Santorso: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Santorso
|Panorama = Santa Maria Immacolata (Santorso).jpg
|Didascalia = La chiesa parrocchiale di Santorso
|Bandiera = Santorso-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Santorso-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Veneto
|Divisione amm grado 2 = Vicenza
|Amministratore locale =
|Partito = [[
|Data elezione =
|Data rielezione =
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Sottodivisioni = ▼
|Divisioni confinanti = [[Piovene Rocchette]], [[Schio]], [[Velo d'Astico]], [[Zanè]]▼
▲|Sottodivisioni=
▲|Divisioni confinanti=[[Piovene Rocchette]], [[Schio]], [[Velo d'Astico]], [[Zanè]]
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 2693
|Nome abitanti = orsiani
|Patrono = [[sant'Orso]]
|Festivo = 3 maggio
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Santorso (province of Vicenza, region Veneto, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Santorso all'interno della provincia di Vicenza
}}
[[File:Santorso.jpg|thumb|Santorso nel 1899]]
'''Santorso''' (''Santorso'' in [[lingua veneta|veneto]]<ref>{{cita libro|Renzo |Ambrogio|Nomi d'Italia: origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni|2004|Istituto geografico De Agostini}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{
Posto ai piedi del [[Monte Summano]] in posizione soleggiata dista 4 km da [[Piovene Rocchette]] e 4 km da [[Schio]].
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Il motivo della dedicazione a questo santo deriva da una leggenda. Il nobile francese Orso, vissuto al tempo di Carlo Magno e divenuto re di Dalmazia, dopo aver ucciso in un eccesso d'ira, scatenata dalla gelosia, il padre, la moglie e il figlio si pentì e chiese il perdono a papa Adriano I. Insieme con l'assoluzione gli fu imposto come penitenza il pellegrinaggio ai santuari a quel tempo conosciuti. Quando giunse a Salzena alle pendici del [[Monte Summano]], comprese di essere arrivato alla sua meta ma appena iniziata la salita del monte il 3 maggio 800 morì e fu trovato dalla gente del luogo con il bastone da pellegrino fiorito. Le sue reliquie vennero deposte dapprima nella chiesetta di san Dionigi e poi trasportate nel santuario che venne a lui dedicato<ref>{{cita|Mantese, 1952|pp. 25-26}}.</ref>.
Un'altra ipotesi invece attribuisce la dedicazione ai Conti di Vicenza, imparentatisi con le famiglie veneziane dei [[Candiano (famiglia)|Candiano]] e degli [[Orseolo]] intorno all'XI secolo. Altra ipotesi ancora fa riferimento alla famiglia di origine longobarda Beroaldi, che per prima sarebbe entrata in possesso di investiture in questo territorio: ''Bär'' in lingua germanica significa orso e quindi il nome del santo sarebbe derivato dalla traduzione del nome di questa casata<ref name = StoriaComune >
== Storia ==
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Al tempo dei romani l'abitato si chiamava ''Salzena'' ed era una tra le più ricche [[Villa romana|ville]] del Vicentino. In località Prà Laghetto sono venuti alla luce i resti di una villa romana, insieme con statuette di bronzo, tra le quali una ''Vittoria alata''; presso il Castello furono ritrovate monete repubblicane e imperiali fino alla decadenza. A quel tempo, in tutta la zona del Summano era fiorente l'arte della lana, fatto testimoniato poi dalla toponomastica medievale. La località Garziere di Santorso ricorda la cardatura<ref>{{cita| Mantese, 1952|p. 15, 16}}.</ref>.
La strada romana che proveniva da [[Vicenza]], passava per Giavenale e [[Marano Vicentino|Marano]] e arrivava a Salzena, costituì il [[Cardine (storia romana)|cardine]] della [[centuriazione]] dell'Alto Vicentino. La centuriazione si estendeva ai piedi del [[monte Summano]] e un importante insediamento militare denominato "Campo Romano" esisteva nel
=== Medioevo ===
Verso il X secolo Santorso (''Salzena'') era sede di una ''[[Corte (storia)|curtis]]'', probabilmente di origine longobarda, che comprendeva anche Meda con il suo castello, [[Piovene Rocchette|Piovene]] e tutto il Summano; saliva al [[Tretto]] e al [[Monte Novegno|Novegno]] e scendeva fino a [[Posina]] e [[Laghi (
Nel 910, per far fronte alle incursioni degli [[Ungari]], l'imperatore [[Berengario del Friuli|Berengario I]] donò al vescovo di Vicenza Vitale tre ''curtes'' dell'Alto Vicentino, tra le quali quella di Salzena<ref>Come riportato nel Diploma di [[Corrado II il Salico|Corrado II]] del 1026.</ref>; il vescovo fortificò il territorio facendo costruire tutta una serie di castelli a difesa dei villaggi e delle campagne. La donazione fu confermata con il privilegio dell'anno 1000, con il quale l'imperatore [[Ottone III]] esentava i castelli vescovili, tra cui quello di Sicinum<ref>{{Cita|Mantese, 1954|p. 9}}.</ref>, dalla prestazione della tassa del [[fodro]] dovuta agli ufficiali dell'impero; un'ulteriore conferma si ebbe nel 1026 da un atto dell'imperatore [[Corrado II il Salico]].
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{{citazione|Stemma partito: nel primo, d'argento, alla croce di rosso; nel secondo, di azzurro, alla montagna di due vette, fondata in punta e uscente dai fianchi, di verde; essa montagna accompagnata in capo dallo scettro gigliato d'oro, posto in sbarra, decussato al [[Bordone del pellegrino|bordone]] fiorito di sei, dello stesso; scettro e bordone infilati nella corona con il cerchio d'oro cimato da cinque gigli visibili, dello stesso. Ornamenti esteriori da Comune.|D.P.R. del 5 agosto 2013}}
L'Ufficio araldico aveva suggerito di affiancare alla croce rossa in campo argento, la figura di un [[Orso (araldica)|orso]] [[Attributi araldici di azione#Ritto|ritto]] per richiamare il nome del paese. L'amministrazione comunale preferì invece che venissero raffigurati gli attributi iconografici di sant'Orso che fu re (lo scettro e la corona) e pellegrino penitente. Secondo la leggenda, il suo bordone fiorì subito dopo la sua morte alle pendici del Monte Summano, il cui rilievo appare disegnato sullo sfondo.<ref>{{cita web |url= http://www.comune.santorso.vi.it/web/santorso/area-istituzionale/area-istituzionale-interna?p_p_id=ALFRESCO_MYPORTAL_CONTENT_PROXY_WAR_myportalportlet_INSTANCE_Yl0I&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&p_p_mode=view&template=regioneveneto/myportal/myportal-news-detail&contentArea=_Santorso_area-istituzionale-interna_Body1_&uuid=9163a21a-7b3b-47b3-89ce-05c90d8dafd0&lang=it |titolo= La descrizione del nuovo stemma di Maurizio De Rossi |sito= Comune di Santorso |accesso= 9 novembre 2020 |urlmorto= sì }}</ref>
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di rosso.
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== Monumenti e luoghi d'interesse ==
===Villa Miari===
In costruzione nel 1910, fu ospedale militare durante la [[prima guerra mondiale]], come testimonia un cippo commemorativo presente nel parco. Acquistata dall'[[INAIL]] nel 1939 come casa di riposo per invalidi sul lavoro, nel 1979 passa alla [[Regione Veneto]] che nel 1988 la cede al Comune di Santorso; ristrutturata nel 1994, diviene una istituzione autonoma nel 1997 con l'obiettivo di accogliere anziani non autosufficienti, disabili adulti e
In una sua sezione ospita il Centro di Riabilitazione Neurocognitiva e una sede staccata dell'Università di Padova con la presenza del corso di laurea in fisioterapia. Nel 2015 apre la Scuola Internazionale di Riabilitazione Neurocognitiva Carlo Perfetti, per sperimentare il metodo riabilitativo basato sulle idee dello psicologo britannico [[Gregory Bateson]].
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Il [[Museo archeologico dell'Alto vicentino]]<ref>{{cita web|url=http://www.santorsoarcheologica.it|titolo=Santorso Archeologica <!--creato automaticamente, da ricontrollare manualmente -->|lingua= |data= |accesso= }}</ref>, che fa parte della rete museale dei [[Musei Altovicentino]], conserva vari reperti e organizza escursioni presso la [[Bocca Lorenza]].
A Santorso ha sede l'[[Oasi Rossi]], un parco ricreativo gestito dalla Cooperativa Sociale Nuovi Orizzonti Onlus. L'Oasi Rossi raggruppa parte dei possedimenti di Alessandro Rossi, è aperta da marzo a ottobre e propone spazi e attività per famiglie e visite scolastiche.
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|Nome = Franco Balzi
|Inizio = 2014
|Fine = 2024
|Carica = Sindaco
|Partito = Centrosinistra
|Note =
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Giorgio Baù
|Inizio = 2024
|Fine =
|Carica = Sindaco
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===Gemellaggi===
*{{Gemellaggio|Italia|Vejano}} (legato a Santorso per la devozione a
*{{Gemellaggio|Svizzera|Brissago}}
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* {{cita libro|titolo=Memorie storiche della Chiesa vicentina, I, Dalle origini al Mille|autore=[[Giovanni Mantese]]|editore= Accademia Olimpica|città=Vicenza|anno=1952 (ristampa 2002)|cid= Mantese, 1952}}
* {{cita libro|titolo=Memorie storiche della Chiesa vicentina, II, Dal Mille al Milletrecento|autore=[[Giovanni Mantese]]|editore= Accademia Olimpica|città=Vicenza|anno=1954 (ristampa 2002)|cid= Mantese, 1954}}
* {{cita libro|titolo=Memorie storiche della Chiesa vicentina, III/1, Il Trecento|autore=[[Giovanni Mantese]]
* Simeone Zordan, ''La Valle dell'Astico, Corte Longobarda'', Cogollo del Cengio, Nuova Grafica, 1983
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== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.parrocchiadivejano.it/sito/parrocchia%20di%20vejano1/chiesa%20s.orsio/chiesa%20s.orsio.html|titolo=Storia di San Orso o Orsio|accesso=24 ottobre 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070928223643/http://www.parrocchiadivejano.it/sito/parrocchia%20di%20vejano1/chiesa%20s.orsio/chiesa%20s.orsio.html
*[https://www.lifebeware.eu/ BEWARE (Better Water Management for Advancing Resilient Communities in Europe)],
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