Izano: differenze tra le versioni

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|Data rielezione=4-10-2021
|Data istituzione=
|Abitanti=1940
|Note abitanti=[https://demo.istat.it/bilmens/index.php?anno=2021&lingua=ita Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2021 (dati provvisori).
|Aggiornamento abitanti=31-12-2021
|Sottodivisioni=
|Divisioni confinanti=[[Castelleone]], [[Crema (Italia)|Crema]], [[Fiesco]], [[Madignano]], [[Offanengo]], [[Romanengo]], [[Salvirola]]
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}}
 
'''Izano''' (''Isàa'' in [[dialetto cremasco]]<ref>{{Cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. | 1996 | Garzanti | Milano | isbn=88-11-30500-4 | p=335 | url=https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/335 }}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:1940Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Cremona]] in [[Lombardia]].
 
==Geografia fisica==
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== Storia ==
Poco distante da [[Crema (Italia)|Crema]], sull'asse viario che conduce ad est verso l'agro cremonese, ai confini con questo, '''Izano''' appare come un borgo compatto lungo una strada centrale che ne costituisce l'ossatura. Nonostante il territorio comunale sia situato ad oriente del corso del [[Serio]], la vicinanza a Crema ha da sempre determinato il destino del paese, anche se talvolta non è stato senza peso l'intervento di altre città.
 
L'antichità di Izano è testimoniata da documenti dell'età [[Medioevo|medioevale]]: sotto la forma "Giosano" la sua esistenza è già attestata alla fine del [[X secolo]] e poco più tardi col nome di "Zosano". Ma i primi riferimenti precisi alla sua condizione storica appaiono soltanto in seguito, nel [[XII secolo]] (per la precisione nel [[1123]] e nel [[1178]]), quando figura tra le località i cui beni fondiari appartengono, almeno in parte, al monastero di San Benedetto di Crema; ad esso, tuttavia, non viene attribuita un'autorità di carattere religioso, che spetta invece al vescovo di [[Diocesi di Cremona|vescovo di Cremona]], al quale competono probabilmente anche diritti di tipo feudale su queste terre.
 
Il legame che nel Medioevo univa il piccolo borgo a Cremona è documentato anche dalla presenza nella città padana di una famiglia originaria di Izano, nota col nome di ''Giosani'' e resa illustre da un suo membro, Gerardo da Iosano, che ricoprì alla fine del [[XIII secolo]] le più alte cariche della vita politica comunale, divenendo podestà e capitano del popolo in varie città dell'[[Italia settentrionale]] e centrale. La sorte del paese fu comunque accomunata in genere a quella di Crema, soprattutto da quando la città entrò a far parte, nel [[XV secolo]], dei domini veneziani e si avvalse in seguito, dal [[1580]], di una giurisdizione episcopale indipendente, dominata dalle direttive della [[Serenissima]]. Fu in questo periodo, durante il quale la zona conobbe una fase di assestamento politico e godette di una condizione di accresciuto benessere economico, che anche ad Izano, come in molti altri borghi dell'area cremasca, si assistette ad un fervore architettonico che ne trasformò il volto, conferendogli una veste di dignità con le numerose ville che vi sorsero dal [[XVII secolo|XVII]] al [[XVIII secolo]] e che tuttora creano pause di verde nel contesto dell'abitato.
 
In [[età napoleonica]] ([[1810]]-[[1816|16]]) fu aggregata a Izano [[Salvirola Cremasca]], ridivenuta autonoma con la costituzione del [[Regno Lombardo-Veneto]].
 
===Simboli===
Lo stemma è stato concesso con regio decreto del 21 agosto 1937.<ref name="ACS">{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?1770 |titolo= Izano |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 26 novembre 2023 }}</ref>
{{Citazione|Di rosso, al castello d'argento, murato di nero, torricellato di due, ciascuna di due palchi, aperto e finestrato del campo di cinque, una nel corpo del castello, due nelle torri, una per ciascun palco, il fastigio merlato di sei, le torri di tre per ciascun palco, esso castello fondato su di una campagna di verde, sormontato in capo dalle lettere I e Z con il segno di contrazione, pure d'argento, addestrato dal vexillum romano posto in palo e sinistrato da un avambraccio di carnagione vestito d'azzurro, impugnante una spada posta in sbarra d'argento, manicata d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Il gonfalone, concesso con DPR del 15 luglio 1983<ref name="ACS"/>, è un drappo partito di bianco e di rosso.
 
==Monumenti e luoghi d'interesse==