Aratta: differenze tra le versioni

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'''Aratta''' fu una [[città-stato]] menzionata in diversi [[mitologia sumera|miti sumeri]]: si crede che questa civiltà si possa essere sviluppata fra il [[Medio Oriente]] e l'[[Asia meridionale]], intorno al 2500 a.C. Uno dei miti più antichi a citare questa città è ''[[Enmerkar e il signore di Aratta]]'': in quest'opera, la città viene descritta come molto ricca e potente (anche nel poema di [[Gilgamesh]], la dea [[Ishtar]] si rivolge all'eroe utilizzando il termine ''Arattu'', ovvero "alla maniera di Aratta", di solito tradotto in "in modo sublime").
{{F|storia|settembre 2011}}
{{S|Mesopotamia}}
'''Aratta''' fu una [[città-stato]] menzionata in diversi [[mitologia sumera|miti sumeri]]: si crede che questa civiltà si possa essere sviluppata fra il [[Medio Oriente]] e l'[[Asia meridionale]], intorno al 2500 a.C. Uno dei miti più antichi a citare questa città è ''[[Enmerkar e il signore di Aratta]]'': in quest'opera, la città viene descritta come molto ricca e potente (anche nel poema di [[Gilgamesh]], la dea [[Ishtar]] si rivolge all'eroe utilizzando il termine ''Arattu'', ovvero "alla maniera di Aratta", di solito tradotto in "in modo sublime").
 
== Localizzazione ==
Aratta rappresenta, per gli archeologi, una sorta di [[Troia (Asia Minore)|Troia]] [[ante litteram]], poiché è stata a lungo considerata una città mitica. Di recente si è creduto di rinvenire resti di questa civiltà (lontana sette montagne da Sumer, secondo i soliti miti sumeri) nella regione di [[Urartu]], ancor più recentemente, nella [[civiltà di Jiroft]], nel sud est dell'[[Iran]].
 
[[Mario Liverani]] ipotizza che Aratta possa essere localizzata in [[Shahr-i Sokhta]].<ref>{{cita|Liverani}}, 2009, p. 250.</ref>
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== Ruolo nella letteratura sumerica ==
 
Aratta è descritta come segue nella [[letteratura sumerica]]:
{{Citazione|*È un luogo favolosamente ricco pieno di oro, argento, lapislazzuli e altri materiali preziosi.<br/>
*È un luogo remoto e difficile da raggiungere.<br/>
*È stata conquistata da Enmerkar di Uruk.<ref>{{cita|Cohen (1973)}}, p. 55, scrive: "«Aratta divenne sinonimo di "«abbondanza»" e "«gloria"»".</ref>}}
 
== Note ==
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==Bibliografia==
* {{Cita libro|autore = [[Mario Liverani]]|titolo = Antico Oriente: storia, società, economia|anno = 2009|editore = Laterza|città = Roma-Bari|isbn = 978-88-420-9041-0|cid = Liverani}}
*{{cita pubblicazione
 
| nome = Sol
| cognome= Cohen
| titolo = Enmerkar and the Lord of Aratta
| version =
| editore= Ph.D. dissertation, University of Pennsylvania
| anno= 1973
| pp= 55-61
| url = http://proquest.umi.com/pqdlink?index=0&sid=3&srchmode=1&vinst=PROD&fmt=6&startpage=-1&clientid=3751&vname=PQD&did=760326141&scaling=FULL&ts=1205694637&vtype=PQD&rqt=309&TS=1205694643&clientId=3751
| accesso = 23 agosto 2016
| cid=Cohen
}}
{{portale|storia|asia}}
[[Categoria:Città sumere]]