Lubriano: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome=Lubriano
|Didascalia=
|Bandiera=
|Stemma = Stemma del Comune di Lubriano (VT).png
|Panorama=Lubriano Panorama sera.jpg
|Stato = ITA
|Grado amministrativo=3
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|Divisione amm grado 2=Viterbo
|Amministratore locale=Valentino Gasparri
|Partito=[[lista civica]] Per Lubriano
|Data elezione=5-6-2016
|Data rielezione=4-10-2021
|Data istituzione=
|Sottodivisioni=
|Divisioni confinanti=[[Bagnoregio]], [[Castiglione in Teverina]], [[Orvieto]] (TR), [[Porano]] (TR)
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|Didascalia mappa=Posizione del comune di Lubriano nella provincia di Viterbo
|Sito=http://www.comune.lubriano.vt.it/
}}
[[File:Panoramica LUBRIANO.jpg|thumb|Veduta panoramica dalla Chiesa della Madonna del Poggio. Da sinistra verso destra Lubriano, la Valle dei Calanchi e Civita di Bagnoregio.]]
'''Lubriano''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Viterbo]] nel [[Lazio]], situato sulle colline che fanno da confine con l'[[Umbria]].
== Geografia fisica ==
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== Storia ==
=== Periodo preistorico e preetrusco ===
Sicuramente il territorio venne abitato sin dalla [[Preistoria]]. Ne sono testimonianza alcuni ritrovamenti consistenti in utensili in [[selce]], quali raschiatoi o punte di lame o frecce. Inoltre, negli anni '80 del secolo scorso, in Loc. Santo Stefano, venne individuato un piccolo villaggio dell'[[età del Bronzo]], sorto su
=== Periodo etrusco ===
Durante il periodo etrusco, Lubriano e il suo territorio facevano parte dello stato di [[Volsinii]], attuale [[Orvieto]]. A testimoniare la presenza etrusca sul territorio vi sono alcune tombe, molte riutilizzate come stalle e rimesse, una tagliata (strada incassata nel banco tufaceo), e una fitta rete di cunicoli con funzione di acquedotto. Sul finire dell'Ottocento in Loc. Cantolla venne alla luce una ricca tomba di età [[ellenistica]]<ref>{{Cita web|url=https://archive.org/stream/notiziedegliscav1895accauoft#page/244/mode/2up/search/lubriano|titolo=Notizie Scavi Antichità - anno 1895}}</ref> con un ricco corredo funerario, tra cui tre specchi di bronzo<ref>{{Cita web|url=https://www.academia.edu/1508243/L._AMBROSINI_Nuovi_dati_sul_rinvenimento_del_noto_specchio_con_mar_i_%C5%9B_hercles_da_Lubriano_Cantolle_in_Studi_Etruschi_LXXIV_2008_2011_pp._137-145|titolo=L. AMBROSINI, “Nuovi dati sul rinvenimento del noto specchio con mar(i)ś hercles da Lubriano – Cantolle”, in Studi Etruschi LXXIV, 2008 (2011)}}</ref>. Recentissime scoperte, ancora in fase di indagine e valutazione da parte della Soprintendenza per i Beni Culturali dell'Etruria Meridionale, in collaborazione con il locale gruppo
=== Periodo romano ===
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=== Periodo tardo antico ===
Con la caduta dell'impero romano e il susseguirsi delle invasioni barbariche, la zona decadde. Così gli insediamenti agricoli vennero abbandonati e gli abitanti si unirono e si raggrupparono nei luoghi più inaccessibili e meglio difendibili, come appunto il luogo su cui sorge Lubriano, e sul luogo ove sorge il castello di Seppie. Il territorio, vide la dominazione dei [[Goti]], e qui imperversò la [[Guerra gotica (535-553)|guerra greco-gotica]] tra questi e i [[Bizantini]]<ref name=":1" /><ref name=":0" />. È appunto a questo periodo che si vuole far risalire la fondazione del castello di Seppie.
=== Periodo Medievale ===
{{...|centri abitati d'Italia}}
=== Dal Medioevo all'età moderna ===
{{...|centri abitati d'Italia}}
=== Simboli ===
[[File:Antico stemma Lubriano.jpg|thumb|Antico sigillo del Comune di Lubriano (inizi '700).]]
Lo stemma lubrianese raffigura il pastorello
[[File:Stemma del Comune di Lubriano (VT).png|thumb|Stemma del Lo stemma è stato riconosciuto con decreto ministeriale del 20 giugno 1891.<ref>''Bollettino Ufficiale della Consulta Araldica'', vol. 1, n. 1, settembre 1891, p. 51. </ref>
{{Citazione|D'argento, alla figura di San Procolo, ferma sulla piattaforma erbosa, in maestà addossata ad un albero di quercia, nodrito sulla pianura; esso santo in abito di pastorello, con una verga nella destra, e sorreggente, colla sinistra, un castello di tre torri, quella di mezzo più alta, il tutto al naturale. Ornamenti esteriori da Comune secondo la popolazione.}}
Il gonfalone è un drappo di rosso.
== Monumenti e luoghi d'interesse
Il paese è disteso longitudinalmente su un alto promontorio tufaceo che si inoltra nella valle dei calanchi. Il centro storico segue linearmente l'andamento del promontorio tufaceo su cui Lubriano sorge. Al centro di esso si apre l'ariosa Piazza San Giovanni Battista, il salotto di Lubriano, affacciata a balcone sulla valle e sulla veduta di [[Civita di Bagnoregio]]. Su questa si affacciano la chiesa di San Giovanni Battista e il palazzo Monaldeschi (già Bourbon del Monte), esempio di barocco locale. Ricchi di fascino e molto caratteristici sono i piccoli vicoli, gli archi, le scalette e le piccole piazzette che si aprono nei vari quartieri medioevali, come, l'Ortale (dove sorge l'antica torre medievale) e lo Scenditoio. Dai suoi numerosi affacci si può godere di ampie visuali sulla Valle dei Calanchi e su [[Civita di Bagnoregio]]. Poco fuori dal centro storico si trova il santuario dedicato alla Madonna del Poggio, altro delizioso esempio di [[arte barocca]].
=== Architetture religiose ===
; Chiesa di San Giovanni Battista Decollato
[[File:Chiesa San Giovanni Battista Lubriano ESTERNO.jpg|thumb|upright|Chiesa di San Giovanni Battista Decollato, veduta esterna dall'omonima piazza.]]
La chiesa parrocchiale di Lubriano, dedicata a [[Giovanni Battista#Morte|San Giovanni Battista Decollato]], sorge pressoché al centro del nucleo antico del paese e chiude a est con la sua facciata barocca e il suo snello campanile, l'ariosa omonima Piazza, donandole, insieme con il Palazzo Feudale, anch'esso in stile barocco
[[File:Veduta della Chiesa della Madonna del Poggio LUBRIANO.jpg|thumb|Veduta della
[[File:Panorama da MDP.jpg|miniatura|Panorama dalla
Il santuario dedicato a Maria SS del Poggio, è situato poco prima dell'ingresso al centro storico del paese, ai piedi di un'altura che cinge a ovest l'antico nucleo urbano. I lubrianesi sono molto devoti e legati all'immagine sacra di Maria, dipinta sopra l'altare maggiore. Le origini del tempio mariano, risalgono al XVI secolo quando sul luogo venne eretta una cappellina in seguito a un evento miracoloso. Nel corso degli anni la devozione verso questo luogo crebbe sempre più, e dalla piccola cappella si passò a mano a mano a una costruzione sempre più ampia, e la sua custodia venne affidata alla confraternita del SS Rosario. Nel 1619 una certa Lionia, figlia di tal Agostino, fece dipingere l'attuale pala in affresco raffigurante la Madonna in trono con il bambino benedicente. Dal restauro eseguito sull'immagine negli anni '90 del secolo scorso è emerso che l'affresco venne eseguito riprendendo
[[File:Interno Madonna del Poggio LUBRIANO.jpg|thumb|Chiesa della Madonna del Poggio veduta dell'interno.]]
La costruzione venne ultimata nel 1732 e il tempio venne consacrato nel 1760. La volta della chiesa venne affrescata con fastosi motivi floreali e simboli mariani, dall'autodidatta parroco don Guglielmo Manzotti<ref>{{Cita libro|titolo=Eletto Ramacci, La Madonna del Poggio di Lubriano in Voltumna, n° 3(7), anno II, Montefiascone 1992}}</ref>. La sacra immagine è coperta da un telo che, azionato da una cordicella che corre all'interno del muro, si scopre durante le funzioni religiose. [[File:La Miracolosa immagine di Maria SS del Poggio - LUBRIANO.jpg|thumb|La Sacra immagine di Maria
[[File:Chiesa Di santa Caterina in Silvis Lubriano (VT) imm2.jpg|thumb|Veduta della chiesa di Santa Caterina in Silvis.]]
A circa 5 km a est del centro abitato, su
; Chiesa di Santa Maria della Cava e annesso "ospitale"
Nel periodo medievale, sconosciuti, viandanti e pellegrini (numerosi data la vicinanza di Lubriano alle vie di pellegrinaggio verso [[Roma]]) erano costretti a pernottare fuori dalle mura dei paesi o castelli. Fuori dei centri abitati sorsero così degli "ospitali", spesso annessi a chiesine, con lo scopo appunto di accogliere forestieri e viandanti. A Lubriano, poco fuori della Porta Migliana, dove adesso si erge l'edificio scolastico, sorse nel 1200 circa, l'ospitale con annessa chiesina dedicata a Santa Maria in Monticelli, poi, dopo la realizzazione del fossato difensivo nel 1431, denominata Santa Maria della Cava. La chiesa era situata al piano terra di un unico fabbricato, al cui piano superiore erano posti i locali dell'annesso ospitale. I pochi documenti la descrivono affrescata con dipinti di notevole fattura, e munita di campaniletto a vela. Nel 1700 la chiesa e l'ospitale persero di importanza e vennero pian piano abbandonati, forse perché le strutture risultavano compromesse in seguito al rovinoso terremoto del 1695. Nel 1790 il curato di comune accordo con gli amministratori comunali, decisero di demolire la chiesa e con il materiale di risulta erigerne un'altra, presso la Porta Postierla, da dedicare a Sant'Antonio Abate. Lo spazio lasciato dall'edificio, di proprietà comunale venne dapprima concesso ai marchesi Bourbon del Monte quale area destinata ad asciugare piatti e vasellame della propria fabbrica, poi, agli inizi del 1900 venne prescelta per erigere l'edificio scolastico<ref>{{Cita libro|titolo=Eletto Ramacci, Reminescenza della chiesa di Santa Maria della Cava in Voltumna, n° 14, anno IV, Montefiascone 1994}}</ref>.
;Altre chiese
* Chiesina rupestre e grotta di San Procolo
* Chiesa dei Santi Valeriano, Cecilia e Tiburzio
* Chiesa di Santa Maria Maddalena
* Chiesa di San Filippo Neri
* [[Castelluzzo Monaldeschi-Funari|Chiesa di Sancta Maria ad Nives al Castelluzzo]]
* Chiesa di Santa Maria della Concezione.
* Chiesa e Monastero di Santa Maria in Suntina
* Chiesa e romitorio di San Lazzaro
* Chiesa del SS Crocefisso.
=== Architetture civili ===
* Palazzo Monaldeschi (già Bourbon del Monte)
* Villa della Petrara
* Torre Medievale
* Teatro dei Calanchi
* Via delle Grotte di Pesca
===
* [[Castelluzzo Monaldeschi-Funari|Castelluzzo]]
* Castello di Seppie
* Torre del Sole o di Santa Caterina
* Resti di Mura e Fortificazioni
=== Altro ===
;Fontana detta "La Pucciotta"
[[File:Pucciotta Lubriano (VT).jpg|thumb|La fontana detta "La Pucciotta".]]
Al centro della piazza San Giovanni Battista si trova graziosa ed elegante la caratteristica fontana pubblica, chiamata curiosamente la “pucciotta”. Il termine pucciotto nel vernacolo lubrianese sta a significare un pupazzo o qualcosa di similare. La fontana consta di una vasca quadrata in basalto rialzata di un gradino rispetto alla piazza. Al centro di esso si erge un cippo sempre in basalto con tre cannelle. Sopra questo cippo è posata la statua in bronzo raffigurante un putto con in braccio un cigno dal cui becco esce uno zampillo d’acqua. Proprio questa statua è “la pucciotta” che dà il nome all’intera fontana. La fontana venne eretta nel 1905 per festeggiare l’arrivo dell’acqua in paese, pompata dalle sottostanti copiose sorgenti di Rigo. Molti aneddoti sono legati a questa figura, ormai diventata quasi un simbolo per i lubrianesi.
== Società ==
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{{Demografia/Lubriano}}
=== Tradizioni e folclore ===
* Sant'Antonio Abate
Riga 134 ⟶ 135:
* San Procolo
=== Istruzione ===
==== Musei ====
* Museo Naturalistico e Percorso delle acque, dei fiori, dei frutti e delle erbe mangerecce.
== Economia ==
{{Senza fonte|L'economia del territorio lubrianese si basa per lo più sull'agricoltura, con produzioni
Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema '''Unità locali''', intesa come numero di imprese attive, ed addetti, intesi come numero addetti delle unità locali delle imprese attive (valori medi annui).<ref name=imprese>{{Cita web |url=http://asc.istat.it/asc_BL/ |titolo=Atlante Statistico dei comuni dell'Istat |accesso=20 febbraio 2020 |dataarchivio=14 gennaio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200114110901/http://asc.istat.it/asc_BL/ |urlmorto=sì }}</ref>
{| class="wikitable"
|+
!
!2015
!
!
!
!
!
!2014
!
!2013
!
|-
|
|Numero imprese attive
|% Provinciale Imprese attive
|% Regionale Imprese attive
|Numero addetti
|% Provinciale Addetti
|% Regionale Addetti
|Numero imprese attive
|Numero addetti
|Numero imprese attive
|Numero addetti
|-
|Lubriano
|69
|0,3
|0,02%
|96
|0,16%
|0,01%
|65
|116
|67
|91
|-
|Viterbo
|23.371
|
|5,13%
|59.399
|
|3,86%
|23.658
|59.741
|24.131
|61.493
|-
|Lazio
|455.591
|
|
|1.539.359
|
|
|457.686
|1.510.459
|464.094
|1.525.471
|}
Nel 2015 le 69 imprese operanti nel territorio comunale, che rappresentavano lo 0,3% del totale provinciale (23.371 imprese attive), hanno occupato 96 addetti, lo 0,16% del dato provinciale (59.399 addetti); in media, ogni impresa nel 2015 ha occupato una persona (1,39).
== Amministrazione ==
Nel [[1927]], a seguito del [[riordino delle circoscrizioni provinciali]] stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio [[1927]], per volontà del governo fascista, quando venne istituita la [[provincia di Viterbo]], Lubriano passò dalla [[provincia di Roma]] a quella di Viterbo.
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|[[2016]]|''in carica''|Valentino Gasparri|[[Lista civica]] (Per Lubriano)|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
== Note ==
Riga 159 ⟶ 219:
== Bibliografia ==
{{C|L'elenco sembrerebbe eccessivo. Verificare che la voce sia aderente ai modelli applicabili|Lazio|febbraio 2020}}
* Francesco Macchioni ''San Procolo Confessore'', Roma 1930
* Leopoldo Quintarelli ''Il pastorello San Procolo'', Bagnoregio 1926
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