Van der Graaf Generator: differenze tra le versioni

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|album live = 4
|raccolte = 9
|logo = Van der Graaf Generator band logo.png}}
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I '''Van der Graaf Generator''' sono un gruppo [[rock progressivo|rock progressive]] [[Inghilterra|inglese]].
 
La loro formazione ha subito nel tempo molte trasformazioni, sciogliendosi varie volte, ma quella considerata classica e maggiormente conosciuta, era composta dal ''leader'' [[Peter Hammill]] ([[Canto|voce]], [[chitarra]], [[pianoforte]], nonché principale autore delle canzoni), [[Hugh Banton]] ([[Tastiera elettronica|tastiere]], [[basso elettrico]], [[chitarra]]), [[Guy Evans]] ([[batteria (strumento musicale)|batteria]]) e [[David Jackson (musicista)|David Jackson]] ([[Aerofoni|fiati]]).
 
Molto apprezzati dalla critica, ebbero un notevole successo, sin dagli inizi della loro carriera, soprattutto in [[Italia]] e raggiunsero la fama a livello [[europa|europeo]] con l'uscita dell'album ''[[Pawn Hearts]]'' nel [[1971]]. Dopo lo scioglimento del gruppo nel [[1978]], la formazione classica dei ''VDGG'' si riunirà nel [[2005]].
 
I Van der Graaf Generator non hanno molto in comune con gli altri gruppi del [[rock progressivo|genere]], infatti i loro testi non trascendono il reale nel favolistico, come i [[Genesis]], gli [[Yes]] o i [[King Crimson]], ma si sviluppano in contesti più [[filosofia|filosofici]] vicini allo [[psicodramma]]<ref name= ondarock />. Anche la loro musica è abbastanza diversa dai loro contemporanei, non sono presenti [[virtuosismo|virtuosismi]], [[barocco|barocchismi]] o riempimenti vari, ma le atmosfere sono cupe, caratterizzate da arrangiamenti allo stesso tempo essenziali e complessi<ref name=Thorm>{{Cita web|url=http://www.scaruffi.com/vol2/vdg.html|accesso=26 aprile 2010|titolo=Scaruffi-Van der Graaf Generator}}</ref>, che li hanno distinti nel corso della loro carriera. Grazie quindi alla loro essenzialità, che li differenziava rispetto al resto degli altri gruppi progressive rock, i Van Der Graaf Generator furono considerati tra i predecessori del fenomeno [[punk rock]].
 
== Storia ==
 
=== Formazione e inizio della carriera (1967-1969) ===
[[File:Judge Smith.jpg|thumb|left|upright=0.8|[[Judge Smith]], fondatore del gruppo, in [[Norvegia]] nel [[2009]].]]
Durante l'estate del [[1967]], mentre era in viaggio a [[San Francisco]], il batterista [[Judge Smith]] incominciò a stilare una lista di persone con cui formare un gruppo [[rock]].<ref name="allmusicguide" /> Al suo ritorno a [[Manchester]], trovò in [[Peter Hammill]] e Nick Pearne i compagni ideali con cui fondare una [[gruppo musicale|band]]. Il gruppo aveva preso il suo nome dal [[generatore di Van de Graaff]], uno strumento in grado di generare carica elettrostatica fino a raggiungere tensioni altissime.<ref name="allmusicguide" /> LLa ''erre'' in più e l'assenza della ''effe'' finale nel nome della band fufurono accidentaleaccidentali.{{Senza fonte}} Nonostante le forti personalità di Smith e di Pearne, Hammill riuscì ad affermarsi, attirando verso di sé una notevole attenzione.<ref name="allmusicguide" /> Nel [[1968]] Nick Pearne venne rimpiazzato da [[Keith Ellis]].
Il trio formato da Smith, Hammill ed Ellis riuscì a firmare un contratto, ma incise solo un [[singolo (musica)|singolo]], ''People You Were Going To'' (brano che apparirà in seguito nell'album di Hammill ''Nadir's Big Chance''). Dopo la registrazione del brano, Smith lasciò la band rimpiazzato da [[Guy Evans]] e il giovane [[Hugh Banton]] prese posto come tastierista. La band si sciolse a metà del [[1968]] a causa dello scarso successo.
Nel [[1969]], durante le registrazioni di quello che avrebbe dovuto essere un album solista di Hammill, i Van der Graaf Generator rinacquero. ''The Aerosol Grey Machine'' venne inizialmente pubblicato a nome dell'intero gruppo solo negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. Anticipato dal singolo ''Afterwards / Necromancer'', l'album, seppur in modo incompleto e confuso, contiene i primi elementi ''[[rock progressivo|progressive]]''<ref name= ondarock />, la struttura delle canzoni si fa più complessa e il ''sound'' diventa più cupo dei precedenti brani registrati dalla band, pur mantenendo un certo tono ''psichedelico''<ref name= ondarock />.
 
=== Il periodo ''progressivo'' e il successo di Pawn Hearts (1969-1972) ===
 
La formazione mutò subito dopo l'esordio: Ellis abbandonò il gruppo e venne sostituito da [[Nic Potter]]. Al gruppo si aggiunse anche [[David Jackson (musicista)|David Jackson]] ([[sassofono]] e [[flauti|flauto]]). Il gruppo cambiò ''sound'' con l'abbandono dei toni [[rock psichedelico|psichedelici]] del primo album per approdare a sonorità più strutturate e cupe, con evidenti influenze [[musica classica|classiche]] e [[jazz]]istiche<ref name= ondarock />. Il risultato fu ''[[The Least We Can Do Is Wave to Each Other]]'', album che si discosta molto dall'esordio<ref name= ondarock />: le canzoni sono più strutturate e con un suono più maturo, la voce di Hammill appare più convincente e aggressiva<ref name= ondarock />. Nonostante il successo commerciale stentasse ad arrivare, l'album non passò inosservato a [[Robert Fripp]], chitarrista dei [[King Crimson]], che decise di contribuire all'incisione del successivo album del gruppo, ''[[H to He, Who Am the Only One]]'', nel quale suonò una parte di [[chitarra]] nel brano ''The Emperor in His War-Room''. Durante le registrazioni di ''H to He'', Potter abbandonò il gruppo. Trovatisi senza un bassista, i Van der Graaf Generator decisero di fare a meno di questo strumento e incaricano Hugh Banton di produrre i suoni più bassi con i pedali dell'[[Organo Hammond]]. ''[[H to He, Who Am the Only One]]'' è un album nel quale prende piena forma il sound della band, raffinato e allo stesso tempo drammatico e aggressivo<ref name= ondarock /> in cui i testi e le melodie di Hammill sono accompagnati da armonie intricate, laboriose, fatte di sobbalzi ritmici e di disturbi di sottofondo che ne aumentano la drammaticità<ref name=Thorm />. L'anno successivo, nel 1971 uscì il disco considerato da gran parte dei critici il miglior lavoro della loro discografia e uno dei punti cardine del progressive<ref name=allmusicguide /><ref name= ondarock /><ref name=Macan>{{cita|Macan|pag.250.|Macan, 1996}}</ref><ref name=AA.VV.>{{cita|AA.VV.|pag.154.|AA.VV., 2005}}</ref>: ''[[Pawn Hearts]]''. L'album ebbe un notevole successo e registrò il più grande numero di vendite in [[Italia]], dove rimase nelle ''top ten'' per 12 settimane<ref name=Macan />. Anche il singolo ''Theme One'', brano strumentale originalmente composto da [[George Martin]] (musicista e produttore) nei primi anni sessanta, registrò un notevole successo occupando il primo posto della hit parade italiana<ref>Christopulos & Smart, 137, consultato il 2 gennaio 2010.</ref>. Dopo l'incisione dell'album, la band si impegnò in un lungo tour fra il 1970 e il 1972 suonando anche a Milano al teatro Massimo, ma a causa di difficoltà economiche Hammill abbandonò il gruppo cominciando la sua lunga e prolifica carriera solista<ref name=AA.VV. />.
[[File:Vandergraaf Plumpton.jpg|thumb|I Van der Graaf in concerto (1972)]]
 
La formazione mutò subito dopo l'esordio: Ellis abbandonò il gruppo e venne sostituito da [[Nic Potter]]. Al gruppo si aggiunse anche [[David Jackson (musicista)|David Jackson]] ([[sassofono]] e [[flauti|flauto]]). Il gruppo cambiò ''sound'' con l'abbandono dei toni [[rock psichedelico|psichedelici]] del primo album per approdare a sonorità più strutturate e cupe, con evidenti influenze [[musica classica|classiche]] e [[jazz]]istiche<ref name= ondarock />. Il risultato fu ''[[The Least We Can Do Is Wave to Each Other]]'', album che si discosta molto dall'esordio<ref name= ondarock />: le canzoni sono più strutturate e con un suono più maturo, la voce di Hammill appare più convincente e aggressiva<ref name= ondarock />. Nonostante il successo commerciale stentasse ad arrivare, l'album non passò inosservato a [[Robert Fripp]], chitarrista dei [[King Crimson]], che decise di contribuire all'incisione del successivo album del gruppo, ''[[H to He, Who Am the Only One]]'', nel quale suonò una parte di [[chitarra]] nel brano ''The Emperor in His War-Room''. Durante le registrazioni di ''H to He'', Potter abbandonò il gruppo. Trovatisi senza un bassista, i Van der Graaf Generator decisero di fare a meno di questo strumento e incaricano Hugh Banton di produrre i suoni più bassi con i pedali dell'[[Organo Hammond]]. ''[[H to He, Who Am the Only One]]'' è un album nel quale prende piena forma il sound della band, raffinato e allo stesso tempo drammatico e aggressivo<ref name= ondarock /> in cui i testi e le melodie di Hammill sono accompagnati da armonie intricate, laboriose, fatte di sobbalzi ritmici e di disturbi di sottofondo che ne aumentano la drammaticità<ref name=Thorm />. L'anno successivo, nel 1971 uscì il disco considerato da gran parte dei critici il miglior lavoro della loro discografia e uno dei punti cardine del progressive<ref name=allmusicguide /><ref name= ondarock /><ref name=Macan>{{cita|Macan|pag.250.|Macan, 1996}}</ref><ref name=AA.VV.>{{cita|AA.VV.|pag.154.|AA.VV., 2005}}</ref>: ''[[Pawn Hearts]]''. L'album ebbe un notevole successo e registrò il più grande numero di vendite in [[Italia]], dove rimase nelle ''top ten'' per 12 settimane<ref name=Macan />. Anche il singolo ''Theme One'', brano strumentale originalmente composto da [[George Martin]] (musicista e produttore) nei primi anni sessanta, registrò un notevole successo occupando il primo posto della hit parade italiana<ref>Christopulos & Smart, 137, consultato il 2 gennaio 2010.</ref>. Dopo l'incisione dell'album, la band si impegnò in un lungo tour fra il 1970 e il 1972 suonando anche a Milano al teatro Massimo, ma a causa di difficoltà economiche Hammill abbandonò il gruppo cominciando la sua lunga e prolifica carriera solista<ref name=AA.VV. />.
 
[[File:David Jackson musician.jpg|thumb|left|David Jackson (2009)]]
 
L'anno successivo, nel 1971 uscì il disco considerato da gran parte dei critici il miglior lavoro della loro discografia e uno dei punti cardine del progressive<ref name=allmusicguide /><ref name= ondarock /><ref name=Macan>{{cita|Macan|pag.250.|Macan, 1996}}</ref><ref name=AA.VV.>{{cita|AA.VV.|pag.154.|AA.VV., 2005}}</ref>: ''[[Pawn Hearts]]''. L'album ebbe un notevole successo e registrò il più grande numero di vendite in [[Italia]], dove rimase nelle ''top ten'' per 12 settimane<ref name=Macan />. Anche il singolo ''Theme One'', brano strumentale originalmente composto da [[George Martin (produttore)|George Martin]] (musicista e produttore) nei primi anni sessanta, registrò un notevole successo occupando il primo posto della hit parade italiana<ref>Christopulos & Smart, 137, consultato il 2 gennaio 2010.</ref>. Dopo l'incisione dell'album, la band si impegnò in un lungo tour fra il 1970 e il 1972 suonando anche a Milano al teatro Massimo, ma a causa di difficoltà economiche Hammill abbandonò il gruppo cominciando la sua lunga e prolifica carriera solista<ref name=AA.VV. />.
Con il nome di The Long Hello, il trio rimasto registrò nel 1973 un album strumentale omonimo con Potter, Ced Curtis e Piero Messina.
Hammill rimase in ottimi rapporti con i suoi ex compagni, tanto che Banton, Jackson ed Evans contribuirono più volte ai suoi lavori solisti (un brano in pieno stile Van der Graaf è per esempio ''In the Black Room'' dall'album ''Chameleon in the Shadow of the Night'', che è stato riproposto anche nei concerti che i Van der Graaf hanno tenuto nel [[2005]], durante la temporanea riunione del gruppo). Va accennato anche che Hammil, nel 1973, collaborò con il gruppo italiano Le Orme scrivendo i testi in inglese di "Felona e Sorona": il disco "Felona and Sorona" in inglese uscì sotto l'etichetta Charisma, la stessa dei Van der Graaf nonché di altri gruppi prog come i Genesis.
 
=== La prima reunion (1975-1978) ===
Nel [[1975]], i Van der Graaf Generator tornarono a suonare con il loro nome e incisero tre album in dodici mesi. In tutti e tre, furono gli stessi membri del gruppo a curare registrazione e suono (per i precedenti album la supervisione era stata di John Anthony dei Trident Studios). Le sonorità risultavano essere più essenziali, meno sperimentali e più facili all'ascolto<ref name=Classici>{{Cita web|url=http://altremuse.xoom.it/classiciprog_tz.html#vandergraaf|accesso=26 aprile 2010|titolo=Classici prog}}</ref>, ma anche cariche di una cupa violenza, in netto contrasto con le complessità sonore progressive dei primi lavori. ''[[Godbluff]]'', il primo dei tre, è sicuramente il più cupo di tutta la discografia del gruppo: è un album sulla perdita della speranza. ''Still Life'' è, invece, in netta antitesi con il precedente: ha infatti un suono meno teso e nei testi si sente spesso aleggiare un clima di ritrovata speranza. Fra i dischi pubblicati nella loro prima riunione, ''Still Life'' è considerato il migliore anche se non all'altezza dei precedenti<ref name=Thorm />.
 
[[File:Nic Potter.jpg|thumb|upright=0.7|Nic Potter (2007)]]
A questo album seguì un forse meno ispirato ''[[World Record]]'', che contiene comunque ottime canzoni, come ad esempio il brano ''Meurglys III'', canzone dedicata da Hammill alla propria chitarra, dove il leader dei Van der Graaf Generator improvvisa alcuni brevi passaggi proprio con la chitarra. Dopo questo album furono Banton e Jackson ad abbandonare la band. Tornò invece Nic Potter e, con una mossa tipica dell'eccentricità della band, Banton venne sostituito da un violinista, Graham Smith, proveniente dagli String Driven Thing, a cui si aggiunse in un secondo tempo anche il violoncellista Charles Dickie. La band decise anche di abbreviare il proprio nome in Van der Graaf per sottolineare l'assenza di una parte del gruppo. Questa nuova formazione incise solo un album in studio, ''The Quiet Zone/The Pleasure Dome'' nel [[1977]], per poi sciogliersi definitivamente nel [[1978]], dopo un magnificamente "oscuro" [[album live]]: ''Vital'', caratterizzato dalle sonorità più violente mai prodotte dalla band (in particolare, il cantato di Hammill risulta un vero e proprio ruggito primordiale). ''Vital'' fu registrato dal vivo il 16 gennaio [[1978]] al [[Marquee Club]], durante un concerto "a sorpresa" con pochissimi spettatori, ma con un eccellente rendimento sonoro (un esempio è il brano ''Door'', pieno di energia e vitalità). Per l'occasione il sassofonista [[David Jackson (musicista)|David Jackson]] tornò a suonare con il gruppo, comparendo come ospite nella seconda parte del concerto.
 
Dopo lo scioglimento venne pubblicato un album di materiale inedito. [[Time Vaults]] è una raccolta di brani inediti e registrazioni che vanno dal [[1972]] al [[1975]]. Vennero pubblicate anche molte altre raccolte di materiale della band, per fare qualche esempio [[Repeat Performance]], [[Rock Heavies]] e [[The Box (Van der Graaf Generator)|The Box]].
Nel [[1975]], i Van der Graaf Generator tornarono a suonare con il loro nome e incisero tre album in dodici mesi. In tutti e tre, furono gli stessi membri del gruppo a curare registrazione e suono (per i precedenti album la supervisione era stata di John Anthony dei Trident Studios). Le sonorità risultavano essere più essenziali, meno sperimentali e più facili all'ascolto<ref name=Classici>{{Cita web|url=http://altremuse.xoom.it/classiciprog_tz.html#vandergraaf|accesso=26 aprile 2010|titolo=Classici prog|dataarchivio=3 luglio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100703002351/http://altremuse.xoom.it/classiciprog_tz.html#vandergraaf|urlmorto=sì}}</ref>, ma anche cariche di una cupa violenza, in netto contrasto con le complessità sonore progressive dei primi lavori. ''[[Godbluff]]'', il primo dei tre, è sicuramente il più cupo di tutta la discografia del gruppo: è un album sulla perdita della speranza. ''Still Life'' è, invece, in netta antitesi con il precedente: ha infatti un suono meno teso e nei testi si sente spesso aleggiare un clima di ritrovata speranza. Fra i dischi pubblicati nella loro prima riunione, ''Still Life'' è considerato il migliore anche se non all'altezza dei precedenti<ref name=Thorm />.
 
A questo album seguì un forse meno ispirato ''[[World Record]]'', che contiene comunque ottime canzoni, come ad esempio il brano ''Meurglys III'', canzone dedicata da Hammill alla propria chitarra, dove il leader dei Van der Graaf Generator improvvisa alcuni brevi passaggi proprio con la chitarra. Dopo questo album furono Banton e Jackson ad abbandonare la band. Tornò invece Nic Potter e, con una mossa tipica dell'eccentricità della band, Banton venne sostituito da un violinista, Graham Smith, proveniente dagli String Driven Thing, a cui si aggiunse in un secondo tempo anche il violoncellista Charles Dickie. La band decise anche di abbreviare il proprio nome in Van der Graaf per sottolineare l'assenza di una parte del gruppo. Questa nuova formazione incise solo un album in studio, ''The Quiet Zone/The Pleasure Dome'' nel [[1977]], per poi sciogliersi definitivamente nel [[1978]], dopo un magnificamente "oscuro" [[album live]]: ''Vital'', caratterizzato dalle sonorità più violente mai prodotte dalla band (in particolare, il cantato di Hammill risulta un vero e proprio ruggito primordiale). ''Vital'' fu registrato dal vivo il 16 gennaio [[1978]] al [[Marquee Club]], durante un concerto "a sorpresa" con pochissimi spettatori, ma con un eccellente rendimento sonoro (un esempio è il brano ''Door'', pieno di energia e vitalità). Per l'occasione il sassofonista [[David Jackson (musicista)|David Jackson]] tornò a suonare con il gruppo, comparendo come ospite nella seconda parte del concerto.
Dopo lo scioglimento venne pubblicato un album di materiale inedito. [[Time Vaults]] è una raccolta di brani inediti e registrazioni che vanno dal [[1972]] al [[1975]]. Vennero pubblicate anche molte altre raccolte di materiale della band, per fare qualche esempio [[Repeat Performance]], [[Rock Heavies]] e [[The Box (Van der Graaf Generator)|The Box]].
 
La formazione classica suonò ancora insieme occasionalmente. Nel [[1991]], suonarono alcuni brani del loro repertorio alla festa del quarantesimo compleanno della moglie di David Jackson. Nel [[1996]], salirono sul palco durante un concerto di Hammill ed Evans alla Union Chapel eseguendo ''Lemmings'' (da ''Pawn Hearts''). Nel [[2003]], Banton, Jackson ed Evans suonarono ''Still Life'' con Hammill alla [[Queen Elizabeth Hall]] di [[Londra]].
 
=== La seconda reunion (2005) ===
[[File:PHammill08.jpg|thumb|upright=0.5|[[Peter Hammill]] a [[Betlemme]] nel [[2008]].]]
Proprio dopo il concerto alla Queen Elizabeth Hall, la band decise di ricominciare a scrivere e a incidere insieme. Il lavoro per il nuovo album incominciò nell'estate del [[2004]]. Il risultato fu un doppio CD, ''[[Present (Van der Graaf Generator)|Present]]'', in parte costituito da "canzoni" in senso tradizionale, e in parte registrazioni di ''session'' di improvvisazione. All'album seguì, il 6 maggio [[2005]], un concerto di grande successo al [[Royal Festival Hall]] di [[Londra]] e, nel resto dell'anno, un tour europeo che ha toccato anche alcune città italiane (fra cui [[Roma]] e [[Milano]]). Dopo il tour, Jackson abbandonò definitivamente la band.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.sofasound.com/nlmar07.htm|accesso=26 aprile 2010|titolo=Newsletters-Sofasound}}</ref>.
 
Nel [[2008]] la band, ridotta a un trio intraprese un nuovo tour in seguito alla pubblicazione del nuovo album ''[[Trisector]]'' (pubblicato il 18 marzo), che toccò anche l'[[Italia]] in un'unica data il 29 marzo a [[Rosignano Solvay]].
 
Nel [[2009]] i Van der Graaf hanno realizzato un tour in [[Europa]] con diverse date anche in [[Italia]] come quelle del 29 luglio a [[Guastalla]] ([[Reggio nell'Emilia]]), del 31 luglio a [[Sestu]] e del 2 agosto a [[Trieste]] in Piazza Unità d'Italia. Dopo il tour registrarono il disco dal vivo [[Live at the Paradiso]].
 
Nel [[2011]] Peter Hammill, Guy Evans e Hugh Banton hanno annunciato il nuovo tour europeo che segue l'uscita dell'album ''A Grounding in Numbers'': ben cinque sono state le tappe italiane, tra il 4 e 9 aprile 2011. I tre sono partiti da [[Roma]] all'Auditorium, quindi hanno suonato a [[San Benedetto del Tronto]] il 5, il 7 al Conservatorio di [[Milano]], l'8 a [[Vicenza]] e il 9 a [[Cesena]].
 
Nel 2014-2015 "Earlybird project" la nuova creazione della band oggi composta da Peter Hammill, Hugh Banton e Guy Evans con l'artista Vladislav Shabalin<ref>[http://www.rockol.it/news-641811/van-der-graaf-generator-earlybird-project-installazione √ Van Der Graaf Generator Earlybird Project installazione | News | Rockol]</ref>.
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* {{Cita libro|cognome=Bonini|nome=Alessandro|coautori=Emanuele Tamagnini|titolo=I Classici del Rock: i Protagonisti Che Hanno Contribuito a Rendere Immortale il Rock|editore=Gremese editore|città=Roma|anno=2005|isbn=978-88-8440-363-6|cid=Bonini & Tamagnini, 2005}}
* {{Cita libro|cognome=Guglielmi|nome=Federico|coautori=Cesare Rizzi|titolo=Grande Enciclopedia Rock|editore=Giunti editore|città=Firenze|anno=2002|isbn=88-09-02852-X|cid=Guglielmi & Rizzi, 2002}}
* {{Cita libro|cognome=Bertoncelli|nome=Riccardo|titolo=Storia leggendaria della musica rock|anno=1999|editore=Giunti Editore|città=Firenze|paginep=256|isbn=88-09-01407-3|cid=Riccardo Bertoncelli}}
* {{Cita libro|cognome=Cilia|nome=E.|coautori=F. Guglielmi|titolo=Rock. I 500 dischi fondamentali|anno=2002|editore=Giunti Editore|città=Firenze|paginep=226|isbn=978-88-09-02750-3|cid=Cilia & Guglielmi, 2002}}
* {{Cita libro|cognome=Strong|nome=Martin C.|titolo=The great rock discography|anno=1998|editore=Giunti Editore|città=Firenze|paginep=1120|isbn=88-09-21522-2|cid=Martin C. Strong, 1998}}
* {{Cita libro|cognome=Buckley|nome=Peter|coautori=Jonathan Buckley|titolo=The Rough Guide to Rock|url=https://archive.org/details/roughguidetorock0003unse|anno=2003|editore=Rough Guides|città= |lingua=inglese|paginep=1225|isbn=1-84353-105-4|cid=Peter Buckley, 2003}}
* {{Cita libro|autore=Cesare Rizzi|titolo=Progressive & Underground '67-'76|anno=2003|editore=Giunti editore|città=Firenze|isbn=88-09-03230-6|cid=Rizzi, 2003}}
* {{Cita libro|autore=Edward Macan|titolo=Rocking the classics: English progressive rock and the counterculture|url=https://archive.org/details/rockingclassicse0000maca|anno=1996|editore=Oxford University Press|città=Oxford|lingua=inglese|isbn=0-19-509887-0|cid=Macan, 1996}}
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.fuzzlogic.com/vdgg/|Albero genealogico dei Van der Graaf Generator}}
* {{cita web|url=http://www.phvdggstudygroupfuzzlogic.itcom/vdgg/|Iltitolo=Albero Gruppo di Studio per le operegenealogico dei VdGG eVan dider PeterGraaf HammillGenerator}}
* {{cita web|url=http://www.phvdggstudygroup.it/|titolo=Il Gruppo di Studio per le opere dei VdGG e di Peter Hammill|accesso=21 giugno 2008|dataarchivio=14 aprile 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080414202609/http://www.phvdggstudygroup.it/|urlmorto=sì}}
* {{cita web|http://www.sofasound.com|Sito ufficiale di Peter Hammill}}
* {{cita web|url=http://www.sofasound.com|titolo=Sito ufficiale di Peter Hammill}}
* {{cita web | 1url = http://www.jaxontonewall.com | 2titolo = Sito ufficiale di David Jackson | accesso = 29 maggio 2021 | dataarchivio = 3 agosto 2020 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20200803113415/http://jaxontonewall.com/ | urlmorto = sì }}
* {{cita web | 1url = http://www.nicpotter.com | 2titolo = Sito ufficiale di Nic Potter | accesso = 12 maggio 2019 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160422025236/http://nicpotter.com/ | dataarchivio = 22 aprile 2016 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|url=http://www.judge-smith.com|titolo=Sito ufficiale di Judge Smith}}
* {{cita web|url=http://www.shabalin.it/earlybird-project/|titolo=Sito ufficiale Earlybird Project}}
 
{{Van der Graaf Generator}}
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[[Categoria:Van der Graaf Generator| ]]
[[Categoria:Gruppi musicali rock progressivo britannici]]