Mobilità ciclistica: differenze tra le versioni
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[[File:Ciclismo en Amsterdam.jpg|thumb|Ciclista ad [[Amsterdam]]]]
[[File:Beijingbicylists.jpg|thumb|Pendolari in bicicletta a [[Pechino]]]]
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La '''mobilità
La ciclabilità è una modalità di trasporto individuale sostenibile, a zero emissioni, silenziosa e a basso consumo di spazio.
A volte si distinguono i due termini, utilizzando "mobilità
I principali benefici della mobilità
[[File:Italian traffic signs - pista ciclabile.svg
== Premesse ==
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== Descrizione ==
=== Aspetti positivi nella promozione della mobilità
Uffici, strutture locali, regionali o nazionali, progettisti ecc della mobilità
▲Uffici, strutture locali, regionali o nazionali, progettisti ecc della mobilità ciclabile ritengono, sulla base di numerosi studi <ref>[http://www.comune.torino.it/ambiente/bm~doc/cycling_it.pdf Città in bicicletta, pedalando verso l'avvenire<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, che la bicicletta, in città, sia un mezzo efficiente, non inquinante, vantaggioso contro la congestione del traffico: in un raggio fra 0 e 6 km è medamente più veloce di altri mezzi, è generalmente più comoda in quanto non vincolata a problemi di parcheggio o di passaggio in aree chiuse al traffico, più ecologica e più economica. In più incide positivamente sulla vivibilità della città rendendola più sicura in correlazione alla diminuzione oggettiva dei sinistri urbani che un mezzo come la bicicletta contribuisce ad ottenere. Investire sulla mobilità ciclabile significa promuovere un sistema di viabilità capace di ridurre pesantemente ed indubbiamente l'impatto del traffico motorizzato, migliorando sia la qualità dell'aria, visti i benefici delle emissioni zero, nonché incrementando la sicurezza stradale. Un risultato difficilmente ottenibile con altre e più dispendiose soluzioni d'intervento sulla mobilità. La bicicletta rimane ciononostante il mezzo di trasporto più rischioso (ben quattro volte più soggetto ad incidenti dell'automobile)<ref>[http://www.asaps.it/showpage.php?id=21977&categoria=Comunicati%20stampa&pubblicazione=18.05.2009 ''Incidenti ai ciclisti. Ogni anno un numero pari al doppio del gruppo del Giro d'Italia perde la vita sulle strade''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130227092108/http://www.asaps.it/showpage.php?id=21977&categoria=Comunicati%20stampa&pubblicazione=18.05.2009 |date=27 febbraio 2013 }}, «Il Centauro», maggio 2009</ref>.
La ciclabilità ha un potenziale che può sostituire oltre la metà del totale degli spostamenti urbani motorizzati al di sotto dei 10 km, secondo diffuse ed affidabili stime di esperti.
Esiste cioè la possibilità di elevare fortemente la quota di spostamenti ([[ripartizione modale]]) che vengono effettuati in bicicletta.<ref>{{cita web |url=http://www.nachhaltigkeit.org/201101206536/stadtplanung-bauen/interviews/kopenhagen-legt-los |titolo=Copia archiviata |accesso=4 agosto 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140512222744/http://www.nachhaltigkeit.org/201101206536/stadtplanung-bauen/interviews/kopenhagen-legt-los
==== Tempi di spostamento ====
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==== Esposizione all'inquinamento dell'aria ====
La diffusa convinzione che in bicicletta si inalino maggiori inquinanti dell'aria è ampiamente smentita da numerosi studi e rilevazioni, che ne riscontrano invece la massima concentrazione nell'abitacolo delle auto.<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Chertok M, Voukelatos A, Sheppeard V, [[Christopher Rissel|Rissel C]] |titolo=Comparison of air pollution exposure for five commuting modes in Sydney – car, train, bus, bicycle and walking |rivista=Health Promot. J. Austr. |volume=15 |numero=1 |anno=2004 |url=http://www.austroads.com.au/documents/Air_pollutants_exposure_by_travel_mode.pdf |formato=PDF |accesso=16 marzo 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110706101252/http://www.austroads.com.au/documents/Air_pollutants_exposure_by_travel_mode.pdf
Il vantaggio in salute derivante da esercizio fisico viene valutato maggiore anche di eventuali differenze, ritenute minime, nell'inalazione di inquinanti in condizioni svantaggiose.<ref>Int Panis et al. 2010. Exposure to particulate matter in traffic: A comparison of cyclists and car passengers. Atmospheric Environment, Volume 44, Issue 19, June 2010, Pages 2263-2270.</ref><ref>{{Cita pubblicazione |autore=Jacobs |titolo=Subclinical responses in healthy cyclists briefly exposed to traffic-related air pollution: an intervention study |rivista= Environmental Health |volume=9 |numero=64 |anno=2010 |url=http://www.ehjournal.net/content/pdf/1476-069X-9-64.pdf|accesso=23 novembre 2010}}</ref>
=== Problemi relativi all'incentivazione della mobilità
Sebbene diverse città italiane (per lo più in [[Emilia-Romagna]]) si siano allineate e anzi siano state precursori nell'ambito della mobilità
Rispetto ad altri mezzi come l'[[automobile]] o i mezzi di [[trasporto pubblico]], utilizzando la bicicletta si beneficia di una minore protezione in caso di incidente stradale<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Wardlaw MJ |titolo=Three lessons for a better cycling future |rivista=BMJ |volume=321 |numero=7276 |
▲Sebbene diverse città italiane (per lo più in [[Emilia-Romagna]]) si siano allineate e anzi siano state precursori nell'ambito della mobilità ciclabile e della tutela del ciclista urbano, in altre città c'è ancora molto lavoro da realizzare. Il problema, spesso evidenziato dalle amministrazioni pubbliche cittadine, e si situa sulla difficoltà di innestare su un contesto urbano già saturo e infatti, delle aree dedicate al solo passaggio delle biciclette. Tuttavia, numerose città, a partire dalla fine degli anni novanta e in relazione ai valori sempre più alti di polveri sottili e monossido di carbonio, hanno iniziato ad investire sulla mobilità ciclabile cercando di fornire le città di alcuni percorsi ciclabili<ref>[http://www.piste-ciclabili.com/ Piste Ciclabili<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
▲Rispetto ad altri mezzi come l'[[automobile]] o i mezzi di [[trasporto pubblico]], utilizzando la bicicletta si beneficia di una minore protezione in caso di incidente stradale<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Wardlaw MJ |titolo=Three lessons for a better cycling future |rivista=BMJ |volume=321 |numero=7276 |pagine=1582–5 |anno=2000 |pmid=11124188 |pmc=1119262 |doi=10.1136/bmj.321.7276.1582 }}</ref>, si hanno tempi di percorrenza più lunghi sulle grandi distanze (a meno che non si faccia ricorso al [[Trasporto intermodale urbano|trasporto intermodale]]), non si gode di una protezione intrinseca dalle intemperie, è difficile trasportare passeggeri ed è richiesto un pur minimo sforzo fisico.
▲=== La mobilità ciclabile nel mondo ===
[[File:Muenster Bahnhof Fahrraeder 4805.jpg|thumb|Stazione di Münster]]
{{F|trasporti|giugno 2014}}
L'evoluzione della mobilità
Il livello di sviluppo della mobilità
Un diffuso ma non significativo parametro è invece dato dai chilometri di piste ciclabili: esso non tiene conto né dell'effetto né della reale funzionalità di tali infrastrutture, che possono essere anche ridotte o vicine allo zero. Inoltre l'incentivazione della mobilità
Lo sviluppo della mobilità
== Interventi per la ciclabilità urbana ==
{{Vedi anche|Ciclabilità}}
{{F|trasporti|giugno 2014}}
La ciclabilità è un sistema complesso che deve essere integrato in molti aspetti della vita quotidiana. Nelle scelte di pianificazione a favore della ciclabilità vanno considerati anche gli altri flussi di traffico (auto, trasporto pubblico su gomma e su ferro ecc.), gli aspetti di comunicazione e marketing territoriale e quelli delle risorse finanziarie ed umane, soprattutto in relazione alla loro qualificazione specifica, non coincidente con la progettazione stradale. È inoltre necessario un quadro legislativo e normativo nazionale e locale adeguato.
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All'interno di questo reticolo a maglie più o meno strette vengono invece istituite vaste [[Zona 30|zone 30]] o [[Zona a traffico limitato|ZTL]], isole ambientali ecc. in cui di regola vige la [[spazio condiviso|condivisione degli spazi stradali]]. In contesti a metà strada fra i due sopra indicati, per esempio vie di attraversamento di quartieri e zone 30, si tende ad utilizzare corsie o piste ciclabili, talvolta con forme di separazione meno marcate.
Un ulteriore sviluppo della separazione dei flussi, in direzione opposta alla preferenziazione, è il recente sviluppo delle superstrade ciclabili in alcuni paesi come Danimarca e Olanda. Si tratta di piste ciclabili generalmente fra periferie o grandi aree metropolitane e i centri urbani, finalizzate ad innalzare l'attrattività degli spostamenti in bicicletta anche al sopra del raggio usuale di 5 km, fino a circa 20–25 km. Se ne trova un esempio anche in Italia, nella storica ciclabile che collega Milano e Pavia.<ref>{{Cita web|url=http://www.mit.gov.it/comunicazione/news/ciclovie/nasce-il-sistema-delle-ciclovie-turistiche-nazionali|titolo=Nasce il sistema delle ciclovie turistiche nazionali {{!}} mit
===Ciclabilità diffusa===
====Condivisione degli spazi urbani e stradali====
All'interno del reticolo definito dalla rete ciclabile la mobilità in bicicletta viene generalmente realizzata non con infrastrutture apposite ma per mezzo di interventi che facilitano la convivenza non conflittuale fra mezzi motorizzati, biciclette, pedoni ecc.: la cosiddetta [[moderazione del traffico]]: [[Zona 30|zone 30]], ZTL e zone pedonali permeabili per i ciclisti. In molte città d'Europa, in modo crescente, le zone 30 coprono spesso gran parte del tessuto urbano (a Berlino per es. il 70%), in pratica gran parte della viabilità eccetto quella principale. Le zone 30 per essere efficaci non possono limitarsi all'applicazione di segnaletica, ma si servono di soluzioni che rallentano nei fatti i mezzi motorizzati: ''chicane'', disassamenti e restringimenti, allargamento dei marciapiedi e colli di bottiglia, non attraversabilità (vicoli ciechi), rallentatori (es. dossi o cuscini berlinesi), dissuasori di sosta ecc.
[[File:Disassamento viario.jpg
Un fattore della ciclabilità diffusa è che le biciclette devono potersi muovere sui percorsi più brevi, lineari e diretti, senza aggiramenti: "come l'acqua", analogamente al modo in cui intuitivamente si muovono i pedoni. Un intervento di forte impatto è l'istituzione dei sensi unici eccetto bici (con apposita segnaletica) in questo tipo di aree: le biciclette possono legittimamente transitare anche "controsenso" su strade a senso unico, obbligatorio solo per i veicoli motorizzati. Gli effetti sono numerosi ed ampi: maggiore permeabilità alle biciclette delle zone in questione, effetto indiretto di rallentamento e maggiore attenzione da parte dei conducenti di veicoli a motore. Al contrario delle apparenze, le strade con senso unico eccetto bici riscontrano nettamente una minore incidentalità, non solo fra ciclisti ed altri veicoli ma fra tutti, in primis a vantaggio dei pedoni, dei bambini ecc. Usuale per facilitare la permeabilità (e dunque le vie dirette) alle biciclette è la loro abilitazione sulle corsie preferenziali.
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===Intermodalità===
Nella pianificazione della ciclabilità rientra anche l'accessibilità agli snodi del trasporto pubblico e il trasporto delle biciclette su treni, metropolitane, tramvie ed in alcuni casi sui bus.
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Le possibilità di sosta devono essere in quantità corrispondente all'utenza reale e alla sua crescita, ed ampiamente diffuse in ambito urbano, in particolare alle destinazioni degli spostamenti, i cosiddetti "attrattori": luoghi di lavoro, scuole, uffici pubblici, strutture sanitarie, cinema, impianti sportivi e luoghi del tempo libero, oltre ai centri storici in quanto tali.
La sosta al punto di origine degli spostamenti, generalmente l'abitazione, si affida ad un mix di possibilità: oltre alle rastrelliere in strada, quelle nei cortili o garage condominiali e il lato interno dei marciapiedi. In gran parte delle normative europee essa è consentita, a condizione che il corridoio lasciato libero eviti l'intralcio a pedoni, disabili e passeggini per bambini (fra 100 e 120 cm di solito).
Le possibilità di sosta a stazioni, capolinea e snodi del trasporto pubblico rappresentano l'
Un'altra possibilità di contrasto del furto, non legata alla sosta, è invece data dalla marchiatura registrata delle biciclette.
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</gallery>
== Criticità ed ostacoli all'estensione della mobilità
[[File:Muenster UnechteEinbahnstrasse 4910.jpg|thumb|Senso unico eccetto bici (Germania)]]
La mobilità
La mobilità
Fra le criticità più evidenti:
* realizzative e progettuali
** pianificazione: spesso del tutto assente o carente di una visione di insieme della ciclabilità e della mobilità complessiva (trasporto pubblico, viabilità, flussi di traffico ecc). Lo strumento, spesso assente, è il cosiddetto ''Biciplan'' (''Piano della mobilità
** frammentazione e mancanza di continuità possono essere osservati in gran parte delle piste ciclabili: si tratta spesso di spezzoni isolati, non facenti parte di una rete, che si interrompo nei punti critici come ad es. agli incroci, con segnaletica contraddittoria o irregolare;
** sola separazione del traffico ciclistico da quello motorizzato, ignorando la compresenza e condivisione su viabilità ordinaria e i relativi interventi di moderazione del traffico.
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== Associazioni e movimenti di promozione ==
Come accade per altre attività, anche i ciclisti urbani si riuniscono in associazioni con il fine di promuovere l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto cittadino. Fra le maggiori organizzazioni che promuovono l'uso della bicicletta si annoverano la [[League of American Bicyclists]]<ref>{{cita web|url=http://www.bikeleague.org/|titolo=sito della League of American Bicyclists}}</ref> (è una delle più grandi organizzazioni statunitensi che abbia tra i propri obiettivi principali la promozione del ciclismo urbano<ref>
A livello locale esistono numerosi gruppi di mutuo supporto che incoraggiano le persone a recarsi al lavoro in bicicletta indicando percorsi e suggerimenti di ordine pratico, fanno pressione sulle autorità affinché mettano in atto strumenti a beneficio di chi utilizza la bicicletta e si adoperano per rendere più popolare il ciclismo urbano.
Sono talvolta presenti sui temi della promozione della mobilità
Fra i movimenti e le campagne senza struttura associativa emergono ''Cities fit for Cycling'', lanciata in Gran Bretagna dal quotidiano ''[[The Times]]''<ref>{{cita web|url=http://www.thetimes.co.uk/tto/public/cyclesafety/;|titolo=Cities Fit for Cycling}}</ref> e la analoga ''Salvaiciclisti''<ref>{{cita web|url=http://www.salvaiciclisti.it|titolo=Sito Salvaiciclisti}}</ref>, con l'obiettivo di promuovere lo sviluppo della mobilità
[[File:Critical Mass, San Francisco, April 29, 2005.jpg|thumb|[[Massa critica (evento)|Massa critica]] a [[San Francisco]], 29 aprile 2005.]]
== Ciclabilità turistica ==
[[File:Corridoio Verde Adriatico ad Alba Adriatica.JPG
La bicicletta è diventata da alcuni decenni anche un importante segmento del turismo e della sua economia, il cosiddetto [[cicloturismo]].
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== Bibliografia ==
=== In lingua italiana ===
* Commissione Europea (DG XI), ''Bici in città - pedalando verso l'avvenire'', 1998, ISBN 92-828-5726-3
* Min. Lav. Pubb. Decr. 30 nov. 99 n.557
* Comune di Reggio Emilia
* Marco Passigato ''Abaco 2007 della ciclabilità, moderazione del traffico e pedonalità''
* Mauro Cozzi, Silvia Ghiacci, Marco Passigato, ''Piste ciclabili'', Ed. il Sole 24 ore.
* [http://www.comune.torino.it/ambiente/bici/] Ufficio biciclette di Torino
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* Sabina Morandi, ''La filosofia morale della bicicletta, ovvero come sopravvivere (e diventare saggi) pedalando in città'', Zelig, 1997, ISBN 88-86471-56-4
* Gianni Catania, ''Amica bicicletta'', EGA-Edizioni Gruppo Abele, 1995, ISBN 88-7670-213-X
* {{cita libro |curatore1=Simona Castelli |curatore2=Chiara Ginestra |curatore3=Alberto Pieralisi |titolo=EnCICLOpedia di sopravvivenza metropolitana |url=http://www.isfortopmus.it/Opmus/Studi/enciclopedia.pdf |via=ISFORT, Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti |formato=PDF |editore=Comune di Roma |città=Roma |anno=2006 |accesso=13 maggio 2020 |SBN=
* {{cita web|url=http://www.salvaiciclisti.it|titolo=Il movimento Salvaiciclisti che promuove misure per la tutela della mobilità ciclistica}}
* [[Luigi Bairo]], ''Bici Ribelle. Percorsi di fantasia, resistenza e libertà'', [[Stampa Alternativa]], 2010. ISBN 978-88-6222-111-5
* Wolfang Zuckermann, ''Fine della strada'', Franco Muzio, 1992, ISBN 8870216357
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* Davide Ambrosi, Andrea Bacciotti, Giovanni Ropolo (2008): ''La matematica della bicicletta'', "La Matematica nella Società e nella Cultura". er. I, vol. I, n. 3, pp. 477–492
* "Bici batte auto. Creativi & guerrieri urbani su due ruote", a cura di Naoto, ShaKe Edizioni, Milano 2009. ISBN 978-88-88865-59-1
* {{cita libro |curatore1=Simona Castelli |curatore2=Chiara Ginestra |curatore3=Alberto Pieralisi |titolo=EnCICLOpedia di sopravvivenza metropolitana |url=http://www.isfortopmus.it/Opmus/Studi/enciclopedia.pdf |via=ISFORT, Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti |formato=PDF |editore=Comune di Roma |città=Roma |anno=2006 |accesso=13 maggio 2020 |SBN=
* [[Luigi Bairo]] Bici Ribelle. Percorsi di fantasia, resistenza e libertà, (2010), [[Stampa Alternativa]], Collana Ecoalfabeto, ISBN 978-88-6222-111-5
* Pietro Pani, ''Salva i ciclisti'' [[Chiarelettere]], Milano 2012
=== In lingua inglese ===
* Cycling Embassy of Denmark,
* Paul Niquette, ''A Certain Bicyclist: An Offbeat Guide to the Post-Petroleum Age'' – Editor: Seven Palms Press (1985) – ISBN 0-912593-04-0
* Robert Hurst, ''The Art of Urban Cycling: Lessons from the Street'' – Editor:
=== In lingua tedesca ===
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* Bundesministerium für Verkehr, Innovation und Technologie Österreich (Hrsg.): ''Radverkehr in Zahlen - Daten, Fakten und Stimmungen''. Wien, 2010.
* Möller, Thomas ; Hansestadt Rostock (Hrsg.): ''Fahr Rad! Wege zur Fahrradstadt. Inspirationsbuch Radverkehr''. Rostock, 2007.
* {{cita web|url=http://www.inspirationsbuch.de/|titolo=Thomas Möller, Hansestadt Rostock (Hrsg.): ''Fahr Rad! Wege zur Fahrradstadt.''|accesso=26 ottobre 2021|dataarchivio=26 ottobre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211026134904/http://www.inspirationsbuch.de/|urlmorto=sì}}
*Hermann Knoflacher, ''Zurück zur Mobilität! Anstöße zum Umdenken, Carl Ueberreuter Verlag,
==Voci correlate==
*[[Ciclabilità]]
*[[Bicibus]]
*[[Pista ciclabile]]
*[[Corsia ciclabile]]
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*[[Federazione italiana ambiente e bicicletta]]
*[[Mobilità sostenibile]]
*
*
*[[Woonerf]]
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.fiabitalia.it/|titolo=FIAB - Federazione Nazionale Ambiente e Bicicletta}}
* {{cita web|url=http://www.ecf.com/|titolo=ECF - European Cyclists' Federation}}
* {{cita web|url=http://www.ciclofficina.net/|titolo=La rete delle ciclofficine}}
* {{cita web|url=http://www.cittamobile.it/|titolo=Associazione onlus per la mobilità sostenibile}}
* {{cita web|url=http://www.nationaler-radverkehrsplan.de/|titolo=Fahrradportal im Rahmen des Nationalen Radverkehrsplans|lingua=de|accesso=19 febbraio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140207214224/http://www.nationaler-radverkehrsplan.de/|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url=http://www.vcd.org/|titolo=Themen des Verkehrsclub Deutschland e.V. zum Fuß- und Radverkehr|lingua=de}}
* {{cita web|url=http://www.klima-tour.de/|titolo=„FahrRad! Fürs Klima auf Tour“-Kampagne als Imageförderung für den Radverkehr mit der Zielgruppe Jugendliche|lingua=de}}
* {{cita web|url=http://www.radschlag-info.de/|titolo=RADschlag- Infos rund ums Rad für Schulen, Kindergärten, Familien und Vereine|lingua=de}}
* {{cita web|url=http://www.radlust.info/|titolo=„Radlust“-Kampagne als Öffentlichkeitsarbeit für den Radverkehr|lingua=de}}
* {{cita web|url=http://www.udv.de/radfahrer|titolo=Unfallforschung der Versicherer (UDV) zum Thema Radverkehr|lingua=de}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|ciclismo|ecologia e ambiente|trasporti}}
[[Categoria:Mobilità
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