Collepardo: differenze tra le versioni

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|Data istituzione=
|Altitudine=
|Abitanti=895
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens/index.php?anno=2020&lingua=ita Dato Istat] - Popolazione residente al 31 agosto 2020.
|Aggiornamento abitanti=31-08-2020
|Sottodivisioni=[[Civita (Collepardo)|Civita]]
|Divisioni confinanti=[[Alatri]], [[Veroli]], [[Vico nel Lazio]]
|Zona sismica=2B
|Gradi giorno = 2266
|Nome abitanti=Collepardesicollepardesi
|Diffusività=
|Nome abitanti=Collepardesi
|Patrono=[[Santissimo Salvatore]]
|Festivo=6 agosto
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}}
 
'''Collepardo''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 895{{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Frosinone]] nel [[Lazio]].
 
[[File:Certosa di Trisulti.jpg|thumb|La Certosa di Trisulti]]
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Il paese di Collepardo sorge a {{M|586|ul=m slm}}, su un rilievo dei [[Monti Ernici]] in un'area interessata da un'importante attività [[carsismo|carsica]], che risulta evidente nelle profonde [[Gola (geografia)|gole]] del [[Cosa (fiume)|torrente Cosa]], nelle [[grotte dei Bambocci]] e nella grande voragine detta [[Pozzo d'Antullo]]<ref>{{cita web | 1 = http://www.grottecollepardo.it/guide.html | 2 = Le Grotte e la grande Dolina di Collepardo - Guide | 3 = 12 giugno 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090807044455/http://www.grottecollepardo.it/guide.html | dataarchivio = 7 agosto 2009 | urlmorto = sì }}</ref>.
 
Nel territorio comunale di Collepardo, si trova Il Monte Rotonaria (1.750 m.) appartenente alla catena dei [[Monti Ernici]], di cui ne costituisce la propaggine meridionale. Si raggiunge un'altitudine massima di {{M|17441750|u=m}}, mentre l'altitudine minima è di {{M|412|u=m}}<ref name=Comuni>{{cita web|http://www.comuni-italiani.it/060/028/clima.html|Comuni-italiani.it - Collepardo: Clima e Dati geografici, riscaldamento|12 giugno 2010}}</ref>, e per un tratto scorre il [[Cosa (fiume)|fiume Cosa]], affluente del [[Sacco]].
 
{{senza fonte|Secondo lo storico tedesco Giustino Febrònio (pseudonimo di [[Johann Nikolaus von Hontheim]]), il centauro [[Chirone]], precursore della scienza erboristica, aveva nel territorio di Collepardo il suo "Orto del Centauro".}}
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Nel [[XVI secolo]] il governo di Collepardo passò di fatto ad un ramo dei [[Tolomei (famiglia)|Tolomei]] di [[Siena]], che si imparentarono con una famiglia locale, i Lattanzi<ref name=Cenni/>.
 
Nel corso degli ultimi secoli, i cambiamenti economici hanno influenzato e modificato la dimensione economica ed infratrutturale del territorio: le nuove strade portarono ad abbandonare completamente l'antica via di comunicazione con l'Abruzzo. Di conseguenza, anche diversi centri limitrofi, ormai fuori dai nuovi percorsi stradali, si spopolarono. Collepardo rimase seppur relativamente e limitatamente isolato rispetto alle principali vie di comunicazione del resto della provincia.
Nel tempo, la geografia politica ed economica cambiò radicalmente, si aprirono nuove strade e la vecchia strada del fondovalle, che era stata così importante, cadde in disuso fino a sparire completamente. Sparirono anche altre comunità preesistenti che andarono ad insediarsi in luoghi più economicamente vantaggiosi; Trisulti e Collepardo sono invece sopravvissute, oggi collegate da una sinuosa strada asfaltata panoramica ma isolate tra i Monti Ernici, fuori della normale viabilità del territorio ciociaro.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
===Architetture religiose===
;[[Chiesa del Santissimo Salvatore (Collepardo)|Chiesa del Santissimo Salvatore]]
La chiesa [[parrocchia]]le, dedicata al ''Santissimo Salvatore'', patrono del paese, fu costruita nelle forme attuali a metà del [[XV secolo]] per volere di [[papa Martino V]] [[Colonna (famiglia)|Colonna]]; notizie di una chiesa con questo nome si hanno tuttavia fin dal [[1252]]. Nella costruzione del tempio furono impiegati anche materiali provenienti dalla [[Basilica di San Giovanni in Laterano]] di [[Roma]] che aveva riportato gravi danni nel corso di due incendi ed era sottoposta a restauro: tra le parti provenienti dalla basilica romana si segnalano in particolare il [[Portale (architettura)|portale]] principale, con [[iscrizione]] dedicatoria, e un'[[acquasantiera]] a sinistra dell'ingresso. La chiesa è ripartita in tre [[navata|navate]], coperte da [[volta a botte|volte a botte]] e un [[presbiterio]] con [[volta a crociera]]<ref>{{cita web|http://www.collepardo.it/parrocchia/|Parrocchia Santissimo Salvatore di Collepardo|8 giugno 2010}}</ref>.
 
*Chiesa della consolazione e adiacente chiesa di San Rocco
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*Rocca dei [[Colonna (famiglia)|Colonna]], risalente al [[XIV secolo]], abbellita da uno splendido portale realizzato nel [[1606]] da un ramo della [[Tolomei (famiglia)|famiglia Tolomei]], proveniente da [[Siena]].
 
=== Aree naturali ===
 
*[[Grotte di Collepardo]]
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{{Demografia/Collepardo}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre [[2013]] la popolazione straniera era di 48 persone. La nazionalità più rappresentata era quella [[Romania|rumena]] con 42 cittadini residenti<ref>[{{Cita web |url=http://demo.istat.it/str2013/index.html |titolo=Dati ISTAT] |accesso=7 giugno 2015 |dataarchivio=30 luglio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150730080921/http://demo.istat.it/str2013/index.html |urlmorto=sì }}</ref>.
 
===Tradizioni e folclore===
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=== Arte ===
 
* Nel [[1929]] soggiornò a Collepardo il pittore e scrittore [[Gino Bonichi|Scipione]] ivi trovò sollievo dalla sua [[tubercolosi]] nonché nuova ispirazione per la sua pittura a tal punto da realizzare diverse tele rappresentanti scorci del paese.<ref>{{Cita web|url=http://www.collepardo.it/storia/scipione.htm|titolo=Scipione (Gino Bonichi)|sito=www.collepardo.it|accesso=2021-04-28}}</ref>
 
===Cinema===
 
* ''[[Anno zero: guerra nello spazio]]'' ([[1977]]) di [[Alfonso Brescia]]: le scene ambientate sul suolo del pianeta alieno vennero girate all'interno delle grotte di Collepardo.
* ''[[L'albero della maldicenza]]'' (girato nel 1977 ma rilasciatodistribuito nel [[1979]]) di [[Giacinto Bonacquisti]]: film girato e ambientato interamente nel paese utilizzando numerosi abitanti del luogo come comparse.<ref>{{Cita web|url=http://www.collepardo.it/storia/bonacquisti.htm|titolo=Personaggi: Giacinto Bonacquisti|sito=www.collepardo.it|accesso=2021-03-10}}</ref>
 
===Cucina===