Semiosfera: differenze tra le versioni
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m Il titolo dell'edizione italiana Bompiani è "Tipologia della cultura", non "Tipologie". |
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Per quanto riguarda lo spazio interno, esso è caratterizzato da confini secondari, che delimitano lo spazio riservato ai singoli sistemi di segni.
Un’altra divisione importante all’interno della semiosfera è quella tra periferia e centro. La periferia - luogo di sistemi mobili e dinamici - si contrappone al centro. Al centro della semiosfera vi è il suo nucleo identitario, i sistemi più stabili e dominanti. Il centro, quindi, ha il compito di fornire un’autodescrizione (che può essere più o meno rigida) della cultura e di favorire l’omogeneità della semiosfera. Al contrario, la periferia della semiosfera è un'area dinamica, bilingue, dove due semiosfere entrano in contatto e dove avvengono continui scambi tra l’esterno e l’interno. Affinché i testi esterni risultino comprensibili occorre tradurli in uno dei linguaggi della semiosfera. Il confine, che è poroso e permeabile, è il luogo dove avvengono i processi traduttivi: <blockquote>“il confine semiotico è la somma dei filtri di traduzione. Passando attraverso questi, il testo viene tradotto in un’altra lingua (o lingue) che si trovano fuori dalla semiosfera data”<ref>{{Cita libro|nome=|titolo=Ibid.|anno=|editore=|
=== Meccanismi traduttivi ===
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