Wonder Stories: differenze tra le versioni

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== Storia editoriale ==
Per la fine del XIX secolo, le storie incentrate sulle invenzioni scientifiche ambientate nel futuro, nella tradizione di [[Jules Verne]], comparivano regolarmente in riviste popolari.<ref name="TTM_7">Ashley, ''Time Machines'', p.&nbsp;7.</ref> [[Pulp magazine]] come ''[[Munsey's Magazine]]'' e ''[[Argosy]]'', lanciate rispettivamente nel 1889 e nel 1896, pubblicarono alcune storie di [[fantascienza]] ogni anno. Altre indirizzate a un pubblico più letterario come il patinato ''[[McClure's]]'', che pagavano bene, pubblicarono alcune storie scientifiche, ma per la l'inizio del XX secolo, la fantascienza (sebbene non avesse ancora ricevuto questo nome) stava comparendo più spesso sui [[pulp magazine]] che su riviste patinate.<ref name="TTM_21-25">Ashley, ''Time Machines'', pp.&nbsp;21–25.</ref><ref name="ESF_Pulp">Nicholls, "Pulp Magazines", p.&nbsp;979.</ref><ref name="T_155">{{Cita|Ashley, ''Transformations'', 2005|p.&nbsp; 155}}.</ref> La prima rivista di fantascienza, ''[[Amazing Stories]]'', fu pubblicata nel 1926 da [[Hugo Gernsback]] al culmine dell'era dei pulp magazine. Aiutò a formare un mercato specifico per la fantascienza e per la fine degli anni trenta iniziò l'[[Epoca d'oro della fantascienza]], inaugurata dagli sforzi di [[John W. Campbell]], redattore di ''[[Astounding Science Fiction]]''. ''Wonder Stories'' venne lanciata nell'epoca dei pulp, poco dopo ''Amazing Stories'', e durò per tutta l'epoca d'oro e fino agli [[Anni 1950|anni cinquanta]].<ref name=ESF_AMZ>Stableford, "Amazing Stories", p.&nbsp;27.</ref><ref name=ESF_GAOSF>Nicholls, "Golden Age of SF", p.&nbsp;258.</ref>
 
=== Era Gernsback ===
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La nuova rivista di Gernsback, ''Amazing Stories'', fu un successo, ma Gernsback perse il controllo della casa editrice quando questa dichiarò [[bancarotta]] nel febbraio 1929. Per aprile aveva già formato una nuova compagnia, la Gernsback Publications Incorporated, e istituito due [[controllata|sussidiarie]]: Techni-Craft Publishing Corporation e Stellar Publishing Corporation. Gernsback inviò lettere pubblicizzando i piani per le sue nuove riviste; la mailing list che usò fu quasi sicuramente compilato dalla lista degli abbonati ad ''Amazing Stories''. Questo sarebbe stato illegale, dato che le liste erano di proprietà di Irving Trust, il ricevitore della bancarotta. Gernsback ne negò l'uso sotto giuramento, ma gli storici generalmente concordano che questo dev'essere quanto ha fatto. Le lettere chiedevano inoltre ai potenziali abbonati di decidere il nome della nuova rivista: questi votarono per "Science Wonder Stories", che divenne il nome di una delle nuove riviste di Gernsback.<ref name=EFB_579-581>Bleiler, ''Gernsback Years'', pp.&nbsp;579–581.</ref><ref name="AMZ_1978-5">Perry, "An Amazing Story" pp.&nbsp;114–115.</ref>
 
Il recupero di Gernsback dalla bancarotta fu considerevolmente rapido. Per gli inizi di giugno aveva lanciato tre nuove riviste, due delle quali pubblicavano fantascienza.<ref name=EFB_RC>L'altra fu ''Radio-Craft'', che era indirizzata ai radioamatori e riparatori. Vedi Bleiler, ''Gernsback Years'', p.&nbsp;579.</ref> Il numero di giugno 1929 di ''Science Wonder Stories'' apparve nelle edicole il 5 maggio 1929, e venne seguito il 5 giugno dal numero di luglio 1929 di ''Air Wonder Stories''.<ref name=EFB_579-581/><ref name="EFB_541-543">Bleiler, ''Gernsback Years'', pp.&nbsp;541–543.</ref> Entrambe le riviste erano mensili, con Gernsback come redattore capo e [[David Lasser]] come redattore.<ref name=TTM_64>Ashley, ''Time Machines'', p.&nbsp;64.</ref><ref name=TTM_237>Ashley, ''Time Machines'', p.&nbsp;237.</ref><ref name=TTM_254>Ashley, ''Time Machines'', p.&nbsp;254.</ref> Lasser non aveva esperienze precedenti come redattore e conosceva poco della fantascienza, ma la sua laurea recentemente acquisita al [[Massachusetts Institute of Technology|MIT]] convinse Gernsback ad assumerlo.<ref name=Davin_47>Davin, ''Pioneers'', p.&nbsp;47.</ref>
 
Gernsback affermava che la fantascienza fosse [[educazione|educativa]]. Lo affermò spesso in ''Amazing Stories'' e continuò a farlo nei suoi editoriali per le nuove riviste, affermando per esempio che «gli insegnanti incoraggiano la lettura di questa narrativa perché sanno che danno all'allievo una conoscenza fondamentale di scienza ed [[aeronautica]].»<ref name=BGY_542_Q>Editoriale di Gernsback in ''Air Wonder Stories'', luglio 1929, p.&nbsp;5, citato in Bleiler, ''Gernsback Years'', p.&nbsp;542.</ref> Reclutò anche un pannello di «educatori di fama nazionale, che esaminavano i principi scientifici principali di tutte le storie». Lo storico della fantascienza [[Everett Bleiler]] descrive ciò come «falsità pura e semplice», affermando che non ci sono prove che gli uomini appartenenti al pannello — alcuni dei quali come [[Lee De Forest]], erano scienziati ben conosciuti — avessero alcuna influenza editoriale.<ref name=BGY_580>Bleiler, ''Gernsback Years'', p.&nbsp;580.</ref> Comunque, [[Donald Menzel]], l'astrofisico del pannello, disse tuttavia che Gernsback gli inviava i manoscritti e faceva cambiamenti alle storie in conseguenza dei suoi commenti.<ref name=Carter_11>Carter, ''Creation of Tomorrow'', p.&nbsp;11.</ref>
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[[File:Wonder stories issues grid.gif|thumb|upright=1.4|left|Numeri di ''Wonder Stories'' dalla fusione di ''Science Wonder'' e ''Air Wonder'' successivamente all'acquisizione dalla Beacon Publications, i colori indicano redattori: Lasser (blu, 1930–1933), e Hornig (giallo, 1933–1936)|alt=David Lasser fu il redattore di Wonder Stories dal giugno 1930 fino all'ottobre 1933. Non ci fu un numero a luglio 1933 e i numeri di agosto e settembre 1933 vennero combinati. La numerazione in volumi fu: volume 2 numero 1 per giugno 1930; volume 2, 3 e 4 ebbero 12 numeri ciascuno e l'ultimo numero curato da Lasser fu il volume 5 numero 3. Charles Hornig curò Wonder Stories dal novembre 1933 fino all'aprile 1936. Non ci furono numeri datati novembre 1935, gennaio 1936 o marzo 1936. Il primo numero curato da Hornig fu il volume 5 numero 4; il volume 5 ebbe 10 numeri; il volume 6 ebbe 12 numeri e il voume 7 otto numeri.]]
 
Nel 1930 Gernsback decise di fondere assieme ''Science Wonder Stories'' e ''Air Wonder Stories'' in un'unica rivista, ''Wonder Stories''. Le ragioni sono sconosciute, per quanto è possibile che gli occorresse spazio nella calendarizzazione di stampa per la sua nuova rivista ''Aviation Mechanics''.<ref name=TTM_70-71>Ashley, ''Time Machines'', pp.&nbsp;70–71.</ref> Bleiler ha suggerito che la fusione fosse stata causata delledalle cattive vendite e dal conseguente bisogno di ridurre le operazioni. Inoltre ''Air Wonder Stories'' era probabilmente focalizzata su una nicchia di mercato troppo ristretta per sopravvivere.<ref name=EFB_541-543/> In un editoriale giusto prima che della fusione, Gernsback commentò che la parola "Science" nel titolo «tendeva a ritardare i progressi della rivista, dato che molte persone avevano l'impressione che fosse una specie di periodico scientifico, piuttosto che una rivista di racconti».<ref name=TTM_71_Q>Gernsback, in ''Science Wonder'', maggio 1930, p. 1099; citato da Ashley, ''Time Machines'', p.&nbsp;71.</ref> Ironicamente l'inclusione della parola "science" nel titolo fu la ragione che indusse il futuro scrittore di fantascienza [[Isaac Asimov]] a leggere la rivista; quando la vide nell'agosto 1929 ottenne il permesso di leggerla dal padre sulla base del ragionamento che fosse chiaramente educativa.<ref name=BTGA_29>Asimov, ''Before the Golden Age I'', p.&nbsp;29.</ref> Preoccupazioni sulla vendibilità dei titoli paiono essere comparse negli ultimi due numeri di ''Science Wonder'', in cui la parola "Science" era stampata in un colore che la rendeva difficile da leggere. Inoltre sulla cima della copertina comparivano le parole "Mystery-Adventure-Romance", l'ultima delle quali era un modo sorprendente di pubblicizzare una rivista di fantascienza.<ref name=EFB_579-581/>
 
Il primo numero dopo la fusione delle riviste comparve nel giugno 1930, ancora con periodicità mensile, con Lasser come redattore.<ref name=TTM_237/><ref name=TTM_254/> La numerazione dei volumi continuò quella di ''Science Wonder Stories'', pertanto ''Wonder Stories'' viene a volte visto come una renominazione di ''Science Wonder Stories''.<ref name=BGY_586-589>Bleiler, ''Gernsback Years'', pp.&nbsp;586–589.</ref> Gernsback ha anche prodotto una rivista compagna per ''Science Wonder Stories'', intitolata ''Science Wonder Quarterly'', il cui primo numero venne pubblicato alla fine del 1929. Vennero pubblicati tre numeri con questo titolo, ma dopo la fusione Gernsback cambiò il nome della rivista sorella in ''Wonder Stories Quarterly'', e produsse ulteriori undici numeri con quel titolo.<ref name=Bleiler_SWQ>Bleiler, ''Gernsback Years'', pp.&nbsp;578–579.</ref><ref name="BGY_595-596">Bleiler, ''Gernsback Years'', pp.&nbsp;595–596.</ref>
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=== ''Thrilling Wonder Stories'' ===
[[File:Thrilling Wonder 1936 to 1945 issues grid.gif|thumb|upright=1.4|left|Numeri di ''Thrilling Wonder Stories'' dal 18361936 al 1945. I curatori sono Mort Weisinger (verde, 1936–1941), Oscar Friend (rosa, 1941–1944) e Sam Merwin (viola, 1945).|alt=Thrilling Wonder Stories fu bimensile dall'agosto 1936 al dicembre 1939, quindi mensile dal gennaio 1940 all'aprile 1941, quindi bimensile dal giugno 1941 all'agosto 1943, e quindi trimestrale dall'autunno 1943 all'autunno 1945. Mort Weisinger fu redattore di ''Thrilling Wonder Stories'' dall'agosto 1936 al giugno 1941; Oscar Friend fu redattore dall'agosto 1941 all'autunno 1944; e Sam Merwin fu redattore dall'inverno 1945 all'autunno 1945. La numerazione in volumi iniziò dal volume 8 numero 1 di agosto 1936. Ogni volume ebbe tre numeri; quello di ottobre 1945 fu il volume 27 numero 3.]]
 
Le riviste di Pines ne includevano diverse con la parola ''"Thrilling"'' ("entusiasmante") nel titolo, come per esempio ''Thrilling Detective'' e ''Thrilling Love Stories''. Queste erano dirette da [[Leo Margulies]], che assunse, tra gli altri, [[Mort Weisinger]] man mano che il carico di lavoro aumentava agli inizi degli anni trenta. Weisinger era già un fan attivo della fantascienza e quando ''Wonder Stories'' venne acquistato, Margulies lo coinvolse nel lavoro editoriale. Il gruppo di Margulies lavorava come un team, con Margulies indicato come redattore capo sulla rivista e con diritto di ultima parola. Comunque, poiché Weisinger conosceva bene la fantascienza, gli venne dato ampio spazio di azione e le bibliografie generalmente indicano Weisinger come editor per questo periodo di storia della rivista.<ref name=TTM_100>Ashley, ''Time Machines'', p.&nbsp;100.</ref>
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[[File:Thrilling Wonder 1946 to 1955 issues grid.gif|thumb|upright=1.4|Numeri di ''Thrilling Wonder Stories'' dal 1946 al 1955. I redattori sono Sam Merwin (viola, 1946–1951), Samuel Mines (rosso, 1951–1954) e Alexander Samalman (grigio, 1954–1955).|alt=Thrilling Wonder Stories fu trimestrale dall'inverno 1946 all'autunno 1946, quindi bimensile dal dicembre 1946 fino ad agosto 1953, che fu seguito da novembre 1953 e quindi con periodicità trimestrale dall'inverno 1954 fino all'inverno 1955. Sam Merwin curò ''Thrilling Wonder Stories'' dal gennaio 1946 fino a ottobre 1951; Samuel Mines dal dicembre 1951 all'estate 1954; Alexander Samalman dall'autunno 1954 fino all'inverno 1955. La numerazione in volumi cominciò dal volume 28 numero 1 per l'inverno 1946. Ogni volume ebbe tre numeri; quello d'inverno 1955 fu il volume 444 numero 3.]]
 
Per l'estate del 1949 [[Street & Smith]], uno dei principali editori ''pulp'', aveva chiuso tutte le sue riviste pulp. Questo formato stava morendo, sebbene ci vollero ancora diversi anni prima che scomparissero completamente dalle edicole.<ref name=TTM_220-221>Ashley, ''Time Machines'', pp.&nbsp;220–221.</ref> Sia ''Thrilling Wonder'' sia ''Startling'' divennero trimestrali nel 1954, e alla fine di quell'anno Mines se ne andò. Le riviste non gli sopravvivessero di molto: furono pubblicati solo altri due numeri di ''Thrilling Wonder'' entrambi con redattore [[Alexander Samalman]]. All'inizio del 1955 ''Thrilling Wonder'' si fuse con ''Startling'', che a sua volta cessò le pubblicazioni alla fine del 1955.<ref name=T_345>{{Cita|Ashley, ''Transformations'', 2005|p.&nbsp; 345}}.</ref>
 
Dopo la chiusura di ''Thrilling Wonder Stories'' il vecchio titolo ''Wonder Stories'' venne ripreso per due numeri pubblicati nel 1957 e nel 1963, entrambi con Jim Hendryx Jr come redattore. Vennero numerati vol. 45, no. 1 e 2, continuando la numerazione in volumi di ''Thrilling Wonder''. Entrambi erano selezioni dai numeri passati di ''Thrilling Wonder''; il secondo convinse Ned Pines, l'editore che aveva comprato ''Wonder Stories'' da Gernsback nel 1936 e che ancora possedeva i diritti sulle storie, a pubblicare una rivista di ristampe intitolata ''Treasury of Great Science Fiction Stories''.<ref name=SFE_1346>Nicholls & Stableford, "Wonder Stories", p.&nbsp;1346.</ref><ref name=T_221>{{Cita|Ashley, ''Transformations'', 2005|p.&nbsp; 221}}.</ref>
 
Nel 2007 Winston Engle pubblicò una nuova rivista in formato libro, intitolata ''Thrilling Wonder Stories'', con una data di copertina di estate 2007.<ref name=Engle>Engle, ''Thrilling Wonder Stories Summer 2007''</ref> Engle commentò che era «non un pastiche o un esercizio di nostalgia, ma una rivista di SF moderna con l'intrattenimento, il valore ispirativo e l'eccitazione dell'età d'oro.»<ref name=A239>{{Cita pubblicazione | url = http://news.ansible.co.uk/a239.html| titolo = Ansible 239, June 2007 | accesso=29 novembre 2008|editore = David Langford}}
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Quando ''Air Wonder Stories'' venne lanciato a metà del 1929 esistevano già riviste pulp focalizzate su avventure aeree, come ''Sky Birds'' e ''Flying Aces''. Il primo editoriale di Gernsback le destituiva come «pure avventure del tipo 'selvaggio west'-guerra mondiale-esplosioni aeree»,<!-- l'originale è 'Wild West'-world war adventure-sky busting type -->.<ref name=EFB_541Q>Editoriale in ''Air Wonder Stories'', luglio 1929; citato in Bleiler, ''Gernsback Years'', p.&nbsp;541.</ref> Per contrasto Gernsback disse che progettava di riempire ''Air Wonder'' solamente con «storie di volo del futuro, lungo linee strettamente scientifiche-meccaniche-tecniche, piene di avventure, esplorazioni e imprese.»<ref name=EFB_541Q/> Venne stampato materiale non narrativo sull'aviazione, inclusi quiz, brevi articoli di divulgazione popolare e recensioni di libri. La colonna delle lettere dei lettori rese chiaro che il pubblico comprendeva più fan della fantascienza che non dell'aviazione e Gernsback commentò in seguito che la sovrapposizione con i lettori di ''Science Wonder'' era del 90% (una valutazione presumibilmente fatta solo sulla base delle sottoscrizioni e non delle vendite in edicola).<ref name="EFB_541-543"/>
 
Gernsback organizzava frequentemente concorsi per i lettori<ref name=TTM_52>Ashley, ''Time Machines'', p.&nbsp;52.</ref>, uno dei quali annunciato nel numero di febbraio 1930 di ''Air Wonder Stories'', in cui chiedeva di inviare uno [[slogan]] per la rivista. [[John Wyndham]], che sarebbe divenuto famoso come autore de ''[[Il giorno dei trifidi]]'', vinse con ''Future Flying Fiction'' ("Narrativa volante futura"), proposta con il proprio vero nome di John Beynon Harris. Più tardi quello stesso anno un concorso su ''Science Wonder Quarterly'' chiese ai lettori di rispondere alla domanda "Cosa ho fatto per diffondere la fantascienza". Il vincitore fu [[Raymond Palmer]] che sarebbe diventato redattore di ''Amazing Stories'', la rivista di fantascienza originariamente fondata da Gernsback. Vinse il concorso per il suo ruolo nel fondare unaun "Club di corrispondenza scientifica".<ref name=Davin_39>Davin, ''Pioneers'', p.&nbsp;39.</ref>
 
Il primo numero di ''Science Wonder'' includeva la prima parte di una storia seriale, ''The Reign of the Ray'' di [[Fletcher Pratt]] e Irwin Lester, e racconti brevi di [[Stanton Coblentz]] e [[David H. Keller]]. ''Air Wonder'' iniziò con la ristampa di un racconto seriale, ''Ark of the Covenant'' di [[Victor MacClure]]. Tra gli scrittori pubblicati per la prima volta su queste riviste vi furono [[Neil R. Jones]], [[Ed Earl Repp]], [[Raymond Z. Gallun]] e [[Lloyd Eshbach]].<ref name=TTM_65-67>Ashley, ''Time Machines'', pp.&nbsp;65–67.</ref> La qualità delle storie pubblicate era generalmente bassa e Lasser era ansioso di migliorarla. L'11 maggio 1931 scrisse ai suoi contributori regolari per dire che le storie di fantascienza «dovrebbero trattare ''realisticamente'' degli effetti sulle persone di una scoperta o invenzione scientifica, sia individualmente sia come gruppo. [...] in altre parole permettetevi una congettura fondamentale — che una certa macchina o scoperta sia possibile — e quindi mostrate quali sarebbero le conseguenze logiche e drammatiche sul mondo, inoltre quali sarebbero gli effetti sul gruppo di personaggi che ha il compito di portare avanti la vostra trama.»<ref name=TTM_71-73_Q>Ashley, ''Time Machines'', pp.&nbsp;71–73. Citazione da una lettera di Lasser datata 11 maggio 1931, citata da Ashley a p. 73.</ref>
 
=== Dopo la fusione ===
[[File:Wonder Stories DecemebrDecember 1930.jpg|thumb|''Wonder Stories'', dicembre 1930]]
 
Lasser forniva idee ai suoi autori e commentava le loro bozze, tentando di migliorare sia il livello scientifico sia la qualità della scrittura.<ref name=Davin_41>Davin, ''Pioneers'', p.&nbsp;41.</ref> Parte della sua corrispondenza è sopravvissuta, compreso uno scambio con [[Jack Williamson]], a cui Lasser commissionò all'inizio del 1932 un racconto basato su una trama fornita da un lettore, il vincitore di uno dei concorsi della rivista. Lasser enfatizzava a Williamson l'importanza della plausibilità scientifica, citando come esempio un momento della storia in cui i terrestri devono decifrare una scritta in lingua marziana: «Dovete essere sicuro e rendere in maniera convincente come ci riescono; perché non hanno assolutamente alcun metodo per approcciarsi al linguaggio scritto di un altro mondo.»<ref name=Davin_41-43>Davin, ''Pioneers'', pp.&nbsp;41–43.</ref> In un'occasione il lavoro di Lasser con uno dei suoi autori si estese a diventare una collaborazione: ''The Time Projector'', una storia comparsa nel numero di luglio 1931 di ''Wonder Stories'', venne attribuita a [[David H. Keller]] e David Lasser.<ref name=Davin_41/> Sia Lasser sia in seguito Hornig ebbero una quasi completa indipendenza editoriale da Gernsback, che si riservava solo il diritto di dare l'approvazione finale ai contenuti. Questo era in contrasto con il controllo più dettagliato che Gernsback aveva esercitato su ''Amazing Stories'' nei primi anni della sua esistenza. Lo storico della fantascienza Sam Moskowitz ha suggerito che la ragione fosse il cattivo stato finanziario di ''Wonder Stories'': Gernsback forse evita di corrispondere con gli autori perché doveva a molti del denaro.<ref name=Davin_48>Davin, ''Pioneers'', p.&nbsp;48.</ref><ref name=Davin_63-64>Davin, ''Pioneers'', pp.&nbsp;63–64.</ref>
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[[File:Time Pawn.pdf|thumb|Il racconto ''Time Pawn'' di [[Philip K. Dick]], pubblicato su ''Thrilling Wonder Stories'' nel numero dell'estate 1954, vol. 44, n. 1.]]
 
Merwin, che assunse l'incarico con il numero di gennaio 1945, adottò un approccio più maturo di quello di Friend. Persuase Bergey a rendere le sue copertine più realistiche ed ottenne racconti da scrittori che avevano precedentemente pubblicato sull<nowiki>{{'</nowiki>}}''Austoding'' di Campbell. Il numero dell'estate 1945 di ''Thrilling Wonder'' comprendeva il primo racconto pubblicato di [[Jack Vance]], ''Il pensatore di mondi'' (''The World Thinker''). Merwin pubblicò inoltre diverse storie di [[Ray Bradbury]], alcune delle quali furono poi comprese nella raccolta di Bradbury ''[[Cronache marziane]]'' (''The Martian Chronicles''). Tra gli altri autori noti che Merwin riuscì ad attrarre vi erano [[Theodore Sturgeon]], [[A. E. van Vogt]] e [[Robert A. Heinlein]]. ''Thrilling Wonder'' pubblicò spesso storie intelligenti e riflessive, alcune delle quali probabilmente non sarebbero state accettate da Campbell per ''Astounding'', dato che non gli piaceva pubblicare storie che mostrassero conseguenze negative delle scoperte scientifiche, come l'[[energia nucleare]]. Secondo lo storico della fantascienza Mike Ashley, alla fine degli [[Anni 1940|anni quaranta]] ''Thrilling Wonder'' era diventata un serio contendente al lungo dominio di ''Astounding'' del mercato.<ref name=TTM_188-190>Ashley, ''Time Machines'', pp.&nbsp;188–190.</ref> Comunque questa non è un'opinione universale, dato che la rivista sotto Merwin viene descritta da altri come «evidentemente secondaria a ''Startling''».<ref name=SFE_TW>Malcolm Edwards, "Thrilling Wonder Stories", pp.&nbsp;1222–1223.</ref>
 
Samuel Mines prese il posto di Merwin alla fine del 1951, sia a ''Startling Stories'' sia a ''Thrilling Wonder''.<ref name=T_345/><ref name=T_343>{{Cita|Ashley, ''Transformations'', 2005|p.&nbsp; 343}}.</ref> Egli argomentò contro le restrizioni nei temi della fantascienza e nel 1952 pubblicò ''Gli amanti'' (''The Lovers'') di [[Philip José Farmer]] su ''Startling'', un racconto breve sul sesso interspecie, generalmente considerato come quello che ruppe il [[tabù]] del sesso nella fantascienza<ref>Merrick, ''The Cambridge Companion to Science Fiction'', 2003</ref>. Ruppe un altro tabù nel 1953 con un'altra storia di Farmer, ''Madre'' (''Mother'') su ''Thrilling Wonder'', nella quale uno spaziale trova casa in un grembo alieno.<ref name=SFE_TW/><ref name=T_13-16>{{Cita|Ashley, ''Transformations'', 2005|pp.&nbsp;13–16 13-16}}.</ref><ref name=SFE_S>Peter Nicholls, "Sex", p.&nbsp;539.</ref> Nel dicembre 1952 Mines pubblicò su ''Thrilling Wonder'' il racconto di [[Edmond Hamilton]] ''Com'era lassù?'' (''What's It Like Out There?'') una storia pessimistica sulla realtà dell'esplorazione spaziale che era stata considerata troppo deprimente per la pubblicazione quando era stata originariamente scritta negli anni trenta. Nello stesso numero compare ''No Land of Nod'' di [[Sherwood Springer]], che tratta dell'[[incesto]] tra un padre e la figlia in un mondo in cui sono gli unici due sopravvissuti. Queste storie vennero tutte ben accolte dai lettori.<ref name=T_13-16/>
 
=== Influenza ===
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== Note ==
<references/>
{{References|2}}
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro |autore= Asimov, Isaac| titolo= Before the Golden Age: Volume One| editore= Orbit| città=Londra|anno=1978|isbn=0-86007-803-5}}
* {{cita libro |autore= Ashley, Mike | titolo=The Time Machines:The Story of the Science-Fiction Pulp Magazines from the beginning to 1950| editore=Liverpool University Press| città=Liverpool| anno=2000 | isbn=0-85323-865-0}}
* {{cita libro testo| autorenome= Ashley, Mike| cognome=Ashley|lingua=en| titolo=Transformations: The Story of the Science- Fiction Magazines from 1950 to 1970| editore=Liverpool University Press| città=Liverpool| anno=2005 | isbn=0-85323-779-4| url=https://archive.org/details/transformationsv0000ashl| cid =Ashley, 2005}}
* {{cita libro | autore= Bleiler, Everett F.| titolo=Science-Fiction: The Gernsback Years: A complete coverage of the genre magazines ''Amazing'', ''Astounding'', ''Wonder'', and others from 1926 through 1936| url= https://archive.org/details/sciencefictionge0000blei| editore=The Kent State University Press| città=Kent, Ohio| anno=1998 | isbn=0-87338-604-3}}
* {{cita libro | autore=Carter, Paul A. | titolo=The Creation of Tomorrow: Fifty Years of Magazine Science Fiction| url=https://archive.org/details/creationoftomorr0000cart | editore=Columbia University Press| città=New York| anno=1977 | isbn=0-231-04211-6}}
* {{cita libro| autore=Clute, John|capitolo=Sex|curatore=Nichols, Peter| titolo=The Encyclopedia of Science Fiction|città=Londra|editore=Granada|anno=1981 |url=http://www.sf-encyclopedia.com/entry/sex|isbn=0-586-05380-8}}
* {{cita libro |autore=Clute, John|capitolo=Schachner, Nat |curatore=Clute, John e Nicholls, Peter|titolo=The Encyclopedia of Science Fiction|città=New York |editore=St. Martin's Press, Inc. |anno=1993 |url=http://www.sf-encyclopedia.com/entry/schachner_nat|isbn=0-312-09618-6}}
* {{cita libro |autore=Clute, John|coautori=Edwards, Malcolm|capitolo=Friend, Oscar J |curatore=Clute, John e Nicholls, Peter|titolo=The Encyclopedia of Science Fiction|città=New York |editore=St. Martin's Press, Inc. |anno=1993 |url=http://www.sf-encyclopedia.com/entry/friend_oscar_j|isbn=0-312-09618-6}}
* {{cita libro | autore=Davin, Erik Leif |titolo= Pioneers of Wonder | url=https://archive.org/details/pioneersofwonder00davi | editore= Prometheus Books | anno=1999|isbn=1-57392-702-3}}
* {{cita libro |autore=Edwards, Malcolm|capitolo=Merwin, Sam, Jr |curatore=Clute, John e Nicholls, Peter|titolo=The Encyclopedia of Science Fiction|città=New York |editore=St. Martin's Press, Inc. |anno=1993 |url=http://www.sf-encyclopedia.com/entry/merwin_sam_jr|isbn=0-312-09618-6}}
* {{cita libro |autore=Edwards, Malcolm|capitolo=Samuel Mines|curatore=Clute, John e Nicholls, Peter|titolo=The Encyclopedia of Science Fiction|url=https://archive.org/details/encyclopediaofsc00ies1|città=New York |editore=St. Martin's Press, Inc. |anno=1993 |isbn=0-312-09618-6}}
* {{cita libro |autore=Edwards, Malcolm|capitolo=Thrilling Wonder Stories |curatore=Clute, John e Nicholls, Peter|titolo=The Encyclopedia of Science Fiction|url=https://archive.org/details/encyclopediaofsc00ies1|città=New York |editore=St. Martin's Press, Inc. |anno=1993 |isbn=0-312-09618-6}}
* {{cita libro |autore=Edwards, Malcolm|coautori=Nicholls Peter|capitolo=SF Magazines |curatore=Clute, John e Nicholls, Peter|titolo=The Encyclopedia of Science Fiction|città=New York |editore=St. Martin's Press, Inc. |anno=1993 |url=http://www.sf-encyclopedia.com/entry/sf_magazines|isbn=0-312-09618-6}}
* {{cita libro | autore= Engle, Winston| titolo= Thrilling Wonder Stories Summer 2007| url= https://archive.org/details/thrillingwonders0000wins| editore= Thrilling Wonder LLC| anno=2007| isbn=0-9796718-0-9}}
* {{cita libro | autore= Engle, Winston| titolo= Thrilling Wonder Stories Volume 2| url= https://archive.org/details/thrillingwonders0000larr| editore= Thrilling Wonder LLC| anno=2009| isbn=0-9796718-1-7}}
* {{cita libro | autore=Merrick, Helen | anno=2003 <!--|titolo=Gender in Science Fiction-->|curatore=John Clute, Peter Nichols|titolo=The Cambridge Companion to Science Fiction| città=Cambridge|editore=Cambridge University Press|isbn=0-521-81626-2}}
* {{cita libro |autore=Nicholls, Peter|capitolo=Golden Age of SF|curatore=Nicholls, Peter|titolo=The Encyclopedia of Science Fiction|città=Londra|editore=Granada|anno=1981 |url=http://www.sf-encyclopedia.com/entry/golden_age_of_sf|isbn=0-586-05380-8}}
* {{cita libro |autore=Nicholls, Peter|coautori=Stableford Brian|capitolo=Wonder Stories|curatore=Clute, John e Nicholls, Peter|titolo=The Encyclopedia of Science Fiction|città=New York |editore=St. Martin's Press, Inc. |anno=1993 |url=http://www.sf-encyclopedia.com/entry/wonder_stories|isbn=0-312-09618-6}}
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* {{cita libro |autore=Roberts, Peter|capitolo=Science Fiction League |curatore=Clute, John e Nicholls, Peter|titolo=The Encyclopedia of Science Fiction|città=New York |editore=St. Martin's Press, Inc. |anno=1993 |url=http://www.sf-encyclopedia.com/entry/science_fiction_league|isbn=0-312-09618-6}}
* {{cita libro |autore=Stableford, Brian|capitolo=Amazing Stories|curatore=Nicholls, Peter| titolo=The Encyclopedia of Science Fiction|città=Londra|editore=Granada|data=1981 |url=http://www.sf-encyclopedia.com/entry/amazing|isbn=0-586-05380-8}}
* {{cita libro | autore=Tuck, Donald H. | titolo=The Encyclopedia of Science Fiction and Fantasy: Volume 3| editore=Advent: Publishers, Inc. | città=Chicago | anno=1982 | isbn=0-911682-26-0}}
 
== Voci correlate ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Wonder Stories}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{fr}}[cita web|http://www.collectorshowcase.fr/wonder_stories_page_1.htm |Wonder Stories]|lingua=fr}}
 
{{Portale|editoria|fantascienza}}