Chiesa di San Nicolò di Castello: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
m Bot: lettere e sillabe sovrannumerarie |
||
| (16 versioni intermedie di 6 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{Edificio religioso
|Nome
|Immagine
|Didascalia
|NomeComune
|Regione
|SiglaStato
|Religione
|AnnoConsacr
▲|InizioCostr =
▲|Demolizione = [[1810]]
}}
La '''chiesa di San Nicolò di Castello''', con l'annesso "ospedale dei marinai", in origine ambedue intitolati a '''Messer Gesù Cristo''', era un complesso assistenziale e religioso di [[Venezia]], situato nel sestiere di [[Castello (sestiere di Venezia)|Castello]]
== Storia ==
Nel 1471 la [[Repubblica di Venezia]] aveva già deciso di costruire
[[File:Giovanni_Antonio_Canal,_il_Canaletto_-_View_of_San_Giuseppe_di_Castello_-_WGA03931.jpg|
Tuttavia ancora nel 1489
[[File:Anonimo_mappa_insula_Sant'Antonio.jpg|
Nel 1573 la "Fraterna dei marineri di San Nicolò" fu autorizzata ad usare la chiesa per una messa ogni mese su di una loro tavola coperta da un tappeto succeduta da una processione attorno all'edificio. L'anno successivo poterono anche installare un loro armadio per riporvi i propri arredi<ref>{{Cita|Battiston 1992|p. 42.}}</ref>.
Nel 1591 il [[Seminario Gregoriano]] fu trasferito dalla originaria sede dei [[Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo (Venezia)|Santi Filippo e Giacomo]], lasciata nuovamente nella piena disponibilità del [[Primicerio della basilica di San Marco|
Nel 1658 fu concesso alla fraterna dei marinai l'erezione nella chiesa di un proprio altare dedicato ai santi Giuseppe e Nicolò. Fu probabilmente da allora che la chiesa venne abitualmente definita col nuovo nome di San Nicolò
Nel 1668 vene concessa ad un gruppo di [[Cappuccine]] la porzione terminale ad oriente dell'ospedale per istituirvi un proprio convento. Per quanto riguarda la parte residenziale gli ambienti erano già ben predisposti ristrutturazione un po' più complesso fu ricavare una loro piccola [[Chiesa delle Cappuccine di Castello|chiesa]] all'interno dello stabile esistente che poterono farla consacrare nel 1675<ref>{{Cita|Gaggiato 2019|pp. 160, 197.}}</ref>.
Sussiste
[[File:
Nel 1806 con l'estensione alle province venete, tornate sotto il controllo napoleonico, del decreto di soppressione e riorganizzazione dei conventi il seminario e tutte gli altri insediamenti religiosi della Punta di Sant'Antonio vengono soppressi<ref>{{Cita
Selva, delegato dal podestà, assieme all'ingegnere Ganassa, delegato della Congregazione di Carità, iniziò con la verifica dettagliata dello stato di fatto presentato il 21 gennaio 1809 in due relazioni (una brevissima per l'«Ospitale detto di Messer Gesù Cristo» e l'«Ospizio dei Pellegrini», l'altra necessariamente più estesa per gli ambienti destinati al seminario e la chiesa redatta alla presenza dell'ex rettore Barnaba) in cui vengono elencati tutti gli effetti dal numero di serrature, alle
[[File:Portale_s_nicolò_castello.jpg|miniatura|Il portale principale della chiesa di San Nicolò di Castello ricomposto nel 1824 come porta secondaria delle attuali [[Gallerie dell'Accademia]].]]
I materiali costruttivi delle chiese, dei conventi e dell'ospedale vennero utilizzati per la volta di copertura del canale di Sant'Anna per la realizzazione della Via Eugenia, l'attuale [[Via Garibaldi (Venezia)|via Garibaldi]]. Di questa chiesa soltanto i portali della facciata finemente decorati con motivi a candelabra e girali vennero "salvati" e trasferiti negli edifici delle Gallerie dell'Accademia: il
== Descrizione ==
[[Francesco Sansovino|Sansovino]] e anche l'aggiornamento Martinioni lasciano soltanto qualche cenno storico in coda alla descrizione della [[chiesa di Sant'Antonio di Castello]], ne omettono una anche minima descrizione e la definiscono ''Chiesa dello Spedale di Sant'Antonio''<ref>{{Cita|Sansovino 1581|libro I, p. 9;}} {{Cita|Martinioni 1683|libro I, p. 32.}}</ref>.
Alcuni dipinti ed incisioni ci mostrano una chiesa dalla facciata incompiuta e sormontata da una cupola. L'impostazione con l'alta quadrifora centrale e gli oculi sopra le porte laterali fanno pensare che [[Giorgio Spavento]], esecutore del progetto, si sia basato sui modelli di [[Mauro Codussi]]<ref>{{Cita|Bassi 1997
Dobbiamo
L'aspetto neobizantino, della chiesa posta quasi all'ingresso della città via mare. costituiva una sorta di manifesto della missione della Repubblica come difensore della cristianità contro i turchi che avevano occupato [[Costantinopoli|Costantinipoli]]. La dignità dell'ingresso rafforzata con il completamento dell'ospedale e il rifacimento della facciata della precedente [[Chiesa di Sant'Antonio di Castello|chiesa di Sant'Antonio]].
+++significato anti turco<gallery>
Riga 50 ⟶ 49:
File:Veduta_di_San_Nicolò_di_Castello.jpg|Luca Carlevarijs, ''Veduta della chiesa e spiaggia di San Nicolò di Castello'', 1703, acquaforte
File:S_Nicolò_Castello.jpg|Anonimo, ''Veduta delle chiese di San Nicolò e San Giuseppe di Castello,'' 1720 c, acquaforte, Venezia, Domenico Lovisa
</gallery>I disegni del Visentini tuttavia, oltre a segnalare l'esistenza delle tre cappelle, non ci forniscono ulteriori sulla sistemazione degli altari; soltanto la scarna relazione del Selva nel 1809 enumera due altari marmo in legno e che il presbiterio era chiuso da una balaustrata<ref>{{Cita|Battiston 1992|p. 52.}}</ref>, Anche le guide sei-settecentesche di [[Marco Boschini|Boschini]] e [[Anton Maria Zanetti (1706-1778)|Zanetti]], ricordano soltanto le pale di due altari senza indicarne la posizione: un{{'}}''Annunciazione'' di [[Francesco Vecellio]] (ora nei depositi delle Gallerie dell'Accademia) e una ''Resurrezione di Cristo
== Note ==
Riga 56 ⟶ 55:
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Marco Antonio Sabellico|titolo=Del sito di Vinegia|annooriginale=1502|anno=2017|editore=venipedia|città=Venezia|cid=Sabellico 1502}}
* {{cita libro|autore=Francesco Sansovino|titolo=Venetia città nobilissima et singolare descritta in XIIII libri da M. Francesco Sansovino|anno=1581|editore=Iacomo Sansovino|città=Venezia|posizione=Sestiero di Castello, p. 9|cid=Sansovino 1581}}
* {{cita libro|autore=Francesco Sansovino|autore2=Giustiniano Martinioni [con aggiunta di]|titolo=Venetia città nobilissima et singolare descritta in XIIII libri da M. Francesco Sansovino|anno=1663|editore=Steffano Curti|città=Venezia|p=
* {{Cita libro|autore=Marco Boschini|titolo=Le ricche minere della pittura veneziana|anno=1674|editore=Francesco Nicolini|città=Venezia|posizione=Sestier di Castello, p. 11|cid=Boschini 1674}}
* {{Cita libro|autore=Domenico Martinelli|titolo=Il ritratto di Venezia|anno=1684|editore=Giacomo Hertz|città=Venezia|pp=84, 95|cid=Martinelli 1684}}
| |||