Monastero di Benediktbeuern: differenze tra le versioni
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{{Edificio religioso
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|Immagine
|Didascalia
|Larghezza =
|
|Regione
|SiglaStato = DEU
|Religione
|DedicatoA = [[Benedetto da Norcia|San Benedetto]]
|AnnoConsacr
|Architetto
▲|InizioCostr = 1669 su edifici fondati nel 739
|Sito = [http://www.kloster-benediktbeuern.de/ Sito ufficiale]
▲|FineCostr = 1722
}}
Il '''
==Storia e
[[File:Klosteranlage Benediktbeuern Luftaufnahme.JPG|thumb|left|Veduta aerea del monastero.]]
[[File:Benediktbeuern Kloster Benediktbeuern Kreuzgang 2.JPG|thumb|left|Gli edifici monastici.]]
[[File:Kloster Benediktbeuern Klosterkirche Stankt Benedikt innen 2.jpg|thumb|left|Interno della Chiesa monastica.]]
[[File:J.J.Zeiller Benediktbeuern-Anastasiakapelle.jpg|thumb|Volta della Cappella di Sant'Anastasia.]]
Il [[monastero]] benedettino venne fondato dagli [[Huosi]], i quali diedero, secondo la tradizione, tre abati, tra loro fratelli (circostanza assai improbabile dato i decenni tra l'uno e l'altro): Lantfrido, Waldram ed Elilant. Il monastero venne consacrato da [[Bonifacio (vescovo di Magonza)|San Bonifacio]] dedicando la relativa chiesa alla Santa Trinità<ref name="Maß">{{Cita pubblicazione|cognome=Maß|nome=Josef|anno=2005|titolo=Der hl. Bonifatius und das Bistum Freising|rivista=Beiträge zur altbayerischen Kirchengeschichte|volume=48|pp=9-27|lingua=tedesco}}</ref><ref>Bauerreiss 4-6.</ref>, cosa però non universalmente accettata<ref>Hemmerle 85-86</ref>. Qui esisteva una scuola di scrittura, la cui opera sopravvive sotto forma di numerosi codici dell'VIII e IX secolo.
Il [[monastero]] benedettino venne fondato da [[Bonifacio vescovo|San Bonifacio]] nel 739<ref>''Germania'', Guida TCI, 1996, pag. 32</ref> e divenne famoso nel [[Medioevo]] come ''[[Scriptorium]]'', tanto che nel 1230 vi fu realizzato il ''Codex Buranus'', l'importante [[codice miniato]] contente il celebre [[manoscritto]] dei ''[[Carmina Burana]]'', un insieme di canti poetici medievali in [[lingua tedesca|tedesco]], [[lingua latina|latino]] e [[lingua francese|francese]]. ▼
Nel 955<ref>Oppure 973</ref> il monastero fu distrutto dagli ungheresi e restaurato nel 969 dal sacerdote Wolfold come casa di [[Canonico|canonici]].
== Seconda fondazione ==
{{S|monasteri|architetture della Baviera}}
▲Il
Nel 1273 vi ebbe luogo la prima processione del [[Corpus Domini]] (''Fronleichnamsprozession'') in Baviera.
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Il monastero venne secolarizzato nel 1803 e nella sua biblioteca venne trovato il famoso manoscritto medievale dei ''Carmina Burana'', oggi alla [[Bayerische Staatsbibliothek]] di [[Monaco di Baviera]]. I ''Carmina Burana'' devono il nome a [[Johann Andreas Schmeller]], il linguista tedesco che ne pubblicò la prima edizione completa nel 1847. [[Carl Orff]] musicò, modificandone i temi originali, [[Carmina Burana (Orff)|alcuni di questi poemi]] nel 1935-36.
Con la secolarizzazione gli edifici monastici furono adibiti a vetreria, ruolo che ricoprì fino al 1884. Il fisico e ottico [[Joseph von Fraunhofer]] vi diresse un istituto fra il 1809 e il 1819 e scoprì qui le [[Linee di Fraunhofer]]. Oggi i locali della vetreria sono un
Nel 1930 tutto il complesso venne acquistato dai [[Salesiani di Don Bosco]], che v'installarono un istituto superiore di Teologia e Pedagogia.
Nel 1972 la chiesa di San Benedetto venne elevata a rango di [[
==La
La chiesa monastica, dedicata a [[Benedetto da Norcia|San Benedetto]], venne ricostruita tra il 1680 e il 1685 dall'architetto [[Caspar Feichtmayr]] in uno stile [[Architettura barocca|barocco]] d'influsso
A sinistra del coro si apre la ''Anastasiakapelle'', Cappella di [[Anastasia di Sirmio|Sant'Anastasia]], bell'opera [[rococò]] realizzata fra il 1750 e il 1758 su progetto di [[Johann Michael Fischer]]. La decorazione interna venne disegnata da [[Johann Michael Feuchtmayer]], gli affreschi sono del [[Tirolo|tirolese]] [[Johann Jakob Zeiller]] e gli altari laterali sono stati eseguiti da [[Ignaz Günther]].
Sull'altar maggiore vi è il reliquiario di [[Egid Quirin Asam]], sormontato dalla pala d'altare del 1726, opera di [[Jacopo Amigoni]].
== Altri progetti ==▼
== Note ==
<references/>
==
* {{De}} ''Romuald Bauerreiss (1939). "Bonifatius und das Bistum Staffelsee: Zur bayrischen Bistumsorganisation von 739". [[Studien und Mitteilungen zur Geschichte des Benediktiner-Ordens und seiner Zweige]]. '''57''': 1–11.''
* ''{{De}}Josef Hemmerle (1991). [https://books.google.it/books?id=VBTctMctCDoC&redir_esc=y Das Bistum Augsburg: Die Benediktinerabtei Benediktbeuern. Walter de Gruyter]. ISBN 978-3-11-012927-4.''
== Voci correlate ==
* [[Lista dei monasteri carolingi]]
▲== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|architettura|Germania}}
[[Categoria:Monasteri benedettini della Germania|Benediktbeuern]]
[[Categoria:Architetture barocche della Baviera]]
[[Categoria:Architetture rococò della Baviera]]
[[Categoria:
[[Categoria:Scriptorium]]
[[Categoria:Conventi salesiani]]
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