Tourbillon: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua|la variante degli scacchi|Quadriglia (scacchi)}}
{{Nota disambigua|lo stadio svizzero|Stade Tourbillon}}
[[File:Tourbillon.jpg|thumb|Tourbillon]]
'''Tourbillon''' è la parola [[lingua francese|francese]], semplificazione di '''Regulateur à tourbillon'''
== Etimologia ==
[[File:Encyclopedie de D'Alembert et Diderot - Premiere Page - ENC 1-NA5.jpg|miniatura|La copertina dell'Encyclopédie di D'Alembert et Diderot, contenente l'articolo che ispirò la denominazione]]
La scelta del nome con cui identificare questa invenzione appare ingiustificata e contraddittoria, anche perché il termine ''Tourbillon'' sembrava, e sembra tuttora nelle definizioni dei moderni dizionari francesi
Nonostante l'inventore non abbia lasciato testimonianza di quali furono gli spunti che lo spinsero alla scelta di tale denominazione, è probabile che l'origine del termine debba esser ricercata in quanto scritto in un'opera letta da Breguet
▲La scelta del nome con cui identificare questa invenzione appare ingiustificata e contraddittoria, anche perché il termine ''Tourbillon'' sembrava, e sembra tuttora nelle definizioni dei moderni dizionari francesi,<ref name=breg12/> un richiamo a ''turbine'', al tempo molto criticata apparente allusione ai moti dell'appena conclusa [[rivoluzione francese]], apparentemente incompatibili con la ricerca della maggiore precisione.<ref name=z1/>
▲Nonostante l'inventore non abbia lasciato testimonianza di quali furono gli spunti che lo spinsero alla scelta di tale denominazione, è probabile che l'origine del termine debba esser ricercata in quanto scritto in un'opera letta da Breguet,<ref name=breg13/> l'[[Encyclopédie]], la "bibbia laica del tempo", diffusissima tra scienziati e inventori, e più precisamente in un articolo di [[Jean Baptiste Le Rond d'Alembert]], dove questi riprendeva l'ideale cartesiano per il quale la rotazione dei pianeti attorno al Sole era dovuta alla presenza di un ''Tourbillon'' che li sostenesse, allargando la stessa all'intero universo che era allora concepito come un'espansione del sistema solare.<ref name=z1/> Di conseguenza, la scelta del termine è un chiaro richiamo alla combinazione delle forze e all'apprezzamento dell'ordine cosmico allora dilagante, accennato anche da [[Voltaire]] nella metafora del "Grande Orologiaio".<ref name=z1/>
Tale interpretazione è fornita anche da altre autorevoli fonti, quali il ''Grande dizionario universale del XIX secolo'' [[Pierre Larousse]] e il ''Dizionario della lingua francese'' di [[Emile Littré]], pubblicati entrambi a Parigi, rispettivamente da Larousse et Cie in 17 volumi tra il [[1863]] e il [[1876]] e da Hachette in 4 tomi tra il [[1863]] e il [[1869]].<ref name=breg17>{{cita|Breguet|p. 17}}.</ref> Il primo inserisce nell'elenco dei significati del termine in oggetto "Nome che i cartesiani davano alla rivoluzione intorno al suo centro di un pianeta o di un astro, e al moto della materia circostante che li segue", mentre il secondo cita direttamente Cartesio, che disse che "I pianeti ruotano intorno al loro
Anche se tale etimologia potrebbe apparire estremamente ed esageratamente complessa, è giustificabile dal fatto che Breguet, che aveva studiato
== Storia ==
=== Il ''Longitude Act'' ===
Ciò che portò in origine all'elaborazione del tourbillon fu l'esigenza, molto sentita nel [[XVIII secolo]], di elaborare cronometri precisissimi per identificare univocamente e in modo accurato la [[longitudine]] di un punto sulla [[superficie terrestre]]. Pioniere in quest'ambito fu il [[Regno Unito]] che, a partire dal [[1714]] con l'emanazione del ''Longitude Act'', costituì una commissione di tecnici, nota come ''Commissioners for the Discovery of the Longitude at Sea'', che avesse come fine del suo operare, in conformità col suo nome, quello di trovare un sistema che consentisse l'identificazione della posizione delle navi costituenti la flotta nazionale: tale identificazione era finalizzata a ridurre il numero dei naufragi evitabili e collaterali, come quello di quattro navi che erano affondate scontrandosi contro degli scogli per il semplice motivo di non aver compreso quale fosse la propria posizione sulla carta nautica in dotazione.<ref name=z1/> Chi fosse riuscito a risolvere il sopra descritto problema avrebbe ricevuto un lauto premio, consistente in {{formatnum:20000}} sterline (pari a 7,5 milioni degli attuali euro), in {{formatnum:15000}} sterline o in {{formatnum:10000}} sterline rispettivamente a seconda del fatto che fosse riuscito a calcolare la longitudine con errore inferiore a mezzo grado, ai 2/3 di grado o al grado.<ref name=z1/>
La connessione tra misurazione della longitudine e orologeria risiede nel fatto che per la computazione della prima era necessario possedere un [[cronometro]] che segnasse l'ora di un meridiano di riferimento (per l'Inghilterra il meridiano di [[Londra]] e in seguito di [[Greenwich]]) e una meridiana che, ovviamente, segnasse l'ora locale. Secondo un'errata concezione del tempo, che non teneva in considerazione la differenza tra tempo medio e tempo siderale calcolabile coll'[[equazione del tempo]], sarebbe stato sufficiente analizzare la differenza d'orario segnalata dai due apparecchi: poiché la Terra gira di 360[[Grado d'arco|°]] rispetto al
[[File:John_Harrison.jpg|miniatura|sinistra|[[John Harrison]], che si prodigò nella progettazione e nella realizzazione di cronometri volti a migliorare le rilevazioni marine delle longitudini]]
In mare non era possibile avvalersi di orologi affidabili regolati sul meridiano di riferimento e quindi il metodo più comune alla fine del XVIII secolo era di utilizzare le sempre più diffuse tavole dell'[[Almanacco Nautico]]: attraverso la [[distanza lunare#Nella navigazione celeste|distanza lunare]] ottenuta col metodo di misurazione della distanza angolare dalla [[Luna]] o dal Sole durante il giorno o da una fra otto stelle particolarmente luminose durante la notte, si determinava l'ora universale (del meridiano zero al [[Royal Observatory]] a [[Greenwich]]) e, confrontando questo dato con quello locale a sua volta determinato tramite l'altezza del
[[John Harrison]], nonostante non avesse compiuto, provenendo da una famiglia povera, studi regolari nell'ambito della meccanica o dell'orologeria, prese parte al concorso, sperando di riuscire a produrre un orologio tanto preciso da avere uno scarto massimo di 3 o 4 secondi mensili. Dato che al tempo le misurazioni astronomiche erano tenute in maggior considerazione rispetto a quelle basate su meccanismi meccanici, in virtù dell'ideologia promossa da [[Isaac Newton]], Harrison si trovò costretto a rivolgersi a [[Edmond Halley]], che lo indirizzò all'officina [[Graham (azienda)|Graham]] di [[Londra]], già al tempo molto apprezzata, con cui intraprese una proficua collaborazione grazie alla quale ricevette supporto tecnico ed economico, arrivando a produrre orologi di buona precisione.<ref name=z3>{{cita web|url=http://www.orologidalmondo.com/wordpress/harrison/|titolo=Harrison e la longitudine|accesso=11 settembre 2014|sito=[http://www.orologidalmondo.com orologidalmondo.com]|autore=Luciano Zambianchi|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140911182935/http://www.orologidalmondo.com/wordpress/harrison/|urlmorto=sì}}</ref> Altri scienziati che arrivarono a discreti risultati in quest'ambito furono [[John Arnold (orologiaio)|John Arnold]], già collaboratore di [[Larkum Kendall]], che aveva affiancato Harrison nei suoi ultimi lavori, e [[Ferdinand Berthoud]], che idearono e brevettarono nel [[1770]] due differenti sistemi contraddistinti dalla presenza di una seconda molla che evitava eventuali errori di scatto ma non annullava l'influenza della forza di gravità.<ref name=z1/>{{-}}
=== L'idea di Breguet ===
[[File:Tourbillon, original drawing, Abraham-Louis Breguet.jpg|miniatura|La tavola acquerellata illustrante il tourbillon di Breguet, allegata alla richiesta di brevetto]]
[[1775|Cinque anni dopo]], Breguet, membro della commissione per la computazione della latitudine, aprì la sede della sua [[Breguet (azienda)|
Gli studi che precedettero il brevetto vennero compiuti alla conclusione del XVIII secolo (secondo alcune fonti, l'ideazione del tourbillon risalirebbe nello specifico al [[1795]]<ref name=kul>{{cita web|lingua=en|url=http://www.kultuhr.net/store/information.php?info_id=5#animated|titolo=Tourbillon FAQ|sito=[http://www.kultuhr.net kultuhr.net]|accesso=18 settembre 2014}}</ref>):<ref name=z2>{{cita web|url=http://www.orologidalmondo.com/wordpress/tourbillon-2-il-movimento-carosello/|titolo=Tourbillon (2)|accesso=11 settembre 2014|sito=[http://www.orologidalmondo.com orologidalmondo.com]|autore=Luciano Zambianchi|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140911152132/http://www.orologidalmondo.com/wordpress/tourbillon-2-il-movimento-carosello/|urlmorto=sì}} (disponibile anche [http://macchinedeltempo.yolasite.com/menu.php qui])<!-- fonte usata solo in parte --></ref> dopo aver brevettato il 9 marzo 1798 (secondo il [[Calendario rivoluzionario francese|calendario repubblicano]], 19 Ventoso anno VI) uno scappamento a forza costante che già migliorava la qualità dei suoi prodotti, in seguito a minuziose sperimentazioni, le prime elaborazioni tecniche del tourbillon vennero depositate il 24 dicembre 1800.<ref name=breg8/>▼
▲[[1775|Cinque anni dopo]], Breguet, membro della commissione per la computazione della latitudine, aprì la sede della [[Breguet (azienda)|sua azienda]] in [[Quai de l'Horloge]], sull'[[Ile de la Cité]]. Gli studi di Breguet partirono dalla constatazione del fatto che la gravità terrestre sia un handicap per il raggiungimento della massima precisione dei segnatempo: essa infatti provoca delle irregolarità di moto ogni volta che l'orologio, portato al polso o tenuto dentro una tasca, cambia posizione.<ref name=breg14/> La proposta di Breguet di compensare gli errori del moto legati a tale forza invece di tentare di annullarli si basava sull'irrealizzabilità della teoria secondo la quale l'unico sistema per annullare l'effetto sul gruppo regolatore della gravità sia quello di far sì che il [[Centro di massa|centro di gravità]] del gruppo regolatore sia costantemente fulcro di un movimento rotatorio, cosa possibile se l'orologio è mantenuto fermo ma impossibile se esso è posto in una posizione non piana o è mosso.<ref name=z1/> Per compensare l'errore commesso dal bilanciere durante il suo spostamento, Breguet decise di chiuderlo assieme agli organi annessi in una gabbia solidale alla ruota dei piccoli secondi, che si spostava continuamente alla velocità di un giro al minuto.<ref name=z1/> La continua rotazione del gruppo regolatore, oltre a permettere la reciproca compensazione degli errori accusati dall'orologio nelle varie posizioni, garantisce una miglior lubrificazione e riduce l'attrito tra i vari organi.<ref name=breg15>{{cita|Breguet|p. 15}}.</ref>
Il brevetto decennale di tale meccanismo, registrato da Breguet il 26 giugno 1801 (secondo il calendario repubblicano, 7 Messidoro anno IX)
▲Gli studi che precedettero il brevetto vennero compiuti alla conclusione del XVIII secolo (secondo alcune fonti, l'ideazione del tourbillon risalirebbe nello specifico al [[1795]]<ref name=kul>{{cita web|lingua=en|url=http://www.kultuhr.net/store/information.php?info_id=5#animated|titolo=Tourbillon FAQ|sito=[http://www.kultuhr.net kultuhr.net]|accesso=18 settembre 2014}}</ref>):<ref name=z2>{{cita web|url=http://www.orologidalmondo.com/wordpress/tourbillon-2-il-movimento-carosello/|titolo=Tourbillon (2)|accesso=11 settembre 2014|sito=[http://www.orologidalmondo.com orologidalmondo.com]|autore=Luciano Zambianchi}} (disponibile anche [http://macchinedeltempo.yolasite.com/menu.php qui])<!-- fonte usata solo in parte --></ref> dopo aver brevettato il 9 marzo 1798 (secondo il [[Calendario rivoluzionario francese|calendario repubblicano]], 19 Ventoso anno VI) uno scappamento a forza costante che già migliorava la qualità dei suoi prodotti, in seguito a minuziose sperimentazioni, le prime elaborazioni tecniche del tourbillon vennero depositate il 24 dicembre 1800.<ref name=breg8/>
▲Il brevetto decennale di tale meccanismo, registrato da Breguet il 26 giugno 1801 (secondo il calendario repubblicano, 7 Messidoro anno IX),<ref name=breg8>{{cita|Breguet|p. 8}}.</ref> reca la firma di [[Jean-Antoine Chaptal]], già proprietario del Breguet nº 621,<ref name=breg12>{{cita|Breguet|p. 12}}.</ref> chimico e ministro dell'interno sotto [[Napoleone Bonaparte]], dal cui ministero dipendevano gli uffici emananti i brevetti. Ancora oggi, negli archivi dell'Institut National de la Propriété Industrielle con sede a Parigi, figura il dossier col quale l'inventore richiese il brevetto del proprio meccanismo, accompagnato da una semplice lettera di presentazione al ministro degli Interni, nella quale Breguet esponeva sinteticamente il proprio lavoro.
{{citazione|Cittadino Ministro,
Ho l'onore di presentarvi una memoria che contiene la descrizione di una nuova invenzione applicabile alle macchine per misurare il tempo che io denomino Regolatore a Tourbillon, e la richiesta di un privilegio per costruire questi Regolatori per la durata di dieci anni. Sono riuscito, grazie a questa invenzione, ad annullare mediante compensazione le anomalie provocate dalle differenti posizioni dei centri di gravità del movimento del Regolatore, a distribuire gli attriti su tutte le parti della circonferenza dei perni di questo regolatore e dei fori nei quali questi perni si muovono, a fare in modo che la lubrificazione delle parti soggette ad attrito sia sempre la stessa, malgrado la coagulazione degli
Salute e Rispetto.|{{cita libro|autore=Abraham-Louis Breguet|titolo=Lettera di accompagnamento alla richiesta di brevetto decennale inviata a Jean-Antoine Chaptal}}|Citoyen Ministre,
J'ai l'honneur de vous présenter un mémoire contenant la description d'une invention nouvelle applicable aux machines à mesurer le tems que je nomme Régulateur à Tourbillon, et la demande d'un privilège pour construire ces Régulateurs pendant l'espace de dix ans. Je suis parvenu au moyen de cette invention à annuler par compensation les anomalies dues aux positions différentes des centres de gravité du mouvement du Régulateur, à distribuer les frottemens sur toutes les parties de la
Salut et Respect.|lingua=fr}}
[[File:Tourbillon, gravity effect.gif|sinistra|miniatura|Animazione in cui si rappresenta come l'introduzione del tourbillon, capace di spostare continuamente il baricentro del bilanciere, sia in grado di compensare le irregolarità di marcia del calibro introducendo altre irregolarità, di entità opposta ma quanto più possibile uguale]]
Nel [[Bollettino delle Leggi della Repubblica]] nº 121 in prima pagina sarebbe poi stata ricordata la concessione di tale brevetto.<ref name=breg12/><ref name=breg16>{{cita|Breguet|p. 16}}.</ref> Alla fase prettamente teorica e sperimentale segue quella della realizzazione in officina degli organi progettati e brevettati, che si rivela estremamente complessa, tanto da durare fino al [[1805]], anno in cui, dopo la realizzazione di due orologi-prototipo, il nº 169 donato al figlio di John Arnold e il nº 282 venduto solo molto tempo dopo dal figlio di Breguet, viene commercializzato il primo segnatempo con tourbillon.<ref name=breg15/> Nel realizzare i suoi tourbillon, Breguet si avvalse per la realizzazione dello scappamento per i primi trecento pezzi delle officine dirette da Arnold e per altri cento di quelle di Peto Cross, che era riuscito a combinare l'innovatività tecnica del primo con quella di Ferdinand Berthoud. Solo in un secondo momento Breguet giunse all'elaborazione di un proprio scappamento, che è noto ancora oggi come ''ad ancora'' per la sua particolare forma, seguito a uno definito ''naturale'', caratterizzato dalla presenza di una doppia ruota.<ref name=z1/>
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=== Dopo la morte di Breguet ===
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Tuttavia, a dispetto della paternità di una scoperta così importante, il genio di Breguet, al tempo divenuto famoso per questa invenzione
Nonostante il tourbillon fosse stato in conseguenza di ciò momentaneamente abbandonato, esso ritornò in auge e fu sottoposto ad evoluzioni quando si manifestò, all'indomani del [[XX secolo]], la necessità di raggiungere un livello di precisione ancora superiore, che solo questa funzione poteva garantire e che permetteva ai segnatempo di esser identificati ufficialmente come cronometri, essendo nato l'apposito istituto per la certificazione. Tale istituto, alla cui fondazione avvenuta nel [[1866]] fu connessa la nascita delle prime competizioni di cronometria, ebbe sede inizialmente a [[Neuchâtel]], in [[Svizzera]], da dove venne trasferito nel [[1873]] a [[Ginevra]], dove rimase sino al [[1967]]. I parametri delle prove, effettuate dall{{'}}''Ufficio Indipendente per il Controllo e la Certificazione'', riguardavano solo poche referenze selezionate come migliori, le cui prestazioni dovevano rispondere a dei requisiti accordati tra i produttori e la committenza, che in quel tempo era principalmente rappresentata dalla Marina.<ref name=z1/>
[[File:Jaeger-Lecoultre img 0991.jpg|miniatura|sinistra|Un orologio da polso con tourbillon sviluppato da Jaeger LeCoultre]]
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[[File:Greubel Forsey Invention Piece 1.jpg|miniatura|Un orologio da polso con tourbillon sviluppato da Greubel Forsey]]
Dopo il definitivo abbandono, connesso alla necessità di una precisione estrema e avvenuto a ridosso della [[seconda guerra mondiale]], il tourbillon perse importanza, venendo superato per economicità e validità cronometrica dai [[orologio al quarzo|meccanismi al quarzo]]: sfruttato sempre meno dalle aziende di alta orologeria che non siano specializzate nella sua produzione, è oggi poco approfondito nei corsi tecnici per assenza di apparecchiature e penuria di tempo, tanto che molti artigiani presenti sul territorio italiano non sono in grado di operarvi in modo pesante, per esempio effettuando tarature, e si trovano costretti a delegare i loro compiti alle officine delle case di produzione.<ref name=z1/> Attualmente, un orologio dotato di tale meccanismo può essere realizzato in modo corretto solo da poche manifatture specializzate
Con lo sviluppo dei falsi in orologeria, spesso di provenienza cinese, le copie delle referenze con tourbillon sono state realizzate in modo tale che l'effetto estetico sia il medesimo ma non con precisione sufficiente affinché l'orologio tragga effettivi benefici dalla presenza di tale organo: non si può però escludere che questa problematica, connessa all'impossibilità dell'industria cinese di realizzare componenti d'alta precisione e di effettuare meticolose tarature, possa essere in futuro superata con un successo così importante che proprio queste industrie possano acquisire un loro ruolo nella realizzazione di semplici componenti pre-assemblati.<ref name=z1/>
[[File:
== Tecnica ==
=== Gabbia ===
La gabbia del tourbillon (A) è quella parte componente il detto meccanismo che, ruotando, riesce a ridurre l'influenza sugli organi in essa contenuti della forza di gravità. Nel tourbillon tradizionale di Breguet:<ref name=z1/><ref name=disegno>{{cita web|url=http://www.orologidalmondo.com/wordpress/wp-content/uploads/2012/05/tourbillon.jpg|titolo=Schema del Tourbillon|accesso=16 settembre 2014|sito=[http://www.orologidalmondo.com orologidalmondo.com]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140914135638/http://www.orologidalmondo.com/wordpress/wp-content/uploads/2012/05/tourbillon.jpg|urlmorto=sì}}</ref>
* è suddivisa in due parti, l'una superiore (A1) e l'altra inferiore (A2), a forma di cerchi, connesse tra di loro da delle apposite colonnine (A3, A4, A5);
* è
* regge sia l'estremità superiore che quella inferiore, per mezzo degli appositi cuscinetti di rubino, dell'asse dello scappamento e del suo pignone (che sono rispettivamente F ed E, connessi dall'asse L1, retto da R2 ed R3), dell'asse dell'ancora (che è G, retta da R4 ed R5, su cui ingrana L2) e dell'asse del bilanciere (che è D, retto da R6 ed R7, su cui ingrana L3).
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=== Ruota dei secondi ===
La ruota dei secondi (C) è quella parte a forma di anello componente il tourbillon che, connessa alla platina (P), e quindi non ruotando ma ingranando il pignone dello scappamento (E), permette la rotazione lungo se stessa della gabbia (A) per mezzo di quello, che è imperniato sul suo rubino (R3) incassato nella gabbia. Nel tourbillon tradizionale di Breguet è composta nel caso che il bilanciere lavori a
=== Bilanciere ===
In un orologio dotato di tourbillon, il bilanciere (D), organo che con le sue oscillazioni controlla la velocità di srotolamento della molla del bariletto, si trova al centro della gabbia (A), con la quale è coassiale e sulla quale sono montati i rubini (R6 ed R7) che contengono l'asse (L3) che lo regge assieme al disco d'impulso e a quello di sicurezza.<ref name=scapptoma/><ref>{{cita web|url=http://www.orologi.it/dizionario/dizio_show.asp?t=38|titolo=Definizione di Bilanciere|accesso=16 settembre 2014|sito=[http://www.orologi.it orologi.it]|autore=Nicola de' Toma|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150424123748/http://www.orologi.it/dizionario/dizio_show.asp?t=38}}</ref>
=== Pignone dello scappamento ===
Il pignone della ruota di scappamento (E) è quella parte componente il tourbillon che, ingranante la ruota dei secondi (C)<ref name=kul/> e connessa allo scappamento (F) cui è coassiale, collabora al realizzare lo spostamento della gabbia (A). Nel tourbillon tradizionale di Breguet:<ref name=z1/><ref name=disegno/>
* è formato, ammesso che il bilanciere lavori a
* è coassiale allo scappamento (F), cui è connesso per mezzo di un asse (L1), che adagia le proprie estremità su degli appositi rubini (R2 ed R3);
* l'angolo compiuto dallo scappamento durante la sua rotazione corrisponde a quello effettuato da questo organo, per azione dell'asse che li congiunge.
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Si definisce a livello generale scappamento di questo tipo quello caratterizzato dalla presenza di:
* una ruota di scappamento (F), caratterizzata dai singolari denti a tallone
* un'ancora (G), così detta per la sua forma
* un asse del bilanciere (L3) sul quale siano montati, in aggiunta al predetto organo, un disco d'impulso e uno di sicurezza, che interagiscono periodicamente, una volta per oscillazione dell'organo regolatore, con le corna e il dardo: questi due organi costituiscono il cosiddetto ''plateau''.<ref name=scapptoma/>
Nel sistema in analisi, la ruota di scappamento e l'ancora, il cui lavoro non si modifica rispetto a quanto avviene in un orologio non dotato di tourbillon
[[File:Watch jewel bearing and capstone.svg|miniatura|sinistra|Disegno che evidenzia l'interazione tra estremità degli assi e rubini]]
=== Assi ===
In un calibro come quello in analisi si identificano tre assi, che reggono, cominciando dal fulcro della rotazione della gabbia, il bilanciere, l'ancora e lo scappamento e che sono tenuti in posizione dagli appositi rubini (asse L3, retto da R6 ed R7, reggente D; asse L2, retto da R4 ed R5, reggente G; asse L1, retto da R2 ed R3, reggente F).<ref name=disegno/>
[[File:BudgetWatchJeweledPinlever953.jpg|miniatura|sinistra|Particolare di un calibro che mette in risalto i rubini]]
=== Rubini ===
In un calibro o meccanismo o movimento d'orologeria si definisce rubino o cuscinetto quella struttura cilindrica in metallo, pietra dura o [[corindone]] che ha come scopo quello di permettere la rotazione degli assi che vi posano le proprie estremità e lungo i quali si sviluppa il treno del tempo.<ref>{{cita web|url=http://www.orologi.it/dizionario/dizio_show.asp?t=110|titolo=Definizione di Cuscinetto|accesso=16 settembre 2014|sito=[http://www.orologi.it orologi.it]|autore=Nicola de' Toma|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140917022137/http://www.orologi.it/dizionario/dizio_show.asp?t=110}}</ref>
In un tourbillon si trovano solitamente otto rubini standard, ossia quelli sul cui asse ruota la gabbia (R1 ed R8) e quelli sul cui asse ruotano altri organi (R2 ed R3, sui quali ruota l'asse che congiunge scappamento e pignone di questo; R4 ed R5, sui quali ruota l'asse che regge l'ancora; R6 ed R7, sui quali ruota l'asse che regge il bilanciere), dei quali quattro sono coassiali tra di loro e non ruotano durante lo spostamento della gabbia (R1, R6, R7; R8), mentre altrettanti hanno periodo rotatorio pari a quello della gabbia (R2, R3, R4, R5).<ref name=disegno/>
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[[File:Treno del tempo.png|miniatura|Il treno del ruotismo, per mezzo di varie ruote e dei rispettivi pignoni, porta l'energia erogata dal bariletto al bilanciere]]
[[File:Old Time Machine.jpg|miniatura|In questa immagine raffigurante il calibro contenuto in un antico orologio da tasca, il treno del ruotismo è costituito dalle ruote e dai pignoni siti sulla sinistra]]
Il ruotismo (Y) è quella parte del calibro di un orologio che ha lo scopo di connettere bariletto e bilanciere, funzionante in un orologio dotato di tourbillon come in qualsiasi altro segnatempo: suoi fini sono quello di trasmettere l'energia erogata dal bariletto al bilanciere e il moto di quest'ultimo al primo. In un calibro tradizionale come in uno dotato di torubillon, il meccanismo del treno del ruotismo è costituito secondo la logica per la quale al bariletto segue un sistema di ruote e pignoni volto a far sì che le ruote abbiano via via un periodo di rotazione più breve: nell'ordine, il pignone della ruota dei minuti (c), la ruota dei minuti (C), il pignone della ruota intermedia (t), la ruota intermedia (T), il pignone della ruota dei secondi (f), la ruota dei secondi (F), il pignone della ruota di scappamento (e), la ruota di scappamento (E).<ref name=dvu/><ref name="orologi.it">{{cita web|url=http://www.orologi.it/dizionario_voce.asp?t=271&l=p|sito=[http://www.orologi.it orologi.it]|accesso=18 settembre 2014|titolo=Dizionario - ruotismo|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150424123734/http://www.orologi.it/dizionario_voce.asp?t=271&l=p}}</ref><ref>{{cita web|url=http://orologirussi.altervista.org/tecnica/servizio/pics/treno_movimento.gif|sito=[http://orologirussi.altervista.org orologirussi.altervista.org]|accesso=18 settembre 2014|titolo=Immagine di ruotismo|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150423202306/http://orologirussi.altervista.org/tecnica/servizio/pics/treno_movimento.gif}}</ref><ref>{{cita web|url=http://images.treccani.it/enc/media/share/images/orig//system/galleries/NPT/VOL_7/IMMAGINI/orologio_01.jpg|sito=[http://images.treccani.it images.treccani.it]|accesso=18 settembre 2014|titolo=Immagine di ruotismo}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.orologidiclasse.com/wp-content/uploads/2011/11/schema-tourbillon.jpg|sito=[http://www.orologidiclasse.com orologidiclasse.com]|accesso=18 settembre 2014|titolo=Immagine di ruotismo}}</ref>
Il sistema a pignone funziona secondo la logica per la quale un gruppo ruota - pignone, in un determinato periodo di tempo, compie il medesimo angolo di rotazione. Tale angolo, in conformità con la definizione e con la struttura del gruppo, avrà come delimitatrici due semirette aventi origine al centro della rotazione, e che per questo saranno incidenti con le circonferenze di pignone e ruota in modo tale da costituire quattro punti, rappresentanti rispettivamente A l'incidenza tra semiretta d'origine e circonferenza del pignone, B l'incidenza tra semiretta d'origine e circonferenza della ruota, C l'incidenza tra semiretta di conclusione e circonferenza del pignone, D l'incidenza tra semiretta di conclusione e circonferenza della ruota. Sulle circonferenze delle ruote e dei pignoni si trovano denti di dimensione uguale, ma in numero differente. Durante la rotazione, i denti presenti in A e in B si saranno andati a trovare rispettivamente in C e in D, scalando però di un numero differente di posizioni. Dato che la circonferenza di un cerchio cresce in modo proporzionale al diametro dello stesso (e che quindi la ruota presenta più denti del pignone), il numero di posizioni intercorse tra A e C e B e D sarà differente. Ammesso che la ruota abbia 60 denti e il pignone 6, in una rotazione di 180° saranno scalate 30 e 3 posizioni. La ruota con cui ingrana il pignone, per una rotazione di 30 denti della precedente, si sposterà solo di tre, venendo quindi ad avere un periodo di rotazione 10 volte superiore.<ref name=dvu/>
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== Varianti ==
[[File:Image-Greubel Forsey Tourbillon 24 Secondes Incline.jpg|miniatura|sinistra|Un orologio da polso con tourbillon inclinato sviluppato da Greubel Forsey: ha periodo di rotazione 24 secondi]]
=== Tourbillon inclinato ===
Il tourbillon inclinato è una variante di quello tradizionale che ne riproduce in modo fedele le strutture, inclinandole lateralmente di un'angolazione variabile per equilibrare meglio l'influenza della gravità terrestre sul bilanciere per far sì che durante la rotazione della gabbia lo scappamento raggiunga un ancor maggiore numero di posizioni.<ref>{{cita web|url=http://www.segnatempo.it/pagina.asp?cat=scopri1&prod=tourbillon_sc|sito=[http://www.segnatempo.it segnatempo.it]|accesso=24 settembre 2014|titolo=Tourbillon|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150426064127/http://www.segnatempo.it/pagina.asp?cat=scopri1&prod=tourbillon_sc|urlmorto=sì}}</ref> Il primo orologio dotato di questa complicazione fu elaborato nel [[1857]] da [[Albert Potter]]
Una seconda versione di questa variante di tourbillon è stata elaborata in epoca più recente da [[Greubel Forsey]], che comunque si è impegnata anche nella realizzazione di tourbillon inclinati tradizionali: essa è caratterizzata dalla [[rivoluzione]] con periodo quattro minuti della già inclinata gabbia del tourbillon lungo una circonferenza avente centro nel suo asse. Dopo un'attenta analisi della struttura del tourbillon di Breguet, che aveva rivelato come i maggiori problemi in fatto di regolarità del moto degli orologi con tourbillon si riscontrassero in posizione orizzontale, il team di Greubel Forsey cominciò a cercare una soluzione migliore, trovandosi a imboccare una strada alternativa che l'avrebbe portato all'elaborazione di questo meccanismo, caratterizzato però da alcune problematiche in fase di progettazione, connesse alla volontà di non rendere troppo spessa la cassa degli orologi e all'assenza di un'apposita strumentazione di progettazione tridimensionale che, almeno in una fase iniziale, sarebbe stata però sostituita dal [[meccano]], per iniziativa di Stephen Forsey che, mostrando il suo modellino al socio, avrebbe pronunciato la semplice frase "Ruota!".<ref>{{cita web|url=http://www.greubelforsey.com/sites/default/files/meccano_ipad_1.mp4|sito=[http://www.greubelforsey.com greubelforsey.com]|accesso=24 settembre 2014|titolo=Les Débuts du Double Tourbillon 30°|lingua=fr|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140522093515/http://www.greubelforsey.com/sites/default/files/meccano_ipad_1.mp4}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.greubelforsey.com/le-double-tourbillon-ses-debuts|sito=[http://www.greubelforsey.com greubelforsey.com]|accesso=24 settembre 2014|titolo=Le Double Tourbillon à ses débuts|lingua=fr|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140723022914/http://www.greubelforsey.com/le-double-tourbillon-ses-debuts}}</ref>
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{{citazione|Immagina per un momento che un bastone simboleggi la gabbia di un tourbillon. Reggilo con entrambe le mani, ponendole ognuna sulle sue due estremità. La mano destra è il ponte – lato quadrante, la sinistra è il ponte – lato movimento; questo è un tourbillon convenzionale. Ora, è evidente come una delle mani (quella che rappresenta il ponte sul lato quadrante) stia nascondendo uno stupendo spettacolo di arte meccanica. Per parafrasare il concetto di sospensione di un tourbillon volante che è appeso alla platina da una sola parte, reggi lo stesso bastone alla fine, tra l'indice e il pollice di una mano, con due punti di contatto alla base. Quest'azione ora permette una visione pulita e libera della punta del bastone, che rappresenta la gabbia del tourbillon|{{cita libro|autore=Thomas Prescher|titolo=Tourbillon History}}}}
Il tourbillon volante, inventato nel [[1920]] dal celebre orologiaio Alfred Helwig, è un'evoluzione di quello tradizionale volta a migliorare l'estetica di questa complicazione: al tempo della sua invenzione fu oggetto di infondate critiche poiché si sosteneva che reggendo la gabbia da un solo lato, quello inferiore, per impedire che il ponte superiore la oscurasse, se ne potesse peggiorare il bilanciamento.<ref>{{cita web|url=http://www.orologidiclasse.com/2011/il-tourbillon-volante-piu-complicato/|sito=[http://www.orologidiclasse.com orologidiclasse.com]|accesso=24 settembre 2014|titolo=Il Tourbillon Volante? Più Complicato}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?
[[File:Triple Axis Tourbillon Regulator Sport.tif|left|miniatura|Un orologio con tourbillon triassiale sviluppato da Thomas Prescher]]
=== Tourbillon su più assi ===
Il tourbillon su più assi è una particolare tipologia di tourbillon in cui il bilanciere non si mantiene sempre sul medesimo piano, ma, nel corso delle sue successive oscillazioni, assume differenti inclinazioni. La finalità di questa scelta tecnica è quella di ridurre ulteriormente il margine di anticipo e di ritardo accumulato dal ruotismo dell'orologio. Una particolare tipologia di tourbillon che lavora su più assi è il gyrotourbillon sviluppato da [[Jaeger-LeCoultre]] nella collezione delle ''Grandi complicazioni'', montato su un orologio commercializzato a partire dal 2004 e proposto in più versioni con successivi miglioramenti tecnici.
=== Tourbillon multiplo ===
Sovente adottata in creazioni d'alta orologeria, questa strategia dovrebbe permettere una precisione ancora maggiore, come sostengono i progettisti di Greubel Forsey, che ne hanno fatto largo uso ottenendo ottimi risultati cronometrici, mentre l'orologiaio indipendente Vincent Calabrese, una delle maggiori autorità nel campo del carrousel, ha avanzato i propri dubbi a riguardo del rendimento e quindi della convenienza di questo genere di orologi.<ref>
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita pubblicazione|cognome1=Denny|nome1=Mark|titolo=The Tourbillon and How It Works|doi=10.1109/MCS.2010.936291|rivista=IEEE Control Systems Magazine|volume=30|numero=3|pp=19-99|data=giugno 2010|editore=[[IEEE Control Systems Society]]|url=https://www.academia.edu/download/51326007/mcs.2010.93629120170112-810-uwj681.pdf|urlmorto=sì}}
* {{cita libro|titolo=Orologi da polso|editore=[[De Agostini]]|autore=Paolo De Vecchi|autore2=Alberto Uglietti|cid=De Vecchi, Uglietti}}
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.breguet.com/breguet/page-catalogue/pdf/lqh/Breguet_no2_IT.pdf|
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|fisica|
[[Categoria:Orologeria]]
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