Storia dell'informatica: differenze tra le versioni

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La '''storia dell'informatica''' è la storia della [[Informatica|omonima]] [[Scienza applicata|scienza]]. Ha origini molto anticheantica, in quanto meccanismi per automatizzare il trattamento dei dati e delle operazioni [[aritmetica|aritmetiche]] erano noti già ai [[Impero babilonese|babilonesi]] intorno al [[X secolo a.C.]], in [[India]] e in [[Cina]] forse addirittura prima. In senso moderno, però, l'[[informatica]] nasce soprattutto dal lavoro di precursori quali [[Blaise Pascal|Pascal]] e [[Gottfried Wilhelm von Leibniz|Leibniz]], iniziatori come [[Charles Babbage|Babbage]], [[Ada Lovelace|Lovelace]], [[Konrad Zuse|Zuse]], [[John Vincent Atanasoff|Atanasoff]], [[Alan Turing|Turing]] e [[Howard Hathaway Aiken|Aiken]], creatori dei primi progetti computazionali di vasto respiro come [[Bruno de Finetti|de Finetti]], [[John von Neumann|von Neumann]] e [[Norbert Wiener|Wiener]].
 
== Antichità ==
[[File:NAMA_Machine_d'Anticythère_5.jpg|miniatura|Una ricostruzione della [[macchina di Anticitera]] (circa 150-100 a.C.), il più antico [[calcolatore meccanico]] conosciuto. Era in grado di calcolare la posizione dei corpi celesti.|316x316px]]
 
Il più antico strumento conosciuto usato per la computazione fu l'[[abaco]] che, presso gli antichi popoli ([[babilonesi]], [[cinesi]], [[Antichi Greci|greci]], [[Antichi romani|romani]]), era una tavoletta con scanalature numerate contenenti pietruzze mobili, opportunamente disposte per poter eseguire i [[Calcolo (matematica)|calcoli]].<ref name=":0">{{Cita libro|autore=[[Walter Maraschini]]|autore2=[[Mauro Palma]]|titolo=Enciclopedia della Matematica|collana=Le Garzantine|anno=2014|editore=Corriere della Sera|volume=A-L}}</ref> Dai tipi più antichi e da quelli medievali deriva l'abaco a palline infilate su bacchette di legno o fili metallici, detto [[pallottoliere]], che serve per conteggi elementari.<ref name=":0" /> Il ''[[Suanpan|suan-pa]]'', o abaco cinese, è ancora in uso presso i popoli dell'[[Estremo Oriente]].<ref name=":0" />
 
Nel [[I millennio a.C.]] vennero inventati in [[Cina]] i primi sistemi con [[Differenziale (meccanica)|differenziale]].<ref name=":1">Joseph Needham (1986). ''Science and Civilization in China: Volume 4, Part 2'', page 298. Taipei: Caves Books, Ltd.</ref> Sono stati ritrovati nei carri risalenti a questo periodo.<ref name=":1" />
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Nel [[V secolo a.C.]], nell'[[antica India]], il [[Grammatica|grammatico]] [[Pāṇini]] formulò la grammatica del [[Lingua sanscrita|sanscrito]] in 3959 regole nell'opera ''[[Aṣṭādhyāyī]]'', che è altamente sistematizzata e tecnica. Pāṇini impiegò [[Metaregola|metaregole]], [[Grammatica trasformazionale|trasformazioni]] e [[Ricorsione|ricorsioni]].<ref>{{Cita pubblicazione|autore=A.C. Sinha|anno=1978|titolo=On the status of recursive rules in trasformational grammar|rivista=Lingua|volume=44|numero=2-3|doi=10.1016/0024-3841(78)90076-1}}</ref>
 
La [[macchina di Anticitera]], nota anche come meccanismo di Antikythera, è il più antico [[Calcolo (matematica)|calcolatore meccanico]] conosciuto, datato tra il [[150 a.C.|150]] e il [[100 a.C.]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore=AA.VV.|anno=2006|titolo=Decoding the ancient Greek astronomical calculator known as the Antikythera Mechanism|rivista=Nature|volume=444|numero=7119|doi=10.1038/nature05357|url=http://www.antikythera-mechanism.gr/system/files/0608_Nature.pdf|accesso=14 settembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150720140838/http://www.antikythera-mechanism.gr/system/files/0608_Nature.pdf|dataarchivio=20 luglio 2015|urlmorto=sì}}</ref> o, secondo ipotesi più recenti, al 250 a.C.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Christián C.|cognome=Carman|data=2014-11-01|titolo=On the epoch of the Antikythera mechanism and its eclipse predictor|rivista=Archive for History of Exact Sciences|volume=68|numero=6|pp=693–774693-774|lingua=en|accesso=2017-09-14|doi=10.1007/s00407-014-0145-5|url=https://link.springer.com/article/10.1007/s00407-014-0145-5|nome2=James|cognome2=Evans}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=John|cognome=Markoff|url=https://www.nytimes.com/2014/11/25/science/solving-the-riddles-of-an-early-astronomical-calculator.html|titolo=Solving the Riddles of an Early Astronomical Calculator|pubblicazione=The New York Times|data=2014-11-24|accesso=2017-09-14}}</ref> Fu ritrovata in un relitto al largo della Grecia. Si trattava di un sofisticato [[planetario]], mosso da [[Ingranaggio|ruote dentate]], che serviva per calcolare il sorgere del [[sole]], le [[fasi lunari]], i movimenti dei cinque [[Pianeta|pianeti]] allora conosciuti, gli [[Equinozio|equinozi]], i [[Mese|mesi]], i giorni della settimana e ‒ secondo uno studio pubblicato su ''[[Nature]]''<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Philip|cognome=Ball|data=2008-07-30|titolo=Complex clock combines calendars|rivista=Nature News|volume=454|numero=7204|pp=561–561561-561|lingua=en|accesso=2017-09-14|doi=10.1038/454561a|url=https://www.nature.com/news/2008/080730/full/454561a.html}}</ref> ‒ le date dei [[Giochi olimpici antichi|giochi olimpici]].

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File:RomanAbacusRecon.jpg|Abaco romano
File:Abacus 5.jpg|Abaco cinese
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== Medioevo ==
 
=== Il contributo medievale islamico ===
Dispositivi analogici meccanici per la computazione apparvero di nuovo un millennio dopo, nel [[Contributo islamico all'Europa medievale|mondo medievale islamico]] grazie agli astronomi arabi, come l'[[astrolabio]] meccanico di [[Al-Biruni|Abū Rayhān al-Bīrūnī]]<ref>{{Cita web|url=http://www.usc.edu/dept/MSA/introduction/woi_knowledge.html|titolo=USC-MSA Compendium of Muslim Texts|data=2008-01-19|accesso=2017-09-14|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080119010548/http://www.usc.edu/dept/MSA/introduction/woi_knowledge.html|dataarchivio=19 gennaio 2008}}</ref>, e il [[torqueto]] di [[Jabir ibn Aflah al-Ishbili|Jabir ibn Aflah]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=R. P.|cognome=Lorch|data=1976-03-01|titolo=The Astronomical Instruments of Jābir ibn Aflah and the Torquetum|rivista=Centaurus|volume=20|numero=1|pp=11–3511-35|lingua=en|accesso=2017-09-14|doi=10.1111/j.1600-0498.1976.tb00214.x|url=http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1600-0498.1976.tb00214.x/abstract}}</ref>. Secondo [[Simon Singh]], i matematici arabi diedero anche importanti contributi alla [[crittografia]], basti pensare allo sviluppo della [[crittoanalisi]] e dell'[[analisi delle frequenze]] da parte di [[Al-Kindi]].<ref>{{Cita libro|autore=Simon Singh|titolo=The Code Book: The Science of Secrecy from Ancient Egypt to Quantum Cryptography|url=https://archive.org/details/codebookevolutio0000sing|anno=1999|editore=Doubleday}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.muslimheritage.com/article/al-kindi-cryptography-code-breaking-and-ciphers|titolo=Al-Kindi, Cryptography, Code Breaking and Ciphers {{!}} Muslim Heritage|sito=www.muslimheritage.com|lingua=en|accesso=2017-09-14}}</ref> Furono inventate dagli ingegneri arabi anche alcune macchine programmabili, come il flauto automatico dei fratelli [[Banū Mūsā]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Teun|cognome=Koetsier|titolo=On the prehistory of programmable machines: musical automata, looms, calculators|rivista=Mechanism and Machine Theory|volume=36|numero=5|pp=589–603589-603|accesso=2017-09-14|doi=10.1016/s0094-114x(01)00005-2|url=https://doi.org/10.1016/S0094-114X(01)00005-2}}</ref>, o gli [[Automa meccanico|automi]] e l'[[orologio]] che usava la perdita di peso di una candela accesa per tenere traccia del tempo, da parte di [[Al-Jazari|Ibn al-Razzas al-Jazari]]<ref name=":4">{{Cita libro|autore=Bryan Bunch|autore2=Alexander Hellemans|titolo=The Timetables of Technology. A Chronology of the Most Important People and Events in the History of Technology|anno=1993|editore=Touchstone}}</ref>. Manufatti tecnologici di complessità simile apparvero nell'Europa del XIV secolo, come gli orologi astronomici meccanici. By Melany Napolillo
 
== XVII, XVIII e XIX secolo ==
 
=== Le prime calcolatrici meccaniche ===
[[File:Gottfried_Wilhelm_Leibniz,_Bernhard_Christoph_Francke.jpg|miniatura|Gottfried Wilhelm Leibniz|247x247px]]
 
Da quando i [[Logaritmo|logaritmi]] vennero introdotti all'inizio del XVII secolo (quando lo scozzese [[Nepero]] pubblicò le prime ''Tavole dei logaritmi''<ref name=":0" />), seguì un periodo di considerevole progresso nella strumentazione per il calcolo automatico, grazie a inventori e scienziati.
 
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Nel 1702 Leibniz sviluppò la logica come disciplina matematica e formale, con i suoi scritti sul [[sistema numerico binario]]. Nel suo sistema, l'[[1 (numero)|uno]] e lo [[0 (numero)|zero]] rappresentano i valori ''vero'' e ''falso''. Ma ci volle più di un secolo prima che [[George Boole]] pubblicasse la propria [[Algebra di Boole|algebra booleana]] nel 1854<ref name=":2">{{Cita libro|autore=Matti Tedre|titolo=The Science of Computing: Shaping a Discipline|anno=2014|editore=CRC Press}}</ref>, creando un sistema nel quale è possibile trattare ogni relazione logica attraverso l'utilizzo di formule algebriche<ref name=":6">{{Cita libro|curatore=Paolo Freguglia|titolo=Boole|collana=Grandangolo Scienza|anno=2016|editore=Corriere della Sera|volume=29}}</ref>. Le operazioni (come l'addizione, la sottrazione e la moltiplicazione) vengono sostituite da operazioni logiche con valori di congiunzione, disgiunzione e negazione, mentre gli unici numeri utilizzati, 1 e 0, assumono rispettivamente i significati di vero e falso.<ref name=":6" />
 
Da questo momento furono inventati i primi dispositivi meccanici guidati da un sistema binario. La [[Rivoluzione industriale]] spinse in avanti la meccanizzazione di molte attività, e fra queste vi era la [[tessitura]]. Le [[Scheda perforata|schede perforate]] controllavano il [[Telaio (tessitura)|telaio]] di [[Joseph-Marie Jacquard|Joseph Marie Jacquard]] nel 1801, dove un buco nella scheda indicava un ''uno'' binario e di conseguenza un punto non perforato indicava lo ''zero'' binario. Il telaio di Jacquard era molto distante da un [[Computer|moderno calcolatore]], ma dimostrava che le macchine potevano essere guidate da sistemi binari.<ref name=":2" />

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File:Schickardmaschine.jpg|Replica della macchina di Schickard
File:Arts et Metiers Pascaline dsc03869.jpg|Esemplare di Pascalina
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=== Charles Babbage e Ada Lovelace ===
[[File:Ada_Lovelace_portrait.jpg|miniatura|Ada Lovelace|287x287px]]
 
[[Charles Babbage]] è spesso riconosciuto come uno dei primi pionieri della computazione automatica. Babbage ideò una macchina per il calcolo automatico di grande complessità, la [[macchina differenziale]], che riuscì a realizzare tra mille difficoltà, anche per i limiti della [[Meccanica classica|meccanica]] del tempo. Grazie a un metodo detto delle differenze, particolarmente adatto ad essere espresso in termini meccanici, Babbage creò un sistema per l'esecuzione automatica dei calcoli necessari per la compilazione delle [[tavole matematiche]].<ref name=":3">{{Cita libro|autore=Marisa Addomine|autore2=Daniele Pons|titolo=Informatica. Metodi e fondamenti|edizione=Arancione|anno=2014|editore=Zanichelli}}</ref>
 
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La sua assistente, [[Ada Lovelace|Ada Lovelace Byron]], figlia del poeta inglese [[George Gordon Byron|George Byron]], ideò un metodo per la [[Programmazione (informatica)|programmazione]] della macchina, almeno a livello teorico, ed è per questo considerata la prima programmatrice della storia (l'articolo fu pubblicato nel 1843).<ref name=":3" /> In suo onore, negli [[Anni 1980|anni Ottanta]] del XX secolo, fu creato un [[linguaggio di programmazione]] chiamato [[Ada (linguaggio di programmazione)|ADA]].
 
La macchina analitica di Babbage, estremamente grande e costosa da costruire, non fu mai completata per mancanza di fondi.<ref name=":3" /> Una strada, però, era stata aperta, anche se sarà solo con l'avvento dell'[[elettronica]] che la rivoluzione del calcolo automatico, iniziata 2300 anni prima, diventerà un fenomeno planetario.

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File:Charles Babbage - 1860.jpg|Charles Babbage
File:BabbageDifferenceEngine.jpg|Una parte della macchina differenziale di Charles Babbage
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== XX secolo ==
 
=== Alan Turing e la macchina di Turing ===
[[File:Alan Turing Agedaz 161930-as években.jpg|miniatura|259x259px|Alan Turing]]
 
[[Alan Turing]] è celebre per aver contribuito in modo decisivo, durante la [[Seconda guerra mondiale|Seconda Guerra Mondiale]], all'impresa di decifrare i messaggi in codice utilizzati dai tedeschi con la loro [[macchina Enigma]].<ref name=":4" /> Ma questa sua attività ha finito per mettere in ombra il suo fondamentale ruolo di padre dell'[[informatica]], in un periodo in cui questa disciplina non aveva ancora un nome e gli elaboratori eseguivano compiti appena superiori a quelli di una calcolatrice da tavolo.
 
Concentrando le sue ricerche sulla "[[computabilità]]", cioè la valutazione della possibilità di far eseguire determinate operazioni a una macchina, a poco più di vent'anni definì i confini teorici dell'informatica presente e futura.<ref name=":5">{{Cita libro|curatore=Mattia Monga|titolo=Turing|collana=Grandangolo Scienza|anno=2016|editore=Corriere della Sera|volume=14}}</ref> Le sue ricerche successive non potevano non investire il campo di quella che in seguito si sarebbe chiamata [[intelligenza artificiale]]: il famoso test che porta il suo nome è ancora al centro del dibattito, quanto mai aperto, sulla capacità delle macchine di competere con la mente umana.<ref name=":5" />
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=== Akira Nakajima e la teoria del circuito a switch ===
A partire dagli [[Anni 1930|anni Trenta]] del [[XX secolo]], gli ingegneri elettrici furono capaci di costruire [[Circuito elettronico|circuiti elettronici]] per risolvere problemi logici e matematici, ma molti lo fecero ''ad hoc'', trascurando qualunque rigore teoretico. Questo cambiò con la teoria del [[circuito a switch]] dell'ingegnere della [[NEC Corporation|NEC]] [[Akira Nakajima]], pubblicata proprio in quegli anni. Dal 1934 al 1936, Nakajima pubblicò una serie di documenti che mostravano che l'[[Algebra di Boole|algebra booleana]] a due valori, che scoprì in maniera indipendente (conobbe il lavoro di [[George Boole]] solo nel 1938), può descrivere l'operatività dei circuiti a switch.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Akihiko|cognome=Yamada|data=2004|titolo=History of Research on Switching Theory in Japan|rivista=IEEJ Transactions on Fundamentals and Materials|volume=124|numero=8|pp=720–726720-726|accesso=2017-09-15|doi=10.1541/ieejfms.124.720|url=https://www.jstage.jst.go.jp/article/ieejfms/124/8/124_8_720/_article}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://museum.ipsj.or.jp/en/computer/dawn/0002.html|titolo=Switching Theory/Relay Circuit Network Theory/Theory of Logical Mathematics-Computer Museum|autore=Information Processing Society of Japan|sito=museum.ipsj.or.jp|accesso=2017-09-15}}</ref><ref name=":9">{{Cita libro|nome=Radomir S.|cognome=Stanković|nome2=Jaakko T.|cognome2=Astola|nome3=Mark G.|cognome3=Karpovsky|titolo=Some Historical Remarks on Switching Theory|url=http://citeseerx.ist.psu.edu/viewdoc/summary?doi=10.1.1.66.1248|accesso=2017-09-15}}</ref><ref name=":10">{{Cita pubblicazione|autore=Radomir S. Stanković|anno=2008|titolo=Reprints from the Early Days of Information Sciences: TICSP Series On the Contributions of Akira Nakashima to Switching Theory,|rivista=TICSP Series|editore=Tampere International Center for Signal Processing|volume=|numero=40|url=http://ticsp.cs.tut.fi/reports/reprint-nakashima-rr.pdf|autore2=Jaakko Astola}}</ref> Questo concetto di utilizzo delle proprietà degli switch elettrici per ottenere risultati logici, è il principio base che sottostà a tutti i [[computer]] [[Digitale (informatica)|digitali]] [[Elettronica|elettronici]]. La teoria dei circuiti a switch fornì i fondamenti matematici e gli strumenti per la progettazione di sistemi digitali in quasi ogni area della moderna [[tecnologia]].<ref name=":10" />
 
Il lavoro di Nakajima fu in seguito citato e rielaborato nella tesi di master del 1937 di [[Claude Shannon|Claude Elwood Shannon]], intitolata ''[[A Symbolic Analysis of Relay and Switching Circuits]]''.<ref name=":9" /> Mentre seguiva una lezione di filosofia, Shannon fu messo a conoscenza del lavoro di Boole, e riconobbe che quell'[[algebra]] poteva essere utilizzata per ordinare i [[relè]] elettromeccanici in modo da risolvere problemi logici. La sua tesi divenne il principio su cui poggia la progettazione dei circuiti digitali quando divenne ampiamente nota presso la comunità degli ingegneri elettrici durante e dopo la [[Seconda guerra mondiale]].
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=== I primi componenti hardware del computer ===
[[File:Konrad Zuse 1992.jpg|miniatura|240x240px|Konrad Zuse]]
 
Nel 1941 [[Konrad Zuse]] sviluppò il primo [[computer]] funzionale controllato attraverso programmi, lo [[Z3 (computer)|Z3]]. Nel 1998 fu qualificato come macchina «Turing completa».<ref>{{Cita pubblicazione|nome=R.|cognome=Rojas|data=July 1998|titolo=How to make Zuse's Z3 a universal computer|rivista=IEEE Annals of the History of Computing|volume=20|numero=3|pp=51–5451-54|accesso=2017-09-15|doi=10.1109/85.707574|url=http://ieeexplore.ieee.org/document/707574/}}</ref> Zuse sviluppò inoltre l'S2, considerata la prima macchina per il controllo industriale. Ha fondato uno dei primissimi business informatici nel 1941, producendo lo [[Z4 (computer)|Z4]], che divenne il primo computer commerciale al mondo. Nel 1946 progettò il primo [[linguaggio di programmazione ad alto livello]], [[Plankalkül]].<ref name=":4" />
 
Nel 1948 il [[Manchester Baby]] venne completato; era il primo calcolatore elettronico digitale per uso generale che eseguiva programmi memorizzati come la maggior parte dei computer moderni.<ref name=":8" /> L'influenza su [[Max Newman]] del documento datato 1936 sulle [[Macchina di Turing|macchine di Turing]], e i suoi contributi logico-matematici al progetto, sono stati entrambi cruciali per il successivo sviluppo del [[Manchester SSEM]].<ref name=":8" />
 
Nel 1950 il britannico [[National Physical Laboratory]] completò il [[Pilot ACE]], un computer di piccola taglia programmabile, basato sulla filosofia di Turing. Con una velocità operativa di 1&nbsp;MHz, il Pilot Model ACE fu per qualche tempo il computer più veloce al mondo.<ref name=":8" /><ref>{{Cita news|lingua=en-GB|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/technology/8683369.stm|titolo=How Pilot ACE changed computing|data=2010-05-15|accesso=2017-09-15}}</ref> Il design di Turing per l'ACE aveva molto il comune con le odierne architetture [[RISC]] e si appellava per una memoria ad alta velocità di circa la stessa capacità di un primo computer [[Apple Macintosh|Macintosh]], che era immensa per gli standard di quel tempo. Se l'ACE di Turing fosse stato costruito come previsto e completamente, avrebbe vantato un rapporto diverso dagli altri primi computer.<ref name=":8" />
 
=== Claude Shannon e la teoria dell'informazione ===
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=== Norbert Wiener e la cibernetica ===
[[File:Norbert wiener.jpg|miniatura|249x249px|Norbert Wiener]]
 
Dopo il dottorato conseguito all'età di 18 anni alla [[Università di Harvard|Harvard University]], con una tesi di logica matematica, [[Norbert Wiener]] studiò in [[Europa]] con [[Bertrand Russell]] e [[David Hilbert]]. Insegnò, a partire dal 1919, al [[Massachusetts Institute of Technology|MIT]] di [[Cambridge (Massachusetts)|Cambridge]] ([[Massachusetts]]).<ref name=":7" /> Diede fondamentali contributi nel campo della teoria matematica dei [[Processo stocastico|processi stocastici]], della previsione e del [[calcolo delle probabilità]], e a partire dai suoi lavori sulla statistica elaborò con il suo allievo [[Claude Shannon]], la moderna [[teoria dell'informazione]].<ref name=":7" />
 
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Secondo [[John von Neumann]], gli elementi essenziali di un calcolatore programmabile sono:
* L{{'}}''unità di controllo'', che controlla e governa la sequenza delle operazioni perché avvenga in maniera corretta.
* L{{'}}''unità aritmetico-logica'' (detta ALU, Arithmetic Logic Unit), che esegue le operazioni di tipo aritmetico e logico.
* L{{'}}''accumulatore'', un'unità memoria collocata all'interno dell'ALU, in grado di ricevere informazioni dall'esterno (i dati in input) per passarli al sistema e di restituire i risultati dei calcoli verso il mondo esterno (dati in output).
* La ''memoria'', alla quale doveva essere possibile accedere in tempo brevissimo per recuperare i dati e il programma in essa contenuti.
 
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File:John von Neumann.jpg|John von Neumann
File:Von Neumann architecture.svg|lang=it|Architettura di von Neumann
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== Cronologia generale ==
{{Cronologia Storia dell'Informatica}}
 
== Note ==
<references />
 
== Voci correlate ==
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{{Colonne spezza}}
 
=== Settori specifici ===
* [[Storia delle CPU general-purpose]]
* [[Storia dell'interfaccia grafica utente]]
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* [[Cronologia della crittografia]]
{{Colonne fine}}
==Cronologia generale ==
{{Cronologia Storia dell'Informatica}}
 
== NoteAltri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sulla}}
<references /><br />{{Informatica}}
 
<references /><br />{{Informatica}}
{{portale|informatica|storia}}