Arbutus unedo: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|il simbolo patrio italiano|Corbezzolo (simbolo patrio italiano)|Corbezzolo}}
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<!-- CLASSIFICAZIONE FILOGENETICAAPG IV -->
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[[File:Arb.un.-4a.jpg|miniatura|Dettaglio degli stami.]]
 
Il '''corbezzolo''' ('''''Arbutus unedo''''' <small>[[Linneo|L.]], [[1753]]</small>), che viene chiamato anche '''albatroàlbatro''' o, poeticamente, '''arbutoàrbuto''', è un [[albero da frutto]] [[sempreverde]] appartenente alla [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] delle [[EricaceaeEricacee]]<ref name=POWO>{{cita web |lingua=en |titolo=Arbutus unedo |sito=Plants of the World Online |editore=Royal Botanic Gardens, Kew |url=https://powo.science.kew.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:326526-1 |accesso=25 ottobre 2023}}</ref>. È diffuso nei paesi del [[Mediterraneo occidentale]] e sulle coste meridionali dell'[[Irlanda]]. È uno dei componenti principali della [[macchia mediterranea]] e della [[Foresta mediterranea sempreverde|foresta mediterranea]].
 
Uno stesso albero ospita contemporaneamente fiori e frutti maturi, per il particolare ciclo di maturazione, dato che la pianta fiorisce nell'epoca di maturazione dei frutti prodotti dalla fioritura dell'anno precedente. Per la presenza contemporanea del rosso dei frutti, del bianco dei fiori e del verde delle foglie, ossia i colori della [[bandiera d'Italia]], il [[corbezzolo (simbolo patrio italiano)|corbezzolo]] è considerato sin dal [[Risorgimento]] uno dei [[simboli patri italiani]].
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Il nome ''corbezzolo'' deriva dal latino volgare ''corbitjus'', incrocio del lemma mediterraneo (preindoeuropeo) ''corba'', sopravvissuto nell'Italia settentrionale, e del nome del genere dal latino ''arbutus'', derivato da ''arbuteus'', anch'esso lemma di origine mediterranea (preindoeuropeo)<ref>G. Devoto, Avviamento all'etimologia italiana - Dizionario etimologico, Firenze 1968</ref>.
 
IlL'[[epiteto nome scientifico della speciespecifico]], ''unedo'', era in uso in latino e di probabile origine preromana. [[Plinio il Vecchio]], in contrasto con l'apprezzamento che in genere riscuote il frutto<ref name="frutti">* Morello Pecchioli, ''I frutti dimenticati'', Edizioni Gribaudo (capitolo ''Corbezzola''). ISBN 9788858020449.
* [https://www.ilgiornaledelcibo.it/ www.ilgiornaledelcibo.it], [https://www.ilgiornaledelcibo.it/corbezzolo-proprieta/{{cita testo|titolo=I benefici e gli usi del corbezzolo, frutto dimenticato]|url=https://www.ilgiornaledelcibo.it/corbezzolo-proprieta/}}</ref>, sosteneva che il nome derivasse dal fatto che si dovesse mangiarne uno solo (''unum'' = uno e ''edo'' = mangio)<ref>[[Plinio il Vecchio]], ''Naturalis Historia - Liber XV'', 28, 99</ref>.
 
Il nome greco antico del corbezzolo è κόμαρος (pron. kòmaros) ed è noto anche perché citato da [[Teofrasto]] nel suo libro "''Sulle storie delle piante''". Dal nome greco ''Komaros'' derivano alcuni nomi dialettali dei frutti: nelle [[Marche]] (''cocomeri'')<ref>Sandro Pignatti - Flora d'Italia Vol. I pag. 261</ref>, in [[Calabria]] (''cacumbari'')<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.reportageonline.it/frutti-dimenticati-di-calabria-i-cacumbari-corbezzoli-dalle-mille-virtu/|titolo=Frutti dimenticati di Calabria: i cacumbari (corbezzoli) dalle mille virtù|autore=Reportage Online|lingua=it-IT|accesso=2 febbraio 2019-02-02}}</ref>, in [[Umbria]] e [[Lazio]] (''cuccumarre'')<ref name=funghi>[{{cita testo|url=https://funghimagazine.it/arbustus-unedo-o-corbezzolo-ottimi-i-frutti-ma-attenti-alle-ubriacature/#Data_la_sua_vasta_distribuzione_lungo_il_nostro_paese_il_Corbezzolo_vanta_decine_di_nomi_dialettali |titolo=Arbustus unedo o corbezzolo, ottimi i frutti ma attenti alle ubriacature]}}</ref>. Sempre dal termine greco antico deriva anche il nome del [[Monte Conero|Monte Cònero]]<ref>Sandro Pignatti, ''Flora d'Italia'', Vol. I p. 261, che cita Luigi Paolucci, ''Flora Marchigiana'', Pesaro, 1890</ref>, il promontorio sulle cui pendici sorge [[Ancona]], e la cui vegetazione è appunto ricca di alberi di corbezzolo.
 
Il nome sardo è ''olidone'' o ''olioni'', derivato da ''unedo''<ref>Max Leopold Wagner, ''DES - Dizionario Etimologico Sardo'', Nuoro, 2008</ref>.
 
==Descrizione==
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[[File:Erdbeerbaum.jpg|thumb|Particolare della fioritura]]
I [[fiore|fiori]] sono riuniti in pannocchie pendule che ne contengono tra 15 e 20. La [[corolla]] è di colore bianco-giallastro o rosea, urceolata e con 5 piccoli denti ripiegati verso l'esterno larghi 5-8 millimetri e lunghi 6-10 millimetri. Le [[antera|antere]] sono di colore rosso scuro intenso con due cornetti gialli.
 
====Miele di corbezzolo====
I fiori, che compaiono in novembre, sono profumati e ricchi di [[nettare (botanica)|nettare]]; per questo motivo intensamente visitati dalle api, se il clima non è già diventato troppo freddo. Dai fiori di corbezzolo si ricava dunque l'ultimo [[miele]] che le api producono prima di andare in riposo, pregiato per il suo sapore particolare, amarognolo e aromatico. Questa fioritura è utile alle [[apis|api]] perché fornisce loro alimento in epoca tardo autunnale (ottobre-novembre), quando i fiori delle fioriture mediterranee invernali non sono ancora sbocciati.
 
Nelle zone più settentrionali dell'areale di questa pianta, a causa del clima meno temperato, i freddi improvvisi possono indurre le api a andare precocemente in riposo, e in assenza della loro attività bottinatrice sul corbezzolo, la produzione di questo particolare miele è compromessa.
 
La produzione di miele di corbezzolo è possibile solo nelle zone ricche di corbezzoli, come la [[Sardegna]] e alcune zone di [[Toscana]], [[Corsica]] e, nelle [[Marche]], a [[Monte Conero]]<ref>"Nel parco c'è - notizie dal parco del Conero'', articolo ''[http://giornale.parcodelconero.com/old/it/giornale/anno-2016---n-7-15-dicembre--15-febbbbraio/pagine-memoria-49--corbezzoli-che-festa/ Corbezzoli, che festa]'', numero 1 - 15 dicembre 2016 / 15 gennaio 2017.</ref>.
 
===Frutti===
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Il [[legno]] di corbezzolo è un ottimo combustibile per il riscaldamento casalingo utilizzato su camini e stufe, ma il suo utilizzo maggiore è per gli arrosti grazie alle sue caratteristiche aromatiche. Il corbezzolo è un legno molto robusto e pesante; dopo circa 60&nbsp;gg dal taglio può perdere fino al 40% del suo peso.
 
== Ecologia ==
===Riproduzione e Moltiplicazione===
La [[Charaxes jasius|farfalla del corbezzolo]] ''(Charaxes jasius)'', in fase larvale, si nutre esclusivamente delle foglie della pianta del corbezzolo, mentre da adulta predilige i frutti maturi, di cui succhia i liquidi zuccherini; da queste abitudini deriva il suo nome.
La moltiplicazione è per semi, dato il periodo di fioritura tardo autunnale, in climi eccessivamente freddi, la produzione di semi nei frutti è spesso carente.
 
La moltiplicazione per [[talea]] è possibile, ma difficoltosa. Il suolo di elezione per germinazione e taleaggio è neutro - acido.
L'albero del corbezzolo stabilisce [[micorriza|micorrize]] con [[porcino|porcini]] e [[Amanita|ovoli]]<ref name=funghi/>.
 
==Distribuzione e habitat==
È una tipicaspecie essenzatipica della [[macchia mediterranea]], presente sia in [[Europa meridionale]] che nel [[Nordafrica]]; è ugualmente molto diffusa sulle coste atlantiche del [[Portogallo]] e della [[Spagna]] e nel sud dell'[[Irlanda]]. Il corbezzolo è una pianta [[xerofila]], cresce in ambienti semiaridi, vegetando tra altri [[cespuglio|cespugli]] e nei [[bosco|boschi]] di [[quercus ilex|leccio]]. Predilige terreni [[silice]]i e cresce ad [[altitudine|altitudini]] comprese tra 0 e 800 metri. In Italia il suo areale è continuo su tutte le coste liguri, sarde, siciliane, tirreniche e in quelle adriatiche da sud fino ad [[Ancona]].
[[File:Corbezzolo Arbutus unedo.jpg|thumb|Corbezzolo ai [[Parchi di Nervi]]]]
 
==Coltivazione==
La [[Charaxes jasius|farfalla del corbezzolo]] ''(Charaxes jasius)'', in fase larvale, si nutre esclusivamente delle foglie della pianta del corbezzolo, mentre da adulta predilige i frutti maturi, di cui succhia i liquidi zuccherini; da queste abitudini deriva il suo nome.
Il corbezzolo è un arbusto resistente alla siccità, e tollera leggermente il freddo, fino a circa -10/-15&nbsp;°C, è un arbusto rustico e resistente a molti parassiti. Vegeta in terreni sub-acidi, anche rocciosi.
 
Il corbezzolo, fiorendo in inverno, fruttifica solo in zone a clima mite dove le api possono impollinare, ad esempio nell'[[Italia meridionale]], sebbene la pianta tolleri anche inverni più freddi (come il [[Eriobotrya japonica|nespolo del Giappone]]).
L'albero del corbezzolo stabilisce [[micorriza|micorrize]] con [[porcino|porcini]] e [[Amanita|ovoli]]<ref name=funghi/>.
 
La moltiplicazione è per semi, dato il periodo di fioritura tardo autunnale, in climi eccessivamente freddi, la produzione di semi nei frutti è spesso carente.
La moltiplicazione per [[talea]] è possibile, ma difficoltosa. Il suolo di elezione per germinazione e taleaggio è neutro - acido.
 
== Usi ==
===Usi alimentari===
;Frutti freschi
I [[frutto|frutti]] sono eduli, dolci e apprezzati. Hanno una maturazione che si conclude a ottobre-dicembre dell'anno successivo, quandoa siquello hannodella i nuovi fiorifioritura. Si possono consumare direttamente, conservarli sotto spirito, utilizzarli per preparare confetture e mostarde, cuocerli nello zucchero per caramellarli. Nelle [[Marche]], e specificamente nella zona del promontorio di [[Monte Conero]], una secolare tradizione voleva che gli abitanti della zona accorressero nel giorno dei santi [[Simone il Cananeo|Simone]] e [[Giuda Taddeo|Giuda]] (28 ottobre) nelle selve per cibarsi abbondantemente dei frutti del corbezzolo incoronandosi dei rami della pianta, perpetuando così un rito [[Bacco|bacchico]]<ref name=bacco/> rivisitato in chiave [[Cristianesimo|cristiana]]. Oggigiorno la festa del corbezzolo non è più celebrata ufficialmente, ma gli abitanti della zona del [[Monte Conero|Conero]] amano ancora recarsi nei boschi del promontorio per raccogliere i corbezzoli durante le belle giornate autunnali<ref name=giornaledelparco/>.
 
Secondo la tradizione, il consumo di grandi quantità di frutti di corbezzolo produce una leggera sensazione di ubriachezza<ref name=funghi/>. Per questo motivo, nell'antichità, questa pianta era sacra al dio greco [[Dioniso]], il romano [[Bacco]]<ref name=bacco>
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;Vino di corbezzolo
Con la fermentazione dei frutti si ottiene il "vino di corbezzolo", a bassa gradazione alcolica e leggermente frizzante<ref>* Enrica Campanini, ''Dizionario di fitoterapia e piante medicinali'', edizioni Tecniche Nuove (pagina 61). ISBN 9788848165426.
* Sito "Agraria.com", pagina ''[{{cita testo|titolo=Corbezzolo|url=http://www.agraria.org/coltivazioniarboree/corbezzolo.htm Corbezzolo]}}''.</ref> in uso in [[Corsica]], [[Algeria]] e nella zona del [[promontorio del Conero]], dove è detto ''vinetto''<ref>*Per l'uso nel promontorio del Conero:
*Bruno Bambozzi, ''Corbezzolo, la pianta della cordialità e benvenuto all'ospite'' editore Parco del Conero, 1996;
**Rosarita Cipriani, ''[{{cita testo|url=https://metodowell.com/2017/10/18/un-frutto-di-stagione-della-nostra-terra-il-corbezzolo-la-ciliegia-dautunno/ |titolo=Un frutto di stagione della nostra terra: il corbezzolo, la ciliegia d'autunno]}}'';
**Giornale del Parco del Conero, 5 Gennaio 2017, articolo ''[{{cita testo|url=http://giornale.parcodelconero.com/it/giornale/anno-2016---n-7-15-dicembre--15-febbbbraio/pagine-memoria-49--corbezzoli-che-festa/ |titolo=Corbezzoli, che festaǃ] {{Webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20190716193444/http://giornale.parcodelconero.com/it/giornale/anno-2016---n-7-15-dicembre--15-febbbbraio/pagine-memoria-49--corbezzoli-che-festa/ |data=16 luglio 2019 }}''.
Per l'uso in Corsica ed Algeria:
**[{{cita testo|url=http://www.halloitalia.it/abbiamoscopertodett.asp?id=198 |titolo=Corbezzolo, un frutto da scoprire]}}.</ref>.
;Acquavite
Con la distillazione dei frutti schiacciati si ottiene invece un'acquavite, in uso specialmente in [[Sardegna]]<ref>Lorena Lombroso, ''Il libro completo degli alberi'', Edizioni Gribaudo, 2011. ISBN 9788858003732.</ref>.
;Liquore
Facendo macerare i frutti per 10-30 giorni in [[Alcol etilico|soluzione alcolica]] se ne ottiene un delicato liquore<ref>F.Mearelli e C.Tardelli, ''Maremma mediterranea'' in "Erboristeria domani", luglio-agosto 1995.</ref>. Questo liquore, di produzione prevalentemente artigianale è detto in [[Portogallo]] ''Aguardente de Medronhos''<ref>{{en}}''[{{cita testo|url=https://web.archive.org/web/20141220010504/http://homedistiller.org/flavor/liqueurs/fruit_recipes |titolo=Fruit Liqueurs recipes]}}''</ref>, mentre nella zona del [[promontorio del Conero]] è chiamato ''arbuto del Monte''<ref name=giornaledelparco>Giornale del Parco del Conero, 5 Gennaio 2017, articolo ''[{{cita testo|url=http://giornale.parcodelconero.com/it/giornale/anno-2016---n-7-15-dicembre--15-febbbbraio/pagine-memoria-49--corbezzoli-che-festa/ |titolo=Corbezzoli, che festaǃ] {{Webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20190716193444/http://giornale.parcodelconero.com/it/giornale/anno-2016---n-7-15-dicembre--15-febbbbraio/pagine-memoria-49--corbezzoli-che-festa/ |data=16 luglio 2019 }}''.</ref>.
 
;Miele di corbezzolo
I fiori, che compaiono in novembre, sono profumati e ricchi di [[nettare (botanica)|nettare]]; per questo motivo intensamente visitati dalle api, se il clima non è già diventato troppo freddo. Dai fiori di corbezzolo si ricava dunque l'ultimo [[miele]] che le api producono prima di andare in riposo, pregiato per il suo sapore particolare, amarognolo e aromatico. Questa fioritura è utile alle [[apis|api]] perché fornisce loro alimento in epoca tardo autunnale (ottobre-novembre), quando i fiori delle fioriture mediterranee invernali non sono ancora sbocciati.
È stato già citato, nella sezione ''[[#Miele di corbezzolo|Miele di corbezzolo]]'', il pregiato [[miele]] che si ottiene da questa pianta, l'ultimo che le api ottengono prima dell'arrivo dei rigori invernali.
;Uso ornamentale
La pianta viene utilizzata a scopo ornamentale in parchi e giardini per il colore rosso intenso dei propri frutti, presenti sulla pianta contemporaneamente ai bei grappoli di fiori bianchi, ed anche per il denso e lucido fogliame<ref>''[https://books.google.it/books?id=uEgk4tdbBPQC&newbks=1&newbks_redir=0&hl=it&source=gbs_navlinks_s Nuova enciclopedia delle erbe]'', Script edizioni, 2012 (capitolo ''Corbezzolo''). ISBN 9788866147985</ref>.
 
Nelle zone più settentrionali dell'areale di questa pianta, a causa del clima meno temperato, i freddi improvvisi possono indurre le api a andare precocemente in riposo, e in assenza della loro attività bottinatrice sul corbezzolo, la produzione di questo particolare miele è compromessa.
Infine, pur non essendo un uso alimentare, si ricorda che, in passato, le foglie del corbezzolo, essendo ricche di [[tannini]] e [[arbutoside]], venivano utilizzate per la [[concia]] delle pelli. La presenza di sostanze tanniche, del resto, è comune nelle piante e nei frutti delle [[Ericaceae]].
 
La produzione di miele di corbezzolo è possibile solo nelle zone ricche di corbezzoli, come la [[Sardegna]] e alcune zone di [[Toscana]], [[Corsica]] e, nelle [[Marche]], a [[Monte Conero]]<ref>"Nel parco c'è - notizie dal parco del Conero'', articolo ''[{{cita testo|url=http://giornale.parcodelconero.com/old/it/giornale/anno-2016---n-7-15-dicembre--15-febbbbraio/pagine-memoria-49--corbezzoli-che-festa/ |titolo=Corbezzoli, che festa]}}'', numero 1 - 15 dicembre 2016 / 15 gennaio 2017.</ref>.
==Usi erboristici==
 
===Usi erboristici===
{{Disclaimer|medico}}
 
Oltre che come alimento, i frutti del corbezzolo sono utilizzati anche in [[fitoterapia]], grazie alle sostanze in essi contenute
, in particolare per l'alto contenuto di [[vitamina C]]: 100 grammi ne contengono circa 8 &nbsp;mg. Essi contengono anche [[vitamina E]], sono ricchi di [[pectina|pectine]], [[flavonoidi]], [[antociani]] (in particolare il [[beta-carotene), [[antociani]]) e di [[acidi grassi insaturi]], tra cui l'[[acido linoleico]] e [[acido linolenico|linolenico]]. I sali minerali presenti sono quelli di sodio, di potassio, di calcio, di magnesio e di fosforo. Per la presenza di flavonoidi e antociani, di sostanze antiossidanti e di vitamina C, i frutti di corbezzolo contrastano la formazione di [[radicali liberi]] e sono utilizzati per combattere lo [[stress ossidativo]]<ref name=frutti/>. I frutti hanno effetto [[diarrea|antidiarroico]]<ref name="ReferenceA"/>. Il corbezzolo ha proprietà antisettiche e antinfiammatorie ed è utilizzato per trattare cistite e prostatite. In persone allergiche a questa pianta, però, alla pari con tutti gli altri frutti, possono causare inconvenienti di solito non gravi<ref name=frutti/>.
 
Le foglie, preparate in [[decotto]] hanno caratteristiche [[diuresi|diuretiche]], astringenti e antisettiche<ref name="ReferenceA">{{Cita|Antonia Pessei||PianteOfficinali}}</ref>.
 
==Coltivazione= Altri usi ===
La pianta viene utilizzata a scopo ornamentale in parchi e giardini per il colore rosso intenso dei propri frutti, presenti sulla pianta contemporaneamente ai bei grappoli di fiori bianchi, ed anche per il denso e lucido fogliame<ref>''[{{cita testo|titolo=Nuova enciclopedia delle erbe|url=https://books.google.it/books?id=uEgk4tdbBPQC&newbks=1&newbks_redir=0&hl=it&source=gbs_navlinks_s Nuova enciclopedia delle erbe]}}'', Script edizioni, 2012 (capitolo ''Corbezzolo''). ISBN 9788866147985</ref>.
Il corbezzolo è un arbusto resistente alla siccità, e tollera leggermente il freddo, fino a circa -10/-15&nbsp;°C, è un arbusto rustico e resistente a molti parassiti. Vegeta in terreni sub-acidi, anche rocciosi.
 
Infine, pur non essendo un uso alimentare, si ricorda che, in passato, le foglie del corbezzolo, essendo ricche di [[tannini]] e [[arbutoside]], venivano utilizzate per la [[concia]] delle pelli. La presenza di sostanze tanniche, del resto, è comune nelle piante e nei frutti delle [[Ericaceae]].
Il corbezzolo, fiorendo in inverno, fruttifica solo in zone a clima mite dove le api possono impollinare, ad esempio nell'[[Italia meridionale]], sebbene la pianta tolleri anche inverni più freddi (come il [[Eriobotrya japonica|nespolo del Giappone]]).
 
== Riferimenti nella cultura ==
===Simbolo patrio===
{{vedi anche|Corbezzolo (simbolo patrio italiano)}}
Il corbezzolo è la pianta nazionale dell'[[Italia]]<ref >{{cita libro |autore = [[Alfredo Cattabiani]] | titolo= Florario: miti, leggende e simboli di fiori e piante| editore= Mondadori| città= | anno= 1996 |pagine p=321 }}</ref>. È uno dei [[simboli patri italiani]]: con le sue foglie verdi, i suoi fiori bianchi e le sue bacche rosse richiama infatti la [[bandiera d'Italia]]<ref>{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.altovastese.it/cultura/il-corbezzolo-simbolo-unita-italia-specie-che-resiste-agli-incendi/|titolo=Il corbezzolo simbolo dell'Unità d'Italia. Una specie che resiste agli incendi|accesso=25 gennaio 2016|formato=|editore=altovastese.it|dataarchivio=5 febbraio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160205120852/http://www.altovastese.it/cultura/il-corbezzolo-simbolo-unita-italia-specie-che-resiste-agli-incendi/|urlmorto=sì}}</ref>.
 
===Araldica===
[[File:Provincia di Ancona-Stemma.svg|thumb|upright=0.7|Lo stemma della Provincia di Ancona, con un ramo di corbezzolo dai frutti dorati.]]
[[File:Escudo de la Villa de Madrid.svg|thumb|sinistra|upright=0.7|Lo stemma di Madrid, con un albero di corbezzolo ed un'orsa]]
Un ramoscello di corbezzolo con due frutti è rappresentato nello stemma della [[Provincia di Ancona]], che a sua volta riprende la moneta greca di [[Ankón]] (attuale [[Ancona]]) del III secolo a.C.<ref>{{Cita|Carassai|p. 61}}.</ref>, ad indicare la particolarità geografica maggiore della zona: la presenza del promontorio del [[Monte Conero|Conero]] il cui nome, come già ricordato, deriva dal termine greco che indicava la pianta del corbezzolo<ref>{{cita libro | cognome= Pignatti| nome= Sandro |coautori = | titolo= Flora d'Italia| editore= Edagricole| città= | anno= 1984 |volume = Vol. I|lingua = |url = |accesso = |pagine pp=p. 261|id = |cid=}}</ref>. Nello specifico la [[blasonatura]] dello stemma della provincia di Ancona recita<ref>{{cita web|cognome= |nome= |url= http://www.comuniweb.net/Ancona/stemma.htm|titolo= Stemma Provincia di Ancona|accesso= 6 giugno 2017|formatoeditore= |editoreurlarchivio= https://web.archive.org/web/20190717131629/http://www.comuniweb.net/Ancona/stemma.htm|urlmorto= sì}}</ref>:
 
{{citazione|D'azzurro al braccio destro umano di carnagione, piegato in iscaglione [[scorciato]] e [[Rovesciato (araldica)|rovesciato]] ed impugnante un ramoscello di corbezzolo al naturale in [[sbarra (araldica)|sbarra]] fruttato di due bacche d'[[oro (araldica)|oro]]|Blasonario dello stemma della provincia di Ancona}}
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File:Arbutus unedo, Livorno.JPG|Particolare del frutto maturo
File:Arbutus unedo - Frutti 1.JPG|Pianta con frutti maturi
File:Arbutus unedo off Bayshore Drive at Coal Harbour.jpg|ICorbezzoli trematuri colorie della bandiera italianainfiorescenze
File:Bumble bee pollinating Arbutus unedo flower.jpg|Bombo su fiore
</gallery>
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==Bibliografia==
* {{cita libro|autore= Sandro Pignatti|wkautore= Sandro Pignatti|titolo= Flora d'Italia|anno= 1982|editore= Edagricole|città= Bologna|isbn= 88-506-2310-0|paginepp= Volume 2, p. 260|cid= Flora}}
* {{cita libro|autore= Antonia Pessei|titolo= Le piante officinali della Sardegna|anno= 2000|editore= Edizioni Il Maestrale|città= Nuoro|isbn= 88-86109-39-3|p= 34|cid= PianteOfficinali}}
 
==Voci correlate==
* [[Corbezzolo (simbolo patrio italiano)]]
* [[Arbutus]]
* [[Ericaceae]]
Line 239 ⟶ 250:
==Collegamenti esterni==
* {{cita web|url=http://www.ipni.org/ipni/idPlantNameSearch.do?id=326526-1|titolo=''Arbutus unedo'' nel database IPNI|lingua=en}}
* {{cita web|url=http://www.vivaitorsanlorenzo.it/articoli%20novembre%202004/il%20corbezzolo.pdf|titolo=''Arbutus unedo'': il corbezzolo}}
 
{{Controllo di autorità}}