Song to a Seagull: differenze tra le versioni

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'''''Song to a Seagull''''' è il primo [[album discografico|album]] della [[cantautrice]] [[canada|canadese]] [[Joni Mitchell]], pubblicato nel marzo del 1968<ref>{{cita webCita|url=https://rateyourmusic.com/release/album/joni_mitchell/joni_mitchell__aka_song_to_a_seagull_/Edwardson|titolo=Song to a Seagull by Joni Mitchell|sito=rateyourmusicp.com|lingua=en|accesso=20 novembre 2015108}}.</ref> del [[1968]] dalla [[Reprise Records]].
 
==Il disco==
Originaria delle praterie [[Canada|canadesi]], nel 1968 Joni Mitchell abitava nelle metropoli statunitensi; per questa ragione decise di dividere le dieci canzoni dell'album in due parti, la prima intitolata ''I Came to the City'' (''Arrivai in città'') e la seconda ''Out Of the City and Down to the Seaside'' (''Fuori dalla città e giù sino al mare''). I brani del lato a erano stati composti quando la folksinger abitava dapprima a Toronto nel quartiere di Yorkville e poi ai margini di New York, nel rione di Chelsea; quelli del lato b si riferiscono al suo rapporto con gli scenari marini una volta insediatasi sulla costa ovest in seguito all’incoraggiamento da parte di [[David Crosby]].<ref>{{Cita|Yaffe|p. 73}}.</ref> Le due sezioni mettevano a paragone i vizi e l'incomunicabilità della vita cittadina con il senso di fuga e di mistero dati dal mare.<ref>{{Cita|Hinton|pp. 75-76}}.</ref> [[David Crosby]], che nei crediti dell'album appare in veste di produttore, ammise di avere usato troppi microfoni durante le fasi di registrazione provocando fischi nel master; alla [[Elektra Records]] John Haeny, un tecnico del suono, si incaricò di rimuoverli, ma l’audio perse una banda di alte frequenze risultando piatto e smorzato.<ref>{{Cita|Monk|p. 79}}.</ref> La carenza tecnica sarebbe stata corretta con la stampa in digitale del CD che ha invece un suono brillante.<ref>{{Cita|Hinton|p. 79}}.</ref>
 
== I brani ==
 
* ''I Had a King'' è una composizione di chiaro stampo autobiografico nella quale dietro ai contorni fiabeschi Joni Mitchell traccia il fallimento del suo matrimonio.<ref>{{Cita|Morbiducci e Scarafoni|p. 41}}.</ref> Nel testo si avvicendano i rimpianti, e la separazione sentimentale è trattata in toni delicati, diversamente dalla ruvida ''[[It's All Over Now, Baby Blue]]'' di [[Bob Dylan]].<ref>{{Cita|Yaffe|p. 42}}.</ref> Riprendendo il titolo del brano, [[Graham Nash]] avrebbe risposto con la triste ''I Used to Be a King'', inclusa nel suo album del 1971 ''[[Songs for Beginners]]'', che rievocava l’intensa relazione amorosa con la cantante canadese.<ref>{{Cita|Mercer|p. 173}}.</ref>
 
[[File:Judy Collins 1975.JPG|thumb|upright=0.8|Judy Collins, 1975]]
 
* ''Michael from Mountains'' fu inciso per la prima volta da [[Judy Collins]] nel suo album del 1967 ''[[Wildflowers (Judy Collins)|Wildflowers]]''.<ref>{{Cita|George-Warren e Romanowski|p. 657}}.</ref> Il testo è scritto in seconda persona e i versi sono pertanto coniugati al tempo presente.<ref>{{Cita|Whitesell|p. 52}}.</ref> Il brano fu composto dopo la relazione fra Joni Mitchell e Michael Durbin;<ref>{{Cita|Weller|p. 275}}.</ref> l’anno successivo [[Ralph McTell]] pubblicò un album la cui prima traccia, in risposta alla folksinger canadese, si intitolava ''Michael in the Garden'', ma i protagonisti dei due brani sono tra loro profondamente diversi.<ref name="Hinton">{{Cita|Hinton|p. 77}}.</ref> La canzone venne eseguita al Gaslight South di Miami da una Mitchell esordiente; fra gli spettatori si trovava David Crosby che rimase talmente colpito dall’esecuzione da indurlo a convincere la giovane a trasferirsi con lui in California.<ref>{{Cita|Yaffe|p. 69}}.</ref>
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* ''Sisotowbell Lane'' rappresenta la contrapposizione fra città e campagna e il desiderio da parte di una generazione di fare ritorno all’Eden,<ref>{{Cita|Hinton|p. 78}}.</ref> e descrive un rifugio campestre senza soffermarsi sui particolari, a differenza dei testi dettagliati di altre canzoni; è strutturata con una progressione armonica semplice sui cui accordi la folksinger innesta strutture originali.<ref>{{Cita|Whitesell|p. 129}}.</ref> Come in altri casi di parole create dalla fantasia di Joni Mitchell, ‘Sisotowbell’ è un acronimo per “Somehow, in spite of troubles, ours will be ever lasting love”.<ref>{{Cita web|lingua=|url=https://www.jonimitchell.com/music/song.cfm?id=16|titolo=Sisotowbell Lane|editore=''Joni Mitchell Official Website''|data=|accesso=5 agosto 2024|autore=}}</ref>
 
[[File:David-Crosby 1976.jpg|thumb|David Crosby, 1976]]
 
* ''The Dawntreader'' presenta una prestazione vocale di Joni Mitchell fra le più intime della sua carriera, un’esecuzione al tempo stesso trascendente come quella di una sirena e intima come quella di un amante.<ref>{{Cita|Yaffe|p. 97}}.</ref> I riferimenti testuali alla navigazione marina fanno associare il brano a David Crosby,<ref>{{Cita|Monk|p. 199}}.</ref> ma le rappresentazioni di sirene, tesori e delfini fanno pensare anche all’aspirazione della cantautrice ad avventurarsi per mare, che simbolicamente rappresenta desideri personali – amore e cambiamenti sociali – insieme ad altri rimasti inespressi.<ref>{{Cita|Whitesell|p. 103}}.</ref>
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== Bibliografia ==
 
* {{citaCita libro|lingua=en|curatoreautore=HollyRyan George-Warren e Patricia RomanowskiEdwardson|titolo=TheCanuck RollingRock: StoneA EncyclopediaHistory of RockCanadian &Popular RollMusic|url=https://archive.org/details/rollingstoneency00hollcanuckrockhistor0000edwa|città=Toronto|editore=SimonUniversity &of Schuster|città=NewToronto York|edizione=3Press|anno=20012009|cid=George-Warren e RomanowskiEdwardson|ISBNisbn=0-7432-0120978-50802099891}}
*{{cita libro|lingua=en|curatore=Holly George-Warren e Patricia Romanowski|titolo=The Rolling Stone Encyclopedia of Rock & Roll|editore=Simon & Schuster|città=New York|edizione=3|anno=2001|cid=George-Warren e Romanowski|ISBN=0-7432-0120-5}}
* {{Cita libro|autore=Brian Hinton|titolo=Joni Mitchell – La signora del canyon|città=Padova|editore=Arcana editrice|anno=1998|cid=Hinton|isbn=88-7966-168-X}} (''Both Sides Now'', Sanctuary Publishing Limited)
* {{Cita libro|lingua=en|autore=Michelle Mercer|titolo=Will You Take Me As I Am – Joni Mitchell’s ''Blue'' Period|url=https://archive.org/details/willyoutakemeasi0000merc|città=New York|editore=Free Press|anno=2009|cid=Mercer|isbn=978-1-4165-5929-0}}
* {{Cita libro|lingua=en|autore=Katherine Monk|titolo=Joni: The Creative Odyssey of Joni Mitchell|url=https://archive.org/details/jonicreativeodys0000monk|editore=Greystone Books|città=Vancouver|anno=2012|cid=Monk|isbn=978-1-55365-837-5}}
* {{Cita libro|autore=Marina Morbiducci e Massimo Scarafoni|titolo=Joni Mitchell|città=Roma|editore=Lato Side Editori|anno=1981|cid=Morbiducci e Scarafoni |isbn=no}}
* {{Cita libro|lingua=en|autore=David Yaffe|titolo=Reckless Daughter – A Portrait of Joni Mitchell|città=New York|editore=Sarah Crichton Books|anno=2017|cid=Yaffe|isbn=978-0-374-53806-4}}
* {{Cita libro|lingua=en|autore=Sheila Weller|titolo=Girls Like Us|editore=Simon & Schuster, Inc.|città=New York|anno=2008|cid=Weller|isbn=978-0-7434-9147-1}}
* {{Cita libro|lingua=en|autore=Lloyd Whitesell|titolo=The Music of Joni Mitchell|url=https://archive.org/details/musicofjonimitch0000whit|città=New York|editore=Oxford University Press|anno=2008|cid=Whitesell|isbn=978-0-19-530757-3}}
* {{Cita libro|lingua=en|autore=David Yaffe|titolo=Reckless Daughter – A Portrait of Joni Mitchell|città=New York|editore=Sarah Crichton Books|anno=2017|cid=Yaffe|isbn=978-0-374-53806-4}}
 
== Collegamenti esterni ==