (risorse) che li identificano univocamente quali:
{| class="wikitable"
| Il Signor Ciampi
| http://
|-
| vive a
|
|-
| Roma
| http://www.comune.roma.it
|-
| Ha codice fiscale
| [[codice fiscale]]
|}
In questo caso, per
*
*
*
*
Nei prossimi paragrafi si descrive come formalizzare le precedenti frasi in
Si segnala che appositi programmi come
=== Soluzione RDF
Una possibile formalizzazione dell'esempio in
1. <?xml version="1.0"?>
2. <rdf:RDF
3. xmlns:rdf="http://www.w3.org/1999/02/22-rdf-syntax-ns#"
4. xmlns:wikipedia="http://it.wikipedia.org/wiki/"
5. xmlns:
6. <rdf:Description
7. rdf:about="http://www.quirinale.it/
8. <
9. rdf:resource="http://www.comune.roma.it/index.asp"
10. />
11. </rdf:Description>
12. <rdf:Description
13. rdf:about="http://www.quirinale.it/
14. <wikipedia:codice_fiscale>
15. CMPCLZ20T09E625V
16. </wikipedia:codice_fiscale>
17. </rdf:Description>
18. </rdf:RDF>
{| class="wikitable"
| Riga 1
| colspan=2|'''<?xml version='1.0'?>''', ''header xml'' standard
Line 95 ⟶ 98:
|-
| Riga 3
| colspan=2|'''xmlns:rdf=''' referenzia il ''namespace'' standard della sintassi ''RDF'', identificandolo come '''rdf'''. Si ricorda che in [[XML]] si definisce un ''
|-
| Riga 4 e 5
| colspan=2|'''xmlns:wikipedia=''' e '''xmlns:
|-
| Righe 6-11
| colspan=2|Definiscono l{{'
|-
| Riga 6
| colspan=2|'''rdf:Description'''
|-
| Riga 7
| '''rdf:about'''
| '''Il signor Ciampi'''
|-
| Riga 8
| '''vivere''' è il
| '''vive a'''
|-
| Riga 9
| '''rdf:
| '''Roma'''
|-
Line 122 ⟶ 125:
|-
| Riga 11
| colspan=2|''Chiude'' il
|-
| Riga 12-17
| colspan=2|Definiscono l{{'
|-
| Riga 12
| colspan=2|'''rdf:Description'''
|-
| Riga 13
| '''rdf:about'''
| '''Il Signor Ciampi'''
|-
| Riga 14
| '''codice_fiscale'''
| '''Ha codice fiscale'''
|-
| Riga 15
| Il ''valore'' dell{{'
| '''CMPCLZ20T09E625V'''
|-
Line 146 ⟶ 149:
|-
| Riga 17
| colspan=2|''Chiude'' il
|-
| Riga 18
Line 152 ⟶ 155:
|}
Poiché le due frasi hanno lo stesso ''soggetto'', allora possono essere
alla quale corrisponde una formalizzazione [[Resource Description Framework|RDF]] altrettanto sintetica (ed equivalente alla precedente):
<?xml version='1.0'?>
=== Soluzione
Per rappresentare graficamente asserzioni RDF, si utilizzano i [[grafo|grafi]] scegliendo i [[Vertice (teoria dei grafi)|nodi]] per soggetto e valore, uniti da un arco orientato da soggetto a valore per il predicato.
Alcuni applicativi, come il già citato ''IsaViz'', utilizzato in quest'esempio, adottano [[ellisse|ellissi]] per i nodi che sono [[Uniform Resource Identifier|URI]] (http://www.comune.roma.it/index.asp), altrimenti dei rettangoli per i nodi che contengono semplici [[Stringa (informatica)|stringhe]] di caratteri (CMPCLZ20T09E625V). Detto ciò, al nostro esempio corrisponde il [[grafo]]:
[[File:RDF GrafoIsaViz Esempio Ciampi1.JPG|thumb|center|upright=2.9|Grafo RDF dell'esempio generato con il tool IsaViz]]
=== Soluzione N3 ===
''[[Notation 3|N3]]'' (noto anche come ''N-triples'' o ''Notation 3'') propone una forma più facile da leggere rispetto ad RDF e l'esempio che stiamo considerando trova la seguente soluzione:
<http://www.quirinale.it/qrnw/statico/ex-presidenti/Ciampi/cia-biografia.htm">
<https://it.wiktionary.org/wiki/vivere>
<http://www.comune.roma.it/index.asp>''.''
<http://www.quirinale.it/
<[[codice fiscale]]>
"CMPCLZ20T09E625V"''.''
Ciascuna
=== Soluzione N3 con
''N3 con prefissi'' (''N3 with prefix'' nella dizione inglese) è ancor più sintetico di ''N3'' e riprende l'idea dei ''[[namespace]]'' [[XML]] per agevolare la compilazione utilizzando dei semplici [[editor (informatica)|editor]]. In questo caso l'esempio è tradotto come:
@prefix presidente: http://www.quirinale.it/presidente/
@prefix wikipedia:
@prefix wikidizionario:
@prefix comune_roma: http://www.comune.roma.it/
Riga 205:
presidente:ciampi.html wikipedia:codice_fiscale "CMPCLZ20T09E625V"''.''
Dove con il comando
== OWL ==
RDF non è che il primo passo. Il web semantico lo si sta costruendo a strati:
[[File:Semantic Web Stack.png|thumb|center|upright=1.4|W3C Semantic Web Layer Cake<ref>{{cita web|url=https://www.w3.org/2007/03/layerCake.png|titolo=Immagine}}</ref>]]
La logica predicativa del primo ordine è estremamente complessa, e RDF ne poteva esprimere una porzione molto ristretta. Non solo: questa logica, se presa complessivamente, non è nemmeno computabile, mentre possono essere computabili delle logiche costituite da sottoinsiemi degli operatori della logica del primo ordine. Questi sottoinsiemi della logica formale sono studiati dalle [[logiche descrittive]], o ''description logics'', ed una di queste è stata adottata per la formulazione di un nuovo standard, più ricco ed espressivo di RDF: [[Web Ontology Language|OWL]].
OWL offre molti nuovi costrutti, due di questi, molto semplici da comprendere, sono l{{'}}''equivalenza'' tra risorse e la relazione ''inversa''.
*Per ''equivalenza'' tra risorse si intende la possibilità di affermare che due o più [[Uniform Resource Identifier|URI]] rappresentano lo stesso elemento.
*Per ''inversa'' si intende la possibilità di dire che se è vero (soggetto, predicato, oggetto), allora è anche vero (oggetto, predicato_inverso, soggetto).
L'importanza di un costrutto come l{{'}}''equivalenza'' è presto spiegata anche solo considerando gli esempi fatti in precedenza. Ad es. poter dichiarare che
CF:CMPCLZ20T09E625V, wikipedia:carlo_azeglio_ciampi e quirinale:ciampi.htm
sono '''equivalenti'''
consentirebbe di capire che le asserzioni
CF:CMPCLZ20T09E625V '''si chiama''' "Carlo Azeglio Ciampi"
wikipedia:carlo_azeglio_ciampi '''vive a''' Roma
quirinale:ciampi.htm '''è un''' "Presidente della Repubblica"
debitamente formalizzate ed ovunque reperite si riferiscono alla stessa risorsa, un ''Presidente della Repubblica'' (qualsiasi cosa questo significhi, ovvero qualsiasi cosa possa essere inferito da questa informazione) che '''vive a''' ''Roma'' e '''si chiama''' ''Carlo Azeglio Ciampi''.
Per quanto riguarda l{{'}}''inversa'', invece basta pensare che quando si afferma che ''[[Romolo]] è fratello di Remo'', si intende anche che ''Remo è fratello di Romolo'', '''asserzione''' da fare esplicitamente in RDF per poter essere nota al sistema. Operazione fattibile ma tediosa. Per ovviare a ciò, sarebbe sufficiente poter definire una volta per tutte che se ''X è fratello di Y'' allora è vero anche ''Y è fratello di X''.
Questi costrutti, insieme ad altri, sono stati introdotti per primi da linguaggi precedenti o contemporanei ad RDF quali [[DAML]] (definito dall'americana [[DARPA]]) ed [[Ontology Inference Layer|OIL]] (sponsorizzata dalla [[Unione europea]] nell'ambito del programma IST<ref>{{cita web|url=http://cordis.europa.eu/ist/|titolo=IST}}</ref>), successivamente confluiti in [[DAML OIL|DAML+OIL]]. Su questa base il W3C ha definito OWL (''[[Web Ontology Language]]'').
OWL esiste in tre forme, caratterizzate da diversi gradi di complessità e - conseguentemente - di [[computabilità]]. ''OWL-Lite'' è computabile (ossia è possibile trovare tutte le soluzioni in un tempo finito) ma poco espressivo; OWL-Lite è poco usato, poiché esiste ''OWL-DL'', che è ugualmente computabile ma più ricco. Infine esiste ''OWL-Full'', che copre tutta la ricchezza della logica predicativa, ma non è computabile e non è quindi adatto al ragionamento automatico.
Con OWL è possibile scrivere delle [[Ontologia (informatica)|ontologie]] che descrivono la conoscenza che abbiamo di un certo dominio, tramite classi, relazioni fra classi e individui appartenenti a classi. La conoscenza così formalizzata è [[Dati processabili automaticamente|processabile automaticamente]] da un calcolatore, tramite un [[ragionatore automatico]] che implementa i processi inferenziali e deduttivi.
== Modalità di impiego ==
Dagli esempi precedenti si evince che ''condizione necessaria per il buon utilizzo di RDF è la disponibilità on-line di riferimenti di qualità alle URI utilizzate/referenziate''. In particolare, è importante che queste risorse siano note, condivise e stabili nel tempo. Ad esempio, il riferimento utilizzato per identificare il ''Presidente Ciampi'', da questo punto di vista, non è dei migliori perché valido solo durante il mandato presidenziale, dopodiché sarà spostata in http://www.quirinale.it/qrnw/statico/ex-presidenti/Ciampi/cia-biografia.htm dove già si trovano quelle dei suoi predecessori.
Dopo questa data l'asserzione continuerà a valere, ma si perderà il contributo informativo apportato dalla pagina referenziata sul [[web]] utile per una interpretazione dello stesso.
Molto più opportuno sarebbe utilizzare la biografia definita in Wikipedia oppure il Codice Fiscale con, ad es.,
:''{{collegamento interrotto|1=http://www.agenziaentrate.it/servizi/CF#CMPCLZ20T09E625V |data=maggio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}''
Sebbene questa
Ciò detto, si potrebbe affermare che:
:''La risorsa individuata dal codice fiscale CMPCLZ20T09E625V vive a Roma, ha una biografia in [[carlo azeglio ciampi]] ed un'altra in http://www.quirinale.it/presidente/ciampi.htm''
ovvero:
@prefix agenzia: https://web.archive.org/web/20050212035111/http://www.agenziaentrate.it/servizi/
@prefix comune_roma: http://www.comune.roma.it/
@prefix presidente: http://www.quirinale.it/presidente/
@prefix wikipedia:
@prefix wikidizionario:
agenzia:CF#CMPCLZ20T09E625V wikidizionario:vivere comune_roma:index.asp
agenzia:CF#CMPCLZ20T09E625V wikidizionario:biografia presidente:ciampi.htm
agenzia:CF#CMPCLZ20T09E625V wikidizionario:biografia wikipedia:
Un
Da quanto esposto
=== Strumenti ===
Ovviamente non è sufficiente avere solo una sintassi per esprimere predicati. Per rendere concreto ed utile quanto detto finora, occorrono anche strumenti in grado di gestire un insieme di asserzioni per rispondere alle richieste utente.
Per quanto riguarda N3, la gran parte di questi strumenti, come si può intuire dagli esempi di ''N3'' ed ''N3 con prefissi'', archivia le asserzioni in una o più tabelle di un [[database relazionale]]. Alcune di queste soluzioni sono state censite dal progetto SWAD-Europe<ref>{{cita web|url=https://www.w3.org/2001/sw/Europe/|titolo=SWAD-Europe}}</ref> sponsorizzata dall'Unione Europea nell'ambito dell'iniziativa IST<ref>{{cita web|url=http://www.cordis.lu/ist/|titolo=IST|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20040622084118/http://www.cordis.lu/ist/ }}</ref>.
Sui documenti scritti in OWL (o [[ontologia (informatica)|ontologie]]), invece, si può eseguire un vero e proprio ragionamento deduttivo inferenziale, realizzato tramite ragionatori automatici.
===
Per utilizzare le basi di conoscenza formalizzate secondo questi standard è necessario un linguaggio per interrogarle. '''[[SPARQL]]''' (Simple Protocol And RDF Query Language) è uno dei linguaggi definiti per interrogare sistemi che gestiscono asserzioni RDF. Ad oggi sono disponibili altri linguaggi funzionalmente equivalenti ma SPARQL è candidato a divenire una raccomandazione [[W3C]]<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.w3.org/TR/rdf-sparql-query/|titolo=SPARQL Query Language for RDF, W3C Recommendation 15 January 2008}}</ref>.
Per interrogare OWL, invece, manca ancora uno standard, ed i singoli ragionatori implementano linguaggi di query proprietari.
== Web semantico e gestione della conoscenza ==
Da quanto detto si capisce perché se l'[[XML]] si rivolge alla descrizione di documenti, RDF (e sue evoluzioni) è particolarmente indicato per rappresentare dati, fornendo un metodo potenzialmente capace di risolvere un tema finora solo parzialmente soddisfatto da strumenti informatici: la [[gestione della conoscenza aziendale|gestione della conoscenza]], ovvero la capacità non solo di trattare le diverse [[anagrafica|anagrafiche]] (di prodotto, clienti, fornitori, dipendenti,...) e di classificare i documenti tecnici o amministrativi, (analisi di mercato, specifiche tecniche, norme, procedure...) ma di arrivare anche a gestire i ''contenuti'' di questi documenti permettendo, ad es., il reperimento delle informazioni in funzione delle specifiche esigenze del richiedente, integrando quanto reso disponibile da fonti diverse<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.w3.org/TR/webont-req/#usecase-designdoc|titolo=OWL Web Ontology Language Use Cases and Requirements}}</ref>.
Per quanto riguarda le anagrafiche, sarebbe molto semplice mappare i dati già disponibili in un [[RDBMS]] in asserzioni RDF - per ciascuna tabella:
* le ''chiavi univoche'' identificano una ''entità'';
* i ''nomi delle colonne'' possono essere i ''predicati'';
* il ''contenuto delle colonne'' i ''valori''.
Per quanto riguarda i documenti, passando per [[XML]] potrebbero essere rielaborati in modo da ricavare le necessarie asserzioni RDF, sfruttando:
* la paragrafazione, normalmente standardizzata nella documentazione tecnica;
* l'utilizzo di dizionari comuni (un dato elemento è chiamato allo stesso modo in documenti diversi);
* l'[[analisi lessicale]].
Ma la ri-formulazione in modo più efficace di strutture di dati esistenti non è che il primo e più semplice dei vantaggi che il web semantico ci offre. Tramite le ontologie abbiamo la possibilità di esprimere direttamente la struttura della nostra conoscenza e permettere alle macchine di elaborare automaticamente la conoscenza stessa, non più solo le semplici informazioni. In questo modo passiamo dalla semplice [[informatica]] (elaborazione automatica di informazioni) ad una [[epistematica]]: una elaborazione automatica di conoscenza.
== Prospettive per il futuro ==
Il [[web]], come si presenta oggi, richiede strumenti di lavoro più progrediti, per facilitare e velocizzare la navigazione attraverso gli innumerevoli documenti dati alla pubblicazione multimediale.
Per il futuro, il web semantico si propone di dare un senso alle pagine web ed ai collegamenti ipertestuali, dando la possibilità di cercare solo ciò che è realmente richiesto.
Non sempre la Rete ci porta dove ci attenderemmo e le difficoltà d'orientamento sono significative quando siamo alla ricerca di qualche cosa e non sappiamo dove reperirlo. Scorrere una lunga quantità di elenchi alla ricerca dell'informazione desiderata è ormai quotidianità, soprattutto quando la ricerca interessa un termine piuttosto comune.
Con il Web semantico possiamo aggiungere alle nostre pagine un senso compiuto, un significato che va oltre le parole scritte, una "personalità" che può aiutare ogni [[motore di ricerca]] ad individuare ciò che stiamo cercando semplicemente perché lo è, scartando, di fatto, gli altri che non soddisfano la nostra richiesta.
Tutto questo non in virtù di sistemi di [[intelligenza artificiale]], ma semplicemente in virtù di una marcatura dei documenti, di un linguaggio gestibile da tutte le applicazioni e dell'introduzione di vocabolari specifici, ossia insiemi di frasi alle quali possano associarsi relazioni stabilite fra elementi marcati.
Il web semantico per funzionare deve poter disporre di informazione strutturata e di regole di deduzione per gestirla, in modo da accostare quelle informazioni che un'interrogazione ha richiesto.
[[Tim Berners-Lee]] ha sottolineato che uno degli elementi fondamentali del web semantico sarà la compresenza di più ontologie. Se si vuole un sistema dinamico in grado di raffinarsi e funzionare su scala universale, bisognerà pagare il prezzo di una certa dose di incoerenza.
A partire dal 2006 il progetto di realizzazione del web semantico mediante la costruzione di ontologie è stato parzialmente revisionato. In un articolo pubblicato su ''International Journal on Semantic Web and Information Systems''<ref>{{cita web|url=http://www.ijswis.org/|titolo=International Journal On Semantic Web and Information Systems<!-- Titolo generato automaticamente -->|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120305135848/http://www.ijswis.org/ }}</ref><ref>{{Cita web|titolo=The Semantic Web Revisited|url=http://eprints.ecs.soton.ac.uk/12614/1/real/OLD_Semantic_Web_Revisted.pdf |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111027071252/http://eprints.ecs.soton.ac.uk/12614/1/real/OLD_Semantic_Web_Revisted.pdf }}</ref>, [[Tim Berners-Lee]], Nigel Shadbolt e [[Wendy Hall]] hanno ridefinito alcuni aspetti del web semantico in funzione della dinamicità del [[World Wide Web]]. L'idea era quella di sviluppare e migliorare le ontologie in maniera collaborativa, grazie all'intervento di [[comunità di pratica]]. In seguito, questo nuovo approccio si è orientato sempre più a far sì che i dati vengano strutturati sotto forma di [[linked data]] anziché sotto forma di ontologie. Nell'articolo del 2009<ref>http://tomheath.com/papers/bizer-heath-berners-lee-ijswis-linked-data.pdf</ref> emerge chiaramente che i ''linked data'' vengono considerati come le nuove colonne portanti su cui costruire il web semantico.
=== Agenti semantici ===
È da segnalare che molto lavoro è attualmente in corso per estendere le possibilità del web semantico applicando l'idea degli ''[[agenti semantici]]'' intelligenti (programmi in grado di esplorare ed interagire autonomamente con i sistemi informatici per, ad es., ricercare informazioni). Ruolo di questi agenti nel web semantico è di fornire più vaste capacità di inferenza realizzando quanto espresso in un articolo su ''[[Scientific American]]'' di [[Tim Berners-Lee]] intitolato ''The Semantic Web'', dove si prospetta un futuro in cui ''Lucy'' fissa una visita medica alla madre utilizzando alcuni agenti capaci di "capire" la patologia, contattare i centri in grado di curarla e perfino di richiedere un appuntamento ai relativi agenti, salvo poi lasciarle la decisione di confermare<ref>{{cita web|url=http://www.sciam.com/article.cfm?articleID=00048144-10D2-1C70-84A9809EC588EF21|titolo=The Semantic Web}}</ref>.
=== Limiti ===
L'imprecisione del sistema è il prezzo da pagare alla sua universalità, i messaggi di ''"not found"'' (non trovato) non saranno completamente eliminati.
Tutto questo per rendere possibile l'affiancarsi di più referenze e quindi non perdere, almeno in linea programmatica, la possibilità di più definizioni, di più comprensioni di uno stesso oggetto concreto.
Un altro tema molto importante e dibattuto è come gestire la fiducia sulle
Per ovviare il problema delle certificazioni che sarebbero necessarie a mantenere la veridicità delle ontologie, le asserzioni vengono trasformate a loro volta in termini legati al proprio autore attraverso il ruolo (proprietà) "Asserisce" che ha per [[codominio]] il termine "Asserzione". In questo modo è possibile attribuire a questo nuovo termine un Soggetto, un Predicato e un Oggetto utilizzando le normali relazioni.
Attraverso questo procedimento, proposizioni del tipo "il bicchiere contiene del vino" vengono modificate in proposizioni del tipo "Marco ASSERISCE che il bicchiere (Soggetto) contiene (Predicato) del vino (Oggetto)". Se si vuole essere più precisi, bisognerebbe inserire nell'ontologia ben 4 asserzioni:
# Marco - asserisce - Asserzione
# Asserzione - haSoggetto - Bicchiere
# Asserzione - haPredicato - Contiene
# Asserzione - haOggetto - Vino
==
<references/>
== Bibliografia ==
*Tim Berners-Lee, ''L'architettura del nuovo Web'', Feltrinelli, Milano, 2002
*Michael Daconta, ''The Semantic Web'', Wiley Pub., Indianapolis, 2003
*Davies, John, ''Towards the semantic web'', J. Wiley, Chichester-Hoboken, 2003
*Dieter Fensel, ''Spinning the semantic Web'', MIT Press, Cambridge, 2003
* {{cita pubblicazione|autore=Tim Berners-Lee|url=https://www.scientificamerican.com/article/the-semantic-web/|titolo=The Semantic Web|rivista=[[Scientific American]]|volume=284|numero=5|mese=maggio|anno=2001|lingua=en|doi=10.1038/scientificamerican0501-34|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081204134900/http://www.sciam.com/article.cfm?id=the-semantic-web|urlmorto=no|cid=Tim Berners-Lee, 2001}}
*Luca Spinelli, ''Panoramica sul web semantico'', in «Login», [[Gruppo Editoriale Infomedia]], 2005
*Johan Hjelm, ''Creating the semantic Web with RDF'', Wiley, New York, 2001
== Voci correlate ==
* [[Base di conoscenza]]
* [[Linked data]]
* [[KQML]], linguaggio e protocollo di comunicazione usato per scambiare informazioni e conoscenza
* [[Logiche descrittive]]
* [[Ontologia (informatica)]]
* [[Resource Description Framework]] (RDF), standard per la descrizione della conoscenza nel web
* [[SKOS]]
* [[Topic Maps]], tecnologia per l'organizzazione e la rappresentazione della conoscenza
* [[XML]]
*[[Web research]]
==Altri progetti==
{{interprogetto|preposizione=sul}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web | url = http://www.semanticism.org/ | titolo = Rassegna stampa in tempo reale sul web semantico | accesso = 18 dicembre 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20081226015724/http://www.semanticism.org/ | urlmorto = sì }}
*{{cita web|url=https://www.w3.org/TR/rdf-primer/|titolo=RDF Primer del W3C}}
*{{cita web|url=https://web.archive.org/web/20070504052812/http://weblabsrvbkp.isti.cnr.it:38080/SWTS/|titolo=Ufficio italiano W3C}}
*{{cita web|url=https://www.w3.org/2001/sw/Europe/|titolo=SWAD-Europe}}
*{{cita web|url=http://www.websemantico.org/|titolo=Websemantico.org}}
*{{cita web|url=https://web.archive.org/web/20070214092612/http://lcl2.di.uniroma1.it/termextractor/|titolo=TermExtractor}} Software gratuito per l'estrazione di termini. Utile come punto di partenza per temi quali l'[[Ontologia (informatica)|Ontologia]]
*{{cita web|url=https://web.archive.org/web/20070715154850/http://www.elearninglab.eu/studying/sw/sw_program.html|titolo=Web Semantico e Rappresentazione della conoscenza}} Percorso di studio introduttivo.
{{Tecnologie emergenti}}
{{Web semantico}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|internet}}
[[
[[Categoria:Intelligenza artificiale]]
[[Categoria:Terminologia del web]]
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