Leontopithecus caissara: differenze tra le versioni

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|infraordine = [[Simiiformes]]{{Tassobox gruppo generico|titolo=[[Parvordine]]|nome=[[Platyrrhini]]}}
|superfamiglia =
|famiglia = [[CebidaeCallitrichidae]]
|sottofamiglia = [[Callitrichinae]]
|genere = [[Leontopithecus]]
|specie = '''L. caissara'''
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|bidata = [[1990]]
}}
Il '''leontopiteco faccia nera''' o '''caissara''' ('''''Leontopithecus caissara''''' {{zoo|Lorini & Persson|1990}}) è un [[primates|primate]] [[platirrine|platirrino]] della [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] dei [[CebidiCallitricidi]], [[endemismo|endemico]] del [[Brasile]].<ref name=IUCN/><ref name=MSW3>{{MSW3 Groves|pagine=133|id=12100211}}</ref>
 
== Descrizione ==
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Si tratta di animali perlopiù frugivori, ma non disdegnano di integrare la dieta con altro materiale di origine vegetale (foglie, fiori) e animale ([[insetti]], piccoli [[rettili]])
=== Riproduzione ===
La stagione riproduttiva va da settembre a marzo: vengono dati alla luce solitamente due gemelli, che nascono già provvisti di pelo e con gli occhi aperti. È il padre, coadiuvato dai propri figli più anziani, a portare i cuccioli durante gli spostamenti, lasciandoli alla madre ogni due-tre ore per la poppata. I cuccioli vengono svezzati attorno ai tre mesi d'età e raggiungono la [[maturità sessuale]] a un anno e mezzo se femmine, a due anni se maschi.
 
L'[[aspettativa di vita]] di questi animali è stimata attorno ai 25 anni in cattività.{{Citazione necessaria}}
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== Conservazione ==
La ''[[IUCN Red List]]'' classifica ''Leontopithecus caissara'' come [[specie in pericolo critico]] di [[estinzione]] (''Critically Endangered'').<ref name=IUCN/>
 
Il leontopiteco faccia nera è una tra le 25 specie di scimmie più minacciate al mondo, dal 1995 l’[[IPÊ]], organizzazione non governativa brasiliana, ha iniziato a studiarlo e monitorarlo per scongiurarne l’estinzione. Il programma ha previsto la valutazione dello stato di salute della popolazione, la localizzazione di alcuni gruppi attraverso il [[radiocollare]] per poter monitorare l’[[home range]], lo studio di aree sulla terraferma per future traslocazioni. Al fine di promuovere uno sviluppo sostenibile è stato condotto anche uno studio dal punto di vista socio-economico per distogliere le comunità locali da attività illegali, come il [[bracconaggio]] o lo sfruttamento della palma per il [[palmito]], che danneggiano l’ambiente e gli animali presenti.
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=== Minacce ===
Le ricerche hanno rilevato che, anche se la maggior parte dell'[[habitat]] della specie è inclusa in due aree pubbliche protette (Lagamar-Cananeia State Park e Superagui National Park), esistono minacce dirette quali la frammentazione dell’habitat, [[deforestazione]] illegale, turismo non sostenibile e assenza di protezione in altre aree di presenza della specie. Inoltre, la bassa densità di popolazione e la ristretta area di distribuzione rende la [[specie vulnerabile]] ad eventi stocastici, malattie e cambiamenti climatici.
[[File:Esquina do Brasil presso Parco Zoo Punta Verde.jpg|miniatura|Esquina do Brasil presso Parco Zoo Punta Verde, [[Lignano Sabbiadoro]]]]
 
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{{Portale|mammiferi}}
 
[[Categoria:CebidiCallitricidi]]
[[Categoria:Specie animali in pericolo di estinzione]]
[[Categoria:Fauna endemica del Brasile]]