SMS Derfflinger: differenze tra le versioni
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| Completamento=
| Entrata_in_servizio=1º settembre [[1914]]
| Intitolazione= [[Georg von Derfflinger]]
| Proprietario={{Insegna navale|DEU (1903-1918)|icona}}
| Radiazione=
| Destino_finale=Autoaffondata il 21 giugno [[1919]] presso [[Scapa Flow]].
| Dislocamento=standard: 26.180 t<br />a pieno carico: 30.706 t<ref name= Crawford >{{cita|Crawford
| Stazza_lorda=
| Lunghezza=210,4<ref name= Crawford />
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Era la prima nave della sua [[Classe Derfflinger|classe]] comprendente anche la {{nave|SMS|Lützow||6}} e la {{nave|SMS|Hindenburg||6}}. Il ''Derfflinger'' era più grande e comprendeva notevoli miglioramenti rispetto agli incrociatori della classe precedente nell'armamento, la protezione e l'autonomia. La nave fu battezzata in onore del ''[[Generalfeldmarschall]]'' [[Georg von Derfflinger]].
Il ''Derfflinger'' fece parte del ''[[I. Aufklärungsgruppe]]'' (I Gruppo da ricognizione) per la maggior parte della prima guerra mondiale, partecipando alle azioni della flotta tedesca. Presente nelle azioni di bombardamento della costa inglese, come nelle battaglie sul [[Battaglia di Dogger Bank|Dogger bank]] e nello Jutland, dove la sua estrema resistenza gli fece guadagnare il soprannome di ''Iron dog'' (cane di ferro in [[lingua inglese]]) da parte degli avversari britannici. Durante la [[battaglia dello Jutland]], insieme al ''[[SMS Seydlitz|Seydlitz]]'', distrusse la {{nave|HMS|Queen Mary}} ed insieme al ''Lützow'' affondò il {{nave|HMS|Invincible|1907|6}}. Alla fine della guerra, la ''Derfflinger'' fu condotta insieme alla maggior parte della ''Hochseeflotte'' presso la base di [[Scapa Flow]] mentre venivano discusse le clausole del [[trattato di Versailles]]. Il 21 giugno [[1919]] la flotta preferì autoaffondarsi che cadere in mani britanniche. Il ''Derfflinger'' affondò alle 14.45.<ref group=Nota>Va notato come gli orari sono espressi come [[Central European Time|CET]], che corrispondono all'orario in uso in Germania. Questo orario è avanti di un'ora rispetto al [[Coordinated Universal Time|UTC]], utilizzato dalle fonti britanniche.</ref>
== Costruzione ==
[[File:Salve Derfflinger.jpg|thumb|upright|La ''Derfflinger'' fa fuoco con i suoi cannoni principali.|alt=Cartolina che raffigura una grande nave da battaglia, dalle bocche dei cannoni fuoriescono delle dense nubi di fumo, in calce alla cartolina si legge la scritta: ''Salve de 8 canons de 305 du Derfflinger''.]]
{{vedi anche|Classe Derfflinger}}
Il ''Derfflinger'' fu costruito dai cantieri [[Blohm & Voss]] in Amburgo, con il numero di cantiere 213. Fu la nave meno costosa delle tre della sua classe, con un costo di 56 milioni di [[Goldmark]].<ref name=Groner57>{{cita|Gröner
L'equipaggio standard era di 44 ufficiali e 1.068 marinai.<ref>{{cita|Staff
Il ''Derfflinger'' era propulso da due gruppi di [[turbina a vapore|turbine a vapore]] che azionavano una coppia di eliche tripala ciascuno.<ref name="Groner57" /> I gruppi erano costituiti da una turbina per l'alta pressione e una per la bassa pressione. Le turbina ad alta pressione muovevano gli assi esterni, mentre le turbine a bassa pressione quelli interni.<ref name="Staff37" />
Il vapore era prodotto da 14 [[caldaia a tubi d'acqua|caldaie a tubi d'acqua]] con doppia fornace alimentate a carbone.<ref name="Staff37">{{cita|Staff Con otto cannoni da 305 mm ''SK L/50''<ref group="Nota">Nella marina imperiale tedesca, "SK" (''Schnelladekanone'') significa che il cannone è a tiro rapido, mentre "L/50" è la lunghezza espressa in [[calibro#Lunghezza riferita al calibro|calibri]]. Vedi: {{cita|Reichsmarineamt
Era, inoltre, dotato di 12 cannoni da 150 mm SK L/45 a tiro rapido, installati nella casamatta centrale ed otto cannoni da 88 mm ''SK L/45'' sulla sovrastruttura. Inoltre, erano presenti altri quattro cannoni 88 mm ''Flak L/45'' antiaerei attorno al fumaiolo anteriore. Dopo il 1916, le quattro armi da 88 mm nella parte anteriore della sovrastruttura furono rimosse.<ref name="Staff36">{{cita|Staff
La nave
== Servizio ==
===
La prima azione del ''Derfflinger'' fu un'incursione contro i porti inglesi di [[Scarborough (
L'ammiraglio [[Friedrich von Ingenohl]] decise di effettuare un altro raid sulle coste inglesi nel tentativo di attirare una parte della flotta britannica per distruggerla in combattimento.<ref name="Tarrant30">{{cita|Tarrant
Il 26 agosto 1914, l'incrociatore leggero tedesco [[SMS Magdeburg|SMS ''Magdeburg'']] si era arenato nel [[golfo di Finlandia]]; il relitto fu catturato dalla marina russa, che rinvenì, intatti, i codici della marina tedesca, insieme alle carte di navigazione del Mare del Nord. Questi documenti furono inviati alla marina britannica. Il dipartimento di [[crittoanalisi]] dell'[[Ammiragliato (Regno Unito)|Ammiragliato]], ''[[Room 40]]'' ("stanza 40" in lingua inglese) iniziò a decrittare i messaggi della marina tedesca ed il 14 dicembre intercettò un messaggio relativo al piano per bombardare Scarborough.<ref name="Tarrant31" /> Comunque i dettagli del piano rimasero sconosciuti, e fu dedotto che, come nel precedente bombardamento la maggior parte della flotta tedesca sarebbe rimasta in porto, al sicuro. I quattro incrociatori da battaglia del viceammiraglio [[David Beatty|Beatty]], scortati dal ''3rd Cruiser Squadron'' (terza squadra incrociatori) e dal ''1st Light Cruiser Squadron'' (prima squadra incrociatori leggeri), insieme al ''2nd Battle Squadron'' (seconda squadra da battaglia) composta da sei navi da battaglia, furono schierate per tendere un'imboscata alla squadra di Hipper.<ref name="Tarrant32">Tarrant, p. 32</ref>▼
▲Il 26 agosto 1914, l'incrociatore leggero tedesco
Nella notte del 15 dicembre, la ''Hochseeflotte'' avvistò i cacciatorpediniere britannici. Temendo un attacco notturno da parte delle torpediniere, l'ammiraglio Ingenohl ordinò alle sue navi di ritirarsi.<ref name="Tarrant32" /> Hipper rimase all'oscuro della ritirata di Ingenohl, e continuò la sua missione. Prima di raggiungere la costa inglese, la squadra di Hipper si divise in due gruppi. ''Seydlitz'', ''Moltke'', e ''Blücher'' andarono verso nord per colpire Hartlepool, mentre ''Von der Tann'' e ''Derfflinger'' andarono a sud per bombardare Scarborough e Whitby.<ref name="Tarrant33">Tarrant, p. 33</ref> Durante il bombardamento di Hartlepool, la ''Moltke'' fu colpita da un proiettile da 152 mm delle batterie costiere,<ref name=Staff15>Staff, pp. 15</ref> che causò pochi danni al ponte e nessun ferito.<ref name="Tarrant33" /> La ''Blücher'' fu colpita sei volte e la ''Seydlitz'' tre volte dalle batterie costiere.<ref name="Tarrant33" /> Alle 09:45 del 16 dicembre, i due gruppi si riunirono e iniziarono a dirigersi verso est.<ref>Scheer, p. 70</ref>▼
▲Nella notte del 15 dicembre, la ''Hochseeflotte'' avvistò i cacciatorpediniere britannici. Temendo un attacco notturno da parte delle torpediniere, l'ammiraglio Ingenohl ordinò alle sue navi di ritirarsi.<ref name="Tarrant32" /> Hipper rimase all'oscuro della ritirata di Ingenohl, e continuò la sua missione. Prima di raggiungere la costa inglese, la squadra di Hipper si divise in due gruppi. ''Seydlitz'', ''Moltke'', e ''Blücher'' andarono verso nord per colpire Hartlepool, mentre ''Von der Tann'' e ''Derfflinger'' andarono a sud per bombardare Scarborough e Whitby.<ref name="Tarrant33">{{cita|Tarrant
[[File:Scheer's illustration of I SG disposition 16 Dec. 1916 en.SVG|thumb|upright=1.4|La posizione reciproca delle flotte in campo la mattina del 16 dicembre|alt=Mappa che mostra le posizioni delle flotte britannica e tedesca; Gli incrociatori tedeschi passano in mezzo alle squadre di incrociatori da battaglie e le navi da battaglia britanniche mentre la squadra di incrociatori da battaglia tedeschi passano a nord-est. La squadra delle navi da battaglia tedesche rimane a est.]]
In quel momento, gli incrociatori di Beatty erano già in posizione per bloccare la rotta di fuga di Hipper, mentre il grosso delle forze britanniche si stava disponendo per completare l'accerchiamento. Alle 12:25, gli incrociatori leggeri del ''II Scouting Group'' iniziarono ad avanzare davanti alla flotta britannica per localizzare le navi di Hipper.<ref name="Tarrant34">{{cita|Tarrant
Sia i tedeschi che i britannici erano insoddisfatti per non aver ingaggiato efficacemente l'avversario. La reputazione dell'ammiraglio Ingenohl soffrì della apparente timidezza mostrata. Il capitano della ''Moltke'' espresse tutto il suo disappunto; affermò che Ingenohl si era ritirato "perché aveva paura di undici cacciatorpediniere inglesi che potevano essere eliminati … sotto l'attuale comando non otterremo nessun risultato."<ref name="Tarrant35">Tarrant, p. 35</ref> La storiografia ufficiale tedesca critica Ingenohl per non aver utilizzato le sue forze da ricognizione per determinare le forze messe in campo dai britannici: "prese una decisione che, non solo poteva compromettere le sue forze presso le coste inglesi, ma anche perse l'occasione per ottenere una certa e importante vittoria."<ref name="Tarrant35" />
===
[[File:Batalla de Dogger Bank.jpg|thumb|La squadra di incrociatori da battaglia in navigazione verso il Dogger Bank, nell'ordine: ''Derfflinger'', ''Moltke'', ed il ''Seydlitz''.|alt=Tre navi procedono in fila, il vento strappa fumo che esce dai fumaioli, la nave in primo piano mostra i cannoni principali che si protendono verso dritta.]]
Nel gennaio 1915, divenne evidente che le navi britanniche effettuavano azioni di ricognizione nella zona del [[Dogger Bank]]. L'ammiraglio Ingenohl era inizialmente riluttante a cercare di distruggere queste forze nemiche, poiché la ''Von der Tann'' era in bacino di carenaggio per manutenzione, rendendo più debole la sua squadra di incrociatori da battaglia. Ma il ''Konteradmiral'' [[Richard Eckermann]], capo di stato maggiore della ''Hochseeflotte'', insitè sull'oppurtunità dell'operazione, e così Ingenohl cedette e ordinò a Hipper di effettuare un raid presso il Dogger Bank.<ref name="Tarrant36">{{cita|Tarrant
Il 23 gennaio, Hipper uscì, con la sua bandiera sulla ''Seydlitz'', seguita dalla ''Moltke'', la ''Derfflinger'', e la ''Blücher'', insieme agli incrociatori leggeri ''Graudenz'', ''Rostock'', ''Stralsund'', e ''Kolberg'' scortati da 19 torpediniere della V Flotilla e della II e XVIII Halß-Flotilla. Il ''Graudenz'' e lo ''Stralsund'' furono assegnati all'avanguardia, mentre il ''Kolberg'' ed il ''Rostock'' tenevano, rispettivamente, il fianco di sinistra e di dritta. Ogni incrociatore leggero aveva una mezza flottiglia di torpediniere di scorta.<ref name="Tarrant36" />
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Di nuovo, l'intercettazione e la decrittazione delle comunicazioni radio della flotta tedesca giocarono un ruolo importante. Nonostante non fossero riusciti a scoprire gli esatti piani di battaglia, i crittografi della ''Room 40'' furono in grado di capire che Hipper avrebbe condotto delle operazioni nella zona del Dogger Bank.<ref name="Tarrant36" /> Per contrastarlo la squadra di incrociatori da battaglia di Beatty (''1st Battlecruiser Squadron''), quella del contrammiraglio Archibald Moore (''2nd Battlecruiser Squadron'') e la squadra di incrociatori leggeri del commodoro [[William Goodenough]] (''2nd Light Cruiser Squadron'') si sarebbero incontrate con la [[Harwich Force]] del commodoro [[Reginald Tyrwhitt]] alle ore 8:00 del 24 gennaio, a circa 30 miglia a nord del Dogger Bank.<ref name="Tarrant36" />
Alle 08:14, il ''Kolberg'' avvistò l'incrociatore leggero
Hipper virò verso sud per fuggire, ma la velocità della sua squadra era limitata a 23 nodi, che era la velocità massima del vecchio incrociatore corazzato ''Blücher''. Gli incrociatori da battaglia britannici inseguivano a 27 nodi, e presto raggiunsero le navi tedesche. Alle 09:52, la [[HMS Lion (1910)|HMS ''Lion'']] aprì il fuoco sul ''Blücher'' da una distanza di circa 18.300 m; subito dopo, la [[HMS Queen Mary|HMS ''Queen Mary'']] e la [[HMS Tiger (1913)|HMS ''Tiger'']] aprirono il fuoco.<ref name="Tarrant38" /> Alle ore 10:09, le navi britanniche colpirono per la prima volta il ''Blücher''. Due minuti dopo, le navi tedesche risposero al fuoco, concentrando il fuoco principalmente sulla ''Lion'', da una distanza di 15.460 m. Alle 10:28, il ''Lion'' fu colpito sulla linea di galleggiamento, si formò una falla che causò l'allagamento di una stiva del carbone.<ref name="Tarrant39">{{cita|Tarrant
Alle 10:40, uno dei proietti da 343 mm del ''Lion'' colpì il ''Seydlitz'' causando un danno ingente che distrusse le due torrette di poppa ed uccise 159 marinai.<ref name="Tarrant40">{{cita|Tarrant
[[File:Bluecher sinkend.jpg|thumb|left|L'incrociatore ''Blücher'' affonda.|alt=Una grande nave da guerra si sta rovesciando sul fianco, i marinai affollano il bordo emerso della nave, aggrappandosi disperatamente alle reti antisiluro. Sullo sfondo una enorme nube di vapore si leva dal relitto.]]
A questo punto il ''Blücher'' era pesantemente danneggiato dopo aver incassato numerosi colpi dei massimi calibri britannici. Comunque l'inseguimento si interruppe quando furono ricevuti diversi avvisi del rilevamento di numerosi sommergibili tedeschi sulla rotta delle navi britanniche; Beatty ordinò di effettuare manovre evasive, che permisero alle navi tedesche di aumentare il distacco.<ref>{{cita|Tarrant
=== [[Bombardamento di Yarmouth e Lowestoft]] ===▼
Il ''Derfflinger'' prese parte al bombardamento di [[Great Yarmouth|Yarmouth]] e [[Lowestoft]] il 24-25 aprile. Hipper era in licenza per malattia, così la squadra di incrociatori da battaglia era al comando del ''Konteradmiral'' [[Friedrich Bödicker]]. Il ''Derfflinger'', ''[[SMS Lützow|Lützow]]'', ''Moltke'', ''Seydlitz'' ed il ''Von der Tann'' lasciarono l'estuario del Jade alle 10:55 del 24 aprile, con il supporto di sei incrociatori leggeri e due flottiglie di torpediniere.<ref name="Tarrant 52">{{cita|Tarrant
Alle 14:00, la squadra di Bödicker aveva raggiunto la posizione
Per le 04:50 del 25 aprile, Gli incrociatori da battaglia tedeschi si stavano avvicinando a ''Lowestoft'' quando gli incrociatori leggeri SMS ''Rostock'' e [[SMS Elbing|SMS ''Elbing'']], che sorvegliavano il fianco meridionale della squadra, avvistarono gli incrociatori leggerie i cacciatorpediniere del commodoro Tyrwhitt, la ''Harwich Force''.<ref name="Tarrant 53" /> Bödicker decise di non ingaggiare le navi britanniche, ed iniziò a bombardare Lowestoft. Le navi tedesche distrussero due batterie costiere da 150 mm e danneggiarono alcuni edifici della città.
Alle 05:20, la squadra tedesca si diresse verso nord, verso Yarmouth, che raggiunse alle 05:42. la visibilità era così scarsa che le navi tedesche spararono solo una salva ciascuna tranne la ''Derfflinger'', che sparò 14 colpi dalle sue batterie principali. Le navi tedesche si diressero verso sud, e alle 05:47 incontrarono di nuovo l'Harwich Force, che era stata affrontata dalla squadra dei sei incrociatori leggeri tedeschi. Le navi di Bödicker aprirono il fuoco da una distanza di 12 000 m.<ref name="Tarrant 54">{{cita|Tarrant
=== Battaglia dello Jutland ===
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[[File:Jutland1916-2.jpg|thumb|Schema della battaglia dello Jutland|alt=La flotta tedesca avanzò verso nord ed incontrò la flotta britannica proveniente da ovest; entrambe le flotte si impegnarono in numerose manovre nella lunga e caotica battaglia.]]
Dopo l'azione su Lowestoft, l'ammiraglio [[Reinhard Scheer]] iniziò a programmare un'altra sortita nel [[Mare del Nord]]. Inizialmente programmata per la metà di maggio, fu rinviata per il danneggiamento, dovuto ad una mina, del ''Seydlitz'' che tardava ad essere riparato—Scheer era riluttante ad affrontare la battaglia senza la sua squadra di incrociatori da battaglia al completo. Il mezzogiorno del 28 maggio, vide il ''Seydlitz'' finalmente rimesso a posto e la nave tornò a far parte del ''I. Aufklärungsgruppe'' (I Gruppo da ricognizione).<ref name="Tarrant62">{{cita|Tarrant
Il ''Derfflinger '', ed il resto del I Gruppo da ricognizione di Hipper, era all'ancora nell'estuario dello Jade la notte del 30 maggio 1916. Il mattino dopo, alle 02:00 [[Central European Time|CET]], le navi si diressero, lentamente, verso lo [[Skagerrak]] ad una velocità di 16 nodi.<ref name="Tarrant62"/> La ''Derfflinger '' era la seconda in una linea di cinque navi, dietro alla ''Lützow'', l'ammiraglia del gruppo.<ref name="Tarrant62" /> Di scorta seguiva il II Gruppo da ricognizione, formato dagli incrociatori leggeri ''Frankfurt'', ammiraglia del comandante di squadra (il contrammiraglio [[Friedrich Bödicker|Bödicker]]), il ''Wiesbaden'', il ''Pillau'', e l
Un'ora e mezzo dopo, la ''Hochseeflotte'' al comando dell'ammiraglio [[Reinhard Scheer|Scheer]] lasciò lo Jade; La flotta era composta da 16 navi da battaglia.<ref group=Nota>La
Poco prima delle 16:00, la squadra di Hipper incontrò la flotta di incrociatori da battaglia di [[David Beatty|Beatty]]. Le navi tedesche aprirono il fuoco per prime, alla distanza di 14.000 m.<ref>{{cita|Bennett
A causa di errori di trasmissione degli ordini tra le navi britanniche, il ''Derfflinger'' non fu ingaggiato per i primi 10 minuti della battaglia.<ref group=Nota>Beatty voleva che le due prime navi della sua linea, il ''Lion'' e la ''Princess Royal'', colpissero il ''Lützow''; mentre la ''Queen Mary'' doveva ingaggiare il ''Derfflinger'', ma il suo capitano non comprese gli ordini ed ingaggiò il ''Seydlitz'', lasciano il ''Derfflinger'' indisturbato. Vedi: {{cita|Tarrant
[[File:HMS Indefatigable sinking.jpg|thumb|left|L'affondamento dell
Alle 17:03, l'incrociatore da battaglia
In seguito ai danni inflitti dal ''Lützow'' sul ''Lion'', il ''Derfflinger'' perse la visuale sulla nave britannica, e così, alle 17:16, trasferì il fuoco sulla ''Queen Mary''. Anche il ''Seydlitz'' stava colpendo la ''Queen Mary'' e sotto il fuoco combinato dei due incrociatori tedeschi, l'unità britannica fu colpita ripetutamente in rapida successione. Gli osservatori sulla ''New Zealand'' e sulla ''Tiger'', le due navi che precedevano la ''Queen Mary'' e la seguivano nella linea, riferirono di tre colpi, di una salva di quattro, colpirono la nave nello stesso istante. Due ulteriori colpi seguirono, ed una enorme esplosione si generò a centronave; dalla nave, spezzata in due, eruppe un'enorme nuvola di fumo nero.<ref>{{cita|Tarrant
Le prime navi della flotta da battaglia tedesca entrarono per le 18:00 nel raggio d'azione degli incrociatori britannici e delle navi della classe ''Queen Elizabeth'' ed iniziarono a scambiarsi colpi. Tra le 18:09 e le 18:19, il ''Derfflinger'' fu colpito da un proietto da 381mm sparato o dalla [[HMS Barham (04)|HMS ''Barham'']] o dalla [[HMS Valiant (02)|HMS ''Valiant'']].<ref>{{cita|Tarrant
[[File:HMS Invincible (1907) British Battleship.jpg|thumb|L'incrociatore da battaglia ''Invincible''.|alt=Una grande nave da guerra ferma in mare, in primo piano la torretta di prua e quella centrale di dritta da cui sporgono dei lunghi cannoni.]]
Per le 19:24, il [[3rd Battlecruiser Squadron]] (''terza squadra incrociatori da battaglia'', in [[lingua inglese]]) si ricongiunse con le unità rimanenti della squadra di Beatty di fronte alla linea tedesca. Le navi britanniche avvistarono per primi il ''Lützow'' e il ''Derfflinger'' ed iniziarono a colpirli. In otto minuti, l'incrociatore da battaglia [[HMS Invincible (1907)|HMS ''Invincible'']] centrò con otto proietti il ''Lützow''. Contemporaneamente il ''Lützow'' ed il ''Derfflinger'' concentrarono il tiro sul proprio avversario, ed alle 19:31, il ''Derfflinger'' lanciò l'ultima salva contro l
Per le 19:30, la Hochseeflotte, che fino ad allora era all'inseguimento degli incrociatori da battaglia britannici, non era ancora entrata in contatto con la Grand Fleet. Scheer stava considerando di ritirarsi prima del tramonto per evitare gli attacchi notturni delle torpediniere.<ref>{{cita|Tarrant
Il ''Derfflinger'' e gli altri incrociatori da battaglia<ref group=Nota>Ad eccezione del ''Lützow'', che non riusciva a tenere la velocità e aveva perso contatto.</ref> eseguirono la manovra richiesta, che li portò a poppa del ''König''.<ref>{{cita|Tarrant
In questa fase il ''Derfflinger'' fu più volte colpito da proietti di grosso calibro che incendiarono le cariche delle due torrette di poppa, uccidendone gli equipaggi, 153 uomini.<ref>{{cita|Hase
Una pausa nella battaglia, al tramonto, permise al ''Derfflinger'' ed agli altri incrociatori da battaglia di eliminare i rottami che interferivano con i cannoni, spegnere gli incendi, riparare i sistemi di puntamento e segnalazione e preparare le fotoelettriche per il combattimento notturno. Solo tre fotoelettriche, erano sopravvissute agli scontri.<ref>{{cita|Hase
Questo contatto durò soltanto alcuni minuti prima che l'ammiraglio Mauve facesse virare le sue navi 8 quarte a dritta; le navi britanniche, inesplicabilmente, non inseguirono le vecchie corazzate tedesche.<ref>{{cita|Tarrant
[[File:Seydlitz badly damaged.jpg|thumb|La ''Seydlitz'', gravemente danneggiata, ritorna in porto dopo la battaglia|alt=Una grande nave da battaglia quasi affondata; il ponte quasi sommerso. Un denso fumo nero esce dai fumaioli. Una didascalia vergata sulla foto recita: "Seydlitz nach der Skaggerack-schlacht", che in lingua tedesca significa "Seydlitz dopo la battaglia dello Skaggerak."]]
Verso la fine della battaglia, alle 03:55, Hipper trasmise una relazione all'ammiraglio Scheer per informarlo dei gravissimi danni subiti dalle sue navi. La ''Derfflinger'' ed il ''Von der Tann'' avevano solo due cannoni operativi ciascuna, la ''Moltke'' aveva imbarcato 1 000 t d'acqua, e la ''Seydlitz'' era gravemente danneggiata.<ref name="Tarrant255">{{cita|Tarrant
[[File:Bundesarchiv Bild 134-B2100, Panzerkreuzer Derfflinger - Gefechtsschäden.jpg|thumb|left|Estesi danni sul ponte superiore di sinistra del ''Derfflinger'' dopo la battaglia]]
Durante la battaglia, il ''Derfflinger'' fu colpito 17 volte, da proietti di grosso calibro e 9 volte da batterie secondarie. Solo il lato di sinistra fu colpito.<ref name="Staff 2014"/> Rimase in cantiere per riparazioni fino al 15 ottobre.<ref>{{cita|Tarrant
Il ''Derfflinger'' sparò 385 proietti dalle sue batterie principali, altri 235 dai cannoni secondari ed un siluro.<ref>{{cita|Tarrant
=== Operazioni successive ===
Durante la [[Battaglia di Helgoland (1917)|seconda battaglia di Helgoland]] nel novembre 1917, il ''Derfflinger'' lasciò il porto per assistere gli incrociatori leggeri tedeschi del II gruppo da ricognizione, ma al momento del suo arrivo, insieme agli altri incrociatori da battaglia, la forza d'attacco britannica si era già ritirata verso nord.<ref>{{cita|Staff
Alla fine del 1917 la Hochseeflotte iniziò una serie di azioni contro i convogli alleati nel Mare del Nord, tra la Gran Bretagna e la Norvegia. In ottobre ed nel dicembre 1917, due convogli britannici per la Norvegia furono distrutti dagli incrociatori tedeschi, costringendo Beatty, ora comandante in capo della ''Grand Fleet'', ad assegnare alcuni incrociatori da battaglia alla scorta dei convogli.<ref>{{cita|Massie
Alle 05:00 del 23 aprile 1918, la ''Hochseeflotte'' lasciò il porto per intercettare uno dei convogli pesantemente scortati. Le trasmissioni radio furono ridotte al minimo per evitare di rendere nota l'operazione ai britannici.<ref name="Massie748" /> Per le 14:10, non era ancora stato avvistato il convoglio, e così Scheer decise di ritirarsi in acque tedesche.
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[[File:German battlecruisers steaming to Scapa.jpg|thumb|Il ''Seydlitz'' guida gli incrociatori da battaglia tedeschi verso ''Scapa Flow''; Il ''Derfflinger'' è la terza nave nella fila.|alt=A Una fila di grandi navi da battaglia in navigazione. Lunghe scie di fumo nero escono dai fumaioli mentre avanzano nel mare agitato.]]
Il ''Derfflinger'' avrebbe dovuto partecipare all'ultima azione della ''Hochseeflotte''. Dalla base di Wilhelmshaven, la flotta tedesca, si sarebbe diretta in forze contro le coste inglesi per affrontare la ''Grand Fleet''; [[Reinhard Scheer|Scheer]]
Il 24 ottobre 1918, fu dato l'ordine di salpare da Wilhelmshaven. Dalla notte del 29 ottobre, i marinai di numerose navi si [[Ammutinamento di
[[File:SMS Derfflinger scuttled.jpg|thumb|left|Il ''Derfflinger'' affonda]]
Il ''Derfflinger'' si arrese, con il resto della ''Hochseeflotte'', il 24 novembre 1918 venendo quindi scortato presso [[Scapa Flow]].<ref>{{cita|Reuter
Ritenendo che il
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro |cognome=Bennett|nome=Geoffrey |wkautore=Geoffrey Bennett|titolo=Naval Battles of the First World War|url=https://archive.org/details/navalbattlesofww00unse|anno=2005|città=Londra|editore=Pen & Sword Military Classics|ISBN=1-84415-300-2|lingua=en|cid=Bennett}}
* {{cita libro|Steve|Crawford|Battleships and Carriers|1999|Grange Books|Rochester
* {{Cita libro |cognome=Gröner|nome=Erich|titolo=German Warships: 1815–1945|anno=1990|città=Annapolis|editore=Naval Institute Press|ISBN=0-87021-790-9|lingua=en|oclc=22101769|cid=Gröner}}▼
* {{Cita libro|nome = Gary|cognome = Staff|titolo = German Battlecruisers of World War One: Their Design, Construction and Operations|url = https://books.google.it/books?id=3Xg7CQAAQBAJ&pg=PT17&dq=german+battlecruisers+of+world+war+one+their+design+construction+and+operations&hl=it&sa=X&ei=SwOFVajiKIXaU_GFgdgF&ved=0CCAQ6AEwAA#v=onepage&q&f=false|accesso = 20 giugno 2015|data = 29 novembre 2014|editore = Seaforth Publishing|lingua = en|ISBN = 978-1-84832-307-0}}▼
* {{cita libro|cognome=von Hase|nome=Georg Oskar Immanuel
▲* {{Cita libro |cognome=Gröner|nome=Erich|titolo=German Warships: 1815–1945|anno=1990|città=Annapolis|editore=Naval Institute Press|ISBN=0-87021-790-9|oclc=22101769}}
* {{Cita libro |cognome=Herwig|nome=Holger|titolo="Luxury" Fleet: The Imperial German Navy 1888-1918 |anno=1980|città=Amherst, New York|editore=Humanity Books|ISBN=978-1-57392-286-9|lingua=en|cid=Herwig}}
▲* {{cita libro|cognome=Hase|nome=Georg Oskar Immanuel, von|editore=Skeffington & Son|città=Londra|titolo=Kiel and Jutland||lingua=inglese}}
* {{
* {{cita libro|autore=Reichsmarineamt|titolo= Die Schnelllade-Kanonen der Schiffs-Artillerie: (für Einheitspatronen) und ihre Munition, nebst Vorschriften für die Behandlung und Bedienung an Bord in Dienst befindlicher Schiffe|anno= 1898|editore= E.S. Mittler und Sohn|lingua=de}}
* {{cita libro|cognome=Potter|nome=Elmer Belmont|titolo=Nimitz|url=http://books.google.com/books?id=GE5ePcqIUdkC&pg=PA122|accesso=21 settembre 2011|anno=1976|editore=Naval Institute Press|lingua=en|isbn=978-0-87021-492-9|cid=Potter}}
* {{
▲* {{Cita libro|nome = Gary|cognome = Staff|titolo = German Battlecruisers of World War One: Their Design, Construction and Operations|url
* {{Cita libro |cognome=Tarrant|nome=V. E.|titolo=Jutland: The German Perspective|anno=1995|editore=Cassell Military Paperbacks|ISBN=0-304-35848-7}}▼
* {{Cita libro |cognome=Staff|nome=Gary|titolo=German Battlecruisers: 1914–1918|anno=2006|città=Oxford|editore=Osprey Books|lingua=en|ISBN=978-1-84603-009-3|cid=Staff 2006}}
▲* {{Cita libro |cognome=Tarrant|nome=V. E.|titolo=Jutland: The German Perspective|anno=1995|editore=Cassell Military Paperbacks|ISBN=0-304-35848-7|lingua=en|cid=Tarrant}}
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