Signal Intelligence Service: differenze tra le versioni

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[[File:Arlington Hall 1943.jpg|thumbnail|300px|Personale dellꞌUdell'U.S. Army Signals Intelligence Service ad [[Arlington Hall]] (1943 circa)]]
Il '''''Signal Intelligence Service''''' ('''SIS''') era una divisione dellꞌdell'[[United States Army|Esercito degli Stati Uniti dꞌAmericad'America]] durante la [[seconda guerra mondiale]]. Essa fu fondata nel 1930 per redigere codici per lꞌEsercitol'Esercito. Nel 1943 fu rinominato ''Signal Security Agency'' e nel settembre del 1945 divenne [[Army Security Agency]].<ref>[https://www.nsa.gov/about/cryptologic-heritage/center-cryptologic-history/pearl-harbor-review/sis/ Signal Intelligence Service], NSA Center for Cryptologic History, accesso 4 aprile 2019</ref>
Per gran parte della guerra aveva il suo quartier generale ad [[Arlington Hall]]
(ex ''campus'' dello Arlington Hall Junior College Femminile), su Arlington Boulevard in [[Contea di Arlington|Arlington]], [[Virginia]], sul [[Potomac (fiume)|fiume Potomac]], da [[Washington, D.C.|Washington (D.C.)]]. Durante la II Guerra mondiale, divenne noto come [[Army Security Agency]], e le sue risorse furono riassegnate alla nuova [[National Security Agency|National Security Agency (NSA)]].
 
== Storia ==
Il Signal Intelligence Service faceva parte del [[Signal Corps (United States Army)|U.S. Army Signal Corps]] per gran parte della II guerra mondiale. A quel tempo il Signal Corps era un ufficio nei quartieri generali del Dipartimento dellꞌEsercitodell'Esercito, oltre ad essere un ramo dellꞌEsercitodell'Esercito presso il quale il personale era impiegato o temporaneamente trasferito. Il Signal Corps forniva allꞌEsercitoall'Esercito, fra lꞌaltrol'altro, apparecchiature di comunicazioni e fotografiche e servizi.
 
Il Signal Corps addestrava anche personale e unità di segnalazione per servizi delle forze sul campo. LꞌevoluzioneL'evoluzione e le attività del Signal Intelligence Service prima della e durante la II Guerra Mondiale sono descritte dettagliatamente nel Capitolo XI di "''Signal, Security, Intelligence''," (pp.&nbsp;327–350) in ꞌꞌThe''The Signal Corps: the Outcome, an official history of the Signal CorpsꞌꞌCorps''.<ref>{{en}} [https://history.army.mil/html/books/010/10-18/CMH_Pub_10-18.pdf Thompson, George R. and Harris, Dixie R., The Signal Corps: The Outcome. Washington: Center of Military History, 1966]</ref>
 
I capitoli 2 e 3 (pp.&nbsp;4–25) nel "Army Field Manual FM 11-35", del 1942, descrivono lꞌorganizzazionel'organizzazione del Signal Intelligence Service nel War Dipartimento della Guerra e nelle forze in campo, nonché le funzioni svolte dalle unità del SIS.<ref>{{en}} [https://digitalcommons.unl.edu/dodmilintel/113/ FM 11-35, Signal Corps Intelligence, 2 settembre 1942]</ref> Quando fu redatto, questo manuale fu segnato con la scritta "RESTRICTED" (Riservato).
 
[[William Friedman]] diede inizio alla divisione con tre "criptoanalisti junior" nellꞌaprilenell'aprile 1930, e i loro nomi erano [[Frank Rowlett]], [[Abraham Sinkov]] e [[Solomon Kullback]]. Prima di allora, tutti e tre avevano insegnato matematica e nessuno di loro aveva una qualche esperienza di criptoanalisi. Friedman era un genetista che svilupposviluppò la sua conoscenza di criptologia presso il Dipartimento Cifratura dei Laboratori di cifratura [[George Fabyan]] sul Riverbank dal 1915 al 1917, prima della [[prima guerra mondiale]].<ref>{{cita web|url=http://www.nsa.gov/about/cryptologic_heritage/center_crypt_history/almanac/index.shtml |titolo=Cryptologic Almanac – NSA/CSS |editore=Nsa.gov |data=15 gennaio 2009|accesso=15 febbraio 2014}}</ref> Oltre a decifrare i codici stranieri,<ref name="test">[http://www.americanheritage.com/articles/magazine/ah/2009/3/2009_3_52.shtml Bernard A. Weisberger] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100419012440/http://www.americanheritage.com/articles/magazine/ah/2009/3/2009_3_52.shtml |date=19 aprile 2010 }} "Eavesdropping on the Rising Sun,", ''American Heritage'', Fall 2009.</ref> essi erano responsabili di qualcosa che non aveva nulla a che fare con i sistemi di codifica del [[United States Department of War|Dipartimento U.S.A. della guerra]]. Il SIS inizialmente lavorava con un budget estremamente limitato, mancando delle apparecchiature necessarie affinché gli analisti potessero intercettare i messaggi per impratichirsi nella decifrazione.
{|class="graytable"
| [[File:William-Friedman.jpg|center|210px220px]]
| [[File:Frank Rowlett.jpg|center|200px220px]]
| [[File:AbrahamSinkov.jpg|center|210px220px]]
| [[File:Solomon-kullback.jpg|center|200px220px]]
| [[File:CaracristiPortrait.jpg|center|200px220px]]
|-
| align="center"|[[William Friedman]] (capo del SIS)
| align="center"|[[Frank Rowlett]] (criptoanalista juniorjr.)
| align="center"|[[Abraham Sinkov]] (criptoanalista juniorjr.)
| align="center"|[[Solomon Kullback]] (criptoanalista juniorjr.)
| align="center"|[[Ann Z. Caracristi]] (criptoanalista)
|}
 
LꞌorganizzazioneL'organizzazione crebbe rapidamente e furono fatti sforzi per reclutare donne intelligenti. Entro la fine della guerra, gran parte dello staff del SIS, qualcosa come 7000 su un totale di 10500, era costituito da donne. [[Ann Z. Caracristi]], che più tardi sarebbe diventata Vicedirettrice della [[National Security Agency]], iniziò qui la sua carriera e fu una brava decifratrice dei [[Codici dellꞌesercitodell'esercito e della diplomazia giapponese|codici dellꞌesercitodell'esercito giapponese]]. LꞌunitàL'unità nella quale lavorava, ampiamente dotata di personale e condotta da donne, produceva un flusso di intercettazioni dal sistema di codifica navale "2468", che consentì lꞌaffondamentol'affondamento di due terzi della marina mercantile giapponese.<ref name=mundy>{{cita libro|cognome=Mundy|nome=Liza|titolo=Code Girls: The Untold Story of the American Women Code Breakers of World War II|url=https://archive.org/details/codegirlsuntolds0000mund|editore=Hachette Books|città=New York, Boston|anno=2017|isbn=978-0-316-35253-6|lingua=en}}</ref>
 
 
 
A metà della [[II guerra mondiale]], nel 1943, lꞌArmy Signal Intelligence Service (più tardi Army Security Agency) iniziò a intercettare il traffico [[Unione Sovietica|sovietico]] di ꞌꞌintelligenceꞌꞌ inviato principalmente da [[New York City]]; al progetto fu assegnato il nome in codice "[[Progetto Venona |Venona]]". Benchè gli Stati Uniti fossero diventati alleati dellꞌUnione Sovietica nel 1941, molti funzionari sospettavano del governo e della società comunista. Entro il 1945, qualcosa come 200000 messaggi erano stati trascritti, una misura dellꞌattività sovietica.
 
Il 20 dicembre 1946, dopo la guerra e al tempo dellꞌaumento delle tensioni USA con lꞌUnione Sovietica, [[Meredith Gardner]] compì la prima decifrazione del codice Venona. I messaggi decifrati rivelarono lꞌesistenza dello spionaggio sovietico riguardo al ꞌꞌtop-secretꞌꞌ [[Progetto Manhattan]] presso il Laboratorio Nazionale di Los Alamos, dove era stato sviluppato, e le cui ricerche continuavano il progetto di [[Arma nucleare|bomba atomica]]. Il progetto Venona era talmente secretato, che il governo non portò mai lꞌevidenza da questi messaggi davanti a un tribunale al fine di perseguire gli agenti responsabili dello spionaggio.
== Rete dꞌintercettazioni ==
[[File:Arlington Hall 1943.jpg|thumbnail|300px|Personale dellꞌU.S. Army Signals Intelligence Service ad [[Arlington Hall]] (1943 circa)]]
Le rete dꞌintercettazioni dellꞌEsercito statunitense durante la seconda guerra mondiale contava su sette stazioni fisse, che si concentravano sui segnali militari giapponesi e sul traffico diplomatico dellꞌ[[Potenze dell'Asse|Asse]]:<ref>Budiansky, 2000, p. 357</ref>
 
A metà della [[II guerra mondiale]], nel 1943, lꞌArmyl'Army Signal Intelligence Service (più tardi Army Security Agency) iniziò a intercettare il traffico [[Unione Sovietica|sovietico]] di ꞌꞌintelligenceꞌꞌ''intelligence'' inviato principalmente da [[New York City]]; al progetto fu assegnato il nome in codice "[[Progetto Venona |Venona]]". BenchèBenché gli Stati Uniti fossero diventati alleati dellꞌUnionedell'Unione Sovietica nel 1941, molti funzionari sospettavano del governo e della società comunista. Entro il 1945, qualcosa come 200000 messaggi erano stati trascritti, una misura dellꞌattivitàdell'attività sovietica.
 
Il 20 dicembre 1946, dopo la guerra e al tempo dellꞌaumentodell'aumento delle tensioni USA con lꞌUnionel'Unione Sovietica, [[Meredith Gardner]] compì la prima decifrazione del codice Venona. I messaggi decifrati rivelarono lꞌesistenzal'esistenza dello spionaggio sovietico riguardo al ꞌꞌtop''top-secretꞌꞌsecret'' [[Progetto Manhattan]] presso il Laboratorio Nazionale di Los Alamos, dove era stato sviluppato, e le cui ricerche continuavano il progetto di [[Arma nucleare|bomba atomica]]. Il progetto Venona era talmente secretato, che il governo non portò mai lꞌevidenzal'evidenza da questi messaggi davanti a un tribunale al fine di perseguire gli agenti responsabili dello spionaggio.
 
== Rete d'intercettazioni ==
 
Le rete dꞌintercettazionid'intercettazioni dellꞌEsercitodell'Esercito statunitense durante la seconda guerra mondiale contava su sette stazioni fisse, che si concentravano sui segnali militari giapponesi e sul traffico diplomatico dellꞌdell'[[Potenze dell'Asse|Asse]]:<ref>Budiansky, 2000, p. 357</ref>
 
* [[Vint Hill Farms Station]], [[Warrenton (Virginia)|Warrenton]] ([[Virginia]])
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<references/>
== Collegamenti esterni ==
* {{en}}[https://www.nsa.gov/about/cryptologic-heritage/center-cryptologic-history/pearl-harbor-review/sis.shtml Pearl Harbor Review. Signal Intelligence Service], National Security Agency/Central Security Service. Nsa.gov.
(in [[lingua inglese]] salvo diverso avviso)
* {{en}}A. Bernard, [http://www.americanheritage.com/content/eavesdropping-rising-sun Weisberger "Eavesdropping on the Rising Sun"], ''American Heritage'' magazine.
* [https://www.nsa.gov/about/cryptologic-heritage/center-cryptologic-history/pearl-harbor-review/sis.shtml Pearl Harbor Review. Signal Intelligence Service], National Security Agency/Central Security Service. Nsa.gov.
* {{en}}Stephen Budiansky, [https://networks.h-net.org/node/28443/reviews/30105/alvarez-budiansky-battle-wits-complete-story-codebreaking-world-war-ii ''Battle of Wits: The Complete Story of Codebreaking in World War II''], Free Press, 2000. стр.357, ISBN 978-0-684-85932-3}}.
* A. Bernard, [http://www.americanheritage.com/content/eavesdropping-rising-sun Weisberger "Eavesdropping on the Rising Sun"], ''American Heritage'' magazine.
* {{en}}William F. Friedman, ''A Brief History of the Signal Intelligence Service'', 29 giugno 1942, SRH 029, CCH Files.
* Stephen Budiansky, [https://networks.h-net.org/node/28443/reviews/30105/alvarez-budiansky-battle-wits-complete-story-codebreaking-world-war-ii ''Battle of Wits: The Complete Story of Codebreaking in World War II''], Free Press, 2000. стр.357, ISBN 978-0-684-85932-3}}.
* William F{{en}}Anon. Friedman, ''ACentralized Brief HistoryControl of theU.S. Army Signal Intelligence ServiceActivities'', 29 giugno 1942, SRH 029-276, CCH Files.
* {{en}}Anon., ''CentralizedMemorandum" Controlre of UO.C.S.O Army Signal Intelligence ActivitiesConference'', SRH-276,19 CCHluglio Files1929.
* {{en}}Anon., ''Memorandum"The reSecond O.C.S.OSignal ConferenceService Battalion'', 19SRH-135, luglioCCH 1929Files.
* {{en}}[https://ru.scribd.com/document/325999977/CMH-Pub-70-43-pdf ''U.S. Army Signals intelligence in World War II. A documentary history.''] Edito da James L. Gilbert and John P. Finnegan, Centro di Storia Militare, Esercito degli Stati Uniti. Washington, D. C., 1993. 265 pp. ISBN 0-16-037816-8.
* Anon., ''The Second Signal Service Battalion'', SRH-135, CCH Files.
* {{en}}Robert J. Hanyok, [http://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/Holocaust/nsarep.pdf ''Eavesdropping on Hell: Historical Guide to Western Communications Intelligence and the Holocaust, 1939–1945''] (Origliare allꞌinfernoall'inferno: Guida storica alle Comunicazioni spionistiche e allꞌOlocaustoall'Olocausto), Serie IV, Volume 9. Storia del Centro di crittologia. National Security Agence. 2004. 174 pp.
* [https://ru.scribd.com/document/325999977/CMH-Pub-70-43-pdf ''U.S. Army Signals intelligence in World War II. A documentary history.''] Edito da James L. Gilbert and John P. Finnegan, Centro di Storia Militare, Esercito degli Stati Uniti. Washington, D. C., 1993. 265 pp. ISBN 0-16-037816-8.
* Robert J. Hanyok, [http://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/Holocaust/nsarep.pdf ''Eavesdropping on Hell: Historical Guide to Western Communications Intelligence and the Holocaust, 1939–1945''] (Origliare allꞌinferno: Guida storica alle Comunicazioni spionistiche e allꞌOlocausto), Serie IV, Volume 9. Storia del Centro di crittologia. National Security Agence. 2004. 174 pp.
[[Categoria:Crittografia]]