Storia dell'informatica: differenze tra le versioni
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La '''storia dell'informatica''' è
== Antichità ==
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Nel [[V secolo a.C.]], nell'[[antica India]], il [[Grammatica|grammatico]] [[Pāṇini]] formulò la grammatica del [[Lingua sanscrita|sanscrito]] in 3959 regole nell'opera ''[[Aṣṭādhyāyī]]'', che è altamente sistematizzata e tecnica. Pāṇini impiegò [[Metaregola|metaregole]], [[Grammatica trasformazionale|trasformazioni]] e [[Ricorsione|ricorsioni]].<ref>{{Cita pubblicazione|autore=A.C. Sinha|anno=1978|titolo=On the status of recursive rules in trasformational grammar|rivista=Lingua|volume=44|numero=2-3|doi=10.1016/0024-3841(78)90076-1}}</ref>
La [[macchina di Anticitera]], nota anche come meccanismo di Antikythera, è il più antico [[Calcolo (matematica)|calcolatore meccanico]] conosciuto, datato tra il [[150 a.C.|150]] e il [[100 a.C.]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore=AA.VV.|anno=2006|titolo=Decoding the ancient Greek astronomical calculator known as the Antikythera Mechanism|rivista=Nature|volume=444|numero=7119|doi=10.1038/nature05357|url=http://www.antikythera-mechanism.gr/system/files/0608_Nature.pdf|accesso=14 settembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150720140838/http://www.antikythera-mechanism.gr/system/files/0608_Nature.pdf|dataarchivio=20 luglio 2015|urlmorto=sì}}</ref> o, secondo ipotesi più recenti, al 250 a.C.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Christián C.|cognome=Carman|data=2014-11-01|titolo=On the epoch of the Antikythera mechanism and its eclipse predictor|rivista=Archive for History of Exact Sciences|volume=68|numero=6|pp=
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== Medioevo ==
=== Il contributo medievale islamico ===
Dispositivi analogici meccanici per la computazione apparvero di nuovo un millennio dopo, nel [[Contributo islamico all'Europa medievale|mondo medievale islamico]] grazie agli astronomi arabi, come l'[[astrolabio]] meccanico di [[Al-Biruni|Abū Rayhān al-Bīrūnī]]<ref>{{Cita web|url=http://www.usc.edu/dept/MSA/introduction/woi_knowledge.html|titolo=USC-MSA Compendium of Muslim Texts|data=2008-01-19|accesso=2017-09-14|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080119010548/http://www.usc.edu/dept/MSA/introduction/woi_knowledge.html|dataarchivio=19 gennaio 2008}}</ref>, e il [[torqueto]] di [[Jabir ibn Aflah al-Ishbili|Jabir ibn Aflah]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=R. P.|cognome=Lorch|data=1976-03-01|titolo=The Astronomical Instruments of Jābir ibn Aflah and the Torquetum|rivista=Centaurus|volume=20|numero=1|pp=
== XVII, XVIII e XIX secolo ==
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=== Akira Nakajima e la teoria del circuito a switch ===
A partire dagli [[Anni 1930|anni Trenta]] del [[XX secolo]], gli ingegneri elettrici furono capaci di costruire [[Circuito elettronico|circuiti elettronici]] per risolvere problemi logici e matematici, ma molti lo fecero ''ad hoc'', trascurando qualunque rigore teoretico. Questo cambiò con la teoria del [[circuito a switch]] dell'ingegnere della [[NEC Corporation|NEC]] [[Akira Nakajima]], pubblicata proprio in quegli anni. Dal 1934 al 1936, Nakajima pubblicò una serie di documenti che mostravano che l'[[Algebra di Boole|algebra booleana]] a due valori, che scoprì in maniera indipendente (conobbe il lavoro di [[George Boole]] solo nel 1938), può descrivere l'operatività dei circuiti a switch.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Akihiko|cognome=Yamada|data=2004|titolo=History of Research on Switching Theory in Japan|rivista=IEEJ Transactions on Fundamentals and Materials|volume=124|numero=8|pp=
Il lavoro di Nakajima fu in seguito citato e rielaborato nella tesi di master del 1937 di [[Claude Shannon|Claude Elwood Shannon]], intitolata ''[[A Symbolic Analysis of Relay and Switching Circuits]]''.<ref name=":9" /> Mentre seguiva una lezione di filosofia, Shannon fu messo a conoscenza del lavoro di Boole, e riconobbe che quell'[[algebra]] poteva essere utilizzata per ordinare i [[relè]] elettromeccanici in modo da risolvere problemi logici. La sua tesi divenne il principio su cui poggia la progettazione dei circuiti digitali quando divenne ampiamente nota presso la comunità degli ingegneri elettrici durante e dopo la [[Seconda guerra mondiale]].
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[[File:Konrad Zuse 1992.jpg|miniatura|240x240px|Konrad Zuse]]
Nel 1941 [[Konrad Zuse]] sviluppò il primo [[computer]] funzionale controllato attraverso programmi, lo [[Z3 (computer)|Z3]]. Nel 1998 fu qualificato come macchina «Turing completa».<ref>{{Cita pubblicazione|nome=R.|cognome=Rojas|data=July 1998|titolo=How to make Zuse's Z3 a universal computer|rivista=IEEE Annals of the History of Computing|volume=20|numero=3|pp=
Nel 1948 il [[Manchester Baby]] venne completato; era il primo calcolatore elettronico digitale per uso generale che eseguiva programmi memorizzati come la maggior parte dei computer moderni.<ref name=":8" /> L'influenza su [[Max Newman]] del documento datato 1936 sulle [[Macchina di Turing|macchine di Turing]], e i suoi contributi logico-matematici al progetto, sono stati entrambi cruciali per il successivo sviluppo del [[Manchester SSEM]].<ref name=":8" />
Nel 1950 il britannico [[National Physical Laboratory]] completò il [[Pilot ACE]], un computer di piccola taglia programmabile, basato sulla filosofia di Turing. Con una velocità operativa di 1 MHz, il Pilot Model ACE fu per qualche tempo il computer più veloce al mondo.<ref name=":8" /><ref>{{Cita news|lingua=en
=== Claude Shannon e la teoria dell'informazione ===
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Secondo [[John von Neumann]], gli elementi essenziali di un calcolatore programmabile sono:
* L{{'}}''unità di controllo'', che controlla e governa la sequenza delle operazioni perché avvenga in maniera corretta.
* L{{'}}''unità aritmetico-logica'' (detta ALU, Arithmetic Logic Unit), che esegue le operazioni di tipo aritmetico e logico.
* L{{'}}''accumulatore'', un'unità memoria collocata all'interno dell'ALU, in grado di ricevere informazioni dall'esterno (i dati in input) per passarli al sistema e di restituire i risultati dei calcoli verso il mondo esterno (dati in output).
* La ''memoria'', alla quale doveva essere possibile accedere in tempo brevissimo per recuperare i dati e il programma in essa contenuti.
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sulla}}
{{Informatica}}
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