Salar de Uyuni: differenze tra le versioni
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{{Massa d'acqua
|Nome = Salar de Uyuni
|Immagine = Salar Uyuni au01.jpg
|Didascalia = Formazioni esagonali di sale sulla superficie del Salar de Uyuni come risultanti dopo l'evaporazione dell'acqua
|Parte di =
|Stato = BOL
|Stato2 =
|Stato3 =
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|Stato5 =
|Altri stati =
|Div amm 1 = [[Dipartimento di Potosí]]<br/>[[Dipartimento di Oruro]]
|Div amm 2 =
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|Longitudine =
|Altitudine = 3663
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|Lunghezza =
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|Profondità =
|Profondità media =
|Volume =
|Coste =
|Origine =
|Bacino =
|Immissari = [[Río Grande de Lípez]]
|Emissari = [[endoreico]]
|Residenza =
|Ghiacciato =
|Salinità =
|Isole = [[Isla Incahuasi]] <br/>[[Isla del Pescado]]
|Insenature =
|Mappa = Uyuni landsat.JPG
|Didascalia mappa = Immagine satellitare
|Mappa localizzazione =
}}
Il '''Salar de Uyuni''' (anche noto in [[lingua spagnola|spagnolo]] come '''Salar de Tunupa'''<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Janine Romero Venezuela|url=https://books.google.it/books?id=4kGjDwAAQBAJ&pg=PA173|titolo=Natural Resource Governance, Grievances and Conflict|editore=Springer|anno=2019|isbn=978-36-58-27236-4|p=173}}</ref> e in [[lingua inglese|inglese]] come '''Uyuni salt flats''')<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Karen Hartburn|autore2=Paula Newton|url=https://books.google.it/books?id=MgIYyFubx4cC&pg=PA262|titolo=V!VA Travel Guides Bolivia|editore=Viva Publishing Network|anno=2010|isbn=978-09-79-12649-9|p=262}}</ref><ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Nathaniel Harris|autore2=Steve Parker|url=https://books.google.it/books?id=CNCWeuxKR2gC&pg=PA200|titolo=Atlas of the World's Deserts|editore=Taylor & Francis|anno=2003|isbn=978-15-79-58310-1|p=200}}</ref> è un esteso bacino [[endoreico]] che, con i suoi 10.582 km²,<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.britannica.com/EBchecked/topic/621014/Uyuni-Salt-Flat|titolo=Uyuni Salt Flat|sito=Enciclopedia Britannica|accesso=28 maggio 2020}}</ref> è tra i più grandi al mondo formatosi a seguito della progressiva evaporazione di un [[lago salato]],<ref>{{cita web|autore=Francesco Mapelli|url=https://www.travel365.it/classifica-deserti-piu-grandi-mondo.htm|titolo=Classifica dei Deserti più grandi del mondo|sito=travel365.it|data=novembre 2019|accesso=28 maggio 2020}}</ref> nonché in assoluto la più grande [[Salina (geologia)|distesa salata]] del pianeta.
== Toponimo ==
''Salar'' significa [[salina (geologia)|salina]] in [[lingua spagnola]]. ''Uyuni'' deriva dalla [[lingua aymara]] e significa recinto; il termine Uyuni è stato adottato anche dall'insediamento che funge da porta di accesso per i turisti i quali visitano il Salar.
Una leggenda locale racconta che le montagne Tunupa, Kusku e Kusina, che circondano il Salar, erano esseri umani giganteschi. Tunupa sposò Kusku, ma quest'ultimo fuggì da lei e si unì a Kusina. Addolorata, Tunupa iniziò a piangere mentre allattava suo figlio. Le sue lacrime si mescolarono al latte e formarono il Salar. Molti abitanti del posto considerano la Tunupa una divinità importante e affermano che il luogo dovrebbe essere chiamato Salar de Tunupa piuttosto che Salar de Uyuni.<ref name=atkinson174/><ref>{{cita web|autore=Flaminia Giurato|url=https://www.lastampa.it/viaggi/mondo/2016/07/08/news/bolivia-lo-spettacolo-della-piu-grande-distesa-di-sale-della-terra-1.34832289|titolo=Bolivia, lo spettacolo della più grande distesa di sale della terra|sito=[[La Stampa]]|data=21 giugno 2019|accesso=28 maggio 2020}}</ref>
== Geografia ==
È situato nei dipartimenti di [[Dipartimento di Potosí|Potosí]] e di [[Dipartimento di Oruro|Oruro]], nei pressi della città di [[Uyuni]], nell'[[altiplano]] andino meridionale della [[Bolivia]], a circa 3.650 metri di [[Altitudine|quota]].<ref>{{cita web|url=http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/articolo.jsp?id=6050|titolo=Salar de Uyuni, nel bianco deserto|sito=televideo.rai.it|accesso=28 maggio 2020}}</ref>
Il Salar si è formato a seguito del processo di trasformazione che ha coinvolto diversi laghi preistorici. È coperto da alcuni metri di crosta di sale i quali formano una distesa quasi perfettamente pianeggiante con variazioni medie di elevazione circoscritte in un metro su tutta l'area occupata dalla salina. La crosta funge da fonte di sale e copre una [[salamoia]] eccezionalmente ricca di [[litio]]. Stando ad un articolo del 2009 realizzato da Joshua Keating sul ''[[Foreign Policy]]'', essa conterrebbe tra il 50% e il 70% delle riserve di litio conosciute al mondo.<ref>{{cita web|lingua=en|autore=Joshua Keating|url=https://foreignpolicy.com/slideshow/bolivias-lithium-powered-future/|titolo=Bolivia's Lithium-Powered Future: What the global battery boom means for the future of South America's poorest country|sito=[[Foreign Policy]]|data=21 ottobre 2009|accesso=28 maggio 2020}}</ref>
L'ampiezza dell'area, i cieli limpidi e l'eccezionalità della superficie così pianeggiante rendono Salar ideale per calibrare gli [[altimetro|altimetri]] dei satelliti di osservazione della Terra.<ref>{{cita pubblicazione|autore=A.A. Borsa ''et al.''|lingua=en|titolo=GPS Survey of the salar de Uyuni, Bolivia, for Satellite Altimeter Calibration|editore=American Geophysical Union, Fall Meeting|anno=2002}}</ref><ref name=nature2>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=Eric Hand|url=https://www.nature.com/news/2007/071130/full/news.2007.315.html|titolo=The salt flat with curious curves|rivista=[[Nature]]|data=30 novembre 2007|accesso=28 maggio 2020}}</ref><ref name=geo>{{cita pubblicazione|autore=A.H. Fricker|url=http://icesat.gsfc.nasa.gov/publications/GRL/fricker-2.pdf|titolo=Assessment of ICESat performance at the salar de Uyuni, Bolivia|rivista=Geophysical Research Letters|volume=32|numero=21|anno=2005|doi=10.1029/2005GL023423|accesso=28 maggio 2020|dataarchivio=20 marzo 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090320144100/http://icesat.gsfc.nasa.gov/publications/GRL/fricker-2.pdf|urlmorto=sì}}</ref><ref name=refl>{{cita pubblicazione|autore=Joachim Reuder ''et al.''|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/17227712/|titolo=Investigations on the effect of high surface albedo on erythemally effective UV irradiance: Results of a campaign at the Salar de Uyuni, Bolivia|rivista=Journal of Photochemistry and Photobiology B|volume=87|numero=1|anno=2007|pp=1-8|doi=10.1016/j.jphotobiol.2006.12.002}}</ref><ref name=ieee>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=R.A.C. Lamparelli ''et al.''|url=https://www.semanticscholar.org/paper/Characterization-of-the-Salar-de-Uyuni-for-in-orbit-Lamparelli-Ponzoni/6b6a5037f838a2342d5681b642944fd68c775551|titolo=Characterization of the Salar de Uyuni for in-orbit satellite calibration|rivista=IEEE Trans, Geosci. Remote Sens|volume=41|numero=6|anno=2004|pp=1461-1468|doi=10.1109/TGRS.2003.810713}}</ref>
Quando si verificano delle precipitazioni, un sottile strato di acqua piovana trasforma la salina nello specchio d'acqua lacustre più ampio del mondo, poiché si estende per 129 km.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.pbs.org/kingdoms-sky/episodes/andes/|titolo=Kingdoms of the Sky: Salt Flat Landscape Creates the World's Largest Mirror|sito=[[PBS (azienda)|PBS]]|accesso=28 maggio 2020|citazione=Le piogge improvvise depositano uno strato di acqua profondo un solo centimetro, trasformando il sale in una meraviglia naturale: lo specchio più grande del mondo è largo 80 miglia [n.d.r. 129 km]. Di notte, il paesaggio si trasforma di nuovo, permettendo di ammirare uno splendido panorama stellare. Questo spettacolo mozzafiato è possibile solo perché il Salar de Uyuni è perfettamente piatto}}</ref>
Il Salar funge inoltre da principale via di trasporto per attraversare l'altiplano boliviano ed è particolarmente popolato da diverse specie di fenicotteri. Il sito è localizzato in una zona attiva a livello vulcanico (famoso il [[Tunupa]],<ref name=veraclasse>{{cita web|url=https://www.veraclasse.it/viaggi/salar-de-uyuni-bolivia-alla-scoperta-del-deserto-sale-piu-grande-del-mondo_45453/|titolo=Il Salar de Uyuni in Bolivia: alla scoperta del deserto di sale più grande del mondo|sito=veraclasse.it|accesso=28 maggio 2020}}</ref> anche se oggi dormiente) a causa della sua posizione così vicina alla [[cordigliera delle Ande]].<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Joyce A. Quinn|autore2=Susan L. Woodward|url=https://books.google.it/books?id=ErkxBgAAQBAJ&pg=PA631|titolo=Earth's Landscape: An Encyclopedia of the World's Geographic Features|editore=ABC-CLIO|anno=2015|isbn=978-16-10-69446-9|p=631}}</ref>
== Geologia ==
[[File:Salar_de_Uyuni,_Bolivia,_2016-02-04,_DD_10-12_HDR.JPG|miniatura|sinistra|Montagne che circondano la salina di Uyuni durante l'alba nella [[Provincia di Daniel Campos]], [[Dipartimento di Potosí]], [[Bolivia]] sudoccidentale, non lontano dalla catena delle [[Ande]]]]
Il Salar de Uyuni fa parte dell'altiplano della Bolivia in [[Sud America]]. L'altiplano è un [[altopiano]] formatosi durante il sollevamento delle Ande. Esso comprende laghi di [[acqua dolce]], di acqua salata e saline ed è circondato da montagne senza sorgenti fluviali.<ref name=nasa>{{cita web|lingua=en|url=https://earthobservatory.nasa.gov/images/6096/salar-de-uyuni-bolivia|titolo=Salar de Uyuni, Bolivia|sito=[[NASA Earth Observatory]]|accesso=28 maggio 2020}}</ref>
La storia geologica di Salar è associata a una trasformazione graduale dei diversi vasti laghi. Tra i 30.000 e i 42.000 anni fa, l'area faceva parte di un gigantesco lago preistorico, il lago Minchin. Il numero è frutto di una stima ottenuta ricorrendo al [[metodo del carbonio-14]] su [[sedimento|sedimenti]] acquisiti in loco e [[piattaforma carbonatica|piattaforme carbonatiche]] e varia negli studi riportati. Il lago Minchin (dal nome di Juan B. Minchin di Oruro<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=Isaiah Bowman|titolo=Results of an Expedition to the Central Andes|url=https://archive.org/details/jstor-201641|rivista=Bollettino della Società Geografica Americana|volume=46|numero=3|anno=1914|pp=[https://archive.org/details/jstor-201641/page/n1 161]-183|doi=10.2307/201641}} </ref>) in seguito si trasformò nel cosiddetto lago Tauca, la cui profondità massima era di 140 metri: l'età è stimata tra 13.000-18.000 o 14.900-26.100 anni, a seconda della fonte.
Il più recente lago preistorico era il Coipasa, datato sempre con il radiocarbonio tra gli 11.500 e i 13.400 anni fa. Quando si è prosciugato, si è lasciato alle spalle due laghi ancora esistenti, il [[Lago Poopó|Poopó]] e l'[[lago Uru Uru|Uru Uru]], e due grandi deserti di sale, il [[lago Coipasa|Salar de Coipasa]] e il più grande Salar de Uyuni. Salar de Uyuni si estende su 10.582 km²: è circa 100 volte più grande della [[Bonneville Salt Flats]] negli [[USA]] ed estesa, per fare un secondo paragone, quasi quanto l'intero [[Abruzzo]]. Il lago Poopó è vicino al [[lago Titicaca]], uno specchio d'acqua molto più vasto. Durante la [[stagione delle piogge]], il Titicaca straripa e si riversa nel Poopó il quale, a sua volta, spinge le acque verso Salar de Coipasa e Salar de Uyuni.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=P.A. Baker ''et al.''|url=https://digitalcommons.unl.edu/cgi/viewcontent.cgi?referer=&httpsredir=1&article=1046&context=geosciencefacpub|titolo=Tropical climate changes at millennial and orbital timescales on the Bolivian Altiplano|rivista=Nature|numero=409|volume=6821|anno=2001|pp=698-701|doi=10.1038/35055524}}</ref>
Il fango lacustre unitosi al sale diventa una salamoia satura e compone la base della superficie di Salar de Uyuni. La salamoia è una soluzione satura di [[cloruro di sodio]], [[cloruro di litio]] e [[cloruro di magnesio]] in acqua; vi sono anche basse percentuali di [[potassio]]. A ricoprirla, vi è una solida crosta di sale il cui spessore differisce da poche decine di centimetri a qualche metro. Al centro dell'immensa salina sono situate alcune isole, resti delle cime degli antichi vulcani sommersi durante l'era del lago Minchin. Su di essi si trovano formazioni e depositi non comuni e fragili simili a coralli che spesso corrispondono a fossili e alghe.<ref name="atkinson174">{{cita libro|lingua=en|autore=David Atkinson|url=https://books.google.it/books?id=WDBYHYwdhuAC&pg=PA175|titolo=Bolivia|editore=Bradt Travel Guides|anno=2007|isbn=978-18-41-62165-4|pp=170, 174-176}}</ref>
== Clima ==
[[File:Salar de Uyuni, Bolivia, 2016-02-04, DD 01-03 HDR.JPG|upright=0.8|miniatura|Alba locale]]
La temperatura media della regione rimane relativamente stabile e i picchi si registrano tra novembre e gennaio (massima di 21 °C) e giugno (minima di 13 °C). Le notti sono fredde durante tutto l'anno: le temperature restano infatti comprese tra i -9 °C e i 5 °C. L'[[umidità relativa]] è piuttosto bassa e costante durante tutto l'anno e oscilla tra il 30 e il 45%, salvo i mesi freddi, quando si avvicina al 60%.<ref name="cdo"/> In genere piove poco, tanto che di rado si superano i 5 mm (tra 1 e 3 mm nei mesi da aprile a novembre): l'unica eccezione è costituita dai mesi invernali, in cui si può arrivare al di sopra dei 100 mm di precipitazioni.<ref name=ieee/>
{{ClimaAnnuale
|nome=Bollettino meteorologico di Uyuni<ref name="cdo">{{cita web|url=https://it.climate-data.org/america-del-sud/bolivia/potosi/uyuni-51284/|accesso=25 gennaio 2022|titolo=Clima di Uyuni}}</ref>
|tempmedia = 10.8, 10.3, 10, 8.4, 4.7, 3.1, 2.7, 4.4, 6.7, 9.2, 11, 11.8
|pioggia = 146, 112, 60, 13, 2, 1, 2, 4, 4, 11, 19, 71
|umido = 54, 61, 52, 31, 18, 15, 16, 15, 15, 17, 18, 34
|giornipioggia = 14, 13, 10, 2, 1, 0, 1, 1, 1, 2, 3, 8
}}
== Economia ==
=== Estrazione mineraria ===
[[File:Salt production Uyuni.JPG|miniatura|Produzione di sale a Salar]]
Il Salar contiene una grande quantità di [[sodio]], [[potassio]], [[litio]] e [[magnesio]] (tutti nelle forme cloridriche [[NaCl]], [[KCl]], [[LiCl]] e [[Cloruro di magnesio|MgCl<sub>2</sub>]], rispettivamente) e [[borace]].<ref name=atkinson174/> Con una stima di 9.000.000 di tonnellate, la Bolivia detiene circa il 7% delle risorse di litio conosciute al mondo; la maggior parte di questi si trova proprio nel Salar de Uyuni.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.usgs.gov/centers/nmic/lithium-statistics-and-information|titolo=Lithium Statistics and Information|sito=USGS|accesso=28 maggio 2020}}</ref>
Il litio è situato nella salamoia sotto la crosta di sale ad una concentrazione relativamente elevata di circa lo 0,3%. È anche presente negli strati superiori di [[halite]] situati proprio sotto la salamoia; ad ogni modo, la soluzione salina liquida risulta la più facile da estrarre, perforando la crosta e pompandone fuori la salamoia.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.dailymail.co.uk/home/moslive/article-1166387/In-search-Lithium-The-battle-3rd-element.html|titolo=In search of Lithium: The battle for the 3rd element|sito=[[Daily Mail]]|data=5 aprile 2009|accesso=28 maggio 2020}}</ref> La distribuzione della salamoia è monitorata dal satellite [[Landsat]] e confermata nelle prove di perforazione a terra. A seguito di questi risultati, una società internazionale con sede negli Stati Uniti ha investito 137 milioni di dollari nello sviluppo dell'estrazione del litio.<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Consiglio di Ricerca Nazionale Statunitense|url=https://books.google.it/books?id=j0QrAAAAYAAJ&pg=PA60|titolo=Science and Technology for Development: Prospects Entering the Twenty-first Century|editore=National Academies|anno=1988|p=60}}</ref> Tuttavia, l'estrazione del litio negli anni '80 e '90 da parte di compagnie straniere ha incontrato una forte opposizione da parte della comunità locale. La gente del posto credeva che i guadagni ottenuti grazie alle miniere non avrebbero aumentato il loro benessere.<ref name=kahyabbc>{{cita web|lingua=en|autore=Damian Kahya|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/business/7707847.stm|titolo=Bolivia holds key to electric car future|sito=[[BBC]]|accesso=28 maggio 2020}}</ref>
Nessun impianto minerario è attivo oggi sul sito e il governo boliviano non intende consentire lo sfruttamento da parte di società straniere. [[La Paz]] mira invece a raggiungere una produzione annuale di 35.000 t entro il 2023 in una [[joint venture]] con ACI Systems Alemania GmbH.<ref name=kahyabbc/><ref>{{cita web|lingua=en|autore=Laura Millan Lombrana|url=https://www.bloomberg.com/news/features/2018-12-03/bolivia-s-almost-impossible-lithium-dream|titolo=Bolivia's Almost Impossible Lithium Dream|sito=bloomberg.com|data=3 dicembre 2018|accesso=28 maggio 2020}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.acisa.de/lithium/|titolo=Lithium - ACI Systems Alemania GmbH|accesso=28 maggio 2020}}</ref>
Si stima che il Salar de Uyuni contenga 10 miliardi di tonnellate di [[sale da cucina|sale]], di cui ogni anno ne vengono estratte meno di 25.000. A sud-ovest di [[Colchani]], un insediamento vicino alla salina, si trova il laboratorio cooperativa Rosario, detto anche ''Bloques de Sal'', dove i blocchi estratti vengono trasformati in mobili e opere d'arte.<ref>{{cita libro|autore=Kate Armstrong|autore2=Vesna Maric|autore3=Andy Symington|url=https://books.google.it/books?id=_b3oVs-mOhsC&pg=PA211|titolo=Bolivia|editore=EDT srl|anno=2007|isbn=978-88-60-40135-9|p=211}}</ref>
Per via della sua posizione, della vastità dell'area e della pianura, il Salar è una delle principali vie di trasporto automobilistico attraverso l'Altipiano boliviano,<ref name=nasa/> tranne quando stagionalmente viene coperta dall'acqua.
=== Turismo ===
==== Alberghi ====
[[File:SalarDeUyuniSaltProduction.jpg|miniatura|sinistra|Metodo tradizionale di produzione del sale a Salar. I blocchi vennero utilizzati per la costruzione di un hotel di sale]]
Salar de Uyuni attira turisti da tutto il mondo. Essendo lontana da grandi centri urbani, sono stati costruiti numerosi hotel nella zona. A causa della penuria di materiali da costruzione convenzionali, molti alberghi sono quasi interamente (pareti, tetto, mobili) costruiti con blocchi di sale estratti dalla salina. Il primo costruito in questa maniera, detto Palacio de Sal, fu eretto nel 1993-1995<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://theculturetrip.com/south-america/bolivia/articles/welcome-to-the-hotel-thats-made-entirely-from-salt/|titolo=Welcome to the Hotel That's Made Entirely from Salt|sito=theculturetrip.com|accesso=28 maggio 2020}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.tripcrazed.com/702316570/dont-lick-the-walls-of-the-salt-hotel/|titolo=Don't Lick the Walls of the Salt Hotel|sito=tripcrazed.com|accesso=28 maggio 2020|dataarchivio=23 maggio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090523140538/http://www.tripcrazed.com/702316570/dont-lick-the-walls-of-the-salt-hotel/|urlmorto=sì}}</ref> al centro della salina,<ref>{{cita web|url=https://www.lastampa.it/viaggi/mondo/2017/02/28/news/bolivia-notti-salate-al-palacio-de-sal-1.34661898|titolo=Bolivia, notti "salate" al Palacio de Sal|sito=La Stampa|accesso=28 maggio 2020}}</ref><ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Ben Box|autore2=Robert Kunstaetter|autore3=Daisy Kunstaetter|autore4=Groesbeck Geoffrey|url=https://archive.org/details/peruboliviaecuad00benb|titolo=Peru, Bolivia & Ecuador|editore=Footprint Travel Guides|anno=2007|isbn=978-1-906098-06-3|p=378}}</ref> e presto divenne una popolare destinazione turistica.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://news.nationalgeographic.com/news/2007/07/070725-salt-hotel.html|titolo=Photo in the News: New Salt Hotel Built in Bolivia|sito=National Geographic|data=25 luglio 2007|accesso=28 maggio 2020}}</ref> Tuttavia, la sua posizione lontana da qualsiasi altro collegamento ha ingenerato problemi di igiene, poiché la maggior parte dei rifiuti doveva essere raccolta manualmente. Fenomeni di malagestione hanno causato un grave inquinamento ambientale e l'hotel è andato incontro allo smantellamento nel 2002.<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Harry Adès|url=https://books.google.it/books?id=peBeMlMgcD4C&pg=PA259|titolo=The Rough Guide to South America|editore=RG|anno=2004|isbn=978-18-58-28907-6|p=259}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=https://virtualglobetrotting.com/map/palacio-del-sal-a-hotel-built-entirely-out-of-salt/view/google/|titolo=Palacio del Sal - a hotel built entirely out of salt|sito=virtualglobetrotting.com|accesso=28 maggio 2020}}</ref>
==== Cimitero dei treni ====
[[File:LocomotiveCemetaryUyuni.jpg|miniatura|Cimitero dei treni vicino alla città di [[Uyuni]]]]
Una delle principali attrazioni turistiche è un antico cimitero di treni. Si trova a 3 km da Uyuni ed è collegato ad esso tramite i vecchi binari del treno. In passato la città fungeva da centro di smistamento per i treni che trasportavano minerali in rotta verso i porti dell'[[Oceano Pacifico]]. Le linee ferroviarie furono costruite da ingegneri britannici che giunsero in loco verso la fine del XIX secolo e formarono una considerevole comunità a [[Uyuni]]. Gli ingegneri furono invitati dalle compagnie ferroviarie sponsorizzate dalla Compagnia britannica ''Antofagasta e Bolivia'', ora [[Ferrocarril de Antofagasta a Bolivia]]. La costruzione della ferrovia iniziò nel 1888 e terminò nel 1892. Fu incoraggiata dal presidente boliviano [[Aniceto Arce]], il quale credeva che la Bolivia sarebbe fiorita grazie ad un efficiente sistema di trasporto. Tuttavia la struttura fu anche costantemente sabotata dagli indigeni Aymara, che giudicavano la ferrovia un'intrusione nei propri territori natali. I treni erano principalmente utilizzati dalle compagnie minerarie. Negli anni '40, l'industria mineraria andò in dissesto, in parte a causa dell'esaurimento dei minerali. Molti vagoni furono abbandonati e diedero vita a un cimitero dei treni. Sono state presentate proposte per costruire un museo del cimitero.<ref name=atkinson174/><ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Vicky Brewis|autore2=Caius Simmons|url=https://books.google.it/books?id=kxelEzix-RIC&pg=PA273|titolo=Inca Hoots|editore=Lulu.com|anno=2007|isbn=978-09-55-68110-3|p=273}}</ref>
==== Isla del pescado ====
L'''isla del pescado'' (isola del pesce) o ''incahuasi'' (casa dell'Inca) è un isolotto all'interno del ''salar'' la cui forma ricorda quella di un pesce. La sua composizione è mista fra sedimenti calcarei marini e materiale vulcanico, e raggiunge i 102 m dalla superficie del deserto di sale.
Nell'isola sono stati trovati 7 giacimenti archeologici della cultura [[Tiahuanaco]], 2 rovine [[Inca]], 30 caverne, 12 gallerie naturali ed un bosco di cactus, delle specie quirucolumbar, pillaya, piscallu, thulo, huajraguaya ed añaguaya principalmente.<ref name=veraclasse/> Raggiungibile esclusivamente in moto o con speciali jeep attrezzate per il particolare terreno locale, nella stagione delle piogge il deserto è coperto da una sottile pellicola d'acqua che, mista col sale, intacca il telaio delle vetture. L'isola costituisce un'attrazione turistica e l'ingresso è soggetto al pagamento di un biglietto.
== Flora e fauna ==
<gallery mode="packed">
File:FishIslandSalarUyuni.jpg|[[Cactus]] giganti sull'[[isla Incahuasi|isola di Incahuasi]]
File:James Flamingo.jpg|[[Fenicottero di James]] (''Phoenicoparrus jamesi'')
File:Culpeo MC.jpg|[[Culpeo]] (''Lycalopex culpaeus'')
File:Bolivian vizcacha.jpg|[[Viscaccia boliviana]] (''Lagidium viscacia'')
File:Chloephaga melanoptera1.jpg|[[Oca delle Ande]] (''Chloephaga melanoptera'')
File:Andean Hillstar (Oreotrochilus estella) perched.jpg|[[Oreotrochilus estella|Colibrì stella dei monti dalla gola blu]] (''Oreotrochilus estella'')
File:Andean Flamingos Laguna Colorada Bolivia Luca Galuzzi 2006.jpg|[[Fenicottero delle Ande]] (''Phoenicoparrus andinus'') nella [[Laguna Colorada]],<ref name=veraclasse/> a sud di Salar
File:VicunaSalarDeUyuni 20170503.jpg|[[Vigogna|Vigogne]] (''Vicugna vicugna'') presso il Salar de Uyuni nel 2017
</gallery>
Il Salar è praticamente privo di fauna selvatica o vegetazione. Sono presenti invece [[cactus]] di grandi dimensioni (''[[Echinopsis|Echinopsis atacamensis pasacana]]'', ''Echinopsis tarijensis'', ecc.), i quali crescono ad una velocità di circa 1 cm ogni anno e raggiungono un'altezza massima di circa 12 m. Altri arbusti includono la [[Hylocereus undatus|pitaya]] (''Hylocereus undatus''), usata dalla gente del posto per curare il [[catarro]], e il [[Baccharis dracunculifolia|rosmarino di campo]] (''Baccharis dracunculifolia''), bruciato come combustibile. Sono presenti anche piante di [[quinoa]] (''Chenopodium quinoa'') e cespugli di [[queñua]] (''Polylepis rugulosa'').<ref name=atkinson174/>
Ogni novembre, Salar de Uyuni diventa la meta di tre specie di [[fenicotteri]] sudamericani, ovvero quella [[Phoenicopterus chilensis|cilena]] (''Phoenicopterus chilensis''), quella [[Fenicottero delle Ande|andina]] (''Phoenicoparrus andinus'') e i rari [[fenicottero di James|fenicotteri di James]] (''Phoenicoparrus jamesi''), il cui colore presumibilmente deriva da alghe di colore rosa di cui si nutrono. Sono presenti circa 80 altre specie di uccelli, tra cui la [[folaga cornuta]] (''fulica cornuta''), l'[[oca delle Ande]] (''Chloephaga melanoptera'') e il [[Oreotrochilus estella|colibrì stella dei monti dalla gola blu]] (''Oreotrochilus estella''), scoperto da poco e dichiarato a rischio di estinzione.<ref>{{cita web|url=http://www.greenreport.it/news/aree-protette-e-biodiversita/il-colibri-stella-dei-monti-dalla-gola-blu-appena-scoperto-e-gia-in-grave-pericolo/|titolo=Il colibrì stella dei monti dalla gola blu appena scoperto e già in grave pericolo|sito=greenreport.it|accesso=28 maggio 2020}}</ref> È presente anche il lare, anche detto [[culpeo]] (''Lycalopex culpaeus''), e le isole di Salar (in particolare l'[[isola di Incahuasi]]) costituiscono l'habitat preferito delle [[viscaccia boliviana|viscacce]] (''Lagidium viscacia''), [[roditori]] simili a conigli.<ref name=atkinson174/>
== Calibrazione dei satelliti ==
Le saline sono ideali per calibrare le apparecchiature di misurazione della distanza dei satelliti perché occupano superfici vaste e stabili con una forte riflessione, simile a quella delle [[calotta glaciale|calotte glaciali]]. Essendo la più grande del pianeta Terra, Salar de Uyuni è particolarmente adatta a questo scopo.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://earthobservatory.nasa.gov/images/144976/lithium-harvesting-at-salar-de-uyuni|titolo=Lithium Harvesting at Salar de Uyuni|sito=earthobservatory.nasa.gov|data=26 aprile 2019|accesso=28 maggio 2020}}</ref> Nel periodo di scarse piogge che va da aprile a novembre, a causa dell'assenza di industrie nelle vicinanze e in virtù dell'elevata altitudine, i cieli sopra Salar de Uyuni sono molto chiari e l'aria è secca (l'umidità relativa è di circa il 30%; le precipitazioni a malapena superano 1 mm). La distesa bianca viene ogni anno levigata dalle inondazioni stagionali: l'acqua dissolve la superficie di sale e quindi la mantiene livellata.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=Adrian A. Borsa|autore2=Bruce G. Bills|anno=2008|url=https://agupubs.onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1029/2007JB005445|titolo=Modeling the topography of the salar de Uyuni, Bolivia, as an equipotential surface of Earth's gravity field|editore=AGU|rivista=Journal of Geophysical Research: Solid Earth|volume=113|doi=10.1029/2007JB005445|accesso=28 maggio 2020}}</ref>
Di conseguenza, la variazione dell'altitudine superficiale sull'area di 10.582 chilometri quadrati di Salar de Uyuni è inferiore a 1 metro. La [[radiazione]] solare incidente ([[albedo]]) di luce [[raggi UV|ultravioletta]] è relativamente alta (0,69) e varia in maniera trascurabile nell'arco della giornata.<ref name=refl/> La combinazione di tutte queste caratteristiche rende Salar de Uyuni circa cinque volte migliore per la calibrazione satellitare rispetto alla superficie di un oceano.<ref name=nature2/><ref name=geo/><ref name=hills>{{cita web|lingua=en|url=https://www.gpsdaily.com/reports/The_Hills_And_Valleys_Of_Earth_Largest_Salt_Flat_999.html|titolo=The Hills And Valleys Of Earth's Largest Salt Flat|sito=GPS Daily|data=29 novembre 2007|accesso=28 maggio 2020}}</ref> Utilizzando Salar de Uyuni come obiettivo, ICESat ha già raggiunto l'accuratezza della misurazione dell'elevazione a breve termine di poco meno di 2 centimetri.<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Gunnar Spreen|url=https://books.google.it/books?id=CeLCxydgA8UC&pg=PA22|titolo=Satellite-based Estimates of Sea Ice Volume Flux: Applications to the Fram Strait Region|editore=GRIN Verlag|anno=2008|isbn=978-3-640-13064-1|p=22}}</ref>
Utilizzando i dati del [[Multi-angle Imaging SpectroRadiometer|MISR]] per eseguire la [[batimetria]] ottica passiva quando la salina è bagnata e calibrando il risultante modello di profondità dell'acqua con i dati topografici dall'altimetro laser di ICESat, è stato dimostrato che Salar de Uyuni non è perfettamente piatto. L'analisi del 2006 ha rivelato caratteristiche precedentemente ignote: irregolarità di 20/30 cm di altezza più o meno sinusoidali con una lunghezza d'onda di 5 km (chiaramente visibili nelle immagini [[LandSat]] del 1973 e del 1975, e ancora, negli stessi punti, decenni dopo), e una fossa verso la zona esterna larga 1–3 km e profonda dai 20 ai 50 cm. Tali imperfezioni sono dovute alla diversa densità dei sedimenti e dalla forza gravitazionale. Proprio come la superficie dell'oceano si alza su [[montagna sottomarina|montagne sottomarine]] più elevate, anche la superficie piatta del sale risulta differente in vari punti a seconda della conformazione degli elementi nel sottosuolo.<ref name=hills/><ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=Bruce G. Bills ''et al.''|url=https://zenodo.org/record/1259333|titolo=MISR-based passive optical bathymetry from orbit with few-cm level of accuracy on the Salar de Uyuni, Bolivia|rivista=Remote Sensing of Environment|volume=107|numero=1-2|anno=2007|pp=240-255|doi=10.1016/j.rse.2006.11.006}}</ref>
== Galleria d'immagini ==
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Image:Piles of Salt Salar de Uyuni Bolivia Luca Galuzzi 2006 a.jpg|Pile di sale
Immagine:Watching Sunset Salar de Uyuni Bolivia Luca Galuzzi 2006.jpg|Tramonto sul deserto
Immagine:Taiwanese Monk at the Salar of Uyuni, Bolivia.jpg|Un monaco taiwanese nel Salar de Uyuni
Immagine:Salar de Uyuni, Bolivia, 2016-02-04, DD 45.JPG|Salar con acqua
Salar de Uyuni, Bolivia, 2016-02-04, DD 36.JPG|Esagoni di sale
Isla Incahuasi 2018.jpg|[[Isla Incahuasi]]
Immagine:Salar de Uyuni, Bolivia, 2016-02-04, DD 35.JPG|Isla del Pescado
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== Note ==
<references/>
==Voci correlate==
*[[Salina (geologia)]]
*[[Uyuni]]
*[[Isla Incahuasi]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|voy}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|lingua=en|url=http://earthobservatory.nasa.gov/Newsroom/NewImages/images.php3?img_id=17120|accesso=24 gennaio 2022|sito=NASA|titolo=Foto satellitari del ''salar''|dataarchivio=22 settembre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080922233135/http://earthobservatory.nasa.gov/Newsroom/NewImages/images.php3?img_id=17120|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url=http://www.jordibusque.com/Index/Stories/SaltUyuni/SaltUyuni_01.html|titolo=Fotografie|lingua=en|accesso=25 gennaio 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070209105517/http://www.jordibusque.com/Index/Stories/SaltUyuni/SaltUyuni_01.html|dataarchivio=9 febbraio 2007|urlmorto=sì}}
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|bolivia|geologia}}
[[Categoria:Deserti della Bolivia]]
[[Categoria:Dipartimento di Oruro]]
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