Indennizzo: differenze tra le versioni

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{{C|Prima dice è "dovuto a titolo di risarcimento", poi "Si differenzia dal risarcimento"|diritto|settembre 2022}}
In generale l''''indennizzo''' è il pagamento dovuto a un soggetto per un pregiudizio da lui subìto che, però, non consegue a un [[atto illecito]] e, quindi, a [[responsabilità civile]].
 
Un '''indennizzo''', in diritto, è il pagamento dovuto a un soggetto per un pregiudizio da lui subìto conseguentemente alla commissione di un fatto o atto lecito. L'importo in [[denaro]] dovuto a titolo di indennizzo è detto ''indennità''.
 
== Caratteristiche ==
In ciò l'indennizzo siSi differenzia dal ''[[risarcimento]]'', che è invece dovuto per aver subito un [[danno ingiusto]], ossia un pregiudizio conseguente ad atto illecito e come tale fonte di [[responsabilità civile. Per questo motivo la situazione di chi è tenuto all'indennizzo è talvolta denominata ''responsabilità da atto lecito'', sebbene l'uso del termine "responsabilità", tradizionalmente associata al concetto di illecito, sia in questo caso poco appropriato]].
 
LÈ generalmente dovuto per varie circostanze previste dall'[[ordinamento giuridico]], ad esempio che comprimano o limitino la sfera del [[diritto soggettivo]], che comportino l'acquisto o la perdita di un determinato [[status giuridico]] o come conseguenza della titolarità di un determinato incarico o posizione all'interno di un [[ufficio (diritto)|ufficio]]. Nel primo caso, l'esempio più significativo di indennizzo è quello previsto in caso di [[espropriazione per pubblica utilità]]: la perdita della proprietà che deriva dal [[provvedimento]] espropriativo è di per sé lecita ma chi beneficia dell'espropriazione (di solito, ma non necessariamente, una [[pubblica amministrazione]]) deve indennizzare il proprietario espropriato per il sacrificio del suo diritto.
Mentre l'obbligo di risarcimento dei danni cagionati da atto illecito è previsto da una norma generale (nell'ordinamento italiano l'art. 1218 del codice civile per la responsabilità contrattuale e l'art. 2043 per quella extracontrattuale), non esiste una norma generale che preveda l'obbligo di indennizzo per pregiudizi da atto lecito, perché gli atti leciti sono, per definizione, consentiti dall'ordinamento e, come tali, non possono dare luogo a sanzione a carico di chi li compie. Nondimeno, in alcuni casi l'ordinamento, per motivi di [[equità]], ritiene che chi ha compiuto l'atto, pur lecito, debba farsi carico di una parte delle conseguenze negative che dallo stesso sono sorte a danno di altri, addossandogli l'obbligo di indennizzo.
 
== Voci corrrlatecorrelate ==
L'esempio più significativo di indennizzo è quello previsto in caso di [[espropriazione per pubblica utilità]]: la perdita della proprietà che deriva dal [[provvedimento]] espropriativo è di per sé lecita ma chi beneficia dell'espropriazione (di solito, ma non necessariamente, una pubblica amministrazione) deve indennizzare il proprietario espropriato per il sacrificio del suo diritto.
* [[Risarcimento]]
 
* [[Responsabilità giuridica]]
== Voci corrrlate ==
* [[Indennità]]
 
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