Gacrux: differenze tra le versioni

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==Osservazione==
[[File:Crux constellation map.svg|thumb|left|Posizione di Gacrux ('''γ''') nella costellazione della Croce del Sud (Crux)]]
Gacrux è una stella dell'[[emisfero celeste australe|emisfero australe]], la sua [[Declinazione (astronomia)|declinazione]] pari a -57° 06' la rende visibile solo più a sud della [[latitudine]] 33°N, dunque non è visibile dall'[[Europa]], dalla [[Russia]], dal [[Canada]] e da buona parte degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e della [[Cina]], mentre diventa [[circumpolare]] già a sud della latitudine 33°S. La si identifica prolungando la linea che va da [[Alfa Centauri]] a [[Hadar (astronomia)|Hadar]], pochi gradi a ovest di quest'ultima. È la stella più settentrionale delle quattro stelle principali che formano il noto [[asterismo]] della Croce del Sud. Avendo una magnitudine pari a 1,63 è facilmente distinguibile anche da aree moderatamente affette da [[inquinamento luminoso]].
 
Il periodo migliore della sua osservazione ricade nei mesi che vanno da gennaio a giugno; nell'emisfero australe la sua presenza poco dopo il tramonto indica l'inizio della stagione autunnale, mentre nelle sere invernali la stella scompare sotto l'orizzonte sud poche ore dopo il tramonto.
 
==Caratteristiche fisiche==
Gacrux è una [[gigante rossa]] di [[tipo spettrale]] M3.5III, il cui colore contrasta con quello bianco-azzurro delle altre tre stelle principali che formano la Croce del Sud. La [[Massa (fisica)|massa]] della stella non è completamente certa; se Kaylene Murduch e soci nel [[1992]] la stimano poco più massiccia del Sole (1,3 [[Massa solare|M<sub>⊙</sub>]])<ref>{{cita pubblicazione|autore=Murdoch, Kaylene; Clark, M.; Hearnshaw, J. B.|data=gennaio 1992|url=http://articles.adsabs.harvard.edu/cgi-bin/nph-iarticle_query?1992MNRAS.254...27M&amp;data_type=PDF_HIGH&amp;whole_paper=YES&amp;type=PRINTER&amp;filetype=.pdf|titolo=The radial-velocity variability of Gamma Crucis|rivista=[[Monthly Notices of the Royal Astronomical Society]]|volume= 254|numero=1|pp=27–2927-29}}</ref>, altri studi, come quelli del professor [[Jim Kaler]], la stimano essere di massa tripla rispetto a quella solare<ref name=JK>[[Jim Kaler]] [http://stars.astro.illinois.edu/sow/gacrux.html GACRUX] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110829011047/http://stars.astro.illinois.edu/sow/gacrux.html |data=29 agosto 2011 }} ''stars.astro.illinois.edu''</ref><ref name=Solstation>{{Cita web |url=http://www.solstation.com/stars2/gacrux2.htm |titolo=Descrizione di Gacrux sukl sito Solstation |accesso=23 agosto 2006 |urlarchivio=https://www.webcitation.org/669eMqSt5?url=http://www.solstation.com/stars2/gacrux2.htm |dataarchivio=14 marzo 2012 |urlmorto=no }}</ref>, tuttavia anche K. Ohnaka nel 2015 stima la massa non molto superiore a quella solare, del 50% circa, dopo osservazioni effettuate con lo [[spettrometro]] [[VISIR (spettrometro)|VISIR]] montato sul [[Very Large Telescope]] dell'[[Osservatorio del Paranal]]<ref name=Ohnaka>{{cita pubblicazione|autore=K. Ohnaka|titolo=High spectral resolution spectroscopy of the SiO fundamental lines in red giants and red supergiants with VLT/VISIR|rivista=[[Astronomy and Astrophysics]]|volume=541|numero=A47|data=2014|p=8|url=https://www.aanda.org/articles/aa/pdf/2014/01/aa21581-13.pdf|accesso=27 luglio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170814094926/https://www.aanda.org/articles/aa/pdf/2014/01/aa21581-13.pdf|dataarchivio=14 agosto 2017|urlmorto=no}}</ref>. Ha una [[Luminosità (astronomia)|luminosità]], tenendo conto della [[radiazione infrarossa]] che emette una stella così fredda (3400 [[Kelvin|K]]), di 1500 volte quella [[Sole|solare]], con un [[Raggio (astronomia)|raggio]] 113 volte superiore; se Gacrux fosse al posto del Sole, la sua superficie arriverebbe a meno della metà della [[distanza Terra-Sole]]<ref name=JK/>.
 
[[File:Gacrux&Sun.jpg|thumb|left|Gacrux A comparata col Sole, sulla destra, vista dalla distanza di 25 [[unità astronomica|U.A.]] con il programma [[Celestia]].]].
Nata come una stella di classe B, Gacrux si è evoluta uscendo dalla [[sequenza principale]] per trasformarsi in una [[gigante rossa]], passando alla fase della combustione dell'[[elio]]. In un futuro relativamente vicino terminerà la sua esistenza di stella normale trasformandosi in una piccola e densa [[nana bianca]]<ref name=Solstation/>.
 
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==Etimologia e cultura==
Nonostante a causa della [[precessione degli equinozi]] Gacrux fosse visibile nel sud dell'Europa, la stella è priva di un nome proprio derivato da antiche figure mitologiche. Il nome Gacrux, probabilmente coniato dall'astronomo statunitense Elijah H. Burritt, deriva dalle parole Gamma (lettera greca della stella nella [[nomenclatura di Bayer]]) e Crux, il nome della costellazione<ref>[http://domeofthesky.com/clicks/gacrux.html Gacrux] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110928143206/http://domeofthesky.com/clicks/gacrux.html |data=28 settembre 2011 }} The Dome of the Sky</ref>.
Del passato si hanno notizie che [[Claudio Tolomeo|Tolomeo]] l'aveva inclusa nella [[Centauro (costellazione)|costellazione del Centauro]]<ref>{{cita libro|autore=Richard Hinckley Allen|titolo=Star Names: Their Lore and Meaning|url=httphttps://bookswww.google.com.ecit/books/edition/Star_Names/l8V2DY3tQMgC?idhl=_GUDis0bETgCit&pggbpv=PA91&lpg=PA911&dq=NatalisRichard+Hinckley+navigationisAllen,+Star+Names:+Their+Lore+and+Meaning+1963&sourceprintsec=web&ots=6SXbKRUyOj&sig=-_q6DxzAD4JrXrRHXZqBeDDbiIM&hl=en&sa=X&oi=book_result&ct=result&redir_esc=y#v=onepage&q&f=falsefrontcover|editore=Dover Press|anno=1963|paginep=191|accesso=1º dicembre 2021|urlmorto=no}}</ref>.
 
In [[Lingua cinese|cinese]] 十字架 (Shí Zì Jià), significa la ''Croce'', riferendosi all'asterismo che forma con α Crucis, β Crucis e δ Crucis, di conseguenza Gacrux è conosciuta come 十字架一 (Shí Zì Jià yī), che in [[Lingua italiana|italiano]] significa ''"la prima stella della Croce"''<ref>{{cita web|titolo=香港太空館 - 研究資源 - 亮星中英對照表|url=https://www.lcsd.gov.hk/CE/Museum/Space/Research/StarName/c_research_chinengstars_e_g.htm|editore=Hong Kong Space Museum|lingua=zh|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110130063007/http://www.lcsd.gov.hk/CE/Museum/Space/Research/StarName/c_research_chinengstars_e_g.htm|dataarchivio=30 gennaio 2011}}</ref>.
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*[[Lista delle stelle più luminose conosciute]]
*[[Lista delle stelle più brillanti del cielo notturno osservabile]]
 
==Altri progetti==
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==Collegamenti esterni==