Canis lupaster lupaster: differenze tra le versioni

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{{Tassobox
|nome=SciacalloLupo egiziano
|statocons=LC
|statocons_versione=
|immagine=[[File:Canis aureus revivim2Lupaster.JPG|230px]]png
|didascalia=''Canis aureuslupaster lupaster''
<!-- CLASSIFICAZIONE: -->
|dominio= [[Eukaryota]]
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|genere='''[[Canis]]'''
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|sottospecie='''C. al. lupaster'''
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: -->
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<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: -->
|triautore=[[Wilhelm Friedrich Hemprich|Hemprich]] e [[Christian Gottfried Ehrenberg|Ehrenberg]]
|trinome=Canis aureuslupaster lupaster
|tridata=[[1833]]
<!-- ALTRO: -->
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|sinonimi=
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}}
 
Il '''lupo egiziano''' ('''''Canis lupaster lupaster'''''), è una sottospecie di [[Canis lupaster|lupo africano]] che vive nell'Africa settentrionale, orientale e occidentale. Differisce dal [[Canis lupaster anthus|lupo senegalese]] dalla sua corporatura più robusta, la testa più tozza, il pelo più folto, gli arti più lunghi, le orecchie meno appuntite, e la coda più corta. Osservazioni fatte nel [[Santuario nazionale degli uccelli di Djoudj]] indicano che è un animale solitario che vive nelle periferie dei territori del lupo senegalese, ed ha la meglio su quest'ultimo negli scontri per le carcasse. Secondo le testimonianze dei pastori nella stessa zona, al contrario del lupo senegalese che si limita a attaccare agnelli, il lupo egiziano riesce a abbattere prede più grosse, come pecore, capre, e bovini.<ref name="gaubert2012">{{Cita pubblicazione|autore=Gaubert P, Bloch C, Benyacoub S, Abdelhamid A, Pagani P|anno=2012|titolo= Reviving the African Wolf ''Canis lupus lupaster'' in North and West Africa: A Mitochondrial Lineage Ranging More than 6,000 km Wide|rivista=PLoS ONE|volume=7|numero=8|p=e42740|doi=10.1371/journal.pone.0042740|pmid=22900047|pmc=3416759}}</ref>
Lo '''sciacallo egiziano''' ('''''Canis aureus lupaster'''''), noto anche come '''lupo egiziano''' o '''dib''', è una [[sottospecie]] {{citazione necessaria|criticamente minacciata}} di [[Canis aureus|sciacallo dorato]] che vive solamente in [[Egitto]] settentrionale e in [[Libia]] nordorientale.<ref>{{MSW3|id=14000712}}</ref> {{citazione necessaria|Un tempo era molto diffuso in tutto l'[[Egitto]] e nella [[penisola arabica]], ma la caccia ha ridotto drasticamente il suo numero.}}
 
== Descrizione Tassonomia==
Solitamente presenta un manto grigio-beige molto sfumato o giallo sporco ed una corporatura molto esile. Si incontra molto raramente solo in aree localizzate. Pesa 10-15 kg. {{citazione necessaria|I naturalisti del passato, confusi dall'aspetto simile a quello del [[lupo arabo]], ritennero che fosse imparentato con esso.}} {{citazione necessaria|Attualmente non esistono leggi protettive riguardanti questo animale e le ultime stime dicono che rimangano ancora solamente 30-50 sciacalli egiziani.}}
 
Prima del 2015, lo stato tassonomico di questo animale era controverso, essendo classificato sia come una sottospecie di sciacallo dorato che di lupo grigio.
== Ricerche e studi genetici ==
 
[[Wilhelm Friedrich Hemprich|Hemprich]] e [[Christian Gottfried Ehrenberg|Ehrenberg]] notarono quanto l'animale assomigliasse il lupo grigio, e gli diedero il nome binomiale ''Canis lupaster'' nel 1832. Similmente, [[Thomas Henry Huxley]], dopo aver notato le somiglianze tra i crani di ''lupaster'' e i [[Canis lupus pallipes|lupi grigi d'india]], classificò l'animale come una sottospecie di lupo grigio. Nel 1926 però, [[Ernst Schwarz]] lo [[Sinonimo (tassonomia)|sinonimizzò]] con lo [[Canis aureus|sciacallo dorato]]. Questa classifica non fu discusso fino al 1981, quando Walter Ferguson dell'università di Tel Aviv sostenne che ''lupaster'' fosse una sottospecie di lupo grigio in base a misure craniche, dichiarando che la classificazione dell'animale come una variante di sciacallo fosse basato solo sulle sue dimensioni piccole, e che la sinonimizzazione precedeva la scoperta del [[Canis lupus arabs|lupo grigio arabo]], che è una sottospecie legittima di lupo grigio di dimensioni ridotte.<ref name="ferguson1981">{{Cita pubblicazione|autore=Ferguson, W.W.|anno=1981|titolo=The systematic of ''Canis aureus lupaster'' (Carnivora : Canidae) and the occurrence of ''Canis lupus'' in North Africa, Egypt and Sinai|rivista=Mammalia |volume=4|pp=459-465}}</ref> I tratti lupini dell'animale furono confermati nel 2011, quando varie popolazioni di "sciacallo dorato" in Egitto e nel Corno d'Africa classificate come ''Canis aureus lupaster'' furono trovati d'avere [[DNA mitocondriale]] più vicino a quello del lupo grigio che allo sciacallo dorato.<ref name="Rueness2011">{{Cita pubblicazione|cognome1= Rueness |nome1=E. K. |cognome2= Asmyhr |nome2=M. G. |cognome3= Sillero-Zubiri |nome3=C. |cognome4= MacDonald |nome4=D. W. |cognome5= Bekele |nome5=A. |cognome6= Atickem |nome6= A. |cognome7= Stenseth |nome7= N. C. |curatore-cognome1= Gilbert |curatore-nome1= Thomas M |titolo=The Cryptic African Wolf: Canis aureus lupaster is Not a Golden Jackal and is Not Endemic to Egypt | doi = 10.1371/journal.pone.0016385 |rivista=PLoS ONE | volume = 6 |numero=1 |pp=e16385 |anno=2011 | pmid = 21298107| pmc =3027653 }}</ref> Tracce di questo DNA furono rinvenute in canidi abitanti d'una zona lunga 6.000 km che ricopriva Algeria, Mali e Senegal. In più, gli esemplari africani dimostravano una diversità di [[Nucleotide|nucleotidi]] e [[Aplotipo|aplotipi]] superiori a quelli dei lupi grigi dell'India e dell'Himalaya, così dimostrando che avessero una popolazione ancestrale più vasta, e che fossero forniti d'una popolazione di 80.000 femmine. Entrambi questi studi proposero il rinominamento di ''Canis aureus lupaster'' come sottospecie di lupo grigio.<ref name="gaubert2012"/> Nel 2015, uno studio più approfondito dei [[genoma|genomi]] mitocondriali e nucleari di un campione più grande di canidi lupini africani provenienti dall'Africa settentrionale, orientale e occidentale dimostrò che fossero infatti tutti distinti sia dallo sciacallo dorato che dal lupo grigio.<ref name="koepfli2015">{{cita pubblicazione|cognome1=Koepfli|nome1=K.-P.|cognome2=Pollinger|nome2=J.|cognome3=Godinho|nome3=R.|cognome4=Robinson|nome4=J.|cognome5=Lea|nome5=A.|cognome6=Hendricks|nome6=S.|cognome7=Schweizer|nome7=R. M.|cognome8=Thalmann|nome8=O.|cognome9=Silva|nome9=P.|cognome10=Fan|nome10=Z.|cognome11=Yurchenko|nome11=A. A.|cognome12=Dobrynin|nome12=P.|cognome13=Makunin|nome13=A.|cognome14=Cahill|nome14=J. A.|cognome15=Shapiro|nome15=B.|cognome16=Álvares|nome16=F.|cognome17=Brito|nome17=J. C.|cognome18=Geffen|nome18=E.|cognome19=Leonard|nome19=J. A.|cognome20=Helgen|nome20=K. M.|cognome21=Johnson|nome21=W. E.|cognome22=O’Brien|nome22=S. J.|cognome23=Van Valkenburgh|nome23=B.|cognome24=Wayne|nome24=R. K.|titolo=Genome-wide Evidence Reveals that African and Eurasian Golden Jackals Are Distinct Species|rivista=Current Biology|volume=25|url=http://www.cell.com/current-biology/abstract/S0960-9822%2815%2900787-3|data=17 agosto 2015|doi=10.1016/j.cub.2015.06.060|accesso=3 dicembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151107035324/http://www.cell.com/current-biology/abstract/S0960-9822(15)00787-3|dataarchivio=7 novembre 2015|urlmorto=sì}}</ref>
[[File:Canis aureus Revivim.JPG|thumb|right|200px|Sciacallo dorato siriano - parente stretto dello sciacallo egiziano]]
 
''C. a. lupaster'' sembra essere la sottospecie di ''C. aureus'' di maggiori dimensioni (Ferguson, 1981). Lo '''sciacallo egiziano''' venne originariamente descritto come ''C. lupaster'' ed è più grosso, più pesante ed ha zampe più lunghe del ''C. aureus'' comune (Ferguson, 1981). Basandosi sulla forma del cranio, della mandibola e dei denti, Ferguson sostenne che questo taxon doveva essere considerato come una piccola specie di lupo del deserto. Ciò è alla base dell'errata classificazione dello sciacallo egiziano come una forma di lupo.
 
Soprattutto le caratteristiche del [[cranio]] e dei denti ne confermano l'appartenenza allo sciacallo dorato, nonostante la [[mandibola]] allungata e dal fondo piatto.
 
Una divergenza nella sequenza del 4,8% tra gli sciacalli egiziani e israeliani suggerisce che la designazione ''Canis aureus lupaster'' per gli sciacalli egiziani non è molto equilibrata. Inoltre, è stata riscontrata una certa ibridizzazione nelle popolazioni egiziane, la quale indica degli eventi di introgressione con altri sciacalli e cani inselvatichiti, o tra sciacalli e [[Canis lupus|lupi grigi]].
 
In uno studio è stata investigata la struttura genetica delle popolazioni di sciacallo dorato egiziano, la quale è stata confrontata con quella degli esemplari che vivono in Israele e con quella dei lupi dell'[[Arabia Saudita]] e dell'[[Oman]]. Le analisi tramite l'uso del [[citocromo]] b nell'[[mtDNA]] confermano che nelle popolazioni di sciacallo egiziano e di [[Israele]] non vi è alcuna variabilità genetica, ma solo dei differenti [[aplotipo|aplotipi]], che indicano forse due indipendenti eventi di evoluzione a collo di bottiglia (Masters Courses in Biodiversity & Conservation, progetti egiziani).
 
Il '''lupo egiziano''' (Wilson & Reeder, 2005), sulla base delle ricerche del DNA, viene ora classificato come una sottospecie di [[sciacallo dorato]] e non di [[Canis lupus|lupo grigio]][http://www.bucknell.edu/msw3/browse.asp?id=14000712]. Lo sbaglio era stato causato dal caratteristico profilo da lupo grigio, con zampe lunghe ed orecchie più grandi di quelle degli altri sciacalli
[http://www.wolf.org/wolves/learn/wow/regions/Africa/Egypt.asp].
 
== Mitologia ==
[[File:Anubis jackal.svg|thumb|right|200px|Raffigurazione del [[Dio]] [[Anubi]] con le sembianze dello [[sciacallo]]]]
 
Lo [[sciacallo dorato]] egiziano potrebbe essere l'animale che nella [[mitologia egiziana]] ha dato gli attributi al dio [[Anubi]].
 
Anubi veniva rappresentato come un uomo con la testa di uno sciacallo dorato. Il dio-sciacallo era una delle divinità più importanti.
 
Lo sciacallo dorato egiziano di Anubi era di colore nero, con lunghe orecchie e muso appuntito.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*Wilson, D. E., and Reeder, D. M. (eds) Mammal Species of the World, 3rd edition, Johns Hopkins University Press. ISBN 0-8018-8221-4.
*Field Guide to the Mammals of Egypt, A (Hoath, Richard, 2003), American University in Cairo Press, [[ISBN]] 977 424 809 0
 
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== Collegamenti esterni ==
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