Sorghum: differenze tra le versioni
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{{Tassobox
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|didascalia=''[[Sorghum bicolor]]''
<!-- CLASSIFICAZIONE: -->
|dominio= [[Eukaryota]]
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<!-- CLASSIFICAZIONE
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}}
'''''Sorghum''''' <small>[[Conrad Moench|Moench]],
Il sorgo è un [[Cereali|cereale]] privo di [[glutine]].{{cn}}
==Etimologia==
L'origine del nome è incerta. Potrebbe derivare da una parola indiana
==Descrizione==
Il sorgo è una pianta annuale di altezza 1-1,5 m nelle varietà da granella e oltre 2 m in quelle da foraggio, con [[foglie]] spesse e rivestite di cera. Il [[culmo]] porta una [[pannocchia]] compatta o [[spargola]] a seconda della varietà; la [[cariosside]] è arrotondata nei sorghi da granella, affusolata in quelli gentili.
Il sorgo viene utilizzato da secoli soprattutto da parte di alcune popolazioni africane come primo alimento nella loro dieta, il suo sapore neutro e corposo lo rende adatto ad una grande varietà di piatti.
Può essere consumato integrale, oppure decorticato per la preparazione di zuppe, oppure macinato per la produzione di farine per ottenere
Esistono diverse varietà di sorgo: non tutte sono adatte all'alimentazione umana, solo alcune varietà sono destinate a diventare sorgo alimentare, per questo vengono scelte varietà testate gradevoli con gusto leggermente dolce. Una caratteristica del sorgo è la sua piacevole gommosità che lo distingue da tutti gli altri cereali.
Un'alimentazione a base di sorgo porta un notevole benessere ambientale. Il sorgo infatti è un cereale che resiste molto bene alla siccità, in caso di lunghi periodi di siccità infatti la sua attività vegetativa si riduce al minimo arrivando ugualmente alla maturazione finale della pianta; a differenza degli altri cereali che non avrebbero nessuna possibilità di sopravvivenza, non richiede un forte dispendio di acqua e tanta energia come ad esempio riso e mais. I terreni non devono subire forti concimazioni e interventi di diserbi, in quanto la pianta sovrasterà le malerbe prendendo il sopravvento, inoltre dopo la coltivazione il sorgo lascerà un buon arricchimento di sostanze nutritive sul terreno per il raccolto successivo.
==Distribuzione e habitat==
Molte delle varietà coltivate sono di origine africana. Alcune specie si trovano anche spontanee in [[India]].
Tra l'VII e il XIII secolo il genere vede un'amplissima diffusione, ad opera dei popoli arabi, in [[Medio Oriente]], [[Nordafrica]] ed [[Europa]].<ref>Watson, Andrew M. ''Agricultural Innovation in the Early Islamic World: The Diffusion of Crops and Farming Techniques, 700–1100''. Cambridge: Cambridge University Press, 1983. ISBN 0-521-24711-X.</ref>
==Tassonomia==
Il genere comprende le seguenti [[specie]]:<ref name=POWO>{{cita web |lingua=en |titolo=Sorghum |sito=Plants of the World Online |editore=Royal Botanic Gardens, Kew |url=https://powo.science.kew.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:331290-2 |accesso=3 ottobre 2024}}</ref>
{{div col|strette}}
* ''[[Sorghum amplum]]'' <small>Lazarides</small>
* ''[[Sorghum bicolor]]'' <small>(L.) Moench</small>
* ''[[Sorghum brachypodum]]'' <small>Lazarides</small>
* ''[[Sorghum bulbosum]]'' <small>Lazarides</small>
* ''[[Sorghum burmahicum]]'' <small>Raizada</small>
* ''[[Sorghum controversum]]'' <small>(Steud.) Snowden</small>
* ''[[Sorghum ecarinatum]]'' <small>Lazarides</small>
* ''[[Sorghum exstans]]'' <small>Lazarides</small>
* ''[[Sorghum grande]]'' <small>Lazarides</small>
* ''[[Sorghum halepense]]'' <small>(L.) Pers.</small>
* ''[[Sorghum interjectum]]'' <small>Lazarides</small>
* ''[[Sorghum laxiflorum]]'' <small>F.M.Bailey</small>
* ''[[Sorghum macrospermum]]'' <small>E.D.Garber</small>
* ''[[Sorghum matarankense]]'' <small>E.D.Garber & Snyder</small>
* ''[[Sorghum nitidum]]'' <small>(Vahl) Pers.</small>
* ''[[Sorghum propinquum]]'' <small>(Kunth) Hitchc.</small>
* ''[[Sorghum sorghoides]]'' <small>(Benth.) Qing Liu & P.M.Peterson</small>
* ''[[Sorghum virgatum]]'' <small>(Hack.) Stapf</small>
{{div col end}}
Le specie presenti in Italia sono il sorgo selvatico (''[[Sorghum halepense]]''), presente e comune in tutto il territorio nazionale, ed il ''[[Sorghum bicolor]]'' ([[sinonimo (botanica)|sin.]]: ''Sorghum vulgare'') che è la specie coltivata soprattutto nelle zone collinari dell'[[Emilia-Romagna]] ed in [[Toscana]].<ref name=Pignatti2017>{{cita libro |autore=Pignatti S. |wkautore=Sandro Pignatti |titolo=Flora d'Italia Vol. I |capitolo=Sorghum |editore=Edagricole |città=Milano |anno=2017 |pp=773-774 |isbn=9788850652426}}</ref>
La [[sottospecie]] ''Sorghum bicolor bicolor'' è di grande importanza per i paesi tropicali e sub sahariani, in quanto viene impiegata nell'alimentazione umana. Appartengono a questa sottospecie sia il sorgo rosso che quello giallo.
Nel IX secolo si diffonde la coltivazione anche in Europa, soprattutto Francia e Italia (Pianura Padana, Veneto e
==Produzione==
{| class="wikitable" align=center
! colspan=2|I maggiori produttori di sorghum nel 2018<ref>{{cita web|titolo=FAOSTAT|url=http://www.fao.org/faostat/en/#data/QC/|autore=Food and Agriculture Organization of The United Nations|lingua=en|accesso=7 agosto 2020}}</ref>
|-
! Paese
! Produzione ([[tonnellata|tonnellate]])
|-
| {{USA}}||align=right|9.271.070
|-
| {{NGR}}||align=right|6.862.343
|-
| {{SUD}}||align=right|4.953.000
|-
| {{ETH}}||align=right|4.932.408
|-
| {{IND}}||align=right|4.800.000
|-
| {{MEX}}||align=right|4.531.097
|-
| {{BRA}}||align=right|2.272.939
|-
| {{CHN}}||align=right|2.192.032
|-
| {{NIG}}||align=right|2.100.190
|-
| {{BFA}}||align=right|1.929.834
|-
| {{ARG}}||align=right|1.563.445
|-
| {{MLI}}||align=right|1.469.688
|-
| {{CMR}}||align=right|1.416.116
|-
| {{AUS}}||align=right|1.257.219
|-
| {{BOL}}||align=right|1.023.314
|}
==Coltivazione==
[[File:Sorghum field.png|thumb|
Il sorgo non è particolarmente esigente in fatto di terreni<ref>{{Cita libro|titolo=Revista Brasileira de Milho e Sorgo|url=http://dx.doi.org/10.18512/1980-6477/rbms|accesso=2023-05-11|editore=Revista Brasileira de Milho e Sorgo}}</ref>, anche se preferisce quelli ricchi di sostanza organica e di elementi minerali. La tecnica colturale è simile a quella del [[mais]].
Il sorgo viene seminato nella prima decade di maggio, essendo più del mais suscettibile ai ritorni di freddo. Si distribuiscono 15–25 kg/ha di seme, con investimenti che vanno da 25-30 piante/m² in ambienti asciutti a 30-40 in zone in cui si può intervenire con l'irrigazione.
La distanza di semina è di 45–50 cm tra le file e di 4-4,5 cm sulla fila.
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==Altri progetti==
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== Collegamenti esterni ==
* {{
{{Cereali e Pseudocereali}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|botanica}}
[[Categoria:
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