Sorisole: differenze tra le versioni
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{{F|centri abitati della Lombardia|dicembre 2015|commento=mezza voce è priva di fonti e serve anche un piccolo ampliamento}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Sorisole
|Panorama = Sorisole (Bergamo)-02.jpg
|Didascalia = Panorama di Sorisole con il [[Canto Alto]] sullo sfondo
|Bandiera = Sorisole-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Sorisole-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Lombardia
|Divisione amm grado 2 = Bergamo
|Amministratore locale = Stefano Vivi
|Partito = [[Lega Nord]]
|Data elezione = 31-5-2015
|Data istituzione =
|Superficie = 12.25
|Note superficie = [http://www.istat.it/it/archivio/82599 ISTAT - Superficie dei comuni, province e regioni al Censimento 2011]
|Sottodivisioni = Azzonica, Petosino<ref name="incomune.interno.it">
[http://incomune.interno.it/sites/incomune/files/contenuti/statuti/statuto-comune-bg-sorisole.pdf Comune di Sorisole - Statuto]</ref>
|Divisioni confinanti = [[Almè]], [[Bergamo]], [[Paladina]], [[Ponteranica]], [[Sedrina]], [[Villa d'Almè]], [[Zogno]]
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 2659
|Nome abitanti = sorisolesi
|Patrono = [[Pietro (apostolo)|san Pietro]]
|Festivo = 29 giugno
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Sorisole (province of Bergamo, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Sorisole nella provincia di Bergamo
}}
'''Sorisole''' {{IPA|[soˈriːzole]}} (''Surìsel'' {{IPA|[suˈɾizɛl]}} o ''Sürìsel'' {{IPA|[syˈɾizɛl]}} in [[dialetto bergamasco]]<ref>Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario di {{cita libro|curatore=Carmelo Francia, Emanuele Gambarini |titolo=Dizionario italiano-bergamasco |url=https://archive.org/details/dizionarioitalia0000unse |anno=2001 |editore=Grafital |città=Torre Boldone |isbn=88-87353-12-3 }}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Bergamo]] in [[Lombardia]].
== Geografia fisica ==
{{Citazione|''Sorisole e Ponteranica terre poste dietro le spalle della Città, quasi a piè de' monti; è più esposto Sorisole, dal quale forse trahe il nome come se si dicesse "sorgente-sole"''|[[Celestino Colleoni|Celestino Colleoni da Martinengo]], ''Historia quadripartita di Bergomo'', XVI secolo.}}
[[File:Territorio di Sorisole (Bergamo).jpg|miniatura|upright=1.5|sinistra|il territorio]]
=== Territorio ===
A nord confina con i Comuni di [[Sedrina]] e [[Zogno]], a est con [[Ponteranica]], a sud con [[Bergamo]] e [[Paladina]], a ovest con [[Almè]] e [[Villa d'Almè]]. Oltre ai centri di Sorisole capoluogo ed alle frazioni Azzonica e Petosino sono pure presenti i nuclei abitati di Premerlino, Comunelli, Botta Alta, Serit, (Grom) Sant'Anna, Grumel Mez, Boscalgisi, Madonna dei Campi, Rigla, Botta Bassa, Laxolo, Castel dè Pilis e Canvarola-Valli<ref name="incomune.interno.it" />.
Sorisole è classificato dalla legge n. 991/1952 comune '''parzialmente montano'''<ref>{{cita web|url=http://www.simontagna.it/portalesim/comunimontani.html|titolo=Sistema Informativo della Montagna - Comuni montani|accesso=12 ottobre 2009}}</ref> ed è classificato dalla OPCM 3274/03 nella '''zona sismica 3''' (scuotimenti modesti)<ref>{{cita web|url=http://www.protezionecivile.it/cms/attach/editor/Classificazione2006_perRegione.pdf|titolo=Protezione civile, classificazione sismica|accesso=12 ottobre 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100601071950/http://www.protezionecivile.it/cms/attach/editor/Classificazione2006_perRegione.pdf}}</ref>.
=== Orografia ===
Il territorio è caratterizzato da varietà ambientali che vanno dall'ambito montuoso, a quello collinare, alla pianura. Si estende infatti fra le cime dei monti Corna dell'Uomo (m 972), [[Canto Alto]] (m 1.146), Campanua (m 902), Luvrida (m 827) e la piana dei Dross (m 286) a ridosso delle colline di Bergamo, con un dislivello di 860 m. Può essere suddiviso in tre aree:
* la valle del Giongo, la parte più settentrionale del territorio, con giacitura est-ovest verso il [[Brembo (fiume)|fiume Brembo]],
* le valli meridionali, che vanno da nord a sud e sui cui crinali sono insediati i centri abitati di più antica formazione,
* la piana dei Dross.
=== Idrografia ===
Ad eccezione della val Baderem, posta sul limitare est del paese, il territorio di Sorisole appartiene al [[bacino idrografico]] del [[Brembo (fiume)|fiume Brembo]]. È presente un reticolo idrografico strutturato in subbacini di modeste dimensioni nei quali scorrono i torrenti:
* [[Giongo (torrente)|Giongo]], nasce dal [[Canto Alto]] e, allungandosi in direzione est-ovest, confluisce dopo {{M|4|u=km}} nel Brembo attraversando anche i comuni di [[Villa d'Almè]] e [[Sedrina]],
* [[Quisa]], lambisce i colli di Bergamo e confluisce dopo 13 chilometri nel Brembo. Riceve i piccoli affluenti Rigos, Bondaglio e Porcarissa. Attraversa anche i comuni di [[Ponteranica]], [[Bergamo]], [[Almè]], [[Paladina]], [[Valbrembo]], [[Mozzo (Italia)|Mozzo]] e [[Ponte San Pietro]],
* [[Morla (torrente)|Morla]], nasce sulle pendici meridionali del [[Canto Alto]] (val Baderem). Si disperde dopo 14 chilometri in canali irrigui ed in terreno permeabile a nord del paese di [[Spirano]] dopo aver attraversato la città di Bergamo e paesi della pianura bergamasca.
* Bondaglio, nasce dal versante Est del monte ''Pissöl'', ad una quota di {{M|680|u=m s.l.m.}} Passa ad Ovest della frazione Azzonica e affluisce nel Quisa a Sud di Petosino. Questo torrente risulta essere il più problematico dal punto di vista dell'inquinamento delle sue acque. Nell'estate del 2015 una lettera firmata dal presidente del Parco dei Colli, sollecitava un intervento immediato e risolutore per ristabilire lo stato di salute dell'affluente della Quisa<ref name="orobie.it">[http://www.orobie.it/blog/post_detail/2600/schiuma-nel-torrente-bondgalio-ripulirlo-subito/ Schiuma nel torrente Bondaglio, il sindaco interviene]</ref>.
=== Clima ===
Sorisole gode di un clima tipicamente temperato delle medie latitudini. La vicinanza alle [[prealpi orobiche]] e la posizione collinare permettono di evitare i fenomeni di nebbia invernale persistente e di afa estiva.
Le medie climatiche rilevate dagli anni sessanta agli anni novanta sono le seguenti<ref name="ilmeteo.it">{{cita web|url=http://www.ilmeteo.it/portale/medie-climatiche/Sorisole|titolo=Medie climatiche|accesso=30 settembre 2009}}</ref>:
{{ClimaAnnuale
| nome = BERGAMO-ORIO<br /><small>([[1983]]-[[2012]])</small>
| tempmax01 = 6
| tempmax02 = 8
| tempmax03 = 12
| tempmax04 = 16
| tempmax05 = 21
| tempmax06 = 25
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| tempmin12 = -1
| pioggia01 = 71
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}}
== Storia ==
[[File:Mosaico Piazza Alpini Sorisole.jpg|miniatura|Mosaico in Piazza Alpini]]
L'origine del [[toponimo]] dovrebbe trovare origine da ''Siliceolae'', con il quale si indicherebbe una località posta in prossimità di una strada selciata. Tuttavia questa non è l'unica ipotesi riguardante l'origine etimologica del nome, che potrebbe derivare anche dal nome proprio ''Surridius'', oppure da ''super insulam'', indicando un territorio posto a nord di quella che comunemente è conosciuta come [[Isola bergamasca]]. Anche l'attuale frazione di Azzonica, un tempo separata da Sorisole, ha un'antica origine, tanto che il suo toponimo potrebbe derivare dal nome personale Azzone, di chiara origine [[germani]]ca. Tuttavia queste sono solo ipotesi, non accompagnate da elementi certi.
Nella sua storia Sorisole ha condiviso spesso il proprio destino politico ed amministrativo con il vicino paese di Ponteranica, con il quale si trovava inserito già nella ''corte regia della Morla'' di epoca [[Longobardi|longobarda]].
Ed è a questo periodo che risalgono i primi documenti scritti che attestano l'esistenza del [[borgo (geografia)|borgo]]: nel [[747]] un atto infatti riporta che alcuni terreni appartenenti al ''fundus'' di Sorisole vennero donati dal [[re longobardo]] [[Rachis]] al prete Limenone.
[[File:Sorisole Via Vittorio Veneto.jpg|miniatura|verticale|sinistra|Sorisole antica]]
Il periodo successivo fu caratterizzato dallo sviluppo del [[feudalesimo]] che, inserito nel contesto del [[Sacro Romano Impero]], vide i due borghi finire in gestione alla [[diocesi di Bergamo]] prima, ed ai monaci della [[valle di Astino]] poi, come riportato in documenti e testamenti.
Dopo una breve parentesi comunale (documentata con atti risalenti al [[1249]]), quell'epoca si caratterizzò per i violenti scontri tra le fazioni [[guelfi|guelfe]] e [[ghibellini|ghibelline]], che non risparmiarono nemmeno i borghi di Sorisole ed Azzonica. Entrambi di fazione guelfa, rivestirono un ruolo di primissimo piano nello scenario delle lotte nella provincia bergamasca. Questo costrinse i paesi a dotarsi di fortificazioni intorno al nucleo abitativo.
Le cronache del tempo ci raccontano numerosi fatti di sangue, incendi e distruzioni negli ultimi anni del [[XIV secolo]], con attacchi e rappresaglie a cui pose momentaneamente fine l'intervento di [[Gian Galeazzo Visconti|Galeazzo Visconti]]. La tregua durò poco, tanto che già nel [[1404]] i ghibellini della città di Bergamo attaccarono Sorisole e Ponteranica, distruggendo edifici difensivi e causando più di trecento morti.
La situazione si ribaltò due decenni più tardi con l'arrivo della [[Repubblica di Venezia]] che appoggiava la fazione guelfa. La Serenissima emanò una serie di privilegi ed agevolazioni per Ponteranica e Sorisole, che si erano apertamente schierate a favore della dominazione veneta durante le lotte che questa combatté contro il [[Ducato di Milano]] sostenuto dai ghibellini. Seguirono quindi secoli socialmente e politicamente tranquilli, con l'agricoltura motore trainante dell'economia dell'intera zona, considerata fiscalmente ''terra separata'' e quindi non soggetta a dazi ed imposizioni fiscali.
In quegli anni avvenne l'unione amministrativa tra Sorisole ed Azzonica i cui abitanti, aiutati dai rapporti privilegiati dalla Serenissima, formarono la ''compagnia dei Bastazi'', una cooperativa a cui venne affidata la gestione e lo scarico delle navi nel [[porto di Venezia]], prerogativa mantenuta fino alla [[Caduta della Repubblica di Venezia|caduta della Repubblica di San Marco]], avvenuta nel [[1797]].
Subentrata la [[Repubblica Cisalpina]], diventata nel 1805 [[Regno d'Italia]], con decreto del 31 marzo 1809 Sorisole venne aggregato a Bergamo diventandone una frazione e perdendo ogni autonomia amministrativa. Sconfitto Napoleone e passata la Lombardia agli [[Austriaci]], con sentenza del 26 novembre 1815 ottenne la separazione da Bergamo ricostituendosi come entità autonoma.
Con la [[seconda Guerra di Indipendenza]] Sorisole passò al [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno sabaudo]]. Le elezioni del 1860 nominarono Francesco Bacuzzi primo sindaco.
Il 26 settembre [[1944]] avvenne l’''eccidio di Petosino''. Otto [[partigiani]], cinque nei boschi e prati vicini al paese e tre davanti all'asilo, furono trucidati da militi della [[Repubblica Sociale Italiana|RSI]]. Il giorno seguente venne fucilata la nona vittima.
=== Simboli ===
[[File:Sorisole-Stemma.png|100px|sinistra]] [[File:Gonfalone Sorisole.JPG|140px|destra]]
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con regio decreto del 21 agosto 1937.
; Stemma
{{citazione|[[Campo di cielo]], tre monti al naturale, ristretti su una campagna, quello mediano più alto sormontato da un castello turrito, dietro il castello il sole raggiante.}}
Lo stemma prende spunto dall'ipotesi che il nome Sorisole derivi da ''"sole sorgente"'' poiché dal paese si vede sorgere il sole proprio dietro la catena dei monti che chiudono il territorio.
;Gonfalone
È rappresentato da un drappo di colore rosso ornato di ricami d'argento, con lo stemma e l'iscrizione in argento "Comune di Sorisole". Le parti di metallo e i nastri sono argentati. L'asta verticale è ricoperta di velluto rosso con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia è rappresentato lo Stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati di argento.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Chiesa dei Santi Pietro apostolo e Alessandro di Bergamo ===
{{Vedi anche|Chiesa di San Pietro Apostolo (Sorisole)}}
[[File:Chiesa San Pietro Apostolo di Sorisole.jpg|sinistra|miniatura|upright=1.2|Chiesa Prepositurale Santi Pietro apostolo e Alessandro di Bergamo]]
[[File:pulpito Chiesa S. Pietro Sorisole.jpg|miniatura|upright=0.6|Il pulpito]]
La prima pietra fu posata il 18 maggio [[1704]] in luogo dell'antica parrocchiale dedicata a [[Chiesa della Beata Vergine del Buon Consiglio (Sorisole)|santa Maria]]. La progettazione fu affidata alla famiglia Micheli, stirpe di capimastri e architetti di Albegno, ma vi lavorò anche l'architetto Giovanni Battista Caniana. Fu consacrata il 12 aprile [[1739]], ma i lavori proseguirono ancora per molti anni. La facciata presenta statue di santi dello scultore Anton Maria Pirovano. All'interno le decorazioni a stucco della volta e delle navate, esempi di transizione dal barocchetto allo stile neoclassico, sono opera di [[Camuzio|Carlo Camuzio]], membro della famiglia ticinese che lavorò anche nella [[Cappella Colleoni]] di [[Bergamo]]. La volta presenta cinque grandi dipinti, raffiguranti la ''Storia di san Pietro'', realizzati da Donnino Riccardi a partire dall'agosto [[1787]]. Nella prima cappella sulla destra è presente la pala con la ''Vergine tra i Santi Rocco, Cristoforo, Bernardino da Siena e Sebastiano'', opera di anonimo del primo quarto del Settecento. Sul lato sinistro la prima cappella ospita il [[Battistero|fonte battesimale]] in marmo della metà del XV secolo. Nella cappella successiva è presente la tela dell'Assunta, opera di [[Gian Paolo Cavagna]] dei primi dieci anni del XVII secolo. Sulle pareti laterali due opere di Francesco Zucco entrambe datate [[1611]] raffiguranti l'Adorazione dei pastori e l'Adorazione dei Magi. Il pulpito fu realizzato in collaborazione tra i Caniana ed i [[Fantoni (famiglia)|Fantoni]] fra il 1746 ed il 1750. Pregevole è il coro in legno di noce, opera di Francesco Antonio Caniana e di Giovanni Sanz. Le grandi tele dell'abside sono di [[Mauro Picenardi]], Francesco Silva, [[Vincenzo Angelo Orelli]] e Giovanni Raggi e raffigurano il martirio di S. Alessandro, il martirio di S. Pietro, l'offerta dei pani a [[Melchisedech]], la moltiplicazione dei pani, l'Assunta. La chiesa dispone di due cantorie con organo e controrgano sui due lati della navata. Il vecchio organo nel 1725 fu smontato da Andrea Bossi e sistemato da Giuseppe Serassi. Nel 1779 i fratelli Andrea e Giovanni Serassi ne realizzano uno nuovo. Venne poi rifatto nel 1869 dai fratelli Parolini, nel 1903 da Luigi Balicco Bossi e nel 1979 da Emilio Piccinelli. In sacrestia vi sono i ritratti di numerosi parroci. Spicca quello di don Lorenzo Calvi eseguito da [[Vittore Ghislandi]], più conosciuto come Fra' Galgario. Sono pure presenti altri dipinti: quello di S. Francesco con il benefattore Lanfranchi di anonimo del secondo quarto del Seicento e la tela con la Madonna con Gesù Bambino, i dogi, una dogaressa ed un gentiluomo databile tra il XVI e XVII secolo, opera di Jacopo Negretti detto [[Palma il Giovane]]. Fra i vari mobili di pregevole fattura è presente quello realizzato da [[Giuseppe Caniana]] eseguito dal 1752 al 1753<ref name=chiesa>''Santi Pietro e Alessandro in Sorisole'', Fondazione Adriano Bernareggi, Bergamo, 2006</ref>.
=== Chiesa di San Pietro ''in vinculis'' ===
[[File:San Pietro in vincoli in Sorisole, Bergamo, Italy.jpg|miniatura|upright=0.5|Chiesa di San Pietro ''in vinculis'']]
Prima parrocchiale del paese, non si hanno notizie certe sulla sua fondazione. In una relazione redatta il 15 settembre [[1666]] si scriveva che la chiesa era ritenuta fra le più antiche della diocesi. Probabilmente di epoca longobarda, il primo documento in cui è citata è datato 1º luglio [[1184]]. Ne parlano altri documenti datati 23 febbraio [[1250]] e giugno [[1337]]. Il titolo di parrocchiale passò nel XVI secolo alla Chiesa di Santa Maria. Il campanile in pietra, databile XII secolo, presenta una monofora su ogni lato ed è addossato al fianco nord della chiesa. La parete ovest presenta due strati di affreschi. I più recenti, risalenti al XIV e XV secolo, raffigurano [[Sant'Agata]], la Madonna in trono con Bambino e [[Santa Caterina d'Alessandria]]<ref name=chiesa/>.
=== Aree naturali ===
==== Parco dei Colli di Bergamo ====
[[File:segnaleticaparco.jpg|upright=0.7|miniatura|Segnaletica Parco dei Colli</div>]]
Istituito con Legge Regionale n. 36 del 18 agosto 1977, è un'area naturale protetta comprendente l'intero territorio comunale, oltre che parte di altri nove Comuni limitrofi. È collocato sulle prime propaggini delle Prealpi Orobie, tra i colli della città di Bergamo e la vetta del [[Canto Alto]]. Sono presenti boschi cedui di [[castagno]], [[fraxinus|frassino]], [[carpinus|carpino]], [[Quercus petraea|rovere]]<ref>{{cita libro|nome=Lelio|cognome=Pagani|titolo=Il Parco dei Colli di Bergamo|anno=1986||città=Bergamo}}</ref>. Per quanto riguarda la flora si possono osservare l'[[asfodelo]], il [[Lilium bulbiferum|giglio rosso]], il [[giglio martagone]], la [[peonia]] selvatica, il [[bucaneve]], la rosa di natale. È presente il [[capriolo]], la [[volpe]], il [[Meles meles|tasso]] e per quanto riguarda gli uccelli sono segnalati il [[picchio]] rosso, il [[fringuello]], l'[[allocco]], la [[Buteo buteo|poiana]]<ref>{{cita libro|||titolo=Aree protette della provincia di Bergamo| |editore=Provincia di Bergamo |}}</ref>. Numerosi sono i sentieri per escursioni adatte ad ogni esigenza: dalla semplice passeggiata a divertenti percorsi in mountain-bike. A fianco del torrente Quisa, immersa nel verde, si snoda una pista ciclopedonale adibita solo allo svago.
[[File:Org fdf62d4c732082ee 1577178214000.jpg|miniatura|Falesia Corna di Marte]]
==== Falesia "Cörna di Marte" ====
Struttura rocciosa situata poco sopra il paese, è attrezzata per il free climbing. È utilizzata dagli arrampicatori per l'allenamento, soprattutto in autunno e inverno per la felice esposizione al sole. Si raggiunge partendo dalla località Baderem e seguendo la segnaletica si raggiunge la sorgente del [[Morla (torrente)|torrente Morla]]. Cambiato il versante orografico si arriva alla base della placca rocciosa dove è presente una bacheca con la descrizione delle vie di salita<ref>L.Benedetti, C.Carissoni, C.Gotti, ''InCanto'', Ferrari Editrice, pag. 132</ref>.
== Cultura ==
=== Biblioteche ===
La biblioteca comunale ha due sedi: a Sorisole presso il Municipio ed a Petosino presso il Centro civico. Appartiene al sistema bibliotecario intercomunale Area Nord-Ovest della provincia di Bergamo.
=== Scuole ===
È presente l'Istituto Comprensivo Statale “Antonio Lanfranchi”, costituitosi il 1º settembre 2000, che comprende tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado del Comune. Ha due sedi: a Sorisole ed a Petosino. Per le superiori gli studenti sorisolesi frequentano nella maggioranza gli istituti della limitrofa città di Bergamo e così per l'università, anche se in questo caso tanti frequentano pure le università di Milano.
Il primo documento relativo all'istruzione scolastica a Sorisole è il testamento del 1625 di Antonio Lanfranchi che destina parte della sua eredità al pagamento di un maestro che insegni a leggere e scrivere agli abitanti del paese. Altri documenti del 1856 e del 1884 attestano la presenza di scuole elementari. Solamente nel 1963 vengono istituite le allora scuole medie inferiori a Sorisole e Petosino.<ref>{{cita web|url=http://www.icsorisole.it/cennistorici|titolo=Istituto Comprensivo Statale Lanfranchi|accesso=31 ottobre 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130114021006/http://www.icsorisole.it/cennistorici}}</ref>
== Società ==
[[File:Sorisole da nordest.jpg|miniatura|upright=1.5|Sorisole da nordest]]
=== Evoluzione demografica ===
Sorisole, limitrofo alla città di Bergamo, quindi appetibile per la possibilità di usufruire facilmente di tutti i servizi amministrativi, infrastrutturali e sociali, ha visto dagli anni sessanta del novecento un notevole incremento edilizio che ha portato al raddoppio del numero degli abitanti in pochi decenni. I dati censuari consentono di conoscere l'evoluzione nel tempo della popolazione: dalle classi di età, alla composizione delle famiglie, dalla suddivisione per attività economica a quella per grado di istruzione:<ref>''Popolazione residente nelle province italiane, 12º, 13º, 14º Censimento generale della popolazione'',ISTAT.</ref>
{{Demografia/Sorisole}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
La presenza di cittadini stranieri è diventata significativa a partire dagli anni novanta. Al 31 dicembre 2013 risiedono 547 stranieri che rappresentano il 5,9% della popolazione. Maggiormente rappresentate sono le seguenti cittadinanze:
* [[Marocco]]: 91
* [[Romania]]: 68
* [[Bolivia]]: 65
* [[Ucraina]]: 37
* [[Albania]]: 37
* [[Tunisia]]: 30
* [[Nigeria]]: 30
* [[Senegal]]: 26
* [[Cina]]: 20
=== Religione ===
[[File:Santella Via Piave.jpg|miniatura|upright=0.5|Santella in Via Piave]]
È da ritenersi acquisito il dato che la parrocchia San Pietro di Sorisole esista almeno dal secolo XI. Con bolla in data 10 maggio [[1479]] il [[papa Sisto IV]] concesse ai sorisolesi l'“juspatronatus”, il diritto cioè di scegliersi direttamente il parroco. Questo a seguito della costituzione del beneficio parrocchiale avvenuta nel [[1478]] consistente nel mettere a disposizione della parrocchia i fondi necessari al mantenimento del parroco. Il diritto continuò nei secoli fino a quando i capifamiglia, con votazione del 3 aprile [[1949]], vi rinunciarono<ref>Marino Paganini, op. cit., pp. 28, 29</ref>.
Nel [[1935]] venne istituita la seconda parrocchia, dedicata alla Beata Vergine del Buon Consiglio, nella frazione Petosino, mentre la terza, dedicata a San Giuseppe, fu istituita nel [[1958]] nella frazione Azzonica<ref>Lelio Pagani, op. cit., p. 77</ref>.
Oltre alle sette chiese aperte normalmente al culto, sono presenti, disseminati su tutto il territorio, ben trentotto<ref>P.Ceruti,D.Monardo,G.Zenoni,M.Zenoni ''Santelle nel territorio di Sorisole'', Comune di Sorisole, 2001</ref> [[capitelli votivi]] o santelle nei quali vi sono notevoli opere pittoriche.
=== Qualità della vita ===
Il reddito imponibile IRPEF del 2011, dichiarato da {{formatnum:5113}} persone fisiche, ammonta complessivamente a {{m|118935966|u=€}} per una media pro-capite di {{m|23261|u=€}}. Il 16,4% ha dichiarato redditi tra i 10.000 ed i 15.000 euro, il 23,6% tra i 15.001 ed i 20.000, il 22,8% tra i 20.001 ed i 26.000, il 13,5% tra i 26.001 ed i 33.500, solo l'1.2% ha dichiarato redditi oltre i 100.000 euro. La media provinciale è stata di 24.109 euro<ref>{{cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/016/202/statistiche/redditi2011.html|titolo=Comuni-italiani.it - Statistiche redditi Irpef 2011|accesso=9 gennaio 2013}}</ref>
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
La [[Strada statale 470 della Valle Brembana|Strada Statale 470 della Val Brembana]] attraversa il territorio comunale.
=== Ferrovie ===
L'abitato era servito dalle stazioni di Ponteranica-Sorisole e Petosino poste lungo la [[ferrovia della Valle Brembana]], attiva fra il [[1906]] e il [[1966]]. La seconda di esse era raccordata con la locale Società del Gres.<ref>{{cita libro| autore=Giulio Leopardi, Carlo Ferruggia, Luigi Martinelli| titolo=Treni e tramvie della Bergamasca| anno=1988| editore=Editrice Cesare Ferrari| città=Clusone| cid=Leopardi, Ferruggia, Martinelli (1988)}}</ref>
=== Mobilità urbana ===
Sorisole è servito da due linee della rete di autobus (7 e 9), gestite da [[Azienda Trasporti Bergamo|ATB Consorzio]].
É in corso la progettazione di una nuova linea di tram (T2 Bergamo-Villa d'Almè) che prevede una fermata presso la frazione di Petosino. Sarà gestita da [[Tramvie Elettriche Bergamasche|TEB]].<ref>{{Cita web|url=http://www.teb.bergamo.it/it/teb/progetti-/linea-t2-bergamo-villa-dalm-1|titolo=Linea T2 Bergamo-Villa d'Almè}}</ref>
== Sport ==
La società sportiva di Sorisole, fondata nel 1968, si chiama Polisportiva Sorisolese; la formazione ha sempre militato in campionati provinciali a carattere dilettantistico.
A Petosino vi è la società Virtus Oratorio Petosino, rifondata nel 2007, con squadre che gareggiano nei campionati dilettantistici di calcio e pallavolo.
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|[[1860]]||Francesco Bacuzzi||[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1863]]||Francesco Cometti||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1864]]||Alessandro Baggi||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1866]]||Pietro Cerboni||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1869]]||Bernardo Aguti||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|||Alessandro Brugnetti||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1872]]||Andrea Bacuzzi||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1875]]||Giovanni Cometti||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1879]]||Giovanni Battista Baggi||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1881]]||Pietro Brugnetti||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1881]]||Giovanni Battista Baggi||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1884]]||Andrea Bacuzzi||[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1888]]||Andrea Bacuzzi||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|8 gennaio [[1896]]|16 agosto [[1899]]|Santo Aguti||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|31 agosto [[1899]]||Antonio Carminati||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|27 luglio [[1905]]|19 settembre [[1907]]|Antonio Carminati||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|20 ottobre [[1907]]|25 maggio [[1908]]|Alessandro Brugnetti||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|25 maggio [[1908]]|23 luglio [[1910]]|Giacomo Zambelli||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|1º ottobre [[1910]]||Alessandro Pasta||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|24 febbraio [[1912]]|9 dicembre [[1920]]|Elia Brugnetti||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|9 dicembre [[1920]]|21 marzo [[1925]]|Antonio Agazzi||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|3 ottobre [[1925]]||Gedeone Blondel||Commissario|}}
{{ComuniAmminPrec|3 giugno [[1926]]|22 agosto [[1940]]|Elia Mosconi||Podestà|}}
{{ComuniAmminPrec|28 agosto [[1940]]|13 giugno [[1942]]|Elia Brugnetti||Delegato podestarile|}}
{{ComuniAmminPrec|16 luglio [[1942]]|2 marzo [[1943]]|Luigi Barbaro||Commissario|}}
{{ComuniAmminPrec|2 marzo [[1943]]|10 novembre [[1943]]|Pietro Castelli||Commissario|}}
{{ComuniAmminPrec|10 novembre [[1943]]|24 aprile [[1945]]|Guido Ferrari||Commissario|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1945]] D.P.|[[1945]]|Pietro Lanfranchi||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1945]] D.P.|[[1945]]|Osvaldo Angiolini||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1945]] D.P.|3 marzo [[1946]]|Carilio Cornolti||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|31 marzo [[1946]]|16 giugno [[1951]]|Antonio Milesi||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|7 maggio [[1951]]|25 agosto [[1954]]|Angelo Belotti||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|16 ottobre [[1954]]|30 dicembre [[1957]]|Mario Cometti||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|23 dicembre [[1958]]|22 novembre [[1960]]|Tarcisio Brugnetti||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|14 dicembre [[1960]]|4 dicembre [[1964]]|Lorenzo Cortesi|DC|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|5 dicembre [[1964]]|4 aprile [[1970]]|Lorenzo Cortesi|DC|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|25 giugno [[1970]]|21 aprile [[1975]]|Pietro Mocchi|DC|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|12 luglio [[1975]]|18 aprile [[1980]]|Vittorio Agazzi|DC|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|25 giugno [[1980]]|4 settembre [[1981]]|Lorenzo Musitelli|DC|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|4 settembre [[1981]]|27 marzo [[1985]]|Guglielmo Magri|DC|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|28 giugno [[1985]]|30 agosto [[1990]]|Adriano Baggi|DC|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|30 agosto [[1990]]|4 gennaio [[1991]]|Antonino Simula||Commissario|}}
{{ComuniAmminPrec|4 gennaio [[1991]]|23 luglio [[1991]]|Leonida Rosati|[[Democrazia Cristiana|DC]], Lista Unitaria ([[Partito Comunista Italiano|PCI]]), Indipendenti Cattolici, [[Partito Socialista Italiano|PSI]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|24 settembre [[1991]]|9 aprile [[1992]]|Giuliano Tasca|DC, [[Lega Nord]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|9 aprile [[1992]]|25 novembre [[1992]]|Lucio Marotta||Commissario|}}
{{ComuniAmminPrec|27 novembre [[1992]]|25 gennaio [[1993]]|Giulio Corti|DC, Lega Nord|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|25 gennaio [[1993]]|28 luglio [[1994]]|Eugenio Zambelli|DC, Lega Nord|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|20 novembre [[1994]]|21 marzo [[1998]]|Lino Taschini|Lega Nord, Indipendenti Cattolici, Unità e Rinnovamento|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|29 novembre [[1998]]|25 maggio [[2003]]|Simone Stecchetti|Lega Nord|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|26 maggio [[2003]]|14 aprile [[2008]]|Simone Stecchetti|Forza Italia, Lega Nord|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|15 aprile [[2008]]|6 ottobre [[2009]]|Eros Mastrobuono|Popolo Libertà, Lega Nord|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|6 ottobre [[2009]]|30 marzo [[2010]]|Lucio Marotta||Commissario|}}
{{ComuniAmminPrec|31 marzo [[2010]]|30 maggio [[2015]]|Stefano Gamba|Progetto Comune|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrecFine|Nome=Stefano Vivi|Partito=Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d'Italia|Carica=Sindaco|Inizio=31 maggio [[2015]]|Fine=In carica}}
== Galleria d'immagini ==
<gallery perrow="7">
File:Sorisole centro.jpg|<div align="center">Vista del centro di Sorisole</div>
File:Chiesa Madonna dei campi, Sorisole, Bergamo.jpg|<div align="center">Chiesa Madonna dei Campi</div>
File:Chiesa B.V.B.Consiglio Petosino - Sorisole (Bergamo).jpg|<div align="center">Chiesa B. V. B. Consiglio a Petosino</div>
File:Chiesa S. Giuseppe, Azzonica, Sorisole (Bergamo).jpg|<div align="center">Chiesa S. Giuseppe ad Azzonica</div>
File:Canto Alto dal Monte Luvrida.jpg|<div align="center">Monte Canto Alto</div>
File:Frazione Sant'Anna.jpg|<div align="center">Nucleo abitato di Sant'Anna</div>
File:Portale Lanfranchi.jpg|<div align="center">Portale seicentesco in Via Colronco</div>
File:Vista del centro di Petosino, 2019.jpg|Vista del centro di Petosino
</gallery>
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Giovanni Suardi, ''Memorie intorno al fu prevosto di Sorisole d. Gio. Antonio Rubbi'', Bergano, dalla tipografia di Pietro Cattaneo, 1857.
* Giacomo Tomasoni, ''Volti e fasti di una Parrocchia'', Parrocchia di Sorisole, 1963.
* Marino Paganini, ''SORISOLE Dal sec. VIII d.C. al XIX'', Cassa rurale ed artigiana di Sorisole, 1986.
* Lelio Pagani, ''Il Parco dei Colli di Bergamo'', Bergamo, 1986.
* Luigi Pagnoni, ''Chiese parrocchiali bergamasche: appunti di storia e arte'', Bergamo 1992, 324.
* S. Langè, G. Pacciarotti, ''Barocco Alpino. Arte e architettura religiosa del Seicento: spazio e figuratività'', Milano 1994, 220.
* P. Ceruti, D. Monardo, G. Zenoni, M. Zenoni, ''Santelle nel territorio di Sorisole'', Comune di Sorisole, 2001.
* Lucio Benedetti, Chiara Carissoni, Claudio Gotti. ''InCanto: storia, natura ed itinerari del Canto Alto''. Clusone, Ferrari, 2005.
* ''Santi Pietro e Alessandro in Sorisole'', Fondazione Adriano Bernareggi, Bergamo, 2006.
* Maria Cornelia Carlessi, ''La scuola elementare di Sorisole, tra storia, memoria e appartenenza'', Comune di Sorisole, 2008.
* Paolo Mazzariol, ''I Camuzio di Montagnola. Stuccatori a Bergamo e nel Bergamasco'', in Giorgio Mollisi (a cura di), Svizzeri a Bergamo nella storia, nell'arte, nella cultura, nell'economia dal '500 ad oggi. Campionesi a Bergamo nel Medioevo, Arte&Storia, anno 10, numero 44, settembre-ottobre 2009, 236-245 (con ampia bibliografia).
* Alan Cxla, ''Geografia a parte''
== Voci correlate ==
* [[Canto Alto]]
* [[Parco dei Colli di Bergamo]]
* [[Giovanni Antonio Rubbi]]
* [[Joe Bacuzzi]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{ToponimoLombardia}}
{{Parco dei Colli di Bergamo}}
{{Comuni della provincia di Bergamo}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Bergamo}}
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