Santorso: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m smistamento lavoro sporco e fix vari |
m Popolazione da Template:Dati popolazione ITA |
||
(45 versioni intermedie di 31 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{Divisione amministrativa
|Nome = Santorso
|Panorama = Santa Maria Immacolata (Santorso).jpg
|Didascalia = La chiesa parrocchiale di Santorso
|Bandiera = Santorso-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Santorso-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Veneto
|Divisione amm grado 2 = Vicenza
|Amministratore locale =
|Partito = [[
|Data elezione =
|Data
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Sottodivisioni = ▼
|Divisioni confinanti = [[Piovene Rocchette]], [[Schio]], [[Velo d'Astico]], [[Zanè]]▼
▲|Sottodivisioni=
|Gradi giorno = 2693▼
▲|Divisioni confinanti=[[Piovene Rocchette]], [[Schio]], [[Velo d'Astico]], [[Zanè]]
|Nome abitanti = orsiani▼
▲|Zona sismica=3
|Patrono = [[sant'Orso]]▼
▲|Gradi giorno=
|Festivo = 3 maggio▼
|PIL = ▼
▲|Nome abitanti=orsiani
|PIL procapite = ▼
▲|Patrono=[[sant'Orso]]
|Mappa = Map of comune of Santorso (province of Vicenza, region Veneto, Italy).svg▼
▲|Festivo=3 maggio
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Santorso all'interno della provincia di Vicenza▼
▲|PIL=
▲|PIL procapite=
▲|Mappa=Map of comune of Santorso (province of Vicenza, region Veneto, Italy).svg
▲|Didascalia mappa=Posizione del comune di Santorso all'interno della provincia di Vicenza
}}
[[File:Santorso.jpg|thumb|Santorso nel 1899]]
'''Santorso''' (''Santorso'' in [[lingua veneta|veneto]]<ref>{{cita libro|Renzo |Ambrogio|Nomi d'Italia: origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni|2004|Istituto geografico De Agostini}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{
Posto ai piedi del [[Monte Summano]] in posizione soleggiata dista 4 km da [[Piovene Rocchette]] e 4 km da [[Schio]].
== Geografia fisica ==
{{...|centri abitati
== Origini del nome ==
Line 44 ⟶ 41:
Il motivo della dedicazione a questo santo deriva da una leggenda. Il nobile francese Orso, vissuto al tempo di Carlo Magno e divenuto re di Dalmazia, dopo aver ucciso in un eccesso d'ira, scatenata dalla gelosia, il padre, la moglie e il figlio si pentì e chiese il perdono a papa Adriano I. Insieme con l'assoluzione gli fu imposto come penitenza il pellegrinaggio ai santuari a quel tempo conosciuti. Quando giunse a Salzena alle pendici del [[Monte Summano]], comprese di essere arrivato alla sua meta ma appena iniziata la salita del monte il 3 maggio 800 morì e fu trovato dalla gente del luogo con il bastone da pellegrino fiorito. Le sue reliquie vennero deposte dapprima nella chiesetta di san Dionigi e poi trasportate nel santuario che venne a lui dedicato<ref>{{cita|Mantese, 1952|pp. 25-26}}.</ref>.
Un'altra ipotesi invece attribuisce la dedicazione ai Conti di Vicenza, imparentatisi con le famiglie veneziane dei [[Candiano (famiglia)|Candiano]] e degli [[Orseolo]] intorno all'XI secolo. Altra ipotesi ancora fa riferimento alla famiglia di origine longobarda Beroaldi, che per prima sarebbe entrata in possesso di investiture in questo territorio: ''Bär'' in lingua germanica significa orso e quindi il nome del santo sarebbe derivato dalla traduzione del nome di questa casata<ref name = StoriaComune >
== Storia ==
Line 51 ⟶ 48:
SI ipotizza che, prima dell'arrivo dei [[veneti]], la zona di Santorso sia stata popolata da popolazioni [[Euganei|euganee]]; in località Grumello sono infatti state scoperte delle tombe contenenti cadaveri con le gambe rannicchiate, inumazione tipica di questo popolo. Altri ritrovamenti archeologici di epoca pre-romana sono stati fatti a [[Bocca Lorenza]]<ref>{{cita | Mantese, 1952|pp. 5, 6}}.</ref>.
Al tempo dei romani l'abitato si chiamava ''Salzena'' ed era una tra le più ricche [[Villa romana|ville]] del Vicentino. In località Prà Laghetto sono venuti alla luce i resti di una villa romana, insieme con statuette di bronzo, tra le quali una ''Vittoria alata''; presso il Castello furono ritrovate monete repubblicane e imperiali fino alla decadenza. A quel tempo, in tutta la zona del Summano era fiorente l'arte della lana, fatto testimoniato poi dalla toponomastica medievale. La località Garziere di Santorso ricorda la cardatura<ref>{{cita
La strada romana che proveniva da [[Vicenza]], passava per Giavenale e [[Marano Vicentino|Marano]] e arrivava a Salzena, costituì il [[Cardine (storia romana)|cardine]] della [[centuriazione]] dell'Alto Vicentino. La centuriazione si estendeva ai piedi del [[monte Summano]] e un importante insediamento militare denominato "Campo Romano" esisteva nel
=== Medioevo ===
Verso il X secolo Santorso (''Salzena'') era sede di una ''[[Corte (storia)|curtis]]'', probabilmente di origine longobarda, che comprendeva anche Meda con il suo castello, [[Piovene Rocchette|Piovene]] e tutto il Summano; saliva al [[Tretto]] e al [[Monte Novegno|Novegno]] e scendeva fino a [[Posina]] e [[Laghi (comune)|Laghi]], raggiungendo il confine da quella parte.
Nel 910, per far fronte alle incursioni degli [[Ungari]], l'imperatore [[Berengario del Friuli|Berengario I]] donò al vescovo di Vicenza Vitale tre ''curtes'' dell'Alto Vicentino, tra le quali quella di Salzena<ref>Come riportato nel Diploma di [[Corrado II il Salico|Corrado II]] del 1026.</ref>; il vescovo fortificò il territorio facendo costruire tutta una serie di castelli a difesa dei villaggi e delle campagne. La donazione fu confermata con il privilegio dell'anno 1000, con il quale l'imperatore [[Ottone III]] esentava i castelli vescovili, tra cui quello di Sicinum<ref>{{Cita|
Durante l'[[Alto Medioevo]] sul territorio si insediarono i [[Ordine di San Benedetto|benedettini]], che lavorarono per bonificare i terreni paludosi e renderli coltivabili, e ai quali nel 983, con il privilegio del vescovo vicentino Rodolfo, vennero riconosciuti vari possedimenti. A Santorso i benedettini avevano la chiesa di San Vito<ref>T. Pirocca, ''La chiesa di San Vito in Santorso'', in AA.VV., ''Maggio a Santorso 1974'', Seghe di Velo, 1974.</ref>
Con molte probabilità
[[File:Chiesa dei Girolimini sul monte Summano.jpg|thumb|La piccola chiesa alpina dei Frati Girolimini sul monte Summano, probabilmente di origine benedettina]]
Durante l'XI e il XII secolo forte fu la contrapposizione tra i vescovi di Vicenza e i conti Maltraversi, che da essi avevano ricevuto i feudi di [[Malo (Italia)|Malo]], [[Schio]] e Santorso sulla destra del [[Leogra]], ma che tentavano di usurparli. La contrapposizione portò all'uccisione, nel 1184, del vescovo di Vicenza [[Giovanni de Surdis Cacciafronte]] da parte di un sicario di Malo, di nome Pietro, probabilmente su mandato del conte Uguccione. Le dispute non cessarono con la sua morte e il successivo vescovo [[Pistore]] fu ucciso nel 1202 presso il castello di [[Torrebelvicino|Belvicino]] in uno scontro con il conte Uguccione che aveva occupato il feudo vescovile. Dopo questi fatti i Maltraversi furono privati dei feudi<ref>{{Cita|
Durante il [[Basso Medioevo]], Santorso rimase un [[feudo]] di famiglie signorili e seguì le sorti di Vicenza nei diversi periodi della sua soggezione a potenze regionali esterne: fu dei conti Maltraversi fino alla signoria di [[Ezzelino III da Romano]] (1236-1259), poi degli [[Scrovegni]] e dei Lemici quando Vicenza fu soggetta a Padova (1266-1311), poi ancora dei [[Nogarola (famiglia)|Nogarola]] durante il dominio [[Scaligeri|scaligero]] (1311-1387) e infine dei Cavalli nel periodo [[Visconti|visconteo]] (1387-1404).
Quanto a quest'ultimo feudo, Giorgio Cavalli, appartenente a una nobile [[Cavalli (famiglia)|famiglia veronese]] che si era distinta durante la signoria scaligera, mentre nell'ottobre 1387 era al servizio di [[Venceslao di Lussemburgo]] come consigliere imperiale, interpose i suoi buoni uffici in favore di [[Giangaleazzo Visconti]] per farlo nominare [[duca di Milano]]. Contemporaneamente a questa nomina, il 13 ottobre 1386 l'imperatore investì Giorgio Cavalli dell'antico comitato di Santorso, a suo tempo appartenuto ai Maltraversi. Giangaleazzo impose ai vicentini di rispettare questo privilegio, che comportava una riduzione della giurisdizione del Comune di Vicenza. Nello stesso tempo, cedette in feudo al Cavalli, per una somma annua di 7.800 fiorini, anche Schio, [[Torrebelvicino|Torre e Pievebelvicino]], giustificando tale generosità con il fatto che il Cavalli aveva lavorato a servizio suo e dell'impero<ref>{{Cita| Mantese, 1958|pp. 121-22}}.</ref>.
Line 73 ⟶ 70:
Dopo la dedizione di Vicenza alla Serenissima, il Cavalli rinunciò al comitato e si pose al servizio della [[Serenissima]].
Santorso fu sede dal [[1474]] al 1480 della prima [[stamperia]] a caratteri mobili del Vicentino situata in Villa Facci-Ca' Zeno e fondata dal ricco commerciante e cartaio di origine tedesca Enrico da Ca' Zeno (o de Santo Ursio) con il figlio Giovanni Maria, vi lavorarono Giovanni del Reno e Leonardo Acate o Achates da Basilea provenienti da Padova
=== Epoca contemporanea ===
{{...|centri abitati d'Italia}}
=== Simboli ===
Lo stemma e il gonfalone di Santorso sono stati concessi con [[decreto del presidente della Repubblica]] del 5 agosto 2013.<ref>{{cita web|url= http://presidenza.governo.it/onorificenze_araldica/araldica/emblemi/2013/comuni/Santorso.html |titolo= Santorso (Vicenza) D.P.R. 05.08.2013 concessione di stemma e gonfalone |sito= Governo Italiano, Ufficio Onorificenze e Araldica |anno= 2013 |accesso= 9 novembre 2020 }}</ref>
{{citazione|Stemma partito: nel primo, d'argento, alla croce di rosso; nel secondo, di azzurro, alla montagna di due vette, fondata in punta e uscente dai fianchi, di verde; essa montagna accompagnata in capo dallo scettro gigliato d'oro, posto in sbarra, decussato al [[Bordone del pellegrino|bordone]] fiorito di sei, dello stesso; scettro e bordone infilati nella corona con il cerchio d'oro cimato da cinque gigli visibili, dello stesso. Ornamenti esteriori da Comune.|D.P.R. del 5 agosto 2013}}
L'Ufficio araldico aveva suggerito di affiancare alla croce rossa in campo argento, la figura di un [[Orso (araldica)|orso]] [[Attributi araldici di azione#Ritto|ritto]] per richiamare il nome del paese. L'amministrazione comunale preferì invece che venissero raffigurati gli attributi iconografici di sant'Orso che fu re (lo scettro e la corona) e pellegrino penitente. Secondo la leggenda, il suo bordone fiorì subito dopo la sua morte alle pendici del Monte Summano, il cui rilievo appare disegnato sullo sfondo.<ref>{{cita web |url= http://www.comune.santorso.vi.it/web/santorso/area-istituzionale/area-istituzionale-interna?p_p_id=ALFRESCO_MYPORTAL_CONTENT_PROXY_WAR_myportalportlet_INSTANCE_Yl0I&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&p_p_mode=view&template=regioneveneto/myportal/myportal-news-detail&contentArea=_Santorso_area-istituzionale-interna_Body1_&uuid=9163a21a-7b3b-47b3-89ce-05c90d8dafd0&lang=it |titolo= La descrizione del nuovo stemma di Maurizio De Rossi |sito= Comune di Santorso |accesso= 9 novembre 2020 |urlmorto= sì }}</ref>
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di rosso.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
===Villa Miari===
In costruzione nel 1910, fu ospedale militare durante la [[
In una sua sezione ospita il Centro di Riabilitazione Neurocognitiva e una sede staccata dell'Università di Padova con la presenza del corso di laurea in fisioterapia. Nel 2015 apre la Scuola Internazionale di Riabilitazione Neurocognitiva Carlo Perfetti, per sperimentare il metodo riabilitativo basato sulle idee dello psicologo britannico [[Gregory Bateson]].
Line 92 ⟶ 97:
== Cultura ==
Il [[Museo archeologico dell'Alto vicentino]]<ref>{{cita web|url=http://www.santorsoarcheologica.it|titolo=Santorso Archeologica <!--creato automaticamente, da ricontrollare manualmente -->|lingua= |data= |accesso= }}</ref>, che fa parte della rete museale dei [[Musei Altovicentino]], conserva vari reperti e organizza escursioni presso la [[Bocca Lorenza]].
A Santorso ha sede l'[[Oasi Rossi]], un parco ricreativo gestito dalla Cooperativa Sociale Nuovi Orizzonti Onlus. L'Oasi Rossi raggruppa parte dei possedimenti di
== Geografia antropica ==
Frazioni del Comune: Timonchio.
== Economia ==
Line 111 ⟶ 116:
Un fatto particolarmente significativo nella storia del paese fu l'apertura nel 1474 di una delle prime tipografie del Veneto e la prima del Vicentino, ad opera di Leonardo Achates di Basilea e di Giovanni del Reno, probabilmente chiamati in Italia dall'umanista Ognibene dei Bonisolo di Lonigo. I due prototipografi ebbero come allievo e abile prosecutore dell'arte della stampa Enrico da Ca' Zeno di Santorso che a Vicenza impresse anche importanti trattati di carattere notarile<ref name = StoriaComune />.
=== Progetto BEWARE ===
Il Comune di Santorso è stato nominato capofila per il progetto BEWARE (Better Water Management for Advancing Resilient Communities in Europe) che ha come obiettivo principale la pianificazione di una '''strategia di adattamento al [[cambiamento climatico]]''' e al rischio di alluvioni e allagamenti in aree urbane e rurali, attraverso il coinvolgimento attivo delle comunità locali.
BEWARE agisce nell’ambito del '''[[Programma LIFE]]''' per l’adattamento delle città al cambiamento climatico e mira ad accrescere la consapevolezza sugli obiettivi dell’[[Obiettivi di sviluppo sostenibile|Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile]], in particolare sugli obiettivi 11, “Città e Comuni Sostenibili”, e 13, “Lotta al cambiamento climatico”.
I partner che lavorano a questo progetto sono: il Comune di Santorso, il Comune di [[Marano Vicentino]], il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, Il Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF) dell’[[Università degli Studi di Padova]], Veneto Agricoltura e ALDA (Associazione Europea per la Democrazia Locale).
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Giacomo Mariano Filippi
|Inizio = 1970
|Fine = 1975
|Carica = Sindaco
|Partito = [[Democrazia Cristiana|DC]]
|Note =
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = [[Giuseppe Doppio]]
|Inizio = 1975
|Fine = 1977
|Carica = Sindaco
|Partito = [[Democrazia Cristiana|DC]]
|Note =
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Romano Thiella
|Inizio = 1977
|Fine = 1985
|Carica = Sindaco
|Partito = [[Democrazia Cristiana|DC]]
|Note =
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Terelisa Dall'Alba
Line 141 ⟶ 177:
|Nome = Franco Balzi
|Inizio = 2014
|Fine = 2024
|Carica = Sindaco
|Partito = Centrosinistra
|Note =
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Giorgio Baù
|Inizio = 2024
|Fine =
|Carica = Sindaco
Line 149 ⟶ 193:
===Gemellaggi===
*{{Gemellaggio|Italia|Vejano}} (legato a Santorso per la devozione a
*{{Gemellaggio|Svizzera|Brissago}}
Line 164 ⟶ 208:
* {{cita libro|titolo=Memorie storiche della Chiesa vicentina, I, Dalle origini al Mille|autore=[[Giovanni Mantese]]|editore= Accademia Olimpica|città=Vicenza|anno=1952 (ristampa 2002)|cid= Mantese, 1952}}
* {{cita libro|titolo=Memorie storiche della Chiesa vicentina, II, Dal Mille al Milletrecento|autore=[[Giovanni Mantese]]|editore= Accademia Olimpica|città=Vicenza|anno=1954 (ristampa 2002)|cid= Mantese, 1954}}
* {{cita libro|titolo=Memorie storiche della Chiesa vicentina, III/1, Il Trecento|autore=[[Giovanni Mantese]]
* Simeone Zordan, ''La Valle dell'Astico, Corte Longobarda'', Cogollo del Cengio, Nuova Grafica, 1983
Line 178 ⟶ 222:
== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.parrocchiadivejano.it/sito/parrocchia%20di%20vejano1/chiesa%20s.orsio/chiesa%20s.orsio.html|titolo=Storia di San Orso o Orsio|accesso=24 ottobre 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070928223643/http://www.parrocchiadivejano.it/sito/parrocchia%20di%20vejano1/chiesa%20s.orsio/chiesa%20s.orsio.html
*[https://www.lifebeware.eu/ BEWARE (Better Water Management for Advancing Resilient Communities in Europe)],
{{Comuni della provincia di Vicenza}}
|