Colony-stimulating factor: differenze tra le versioni

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Un '''colony-stimulating factor''' (dall'[[lingua inglese|inglese]], o '''fattore stimolante le colonie''', abbreviato CSF) è una [[glicoproteina]]
[[secrezione|secreta]] in grado di legare specifiche [[Recettore (biochimica)|proteine recettoriali]] localizzate sulle superfici delle [[cellule staminali ematopoietiche]], presenti nel midollo osseo. Il legame tra recettore e fattore stimolante le colonie, attiva una ''[[pathway]]s'' (vie metaboliche) intracellulari che inducono le cellule a proliferare e differenziare in un tipo specifico di cellule del sangue, ad esempio granulociti [[neutrofili]], [[eosinofili]], [[basofili]] e [[macrofagi]]. La produzione dei globuli rossi risponde ad un altro tipo di fattore stimolante, noto con il nome di [[eritropoietina]].
 
I colony-stimulating factors possono essere sintetizzati chimicamente e sono normalmente utilizzati in medicina per essere somministrati a soggetti con specifici problemi medici (ad esempio pazienti affetti da [[neutropenia]]. Tuttavia, queste molecole (es. [[filgrastim]]) restano leggermente differenti da quelle endogene, a causa delle mancate [[modificazione post-traduzionale|modificazioni post-traduzionali]] a cui sono invece sottoposti i fattori stimolanti le colonie di origine endogena.
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Alcuni fattori sono stati individuati come efficaci stimolanti la formazione di colonie di [[macrofagi]], e pertanto chiamati fattori stimolanti le colonie dei macrofagi. Altri molecole svolgono la medesima attività di stimolo, ma nei confronti dei [[granulociti]], e da qui il nome di fattori stimolanti le colonie dei granulociti, e così via.
 
== Meccanismo ==
I fattori stimolanti le colonie sono normalmente molecole solubili (permeabili). Essi quindi circolano nel [[sangue]] ed agiscono come [[ormoni]]. Alcuni fattori sono invece secreti localmente. Le modalità di azione dei fattori stimolanti le colonie comprendono meccanismi di tipo [[paracrino]], [[endocrino]] e [[autocrino]].
 
== Esempi ==
I colony-stimulating factors includono:
* CSF1, colony-stimulating factor 1, o fattore stimolante dei macrofagi<ref name="pmid7696959">{{Cita pubblicazione|coautori=Stanley ER, Berg KL, Einstein DB, Lee PS, Yeung YG |titolo=The biology and action of colony stimulating factor-1 |rivista=Stem Cells |volume=12 Suppl 1 |pp=15–24; discussion 25 |anno=1994 |pmid=7696959 |accesso=20 febbraio 2018}}</ref><ref name="pmid8981357">{{Cita pubblicazione|coautori=Stanley ER, Berg KL, Einstein DB, Lee PS, Pixley FJ, Wang Y, Yeung YG |titolo=Biology and action of colony--stimulating factor-1 |rivista=Mol. Reprod. Dev. |volume=46 |numero=1 |pp=4–104-10 |anno=1997 |pmid=8981357 |doi=10.1002/(SICI)1098-2795(199701)46:1<4::AID-MRD2>3.0.CO;2-V |accesso=20 febbraio 2018}}</ref>
* CSF2, colony-stimulating factor 2, o fattore stimolante dei macrofagi e [[granulociti]] (noto anche come GM-CSF)<ref name="pmid9207134">{{Cita pubblicazione|coautori=Hiraoka A, Sugimura A, Seki T, Nagasawa T, Ohta N, Shimonishi M, Hagiya M, Shimizu S |titolo=Cloning, expression, and characterization of a cDNA encoding a novel human growth factor for primitive hematopoietic progenitor cells |rivista=Proc. Natl. Acad. Sci. U.S.A. |volume=94 |numero=14 |pp=7577–827577-82 |anno=1997 |pmid=9207134 |pmc=23864 |url=http://www.pnas.org/cgi/pmidlookup?view=long&pmid=9207134 |accesso=20 febbraio 2018}}</ref><ref name="pmid2999978">{{Cita pubblicazione|coautori=Huebner K, Isobe M, Croce CM, Golde DW, Kaufman SE, Gasson JC |titolo=The human gene encoding GM-CSF is at 5q21-q32, the chromosome region deleted in the 5q- anomaly |rivista=Science |volume=230 |numero=4731 |pp=1282–51282-5 |anno=1985 |pmid=2999978 |url=https://www.sciencemag.org/cgi/pmidlookup?view=long&pmid=2999978 |accesso=20 febbraio 2018}}</ref>
* [[G-CSF|CSF3]], colony-stimulating factor 23, o fattore stimolante dei granulociti (noto anche come G-CSF).<ref name="pmid3499671">{{Cita pubblicazione|coautori=Kanda N, Fukushige S, Murotsu T, Yoshida MC, Tsuchiya M, Asano S, Kaziro Y, Nagata S |titolo=Human gene coding for granulocyte-colony stimulating factor is assigned to the q21-q22 region of chromosome 17 |rivista=Somat. Cell Mol. Genet. |volume=13 |numero=6 |pp=679–84679-84 |anno=1987 |pmid=3499671 |accesso=20 febbraio 2018}}</ref><ref name="pmid3501046">{{Cita pubblicazione|coautori=Le Beau MM, Lemons RS, Carrino JJ, Pettenati MJ, Souza LM, Diaz MO, Rowley JD |titolo=Chromosomal localization of the human G-CSF gene to 17q11 proximal to the breakpoint of the t(15;17) in acute promyelocytic leukemia |rivista=Leukemia |volume=1 |numero=12 |pp=795–9795-9 |anno=1987 |pmid=3501046 |accesso=20 febbraio 2018}}</ref>
 
== Usi clinici ==
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== Bibliografia ==
*{{Cita libro|nome=Bruce |cognome=Alberts |anno=2002 |titolo=Molecular Biology of the Cell |url=https://archive.org/details/molecularbiology0004albe |edizione=4th |editore=Garland Science |città=New York, NY | isbn=0-8153-4072-9 }}
 
== Collegamenti esterni ==