Carrè (Italia): differenze tra le versioni

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{{nota disambigua||Carre}}
{{Divisione amministrativa
|Nome=Carrè
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|Data istituzione=
|Altitudine=
|Abitanti=3535
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens/index.php?anno=2020&lingua=ita Dato Istat] - Popolazione residente al 30 novembre 2020 (dato provvisorio).
|Aggiornamento abitanti=30-11-2020
|Sottodivisioni=
|Divisioni confinanti=[[Chiuppano]], [[Lugo di Vicenza]], [[Piovene Rocchette]], [[Zanè]], [[Zugliano]]
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}}
 
'''Carrè''' (''Carè'' in [[lingua veneta|veneto]]<ref>{{cita libro|AA. |VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani |1990 |UTET |Torino}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:3535Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Vicenza]] in [[Veneto]].
Gli abitanti e i lavoratori di Carrè sono detti "carradiensi"<ref>Anche {{senza fonte|''roversi''}} in dialetto veneto</ref>.
 
== Geografia fisica ==
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* '''L'eremo Camaldolese di Rua nelle Bregonze'''
:Sorse nel 1602 ai confini fra il comune di Centrale e quello di Carrè, per iniziativa di alcuni "gentiluomini divoti" e così chiamato perché nei primi anni della sua fondazione dipese dal convento padovano della Rua; venne soppresso agli inizi dell'Ottocento con decreto napoleonico. Al tempo della sua piena attività accolse alcune decine di monaci che vivevano in clausura; le donne vi potevano accedere solo tre volte l'anno. Fu per due secoli oggetto di grande devozione e richiamo, tanto che alcuni parroci di Centrale e di Zugliano ottennero di essere sepolti nella chiesa.
:Alla chiusura del monastero ne seguì rapidamente la rovina: di esso, in piccola parte trasformato in casa colonica dove vivono alcune famiglie, rimane intatto il pozzo e qualche tratto di soffitto e di muro. Scomparsa è anche la chiesa dedicata a san Giovanni Battista, che accoglieva diverse opere d'intaglio del bassanese [[OrazioFrancesco Marinali senior]], una ''Flagellazione'' del Tiziano e due tele del Maganza: prezioso e ricco era anche il reliquiario, oggi custodito presso la parrocchiale di Centrale. Di notevole valore era la biblioteca dell'eremo, che custodiva, fra i numerosi libri di carattere religioso, anche "[[I quattro libri dell'architettura]]" del [[Andrea Palladio|Palladio]]<ref>{{cita|Brazzale, 1992|p. 18}}.</ref><ref>{{cita|Leonardi, 1990}}.</ref>.
*'''[[Chiesa di Santa Maria Assunta (Carrè)|Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta]]'''
:Fu costruita tra il 1874 e il 1878, su progetto dell’architetto Gio.Batta Dalla Vecchia di Vicenza; i lavori in marmo sono di Francesco Cavallini e figli di [[Pove del Grappa|Pove]], l’organo dei fratelli Zordan di [[Caltrano]], le campane della ditta De Poli di [[Vittorio Veneto]], le pitture di Domenico Capuzzo e fratelli di [[Legnago]], allievi del pittore don Demetrio Alpago. Gran parte del lavoro per realizzarla fu gratuito.
:La facciata è in stile rinascimentale, armoniosa e caratterizzata da due celle campanarie che architettonicamente le danno movimento. Nei piloni laterali inferiori vi sono due statue in marmo: ''San Lorenzo'' e ''Santa Lucia''; nella lunetta in mosaico sovrastante la porta è rappresentata ''Maria Assunta''.