Space Invaders: differenze tra le versioni

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''Space Invaders'' fu ideato e distribuito dalla [[Taito]] nel [[1978]]. Visto il successo che il gioco stava avendo, la [[Midway Games]] si propose alla Taito come produttore autorizzato per l'esportazione in America. ''Space Invaders'' uscì negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] nel [[1979]], in una versione con velocità di movimento migliorata e modalità sfida per due giocatori alternati<ref name=rgmp42>{{RivistaVG/Cita|rgm|8|42}}.</ref>.
 
Furono venduti 360.000 cabinati del gioco, di cui 300.000 nel solo Giappone e 60.000 nel resto del mondo,<ref>{{cita libro|lingua=en|titolo=Asia Pacific perspectives, Japan|volume=1|autore=Jiji Gaho Sha, inc.|anno=2003|editore=[[Università della Virginia]]|url=http://books.google.co.uk/books?id=CTRWAAAAYAAJ|accesso=19 agosto 2012|ppp=57}}</ref> e nel [[1981]] ''Space Invaders'' aveva già generato incassi per oltre 1 miliardo di dollari.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|titolo=Visual Programming Environments: Applications and Issues|nome=Ephraim P.|cognome=Glinert|editore=IEEE Computer Society Press|anno=1990|ISBN=0-8186-8974-9|url=http://books.google.co.uk/books?id=NMtWAAAAMAAJ|accesso=19 agosto 2012|ppp=321}}</ref>
 
Esiste una diffusa [[leggenda metropolitana]] secondo la quale, a causa dell'enorme successo del gioco, in Giappone si sarebbe verificata una notevole carenza di monete da 100 Yen, il taglio richiesto per giocare a ''Space Invaders'', e per ovviare al problema il governo giapponese sarebbe stato costretto a quadruplicare le emissioni di quelle monete. In realtà la produzione di monete da 100 Yen degli anni 1978 e 1979 fu di soli 292 e 382 milioni, quantità mediamente inferiori a quanto coniato negli anni precedenti.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Mark|cognome=Fox|titolo=Space Invaders targets coins|lingua=en|accesso=18 ottobre 2018|url=https://www.academia.edu/2568838/Space_Invaders_targets_coins}}</ref>
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Il torneo di ''Space Invaders'' tenuto da Atari nel 1980, vinto da [[Rebecca Heineman]],<ref>{{cita web|titolo=It is 1980 and the National Space Invader’s Tournament Finals is Approaching…|lingua=en|url=http://www.retroist.com/2013/05/20/it-is-1980-and-the-national-space-invaders-tournament-finals-is-approaching|data=20 maggio 2013|accesso=31 luglio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140808154915/http://www.retroist.com/2013/05/20/it-is-1980-and-the-national-space-invaders-tournament-finals-is-approaching/|urlmorto=si}}</ref> è stato il primo evento su larga scala di [[sport elettronici]] e ha attirato più di 10.000 partecipanti, affermando i videogiochi come un passatempo diffuso.<ref name="eg_2_36">{{cita testo|titolo=Players Guide To Electronic Science Fiction Games|lingua=en |rivista=[[Electronic Games]] |data=marzo 1982 |volume=1 |numero=2 |pp=35–45 [36]}}</ref>
La cerimonia degli [[Electronic Games|Arcade Awards]] fu creata lo stesso anno per premiare i migliori videogiochi, con ''Space Invaders'' che vinse il premio di gioco dell'anno.<ref name="award">{{cita testo|titolo=The Arcade Awards|lingua=en|rivista=Electronic Games|data=inverno 1981|volume=1|numero=1|pp=38–938-9|url=http://www.digitpress.com/library/magazines/electronic_games/electronic_games_winter81.pdf}}</ref>
 
== Hardware ==
[[File:Tilt byte - 11.jpeg|thumb|Cabinet di ''Space Invaders'': si notino i "mostri" laterali fuori tema|alt=]]
Siccome all'epoca i [[microcomputer]] non erano così potenti per eseguire tutti i processi richiesti da ''Space Invaders'', Nishikado fu costretto a progettare un [[hardware]] personalizzato per il gioco.<ref name="GI-177">{{cita pubblicazione|mese=gennaio|anno=2008|titolo=Classic GI: Space Invaders|rivista=Game Informer|editore=Cathy Preston|numero=177|pp=108–109108-109|lingua=en}}</ref><ref name="Edge-Taito">{{cita pubblicazione|lingua=en|mese=ottobre|anno=2005|titolo=The Creation of Space Invaders|rivista=Edge|editore=Future plc|numero=154|url=http://www.edge-online.com/news/the-creation-space-invaders|accesso=6 marzo 2011|autore=N. Kiphshidze|coautori=T. Zubiashvili, K. Chagunava|pp=7–137-13|id=ISSN 1512-0112}}</ref> Egli creò la [[scheda elettronica]] utilizzando un nuovo processore proveniente dagli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]],<ref name="RG-3">{{RivistaVG|rg|3|35|4|2004|Nishikado-San Speaks}}</ref> l'[[Intel 8080]], e dotò il gioco di un [[Tubo a raggi catodici|monitor CRT]] e di un [[Elettronica analogica|circuito analogico]] per la generazione degli [[audio|effetti sonori]].<ref name="1UP-10things">{{cita web|lingua=en|url=http://www.1up.com/do/feature?cId=3168373|titolo=Ten Things Everyone Should Know About Space Invaders|autore=Benj Edwards|accesso=6 marzo 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090226064943/http://www.1up.com/do/feature?cId=3168373|urlmorto=sì}}</ref><ref name="KLOV-SI">{{Cita|Killer List of Videogames}}.</ref><ref name="ArtOfGameWorlds">{{cita libro|lingua=en|titolo=The Art of Game Worlds|url=https://archive.org/details/artofgameworlds0000morr|nome=Dave|cognome=Morris|p=[https://archive.org/details/artofgameworlds0000morr/page/166 166]|editore=HarperCollins|isbn=0-06-072430-7|anno=2004}}</ref>
 
Nonostante l'hardware appositamente progettato, Nishikado incontrò lo stesso diversi problemi e non riuscì a sviluppare il gioco come lo aveva in mente: la scheda che aveva realizzato non era sufficientemente potente per muovere dei personaggi colorati. Inoltre ''Space Invaders'' aumentava di velocità man mano che gli alieni venivano eliminati dallo schermo, perché la [[CPU]] doveva disegnare meno oggetti: invece di ottimizzare il codice per bilanciare questo effetto, Nishikado decise di tenerlo come meccanismo di aumento della difficoltà del gioco.<ref name="RG-3"/><ref name="GWR-2009">{{cita libro|lingua=en|titolo=Guinness World Records Gamer's Edition|url=https://archive.org/details/isbn_9781904994503|anno=2009|nome=Craig|cognome=Glenday|editore=Guinness World Records|capitolo=Record-Breaking Games/Space Games|isbn=978-1-904994-45-9|p=[https://archive.org/details/isbn_9781904994503/page/98 98]}}</ref> Molti anni dopo Nishikado ha ammesso che lo sviluppo dell'hardware è stata la parte più difficile della realizzazione di ''Space Invaders''.<ref name="GI-177"/><ref name="Edge-Taito"/>
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=== Musica ===
[[File:Vgltoronto.jpg|alt=Una fotografia di un'orchestra su un palco poco illuminato. Sopra il gruppo c'è uno schermo di proiezione con un'immagine di pixel art in bianco e nero e verde. La pixel art è un oggetto ovale che indossa cuffie con occhi e quattro tentacoli. Sotto la pixel art c'è la scritta "Video Games Live".|miniatura|Un'immagine pixelata di un alieno di ''Space Invaders'' usata al concerto [[Video Games Live]]]]
I musicisti hanno tratto ispirazione per la loro musica da ''Space Invaders''. Il pionieristico gruppo [[J-pop|giapponese]] di [[synthpop]] [[Yellow Magic Orchestra]] ha riprodotto i suoni di ''Space Invaders'' nel suo album del 1978 intitolato ''[[Yellow Magic Orchestra (album)|Yellow Magic Orchestra]]'' e nel singolo di successo ''Computer Game'',<ref name="wire_2002">{{Cita pubblicazione|lingua=en|titolo=The Wire, Issues 221–226|opera=[[The Wire (rivista)|The Wire]]|anno=2002|p=44|url=https://books.google.com/books?id=qyFMAAAAYAAJ|accesso=25 maggio 2011}}</ref> quest'ultimo ha venduto oltre 400.000 copie negli Stati Uniti.<ref>{{cita news|lingua=en|titolo=Computer rock music gaining fans|opera=Sarasota Journal|data=18 agosto 1980|url=https://news.google.com/newspapers?id=7s4mAAAAIBAJ&pg=4481,2128223|accesso=25 maggio 2011|p=8}}</ref> Altre canzoni pop basate su ''Space Invaders'' seguirono presto, tra cui registrazioni disco come ''Disco Space Invaders'' (1979) di Funny Stuff,<ref name="wire_2002" /> e le canzoni di successo ''[[Pretenders (album)|Space Invader]]'' (1980) dei [[The Pretenders]],<ref name="wire_2002" /> ''Space Invaders'' (1980) di Uncle Vic,<ref>{{cita web|cognome=Lovelace|nome=Craven|titolo=Take a waka-waka-waka on the wild side|lingua=en|url=http://www.gjfreepress.com/article/20100827/COMMUNITY_NEWS/100829973|opera=Grand Junction Free Press|accesso=15 luglio 2011|data=27 agosto 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110927233952/http://www.gjfreepress.com/article/20100827/COMMUNITY_NEWS/100829973|urlmorto=si}}</ref> e il successo australiano ''Space Invaders'' (1979) di Player One, che a sua volta fornì la [[linea di basso]] per ''On and On'' (1984) di Jesse Saunders,<ref>{{cita web|url=http://www.beatportal.com/feed/item/black-history-jesse-saunders-and-house-music/|titolo=Black History Month: Jesse Saunders and house music|lingua=en|cognome=Church|nome=Terry|data=9 febbraio 2010|accesso=10 aprile 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100212230432/https://www.beatportal.com/feed/item/black-history-jesse-saunders-and-house-music/|urlmorto=si}}</ref> il primo brano di [[Chicago house]]. [[The Clash]] campionò gli effetti sonori del gioco nella canzone ''Ivan Meets G.I. Joe'' dal suo quarto album in studio, ''[[Sandinista!]]''.
Il rapper italiano [[Salmo (rapper)|Salmo]] ha inciso un brano intitolato ''Space Invaders'' che usa gli alieni come metafora<ref name=rgmp43/>.
[[Video Games Live]] ha eseguito l'audio del gioco come parte di un medley di classici arcade in stile rétro nel 2007.<ref>{{cita web|url=http://games.ign.com/articles/816/816582p1.html|titolo=Microsoft Brings Video Games Live To London|lingua=en|sito=[[GameSpot]]|autore=Microsoft|data=28 agosto 2007|accesso=7 settembre 2008|urlmorto=si|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120301003229/http://games.ign.com/articles/816/816582p1.html|wkautore=Microsoft}}</ref>
 
In onore del trentesimo anniversario del gioco, la [[Taito]] ha prodotto un album intitolato ''Space Invaders 2008''. L'album è stato pubblicato da [[Avex Trax]] e presenta musica ispirata al gioco. Sei canzoni erano originariamente utilizzate nella versione [[PlayStation Portable|PSP]] di ''[[Space Invaders Extreme]]''.<ref>{{cita web|url=http://spaceinvaders.jp/news/detail/1188686_1819.html|titolo=30周年記念 スペシャルコンピレーションアルバム発売!|editore=Taito|anno=2008|lingua=ja|accesso=6 aprile 2009|urlmorto=si|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120127063447/http://spaceinvaders.jp/news/detail/1188686_1819.html}}</ref> Anche il negozio di Taito, Taito Station, ha presentato un video musicale a tema ''Space Invaders''.<ref>{{cita web|url=http://spaceinvaders.jp/blog/blog_detail/1186880_2321.html|lingua=ja|titolo=ź 舗限定で配信中のアニメーションPVを大公開しちゃいます!|autore=弓削|data=21 ottobre 2008|accesso=6 aprile 2009|urlmorto=si|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090403071159/http://spaceinvaders.jp/blog/blog_detail/1186880_2321.html}}</ref>
 
== Classifiche ==
Nel 1995 la rivista ''Flux'' ha posizionato ''Space Invaders'' al primo posto nella loro lista dei "Top 100 Video Games".<ref>{{Cita testo|lingua=en|data=aprile 1995|titolo=Top 100 Video Games|url=https://archive.org/details/flux-issue-4/page/n23/mode/2up|rivista=Flux|editore=Harris Publications|numero=4|p=25}}</ref> Nel 1996 la rivista ''Next Generation'' ha collocato ''Space Invaders'' al numero 97 nella loro lista dei "Top 100 Games of All Time", affermando che esso "offre un'eleganza e una semplicità non presenti in giochi successivi come ''Phoenix'' [1980]".<ref>{{cita testo|lingua=en|data=settembre 1996|titolo=Top 100 Games of All Time|rivista=[[Next Generation (rivista)|Next Generation]]|numero=21|p=38}}</ref> Nel 2007 [[IGN]] lo ha incluso tra i "Top 10 Most Influential Games", citandolo come fonte d'ispirazione per gli sviluppatori di videogiochi e per l'impatto che ha avuto sul genere degli sparatutto.<ref name="IGN-10">{{cita web|lingua=en|url=http://games.ign.com/articles/840/840621p1.html |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071211223739/http://games.ign.com/articles/840/840621p1.html |urlmorto=si |titolo=IGN's Top 10 Most Influential Games |sito=[[IGN]] |autore=Ryan Geddes|autore2=Daemon Hatfield |data=10 dicembre 2007 |accesso=11 luglio 2008}}</ref> Nel 2007 ''[[The Times]]'' lo ha posizionato al numero 1 nella loro lista dei "Dieci videogiochi più influenti di sempre".<ref name="the-times">{{cita web|lingua=en|https://web.archive.org/web/20110902230443/http://technology.timesonline.co.uk/tol/news/tech_and_web/gadgets_and_gaming/article2455080.ece|The ten most influential video games ever|opera=[[The Times]]|data=20 settembre 2007}}</ref> Nel [[2011]], 1UP lo ha posizionato al numero 3 nella loro lista dei "60 giochi più influenti di tutti i tempi", affermando che, a differenza dei giochi arcade precedenti che "erano tentativi di simulare cose già esistenti", ''Space Invaders'' è stato "il primo videogioco in quanto tale, anziché una rappresentazione elettronica giocabile di qualcos'altro".<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.1up.com/features/most-influential-games?pager.offset=12|titolo=The 60 Most Influential Games of All Time|cognome=Kaiser|nome=Rowan|data=10 maggio 2011|sito=[[1UP.com]]|p=13|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121109194732/http://www.1up.com/features/most-influential-games?pager.offset=12|urlmorto=si|accesso=25 dicembre 2011}}</ref>
 
Nel 2008 il ''[[Guinness World Records]]'' lo ha elencato come il gioco arcade con il punteggio più alto in termini di impatto tecnico, creativo e culturale.<ref name="GWR08-3">{{Cita libro|lingua=en|curatore=Craig Glenday |titolo=Guinness World Records Gamer's Edition 2008 |serie=[[Guinness World Records]] |data=11 marzo 2008 |editore=Guinness |isbn=978-1-904994-21-3 |p=[https://archive.org/details/guinnessworldrec00guin_0/page/237 237] |capitolo=Top 100 Arcade Games: Top 5 |urlcapitolo=https://archive.org/details/guinnessworldrec00guin_0 |url=https://archive.org/details/guinnessworldrec00guin_0/page/237 }}</ref> Nel 2013 ''[[Entertainment Weekly]]'' ha inserito ''Space Invaders'' tra i primi dieci giochi per la console casalinga [[Atari 2600]].<ref>{{cita web|lingua=en|cognome=Morales|nome=Aaron|data=25 gennaio 2013|titolo=The 10 best Atari games|url=https://www.ew.com/article/2013/01/25/the-10-best-atari-games|accesso=17 aprile 2016|rivista=[[Entertainment Weekly]]}}</ref>
Nel 2018 è stato classificato al 87º posto nella [[meta-analisi]] statistica di Video Game Canon, basata su 48 liste di "giochi migliori" pubblicate tra il 1995 e il 2017.<ref>{{Cita web|url=https://www.videogamecanon.com/essays/space-invaders/|titolo=Space Invaders|data=17 febbraio 2017|sito=Video Game Canon|lingua=en|accesso=5 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181205103435/https://www.videogamecanon.com/essays/space-invaders/|urlmorto=si}}</ref> Al 2023, il sito aggregatore di liste di giochi Playthatgame posiziona ''Space Invaders'' al 57º posto tra i giochi migliori di tutti i tempi, primo gioco degli anni '70 nella lista.<ref>{{cita web|lingua=en|cognome1=Jeroen te Strake|nome1=Peter Searle|titolo=Thebiglist|url=http://playthatgame.co.uk/?action=mainlist|sito=Playthatgame|accesso=23 agosto 2023}}</ref> Nel 2021 ''[[The Guardian]]'' l'ha incluso al terzo posto tra i migliori giochi degli anni '70, appena sotto ''Galaxian'' e ''Asteroids''.<ref>{{cita news|lingua=en|titolo=The 15 greatest video games of the 70s – ranked!|url=https://www.theguardian.com/games/2021/may/13/15-greatest-video-games-of-the-70s-ranked|accesso=23 maggio 2021|opera=[[The Guardian]]|data=13 maggio 2021}}</ref>
 
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In Nord America, i medici identificarono una condizione chiamata "gomito da ''Space Invaders''" come un disturbo,<ref>{{Cita libro|cognome=Forester|nome=Tom|titolo=High-tech Society: The Story of the Information Technology Revolution|lingua=en|anno=1988|editore=MIT Press|città=Cambridge, Mass.|isbn=0-262-56044-5|url=https://books.google.com/books?id=Gqgb946KPfQC&pg=PA155|edizione=1ª edizione MIT Press paperback|p=155}}</ref> mentre un medico nel ''[[The New England Journal of Medicine]]'' chiamò un disturbo simile "polso da ''Space Invaders''".<ref>{{cita news|titolo=The video game invasion: what is it doing to children?|lingua=en|url=https://news.google.com/newspapers?id=Q4MsAAAAIBAJ&pg=4620,4423386|accesso=5 marzo 2012|pubblicazione=[[The Herald Journal]]|data=18 dicembre 1981}}</ref>
 
''Space Invaders'' fu anche il primo gioco a suscitare controversie politiche, quando nel 1981 fu presentata una legge chiamata ''Control of Space Invaders (and other Electronic Games) Bill'' ("Legge sul controllo di ''Space Invaders'' e altri giochi elettronici"), elaborata dal membro del [[Parlamento britannico]] del Partito Laburista [[George Foulkes]], che tentava di consentire ai consigli locali di limitare il gioco e giochi simili tramite una licenza perché causano [[dipendenza]] e per l'accusa di "devianza". Il membro del parlamento conservatore [[Michael Brown (politico)|Michael Brown]] difese il gioco come "innocuo piacere", di cui lui stesso aveva goduto quel giorno, e criticò la legge come un esempio di "credenze socialiste di restrizione e controllo". Una mozione per portare la legge davanti al Parlamento fu respinta con 114 voti contro 94 voti; la legge stessa non fu mai presa in considerazione dal Parlamento.<ref>{{cita web|titolo=30 Great Gaming World Records|url=http://www.computerandvideogames.com/207943/features/30-great-gaming-world-records/|lingua=en|opera=[[Computer and Video Games]]|accesso=26 gennaio 2012|data=14 febbraio 2009|dataarchivio=25 marzo 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110325232911/http://www.computerandvideogames.com/207943/features/30-great-gaming-world-records/|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Electronic and Computer Games: The History of an Interactive Medium|lingua=en|rivista=Screen|anno=1988|volume=29|numero=2|pp=52–7352-73|doi=10.1093/screen/29.2.52|cognome1=Haddon|nome1=L.}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://hansard.millbanksystems.com/commons/1981/may/20/control-of-space-invaders-and-other#S6CV0005P0_19810520_HOC_167|titolo=Control of Space Invaders and Other Electronic Games|data=20 maggio 1981|accesso=20 agosto 2023|dataarchivio=31 gennaio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150131013911/http://hansard.millbanksystems.com/commons/1981/may/20/control-of-space-invaders-and-other#S6CV0005P0_19810520_HOC_167|urlmorto=sì}}</ref>
Allo stesso modo, negli Stati Uniti, nella [[contea di Westchester]], nel 1981 si scatenò un dibattito politico controverso su una risoluzione per applicare restrizioni d'età a ''Space Invaders'' e ad altri giochi arcade, a seguito di lamentele secondo cui gli studenti sprecavano tempo e soldi del pranzo e arrivavano a scuola in ritardo; la risoluzione attirò l'attenzione nazionale.<ref>{{cita news|cognome1=Whitehouse|nome1=Franklin|titolo=Village zeros in on Space Invaders|lingua=en|url=https://www.nytimes.com/1981/06/15/nyregion/village-zeros-in-on-space-invaders.html|accesso=24 settembre 2021|opera=[[The New York Times]]|data=15 giugno 1981}}</ref>
 
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Questo è un elenco parziale dei seguiti ufficiali, arcade dove non specificato.
*''Space Invaders'' (1978)
*''Space Invaders Part II'' / ''Space Invaders Deluxe'' (1979)
*''Space Invaders II'' (1980)
*''[[Return of the Invaders]]'' (1985)<ref>{{RivistaVG|vg|30|58-61|10|1985|Return of the Invaders}}</ref>
*''Space Invaders 90'' / ''Space Invaders 91'' (1990, Sega Mega Drive)
*[[Super Space Invaders '91|''Super Space Invaders '91 / Majestic Twelve - The Space Invaders Part IV'']] (1990), convertito per sistemi domestici come ''Super Space Invaders''
*''[[Space Invaders DX]]'' (1993)
*''Space Invaders DX'' (1994), convertito per sistemi domestici come ''Space Invaders'' o ''Space Invaders: The Original Game''
*[[Space Invaders '95|''Akkanvader'' / ''Space Invaders '95: The Attack of Lunar Loonies'']] (1995)
*''Space Invaders Virtual Collection'' (1995, [[Virtual Boy]])
*''Space Invaders 2000'' (1998, PlayStation)
*''[[Space Invaders (videogioco 1999)|Space Invaders]]'' (1999, remake per console e PC)
*[[Space Raiders (videogioco)|''TheSpace Invaders:Raiders / Space Invaders: Invasion 1500Day'']] (20012002, GameCube, PlayStation 2)
*''[[Space Raiders (videogioco)|''Space Raiders / Space Invaders: Invasion Day'']] (2002, GameCube, PlayStation 2)
*''Space Invaders Anniversary'' (2003, raccolta per PlayStation 2, Windows)
*''Space Invaders: Galaxy Beat'' / ''Space Invaders Evolution'' (2005, Sony PSP)
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== Cloni ==
Molte furono le copie e varianti non autorizzate in ambito arcade, con titoli come ''Alien Invasion'', ''InvasionIPM Invader'', ''Space Attack'', ''Super Invaders''. La Sidam produsse un clone con testi in italiano, intitolato ''Invasion''<ref name=sidam>{{EMMA|invasion|Invasion}}</ref>.
 
Inoltre diversi produttori di software per computer e console realizzarono videogiochi basati sul concetto di ''Space Invaders'', tra cui, solo per citarne alcuni, ''Space Armada'' (1981 [[Intellivision]]), ''Super Invaders'' (1984 [[BBC Micro]]), ''Classic Invaders'' (1986 [[Amiga]], [[Amstrad CPC]]), ''Alien Invaders — Plus!'' (1980 [[Odyssey 2]]), ''TI Invaders'' (1981 [[TI-99/4A]])<ref>{{RivistaVG|vg|33-34|30-31|1|1986|titolo=TI Invaders}}</ref>, ''[[Avenger (videogioco 1981)|Avenger]]'' (1981 [[VIC-20]], [[Commodore 64]]), ''[[Chicken Invaders]]'' (1999 Windows).
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{EMMA|invaders}}
* {{mobygames|gruppo|space-invaders-licensees|Serie ufficiale di Space Invaders}}
* {{mobygames|gruppo|space-invaders-variants|Varianti non ufficiali di Space Invaders}}