Wonder Stories: differenze tra le versioni
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'''''Wonder Stories''''' fu una delle prime [[rivista|riviste]] di [[fantascienza]] e venne pubblicata dal 1929 al 1955, cambiando diverse volte titolo. Venne fondata da [[Hugo Gernsback]] nel 1929 dopo che aveva perso controllo della sua prima rivista, ''[[Amazing Stories]]'', quando la sua compagnia editrice [[Experimenter Publishing]] dichiarò bancarotta. Nel giro di pochi mesi dalla bancarotta, Gernsback lanciò tre nuove riviste: ''Air Wonder Stories'', ''Science Wonder Stories'' ed ''Science Wonder Quarterly''.
''Air Wonder Stories'' e ''Science Wonder Stories'' vennero fuse nel 1930 come ''Wonder Stories'', e il trimestrale venne ribattezzato ''Wonder Stories Quarterly''. Le riviste non ebbero successo finanziario e nel 1936 Gernsback vendette ''Wonder Stories'' a [[Ned Pines]] delle [[Beacon Publications]], che la ribattezzò ''Thrilling Wonder Stories'', nome con cui proseguì le
I redattori sotto la proprietà Gernsback furono [[David Lasser]], che lavorò duramente per migliorare la qualità dei racconti, e dalla metà del 1933, [[Charles Hornig]]. Sia Lasser che Hornig pubblicarono alcuni racconti ben
== Storia editoriale ==
Per la fine del XIX secolo, le storie incentrate sulle invenzioni scientifiche ambientate nel futuro, nella tradizione di [[Jules Verne]], comparivano regolarmente in riviste popolari.<ref name="TTM_7">Ashley, ''Time Machines'', p. 7.</ref>
=== Era Gernsback ===
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La nuova rivista di Gernsback, ''Amazing Stories'', fu un successo, ma Gernsback perse il controllo della casa editrice quando questa dichiarò [[bancarotta]] nel febbraio 1929. Per aprile aveva già formato una nuova compagnia, la Gernsback Publications Incorporated, e istituito due [[controllata|sussidiarie]]: Techni-Craft Publishing Corporation e Stellar Publishing Corporation. Gernsback inviò lettere pubblicizzando i piani per le sue nuove riviste; la mailing list che usò fu quasi sicuramente compilato dalla lista degli abbonati ad ''Amazing Stories''. Questo sarebbe stato illegale, dato che le liste erano di proprietà di Irving Trust, il ricevitore della bancarotta. Gernsback ne negò l'uso sotto giuramento, ma gli storici generalmente concordano che questo dev'essere quanto ha fatto. Le lettere chiedevano inoltre ai potenziali abbonati di decidere il nome della nuova rivista: questi votarono per "Science Wonder Stories", che divenne il nome di una delle nuove riviste di Gernsback.<ref name=EFB_579-581>Bleiler, ''Gernsback Years'', pp. 579–581.</ref><ref name="AMZ_1978-5">Perry, "An Amazing Story" pp. 114–115.</ref>
Il recupero di Gernsback dalla bancarotta fu considerevolmente rapido. Per gli inizi di giugno aveva lanciato tre nuove riviste, due delle quali pubblicavano fantascienza.<ref name=EFB_RC>L'altra fu ''Radio-Craft'', che era indirizzata ai radioamatori e riparatori. Vedi Bleiler, ''Gernsback Years'', p. 579.</ref> Il numero di giugno 1929 di ''Science Wonder Stories'' apparve nelle edicole il 5 maggio 1929, e venne seguito il 5 giugno dal numero di luglio 1929 di ''Air Wonder Stories''.<ref name=EFB_579-581/><ref name="EFB_541-543">Bleiler, ''Gernsback Years'', pp. 541–543.</ref> Entrambe le riviste erano mensili, con Gernsback come redattore capo e [[David Lasser]] come redattore.<ref name=TTM_64>Ashley, ''Time Machines'', p. 64.</ref><ref name=TTM_237>Ashley, ''Time Machines'', p. 237.</ref><ref name=TTM_254>Ashley, ''Time Machines'', p. 254.</ref> Lasser non aveva esperienze precedenti come redattore e conosceva poco della fantascienza, ma la sua laurea recentemente acquisita al [[Massachusetts Institute of Technology|MIT]] convinse Gernsback ad assumerlo.<ref name=Davin_47>Davin, ''Pioneers'', p. 47.</ref>
Gernsback affermava che la fantascienza fosse [[educazione|educativa]]. Lo affermò spesso in ''Amazing Stories'' e continuò a farlo nei suoi editoriali per le nuove riviste, affermando per esempio che «gli insegnanti incoraggiano la lettura di questa narrativa perché sanno che danno all'allievo una conoscenza fondamentale di scienza ed [[aeronautica]].»<ref name=BGY_542_Q>Editoriale di Gernsback in ''Air Wonder Stories'', luglio 1929, p. 5, citato in Bleiler, ''Gernsback Years'', p. 542.</ref> Reclutò anche un pannello di «educatori di fama nazionale, che esaminavano i principi scientifici principali di tutte le storie». Lo storico della fantascienza [[Everett Bleiler]] descrive ciò come «falsità pura e semplice», affermando che non ci sono prove che gli uomini appartenenti al pannello — alcuni dei quali come [[Lee De Forest]], erano scienziati ben conosciuti — avessero alcuna influenza editoriale.<ref name=BGY_580>Bleiler, ''Gernsback Years'', p. 580.</ref> Comunque, [[Donald Menzel]], l'astrofisico del pannello, disse tuttavia che Gernsback gli inviava i manoscritti e faceva cambiamenti alle storie in conseguenza dei suoi commenti.<ref name=Carter_11>Carter, ''Creation of Tomorrow'', p. 11.</ref>
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Nel 1930 Gernsback decise di fondere assieme ''Science Wonder Stories'' e ''Air Wonder Stories'' in un'unica rivista, ''Wonder Stories''. Le ragioni sono sconosciute, per quanto è possibile che gli occorresse spazio nella calendarizzazione di stampa per la sua nuova rivista ''Aviation Mechanics''.<ref name=TTM_70-71>Ashley, ''Time Machines'', pp. 70–71.</ref> Bleiler ha suggerito che la fusione fosse stata causata
Il primo numero dopo la fusione delle riviste comparve nel giugno 1930, ancora con periodicità mensile, con Lasser come redattore.<ref name=TTM_237/><ref name=TTM_254/> La numerazione dei volumi continuò quella di ''Science Wonder Stories'', pertanto ''Wonder Stories'' viene a volte visto come una renominazione di ''Science Wonder Stories''.<ref name=BGY_586-589>Bleiler, ''Gernsback Years'', pp. 586–589.</ref> Gernsback ha anche prodotto una rivista compagna per ''Science Wonder Stories'', intitolata ''Science Wonder Quarterly'', il cui primo numero venne pubblicato alla fine del 1929. Vennero pubblicati tre numeri con questo titolo, ma dopo la fusione Gernsback cambiò il nome della rivista sorella in ''Wonder Stories Quarterly'', e produsse ulteriori undici numeri con quel titolo.<ref name=Bleiler_SWQ>Bleiler, ''Gernsback Years'', pp. 578–579.</ref><ref name="BGY_595-596">Bleiler, ''Gernsback Years'', pp. 595–596.</ref>
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Nel luglio 1933 Gernsback licenziò Lasser come redattore. Lasser era diventato attivo nel promuovere i diritti dei lavoratori e stava spendendo meno tempo nei compiti editoriali. Secondo Lasser, Gernsback gli disse «se ti piace lavorare con i disoccupati, ti suggerisco di andartene e unirti a loro».<ref name=Davin_57>Davin, ''Pioneers'', p. 57.</ref> È probabile che uno dei motivi fosse anche il taglio dei costi, dato che Lasser veniva pagato 65 dollari a settimana, una paga sostanziosa per l'epoca.<ref name=Davin_57_2>Davin, ''Pioneers'', p. 57. Bleiler, che cita Davin, riporta il salario di Lasser a 70 dollari alla settimana, sebbene non spieghi la discrepanza; vedi Bleiler, ''Gernsback Years'', p. 588.</ref><ref name=Davin_94>Davin, ''Pioneers'', p. 94, nota 38.</ref> Poco dopo l'uscita di Lasser, Gernsback ricevette una [[fanzine]], ''The Fantasy Fan'', da un lettore, [[Charles Hornig]]. Gernsback chiamò Hornig nel suo ufficio per intervistarlo per la posizione di redattore; Hornig era solo diciassettenne, ma Gernsback gli chiese di correggere un manoscritto e decise che il risultato era soddisfacente. Hornig venne assunto con un salario iniziale di 20 dollari alla settimana.<ref name=TTM_78-79>Ashley, ''Time Machines'', pp. 78–79.</ref><ref name=Davin_70>Davin, ''Pioneers'', p. 70.</ref> Quello stesso anno Gernsback sciolse la Stellar Publications e creò la Continental Publications come nuova editrice per ''Wonder Stories''.<ref name=TTM_78-79/> La periodicità ebbe per la prima volta qualche problema e saltarono i numeri di luglio e settembre 1933;<ref name=TTM_78-79/> la recente bancarotta della Eastern Distributing Corporation, distributrice della compagnia, può essere stata parzialmente responsabile per questi problemi.<ref name=Davin_29>Davin, ''Pioneers'', p. 29.</ref><ref name=Davin_43>Davin, ''Pioneers'', p. 43.</ref> Il primo numero con la Continental sul [[colophon]] e il primo a indicare Hornig come redattore fu quello del novembre 1933.<ref name=TTM_78-79/>
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''Wonder Stories'' aveva una tiratura di circa 25.000 copie nel 1934, paragonabile a quella di ''Amazing Stories'', che era declinata da un picco iniziale di circa 100.000.<ref name=TTM_51>Ashley, ''Time Machines'', p. 51.</ref><ref name=TTM_85-86>Ashley, ''Time Machines'', pp. 85–86.</ref> Gernsback valutò di pubblicare una rivista di ristampe nel 1934, ''Wonder Stories Reprint Annual'', ma non venne mai pubblicata.<ref name=Tuck_609>Tuck, ''Encyclopedia of SF, Vol. 3'', p. 609.</ref> Quell'anno fece anche esperimenti con altre riviste di narrativa — ''Pirate Stories'' e ''High Seas Adventures'' — ma nessuna ebbe successo. Anche ''Wonder Stories'' stava decadendo e nel novembre 1935 passò da mensile a bimensile. Gernsback aveva la reputazione di pagare lentamente e pertanto era poco popolare presso molti scrittori; nel 1936 iniziò anche a mancare di pagare [[Laurence Manning]], uno di suoi autori più affidabili.<ref name=Davin_64>Davin, ''Pioneers'', p. 64.</ref> Al personale venne a volte richiesto di aspettare a ritirare le loro paghe per settimane alla volta.<ref name=Davin_68_Q>Hornig, citato in Davin, ''Pioneers'', p. 68; Hornig non specifica se questo avvenne solo la verso la fine del controllo di Gernsback della rivista.</ref> Gernsback ritenne che la colpa fosse dei distributori che ritornavano le copie delle copertine delle riviste come invenduti, e quindi vendessero le copie prive di copertina a prezzo ridotto. Per saltare la distribuzione, propose ai lettori nel numero di marzo 1936 di abbonarsi, proponendo di distribuire ''Wonder Stories'' solo per abbonamento. La risposta fu scarsa e Gernsback decise di vendere. Strinse un accordo con Ned Pines del [[Beacon Magazines]] e vendette ''Wonder Stories'' il 21 febbraio 1936.<ref name=TTM_91>Ashley, ''Time Machines'', p. 91.</ref>
=== ''Thrilling Wonder Stories'' ===
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Le riviste di Pines ne includevano diverse con la parola ''"Thrilling"'' ("entusiasmante") nel titolo, come per esempio ''Thrilling Detective'' e ''Thrilling Love Stories''. Queste erano dirette da [[Leo Margulies]], che assunse, tra gli altri, [[Mort Weisinger]] man mano che il carico di lavoro aumentava agli inizi degli anni trenta. Weisinger era già un fan attivo della fantascienza e quando ''Wonder Stories'' venne acquistato, Margulies lo coinvolse nel lavoro editoriale. Il gruppo di Margulies lavorava come un team, con Margulies indicato come redattore capo sulla rivista e con diritto di ultima parola. Comunque, poiché Weisinger conosceva bene la fantascienza, gli venne dato ampio spazio di azione e le bibliografie generalmente indicano Weisinger come editor per questo periodo di storia della rivista.<ref name=TTM_100>Ashley, ''Time Machines'', p. 100.</ref>
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Il logo di ''Thrilling Wonder'', un uomo alato con sullo sfondo una montagna di vetro venne ripreso dalla storia di Noel Loomis ''The Glass Mountain''.
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Per l'estate del 1949 [[Street & Smith]], uno dei principali editori ''pulp'', aveva chiuso tutte le sue riviste pulp. Questo formato stava morendo, sebbene ci vollero ancora diversi anni prima che scomparissero completamente dalle edicole.<ref name=TTM_220-221>Ashley, ''Time Machines'', pp. 220–221.</ref> Sia ''Thrilling Wonder'' sia ''Startling'' divennero trimestrali nel 1954, e alla fine di quell'anno Mines se ne andò. Le riviste non gli sopravvivessero di molto: furono pubblicati solo altri due numeri di ''Thrilling Wonder'' entrambi con redattore [[Alexander Samalman]]. All'inizio del 1955 ''Thrilling Wonder'' si fuse con ''Startling'', che a sua volta cessò le pubblicazioni alla fine del 1955.<ref name=T_345>{{Cita|Ashley,
Dopo la chiusura di ''Thrilling Wonder Stories'' il vecchio titolo ''Wonder Stories'' venne ripreso per due numeri pubblicati nel 1957 e nel 1963, entrambi con Jim Hendryx Jr come redattore. Vennero numerati vol. 45, no. 1 e 2, continuando la numerazione in volumi di ''Thrilling Wonder''. Entrambi erano selezioni dai numeri passati di ''Thrilling Wonder''; il secondo convinse Ned Pines, l'editore che aveva comprato ''Wonder Stories'' da Gernsback nel 1936 e che ancora possedeva i diritti sulle storie, a pubblicare una rivista di ristampe intitolata ''Treasury of Great Science Fiction Stories''.<ref name=SFE_1346>Nicholls & Stableford, "Wonder Stories", p. 1346.</ref><ref name=T_221>{{Cita|Ashley,
Nel 2007 Winston Engle pubblicò una nuova rivista in formato libro, intitolata ''Thrilling Wonder Stories'', con una data di copertina di estate 2007.<ref name=Engle>Engle, ''Thrilling Wonder Stories Summer 2007''</ref> Engle commentò che era «non un pastiche o un esercizio di nostalgia, ma una rivista di SF moderna con l'intrattenimento, il valore ispirativo e l'eccitazione dell'età d'oro.»<ref name=A239>{{Cita pubblicazione | url = http://news.ansible.co.uk/a239.html| titolo = Ansible 239, June 2007 | accesso=29 novembre 2008|editore = David Langford}}
</ref> Un secondo volume comparve nel 2009.<ref name=Engle2>Engle, ''Thrilling Wonder Stories Volume 2''</ref>
== Contenuto e ricezione ==
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Quando ''Air Wonder Stories'' venne lanciato a metà del 1929 esistevano già riviste pulp focalizzate su avventure aeree, come ''Sky Birds'' e ''Flying Aces''. Il primo editoriale di Gernsback le destituiva come «pure avventure del tipo 'selvaggio west'-guerra mondiale-esplosioni aeree»,<!-- l'originale è 'Wild West'-world war adventure-sky busting type -->.<ref name=EFB_541Q>Editoriale in ''Air Wonder Stories'', luglio 1929; citato in Bleiler, ''Gernsback Years'', p. 541.</ref> Per contrasto Gernsback disse che progettava di riempire ''Air Wonder'' solamente con «storie di volo del futuro, lungo linee strettamente scientifiche-meccaniche-tecniche, piene di avventure, esplorazioni e imprese.»<ref name=EFB_541Q/> Venne stampato materiale non narrativo sull'aviazione, inclusi quiz, brevi articoli di divulgazione popolare e recensioni di libri. La colonna delle lettere dei lettori rese chiaro che il pubblico comprendeva più fan della fantascienza che non dell'aviazione e Gernsback commentò in seguito che la sovrapposizione con i lettori di ''Science Wonder'' era del 90% (una valutazione presumibilmente fatta solo sulla base delle sottoscrizioni e non delle vendite in edicola).<ref name="EFB_541-543"/>
Gernsback organizzava frequentemente concorsi per i lettori<ref name=TTM_52>Ashley, ''Time Machines'', p. 52.</ref>, uno dei quali annunciato nel numero di febbraio 1930 di ''Air Wonder Stories'', in cui chiedeva di inviare uno [[slogan]] per la rivista. [[John Wyndham]], che sarebbe divenuto famoso come autore de ''[[Il giorno dei trifidi]]'', vinse con ''Future Flying Fiction'' ("Narrativa volante futura"), proposta con il proprio vero nome di John Beynon Harris. Più tardi quello stesso anno un concorso su ''Science Wonder Quarterly'' chiese ai lettori di rispondere alla domanda "Cosa ho fatto per diffondere la fantascienza". Il vincitore fu [[Raymond Palmer]] che sarebbe diventato redattore di ''Amazing Stories'', la rivista di fantascienza originariamente fondata da Gernsback. Vinse il concorso per il suo ruolo nel fondare
Il primo numero di ''Science Wonder'' includeva la prima parte di una storia seriale, ''The Reign of the Ray'' di [[Fletcher Pratt]] e Irwin Lester, e racconti brevi di [[Stanton Coblentz]] e [[David H. Keller]]. ''Air Wonder'' iniziò con la ristampa di un racconto seriale, ''Ark of the Covenant'' di [[Victor MacClure]]. Tra gli scrittori pubblicati per la prima volta su queste riviste vi furono [[Neil R. Jones]], [[Ed Earl Repp]], [[Raymond Z. Gallun]] e [[Lloyd Eshbach]].<ref name=TTM_65-67>Ashley, ''Time Machines'', pp. 65–67.</ref> La qualità delle storie pubblicate era generalmente bassa e Lasser era ansioso di migliorarla. L'11 maggio 1931 scrisse ai suoi contributori regolari per dire che le storie di fantascienza «dovrebbero trattare ''realisticamente'' degli effetti sulle persone di una scoperta o invenzione scientifica, sia individualmente sia come gruppo. [...] in altre parole permettetevi una congettura fondamentale — che una certa macchina o scoperta sia possibile — e quindi mostrate quali sarebbero le conseguenze logiche e drammatiche sul mondo, inoltre quali sarebbero gli effetti sul gruppo di personaggi che ha il compito di portare avanti la vostra trama.»<ref name=TTM_71-73_Q>Ashley, ''Time Machines'', pp. 71–73. Citazione da una lettera di Lasser datata 11 maggio 1931, citata da Ashley a p. 73.</ref>
=== Dopo la fusione ===
[[File:Wonder Stories
Lasser forniva idee ai suoi autori e commentava le loro bozze, tentando di migliorare sia il livello scientifico sia la qualità della scrittura.<ref name=Davin_41>Davin, ''Pioneers'', p. 41.</ref> Parte della sua corrispondenza è sopravvissuta, compreso uno scambio con [[Jack Williamson]], a cui Lasser commissionò all'inizio del 1932 un racconto basato su una trama fornita da un lettore, il vincitore di uno dei concorsi della rivista. Lasser enfatizzava a Williamson l'importanza della plausibilità scientifica, citando come esempio un momento della storia in cui i terrestri devono decifrare una scritta in lingua marziana: «Dovete essere sicuro e rendere in maniera convincente come ci riescono; perché non hanno assolutamente alcun metodo per approcciarsi al linguaggio scritto di un altro mondo.»<ref name=Davin_41-43>Davin, ''Pioneers'', pp. 41–43.</ref> In un'occasione il lavoro di Lasser con uno dei suoi autori si estese a diventare una collaborazione: ''The Time Projector'', una storia comparsa nel numero di luglio 1931 di ''Wonder Stories'', venne attribuita a [[David H. Keller]] e David Lasser.<ref name=Davin_41/> Sia Lasser sia in seguito Hornig ebbero una quasi completa indipendenza editoriale da Gernsback, che si riservava solo il diritto di dare l'approvazione finale ai contenuti. Questo era in contrasto con il controllo più dettagliato che Gernsback aveva esercitato su ''Amazing Stories'' nei primi anni della sua esistenza. Lo storico della fantascienza Sam Moskowitz ha suggerito che la ragione fosse il cattivo stato finanziario di ''Wonder Stories'': Gernsback forse evita di corrispondere con gli autori perché doveva a molti del denaro.<ref name=Davin_48>Davin, ''Pioneers'', p. 48.</ref><ref name=Davin_63-64>Davin, ''Pioneers'', pp. 63–64.</ref>
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Furono pubblicate recensioni di narrativa e libri di divulgazione scientifica, così come una colonna periodica dedicata alla scienza che si incaricava di rispondere alle domande dei lettori. Questi articoli furono inizialmente di buona qualità, ma degradarono dopo la partenza di Lasser, sebbene non sia certo che Lasser ne scrivesse il contenuto. Un'iniziativa non legata alla narrativa fu la creazione della Science Fiction League, un'organizzazione che univa i fan club locali sparsi per il paese. Gernsback colse l'opportunità per vendere oggetti come spillette e insegne, e fu senza dubbio un'impresa remunerativa e una buona fonte di pubblicità. Infine divenne importante nel diventare una delle fondamenta del [[fandom]] fantascientifico.<ref name=BGY_586-589/><ref name=ESF_SFL>Peter Roberts, "Science Fiction League", p. 1066.</ref>
=== Hornig ===
[[File:Wonder Stories January 1934.jpg|thumb|''Wonder Stories'', gennaio 1934]]
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Le copertine di quasi tutti i numeri di ''Air Wonder'', ''Science Wonder'', ''Wonder Stories'' e ''Wonder Stories Quarterly'' erano illustrate da [[Frank R. Paul]], che aveva seguito Gernsback da ''Amazing Stories''. L'unica eccezione fu una copertina composta di punti colorati che comparve nel numero di novembre 1932.<ref name=TTM_254/><ref name=TTM_276>Ashley, ''Time Machines'', p. 276.</ref>
=== Weisinger e Friend ===
Quando a rivista venne rilevata dalla Beacon Publications, come ''Thrilling Wonder'', la narrativa cominciò a incentrarsi più sull'azione che sulle idee. Le copertine, spesso di [[Earle K. Bergey]], ritraevano tipicamente [[extraterrestri nella fantascienza|alieni]] bizzarri e [[Damigella in pericolo|damigelle in pericolo]]. Nel 1939 un lettore, Martin Alger, coniò la frase "''bug-eyed monster''" ("[[mostro dagli occhi d'insetto]]") per descrivere una di queste copertine; l'espressione entrò in seguito nei dizionari con il significato di "alieno". Collaborarono diversi scrittori noti, tra cui [[Ray Cummings]] e [[John W. Campbell]], la cui serie ''I ladri di cervelli di Marte'' (''Brain-Stealers of Mars'') iniziò su ''Thrilling Wonder'' nel numero di dicembre 1936. Una [[striscia a fumetti]] iniziò nell'agosto 1936, il primo numero dell'edizione della Beacon Publications; era scritta da "Max Plaisted", uno pseudonimo per [[Eando Binder|Otto Binder]] e suo fratello Jack. Il fumetto, intitolato ''Zarnak'', non ebbe successo e fu abbandonato dopo otto numeri.<ref name=TTM_100-102>Ashley, ''Time Machines'', pp. 100–102.</ref>
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Il successore di Weisinger, Friend, diede alla rivista un taglio decisamente più indirizzato ai giovani. Usò lo pseudonimo "Sergeant Saturn" e trattò generalmente in maniera condiscendente i lettori; questo potrebbe non essere tanto una sua mancanza quanto di Margulies, che era ancora direttore editoriale e che probabilmente voleva attrarre un pubblico più giovane. Sotto la direzione di Friend, Earle Bergey iniziò a dipingere ancora più copertine con belle donne che indossano tute spaziali implausibilmente rivelanti, o con addosso il suo tipico "reggiseno di bronzo".<ref name=TTM_187-188>Ashley, ''Time Machines'', pp. 187–188.</ref>
=== Merwin e Mines ===
[[File:Time Pawn.pdf|thumb|Il racconto ''Time Pawn'' di [[Philip K. Dick]], pubblicato su ''Thrilling Wonder Stories'' nel numero dell'estate 1954, vol. 44, n. 1.]]
Merwin, che assunse l'incarico con il numero di gennaio 1945, adottò un approccio più maturo di quello di Friend. Persuase Bergey a rendere le sue copertine più realistiche ed ottenne racconti da scrittori che avevano precedentemente pubblicato sull
Samuel Mines prese il posto di Merwin alla fine del 1951, sia a ''Startling Stories'' sia a ''Thrilling Wonder''.<ref name=T_345/><ref name=T_343>{{Cita|Ashley,
=== Influenza ===
Per alcuni anni, Lasser fu una forza dominante nella fantascienza.<ref name=Davin_40>Davin, ''Pioneers'', p. 40.</ref> Sotto di lui, ''Wonder Stories'' fu la miglior rivista di fantascienza dei primi anni trenta,<ref name=Clute_100>Clute, ''Illustrated Encyclopedia'', p. 100.</ref> e la rivista di maggior successo di tutti i tentativi di Gernsback nel settore.<ref name=SFE_1346/> Lasser plasmò una nuova generazione di scrittori, che in molti casi non avevano alcuna esperienza precedente; secondo Isaac Asimov, ''Wonder Stories'' fu un "campo di addestramento" dove i giovani scrittori imparavano il mestiere. Rispetto alla concorrenza era meno ristretta dalle convenzioni dei pulp e pubblicò alcuni romanzi come ''[[Il flusso del tempo]]'' (''The Time Stream'') di [[Eric Temple Bell]] e ''[[Il popolo verde]]'' (''The Green Man of Graypec'') di [[Festus Pragnell]] che non appartenevano alla fantascienza tipica.<ref name=BGY_586-589/>
Come ''Thrilling Wonder'' la rivista fu molto meno influente. Fino alle metà degli anni quaranta fu concentrata sui lettori più giovani e per l'epoca in cui Merwin e Mines introdussero un approccio più adulto ''[[Astounding Science Fiction]]'' era diventata l'incontrastata leader del campo. ''Thrilling Wonder'' non poteva competere con [[John W. Campbell, Jr.|John Campbell]] e l'[[Epoca d'oro della fantascienza]] che aveva creato, ma periodicamente pubblicò buone storie. Alla fine non riuscì a sfuggire alle sue radici pulp e morì nell'ecatombe che alla fine degli anni cinquanta spazzò via ogni rivista pulp che era sopravvissuta.<ref name=SFE_TW/>
== Dettagli editoriali ==
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I doveri editoriali di ''Wonder Stories'' e delle riviste correlate non erano sempre effettivamente eseguiti dalla persona che portava il titolo di "editor" sul colophon della rivista. Fin dall'inizio fino alla vendita alla Beacon Publications, Gernsback veniva elencato come redattore capo (''editor-in-chief'') e Lasser variamente indicato come "curatore letterario" (''literary editor'') e "curatore gestionale" (''managing editor''), mentre Hornig venne sempre indicato come "curatore gestionale".<ref name=BGY_543>Bleiler, ''Gernsback Years'', p. 543.</ref><ref name=BGY_581>Bleiler, ''Gernsback Years'', p. 581.</ref><ref name=BGY_589>Bleiler, ''Gernsback Years'', p. 589.</ref> Similmente sotto le Beacon Publications, il redattore nominale (inizialmente Leo Margulies) non fu sempre quello che lavorava sulla rivista.<ref name=TTM_100/> La lista che segue mostra chi effettivamente svolgeva il lavoro di editor. Dettagli maggiori sono dati nella storia editoriale più sopra che descrive quando gli editor coinvolti ottennero effettivamente il controllo, piuttosto che quando il loro nome apparve sul colophon.
* ''Air Wonder Stories''
** David Lasser (luglio 1929 – maggio 1930)<ref name=BGY_543/>
* ''Science Wonder Stories''
** David Lasser (giugno 1929 – maggio 1930)<ref name=BGY_581/>
* ''Science Wonder Quarterly''
** David Lasser (ottobre 1929 – Primavera 1930)<ref name=Bleiler_SWQ/>
* ''Wonder Stories''
** David Lasser (giugno 1930 – ottobre 1933)<ref name=BGY_589/>
** Charles Hornig (novembre 1933 – marzo–aprile 1936)<ref name=BGY_589/>
* ''Wonder Stories Quarterly''
** David Lasser (Estate 1930 – Inverno 1933)<ref name="BGY_595-596"/>
* ''Thrilling Wonder Stories''
** Mort Weisinger (agosto 1936 – aprile 1941)<ref name=TTM_254/>
** Oscar Friend (agosto 1941 – Autunno 1944)<ref name=TTM_254/>
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Vi furono due edizioni di ristampe britanniche di ''Thrilling Wonder'': la prima edizione, della Atlas Publishing, pubblicò tre numeri dal 1949 to 1950, più altri sette dal 1952 al 1953; altri quattro numeri furono pubblicati dalla Pemberton tra il 1953 e il 1954; questi furono numerati da 101 a 104. Vi furono edizioni canadesi tra il 1945 e il 1946 e tra il 1948 e il 1951.<ref name=SFE_TW/>
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{cita libro |autore= Asimov, Isaac| titolo= Before the Golden Age: Volume One| editore= Orbit| città=Londra|anno=1978|isbn=0-
* {{cita libro |autore= Ashley, Mike | titolo=The Time Machines:The Story of the Science-Fiction Pulp Magazines from the beginning to 1950| editore=Liverpool University Press| città=Liverpool| anno=2000 |
* {{cita
* {{cita libro | autore= Bleiler, Everett F.| titolo=Science-Fiction: The Gernsback Years: A complete coverage of the genre magazines ''Amazing'', ''Astounding'', ''Wonder'', and others from 1926 through 1936| url= https://archive.org/details/sciencefictionge0000blei| editore=The Kent State University Press| città=Kent, Ohio| anno=1998 |
* {{cita libro | autore=Carter, Paul A. | titolo=The Creation of Tomorrow: Fifty Years of Magazine Science Fiction| url=https://archive.org/details/creationoftomorr0000cart | editore=Columbia University Press| città=New York| anno=1977 |
* {{cita libro| autore=Clute, John|capitolo=Sex|curatore=Nichols, Peter| titolo=The Encyclopedia of Science Fiction|città=Londra|editore=Granada|anno=1981 |url=http://www.sf-encyclopedia.com/entry/sex|isbn=0-586-05380-8}}
* {{cita libro |autore=Clute, John|capitolo=Schachner, Nat |curatore=Clute, John e Nicholls, Peter|titolo=The Encyclopedia of Science Fiction|città=New York |editore=St. Martin's Press, Inc. |anno=1993 |url=http://www.sf-encyclopedia.com/entry/schachner_nat|isbn=0-312-09618-6}}
* {{cita libro |autore=Clute, John|coautori=Edwards, Malcolm|capitolo=Friend, Oscar J |curatore=Clute, John e Nicholls, Peter|titolo=The Encyclopedia of Science Fiction|città=New York |editore=St. Martin's Press, Inc. |anno=1993 |url=http://www.sf-encyclopedia.com/entry/friend_oscar_j|isbn=0-312-09618-6}}
* {{cita libro | autore=Davin, Erik Leif |titolo= Pioneers of Wonder | url=https://archive.org/details/pioneersofwonder00davi | editore= Prometheus Books | anno=1999|isbn=1-57392-702-3}}
* {{cita libro |autore=Edwards, Malcolm|capitolo=Merwin, Sam, Jr |curatore=Clute, John e Nicholls, Peter|titolo=The Encyclopedia of Science Fiction|città=New York |editore=St. Martin's Press, Inc. |anno=1993 |url=http://www.sf-encyclopedia.com/entry/merwin_sam_jr|isbn=0-312-09618-6}}
* {{cita libro |autore=Edwards, Malcolm|capitolo=Samuel Mines|curatore=Clute, John e Nicholls, Peter|titolo=The Encyclopedia of Science Fiction|url=https://archive.org/details/encyclopediaofsc00ies1|città=New York |editore=St. Martin's Press, Inc. |anno=1993 |isbn=0-312-09618-6}}
* {{cita libro |autore=Edwards, Malcolm|capitolo=Thrilling Wonder Stories |curatore=Clute, John e Nicholls, Peter|titolo=The Encyclopedia of Science Fiction|url=https://archive.org/details/encyclopediaofsc00ies1|città=New York |editore=St. Martin's Press, Inc. |anno=1993 |isbn=0-312-09618-6}}
* {{cita libro |autore=Edwards, Malcolm|coautori=Nicholls Peter|capitolo=SF Magazines |curatore=Clute, John e Nicholls, Peter|titolo=The Encyclopedia of Science Fiction|città=New York |editore=St. Martin's Press, Inc. |anno=1993 |url=http://www.sf-encyclopedia.com/entry/sf_magazines|isbn=0-312-09618-6}}
* {{cita libro | autore= Engle, Winston| titolo= Thrilling Wonder Stories Summer 2007| url= https://archive.org/details/thrillingwonders0000wins| editore= Thrilling Wonder LLC| anno=2007|
* {{cita libro | autore= Engle, Winston| titolo= Thrilling Wonder Stories Volume 2| url= https://archive.org/details/thrillingwonders0000larr| editore= Thrilling Wonder LLC| anno=2009|
* {{cita libro | autore=Merrick, Helen | anno=2003 <!--|titolo=Gender in Science Fiction-->|curatore=John Clute, Peter Nichols|titolo=The Cambridge Companion to Science Fiction| città=Cambridge|editore=Cambridge University Press|isbn=0-521-81626-2}}
* {{cita libro |autore=Nicholls, Peter|capitolo=Golden Age of SF|curatore=Nicholls, Peter|titolo=The Encyclopedia of Science Fiction|città=Londra|editore=Granada|anno=1981 |url=http://www.sf-encyclopedia.com/entry/golden_age_of_sf|isbn=0-586-05380-8}}
* {{cita libro |autore=Nicholls, Peter|coautori=Stableford Brian|capitolo=Wonder Stories|curatore=Clute, John e Nicholls, Peter|titolo=The Encyclopedia of Science Fiction|città=New York |editore=St. Martin's Press, Inc. |anno=1993 |url=http://www.sf-encyclopedia.com/entry/wonder_stories|isbn=0-312-09618-6}}
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* {{cita libro |autore=Roberts, Peter|capitolo=Science Fiction League |curatore=Clute, John e Nicholls, Peter|titolo=The Encyclopedia of Science Fiction|città=New York |editore=St. Martin's Press, Inc. |anno=1993 |url=http://www.sf-encyclopedia.com/entry/science_fiction_league|isbn=0-312-09618-6}}
* {{cita libro |autore=Stableford, Brian|capitolo=Amazing Stories|curatore=Nicholls, Peter| titolo=The Encyclopedia of Science Fiction|città=Londra|editore=Granada|data=1981 |url=http://www.sf-encyclopedia.com/entry/amazing|isbn=0-586-05380-8}}
* {{cita libro | autore=Tuck, Donald H. | titolo=The Encyclopedia of Science Fiction and Fantasy: Volume 3| editore=Advent: Publishers, Inc. | città=Chicago | anno=1982 |
== Voci correlate ==
* [[Startling Stories]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{
{{Portale|editoria|fantascienza}}
[[Categoria:Riviste di fantascienza statunitensi]]
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