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| Data elezione = 21-9-2020
| Data istituzione =
| Sottodivisioni = Panaia, Carciadi
| Divisioni confinanti = [[Drapia]], [[Joppolo]], [[Limbadi]], [[Nicotera]], [[Ricadi]], [[Rombiolo]], [[Zungri]]
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'''Spìlinga''' è un [[
== Geografia fisica ==
{{...|centri abitati d'Italia}}Il centro sorge sulle colline nei contrafforti settentrionali del Monte Poro, a breve distanza dal litorale tirrenico vibonese.
== Origini del nome ==
Ecco quanto riferisce in un suo saggio il filologo tedesco Gerhard Rohlfs (Berlino, 1892
Per il Rohlfs quindi questo termine sarebbe la riprova che il greco calabrese, ancora ben vivo nel secolo XIX, e trascinatosi stancamente fino alla metà del secolo XX, periodo in cui il Rohlfs lo studiò, nella Bovesìa (così viene chiamata l'area grecofona dell'Aspromonte), non era discendente dalla medievale [[koinè]] bizantina ma discendeva autonomamente dalla parlata greca antica propria della Magna Grecia.
== Storia ==
{{...|centri abitati d'Italia}}
===Simboli===
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 3 luglio 1962.<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?2840|titolo=Spilinga|accesso=10 giugno 2024|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref> Lo stemma si può blasonare:
{{Citazione|D'argento, all'albero al naturale, il tronco attraversato dal [[Bove (araldica)|bue]] pezzato, l'albero nodrito e il bove sostenuto dal colle di verde, fondato in punta; alla [[bordura]] d'azzurro. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di azzurro.
==Monumenti e luoghi d'interesse==
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* Chiesa di Carciadi: dedicata a santa Maria della Misericordia, fa capolino dal punto più alto dell'abitato
* Chiesa di Panaìa: dedicata alla Madonna dei Cento Ferri.
* [[Acquedotto]] rurale: a circa due chilometri dall'abitato, sulla strada per Vibo Valentia. La struttura in pietra ad archi dell'acquedotto,
* Grotte eremitiche: nei dintorni di Spilinga si trovano diverse grotte, per la maggior parte grotte naturali, scelte dagli eremiti in epoca medievale come luogo di rifugio e di preghiera. Di particolare interesse è la grotta di San Leo, nella valle fra Spilinga e [[Carìa]], in cui rimangono cinque frammenti di affreschi del XVI sec.<ref>G. Musolino, Santi eremiti italogreci. Grotte e chiese rupestri in Calabria, Rubbettino Editore, 2002</ref>
* Valle Ruffa: attraversata dalla fiumara del Capo Vaticano, o della Ruffa<ref>{{cita web|url=http://www.tropeamagazine.it/pelliccia|titolo=Statistica delle acque fluenti nel territorio di Tropea}}</ref>, si estende lungo i confini dei Comuni di [[Drapia]], Spilinga e [[Ricadi]]. Molto interessante sotto l'aspetto naturalistico, ospita una ricca varietà di fauna e di flora (è presente fra l'altro una rara felce tropicale, la [[Woodwardia radicans]]). La valle è interessante anche da un punto di vista storico: lungo il percorso del torrente si incontrano i resti di antichi mulini, alcuni ancora ben conservati, altri ridotti a ruderi. La gran parte di questi mulini è stata attiva fino agli anni cinquanta e costituiva un'importante risorsa economica
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