Valle di Cadore: differenze tra le versioni
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|Superficie=40.64
|Note superficie=[http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/dawinciMD.jsp?a1=m0GG0c0I0&a2=mG0Y8048f8&n=1UH92M09OG0&v=1UH0D807RR40000 Consultazione dati del 14º Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni - Tavola: Superficie territoriale (km²) - Belluno (dettaglio comunale)]
|Sottodivisioni=Suppiane, Vallesina, [[Venas di Cadore]]
|Divisioni confinanti=[[Cibiana di Cadore]], [[Ospitale di Cadore]], [[Perarolo di Cadore]], [[Pieve di Cadore]], [[Vodo di Cadore]]
|Zona sismica =
|Gradi giorno = 4003
|Nome abitanti=vallesani
|Patrono=san [[Martino di Tours]]
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}}
'''Valle di Cadore''' (''Val'' in [[lingua ladina|ladino]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{
Il comune si trova nel fondovalle pianeggiante alle pendici dell'[[Antelao]] ({{M|3
== Storia ==
[[File:Duranno1.jpg|miniatura|sinistra|La catena [[Cima dei Preti]]-[[Monte Duranno|Duranno]] con la [[Chiesa di San Martino Vescovo (Valle di Cadore)|chiesa di San Martino]].]]
Il comune, di antica origine, sede anche di un castrum romano, era attraversato da una strada chiamata "della Greola" che, salendo da [[Perarolo di Cadore]], proseguiva poi verso nord nella [[valle del Boite]] a costituire, almeno dall'[[XI secolo]], l'[[Strada Regia di Alemagna|Antica Strada Regia]]. Secondo il topografo [[Alessio De Bon]] questo tratto era, in epoca romana, parte della [[via Claudia Augusta Altinate]], che proseguiva lungo il [[Cadore|centro Cadore]] fino al [[passo di Monte Croce di Comelico]] passando per la [[val d'Ansiei]]<ref>''La topografia dell'antica Italia Settentrionale da Alessio de Bon ad oggi - Metodi e scoperte''. Atti del Convegno di studi del 17 ottobre 1998 a Calalzo di Cadore a cura di Renza Fiori.</ref>.
Molti i ritrovamenti di reperti risalenti all'età romana, come una lapide databile al I sec. d.C., una moneta raffigurante [[Druso]], vasi, armi e bronzi ora esposti al [[MARC - Museo Archeologico Cadorino]]<ref>[http://www.magnificacomunitadicadore.it Magnifica Comunità di Cadore]</ref>.
Nel 1508, in località Rusecco, si combatté la [[Battaglia di Cadore]] durante la quale i cadorini, con i veneziani, uscirono vincitori sulle truppe di [[Massimiliano I d'Austria]]. Ancora oggi è presente il palazzo Costantini Lanza (ora sottoposto a tutela artistica) dove soggiornò [[Bartolomeo d'Alviano]], che guidò le truppe veneziane. Un'altra costruzione dell'epoca presente ancor oggi è la Casa Costantini de' Leoni.
Altre costruzioni del periodo veneziano sono rintracciabili nella strada che porta alla chiesa di San Martino. Quest'ultima, costruita intorno al XIII secolo, venne restaurata nel 1473
Nella notte tra il 20 e il 21 novembre 1869 il paese di Valle fu oggetto di un incendio che distrusse il paese e rese 23 famiglie e 120 abitanti privi della propria abitazione. In questa occasione, il 28 novembre 1868, il Sindaco di San Pietro di Cadore inviò una circolare diretta ai Sindaci della Provincia per richiedere aiuti in denaro, terminando la supplica con queste parole:
Da citare anche i ritrovamenti di manici di brocca con dediche in [[lingua venetica]] alla divinità Loudera e, di epoca romana, resti di ville ad ipocausto e di mosaici.
===Simboli===
Lo stemma comunale è stato concesso con regio decreto del 9 dicembre 1941.<ref>{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/8e9e9e48-0969-4e1e-8625-4ab9f10869c6/1837-valle-di-cadore|titolo=Bozzetto dello stemma del Comune di Valle di Cadore|accesso=26 settembre 2024|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città}}</ref>
{{Citazione|Partito: nel 1º d’azzurro, all'[[Abete (araldica)|abete]] affiancato da due [[Torre (araldica)|torri]] a due piani al naturale, quadrate, merlate e uscenti dai lati e ad esse incatenato di nero, sulla terrazza di verde; al 2º di rosso, a due [[Spada (araldica)|spade]] d'argento con impugnature d'oro, decussate, alla fascia d'argento ondata in punta. [Capo del Littorio]. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Il gonfalone, concesso con DPR del 20 gennaio 1998<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?5726|titolo=Valle di Cadore|accesso=26 settembre 2024|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>, è un drappo partito di rosso e di azzurro.
== Monumenti e luoghi di interesse ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.vallevenasdicadore.it|
{{Comuni del Cadore}}
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