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{{vedi anche|Classe Derfflinger}}
Il ''Derfflinger'' fu costruito dai cantieri [[Blohm & Voss]] in Amburgo, con il numero di cantiere 213. Fu la nave meno costosa delle tre della sua classe, con un costo di 56&nbsp;milioni di [[Goldmark]].<ref name=Groner57>{{cita|Gröner|p. 57}}.</ref> Sulla nave fu montato un sistema di smorzamento del rollio, tipo Frahm, formato da tre serbatoi d'acqua, posti a centronave lungo la traversa, collegati da tubazioni e asserviti da una pompa, il sistema fu provato fino al 1914, ma le sue scarse prestazioni e gli inconvenienti che causava all'operatività della nave portarono alla sua rimozione.<ref>{{cita|Staff 2014|cap. ''Frahm tanks''}}.</ref> Il varo si tenne il 14 giugno 1913, alla presenza del generale [[August von Mackensen]],<ref name="Potter1976">{{cita|Potter|p. 122}}.</ref>, ma durante la cerimonia una delle slitte in legno che sostenevano la nave si bloccò. Solo un mese dopo, il 12 luglio, fu varata.<ref name=Staff39>{{Cita|Staff 2014|p. 39}}.</ref> Entrò in servizio nella [[Hochseeflotte]] il 1º settembre 1914, poco dopo l'inizio della [[prima guerra mondiale]]. Nell'ottobre fu assegnata al ''I. Aufklärungsgruppe'', ma un guasto alle turbine, durante le prove, ritardò la messa in linea fino al 16 novembre.<ref name=Staff39 />
Il ''Derfflinger'' misurava 210&nbsp;m al [[Linea di galleggiamento|galleggiamento]] e 210,4&nbsp;m fuori tutta, era largo 29&nbsp;m, ed aveva un pescaggio di 9,2&nbsp;m a prua e 9,57&nbsp;m a poppa. Dislocava 27.000 t standard, e fino a 30.000 t a pieno carico.<ref name=Groner>{{cita|Gröner|pp. 56–5756-57}}.</ref>
 
L'equipaggio standard era di 44 ufficiali e 1.068 marinai.<ref>{{cita|Staff 2014|p. 35}}.</ref>
Il ''Derfflinger'' era propulso da due gruppi di [[turbina a vapore|turbine a vapore]] che azionavano una coppia di eliche tripala ciascuno.<ref name="Groner57" /> I gruppi erano costituiti da una turbina per l'alta pressione e una per la bassa pressione. Le turbina ad alta pressione muovevano gli assi esterni, mentre le turbine a bassa pressione quelli interni.<ref name="Staff37" />
Il vapore era prodotto da 14 [[caldaia a tubi d'acqua|caldaie a tubi d'acqua]] con doppia fornace alimentate a carbone.<ref name="Staff37">{{cita|Staff 2014|p. 37}}.</ref> Il ''Derfflinger'' sviluppava una velocità 25,5&nbsp;nodi (47,2&nbsp;km/h)<ref group="Nota">Per via delle condizioni di belligeranza dell'estate del 1914, il ''Derfflinger'' fu costretto a condurre i test in acque basse presso le coste tedesche; in acque più profonde si sarebbero potuti raggiungere due nodi in più. Vedi: {{cita|Staff 2014|p. 35}}.</ref> e aveva un'autonomia di 5.600 miglia a 14 nodi.<ref name="Groner" /> Nell'agosto del 1915, fu installata una a gru a centronave e furono condotte delle prove con un idrovolante [[Hansa-Brandenburg W]].<ref name="Staff37" />
Con otto cannoni da 305&nbsp;mm ''SK L/50''<ref group="Nota">Nella marina imperiale tedesca, "SK" (''Schnelladekanone'') significa che il cannone è a tiro rapido, mentre "L/50" è la lunghezza espressa in [[calibro#Lunghezza riferita al calibro|calibri]]. Vedi: {{cita|Reichsmarineamt||titolo=Die Schnelllade-Kanonen der Schiffs-Artillerie}}.</ref> il ''Derfflinger'' era il più potente e più grande incrociatore tedesco dell'epoca.<ref name="Groner" />
Era, inoltre, dotato di 12 cannoni da 150&nbsp;mm SK L/45 a tiro rapido, installati nella casamatta centrale ed otto cannoni da 88&nbsp;mm ''SK L/45'' sulla sovrastruttura. Inoltre, erano presenti altri quattro cannoni 88&nbsp;mm ''Flak L/45'' antiaerei attorno al fumaiolo anteriore. Dopo il 1916, le quattro armi da 88&nbsp;mm nella parte anteriore della sovrastruttura furono rimosse.<ref name="Staff36">{{cita|Staff 2014|p. 36}}.</ref>
La nave eranoera anche dotata di quattro tubi lanciasiluri da 500&nbsp;mm al di sotto della linea di galleggiamento: uno a prua, uno a poppa e due di bordata.<ref name="Groner57" />
 
== Servizio ==
=== [[Bombardamento di Scarborough, Hartlepool e Whitby]] ===
La prima azione del ''Derfflinger'' fu un'incursione contro i porti inglesi di [[Scarborough (Regno Unito)|Scarborough]], [[Hartlepool]] e [[Whitby]]. Un attacco contro le coste inglesi era già stato compiuto dagli incrociatori da battaglia del primo gruppo da ricognizione contro il porto di [[Bombardamento di Yarmouth|Yarmouth]] nel 1914.
L'ammiraglio [[Friedrich von Ingenohl]] decise di effettuare un altro raid sulle coste inglesi nel tentativo di attirare una parte della flotta britannica per distruggerla in combattimento.<ref name="Tarrant30">{{cita|Tarrant|p. 30}}.</ref> Alle 03:20 del 15 dicembre, gli incrociatori da battaglia ''Moltke'', ''Seydlitz'', ''Von der Tann'', ''Derfflinger'', e ''Blücher'', insieme agli incrociatori leggeri ''Kolberg'', ''Strassburg'', ''Stralsund'', e ''Graudenz'', e due squadre di torpediniere lasciarono l'estuario del [[Jade (fiume)|fiume Jade]].<ref name="Tarrant31">{{cita|Tarrant|p. 31}}.</ref> Le navi fecero rotta verso nord passando l'isola di Helgoland, finché raggiunsero il faro di Horns Rev lungo la costa danese, dove deviarono a ovest verso Scarborough. Dodici ore dopo che Hipper aveva lasciato il porto di [[Jade (Germania)|Jade]], la ''Hochseeflotte'', comprendente 14 [[nave da battaglia|navi da battaglia]] 8 [[corazzate]] e una flotta di copertura composta da due incrociatori corazzati, 7 incrociatori leggeri, e 54 torpediniere, partì alla guida dell'ammiraglio Ingenohl per fornire copertura tattica.<ref name="Tarrant31"/>
 
Il 26 agosto 1914, l'incrociatore leggero tedesco {{nave|SMS|Magdeburg}} si era arenato nel [[golfo di Finlandia]]; il relitto fu catturato dalla marina russa, che rinvenne, intatti, i codici della marina tedesca, insieme alle carte di navigazione del Mare del Nord. Questi documenti furono inviati alla marina britannica. Il dipartimento di [[crittoanalisi]] dell'[[Ammiragliato (Regno Unito)|Ammiragliato]], ''[[Room 40]]'' ("stanza 40" in lingua inglese) iniziò a decrittare i messaggi della marina tedesca ed il 14 dicembre intercettò un messaggio relativo al piano per bombardare Scarborough.<ref name="Tarrant31" /> Comunque i dettagli del piano rimasero sconosciuti, e fu dedotto che, come nel precedente bombardamento la maggior parte della flotta tedesca sarebbe rimasta in porto, al sicuro. I quattro incrociatori da battaglia del viceammiraglio [[David Beatty|Beatty]], scortati dal ''3rd Cruiser Squadron'' (terza squadra incrociatori) e dal ''1st Light Cruiser Squadron'' (prima squadra incrociatori leggeri), insieme al ''2nd Battle Squadron'' (seconda squadra da battaglia) composta da sei navi da battaglia, furono schierate per tendere un'imboscata alla squadra di Hipper.<ref name="Tarrant32">{{cita|Tarrant|p. 32}}.</ref>
 
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Sia i tedeschi che i britannici erano insoddisfatti per non aver ingaggiato efficacemente l'avversario. La reputazione dell'ammiraglio Ingenohl soffrì della apparente timidezza mostrata. Il capitano della ''Moltke'' espresse tutto il suo disappunto; affermò che Ingenohl si era ritirato "perché aveva paura di undici cacciatorpediniere inglesi che potevano essere eliminati&nbsp;… sotto l'attuale comando non otterremo nessun risultato."<ref name="Tarrant35">Tarrant, p. 35</ref> La storiografia ufficiale tedesca critica Ingenohl per non aver utilizzato le sue forze da ricognizione per determinare le forze messe in campo dai britannici: "prese una decisione che, non solo poteva compromettere le sue forze presso le coste inglesi, ma anche perse l'occasione per ottenere una certa e importante vittoria."<ref name="Tarrant35" />
 
=== [[Battaglia di Dogger Bank]] ===
[[File:Batalla de Dogger Bank.jpg|thumb|La squadra di incrociatori da battaglia in navigazione verso il Dogger Bank, nell'ordine: ''Derfflinger'', ''Moltke'', ed il ''Seydlitz''.|alt=Tre navi procedono in fila, il vento strappa fumo che esce dai fumaioli, la nave in primo piano mostra i cannoni principali che si protendono verso dritta.]]
Nel gennaio 1915, divenne evidente che le navi britanniche effettuavano azioni di ricognizione nella zona del [[Dogger Bank]]. L'ammiraglio Ingenohl era inizialmente riluttante a cercare di distruggere queste forze nemiche, poiché la ''Von der Tann'' era in bacino di carenaggio per manutenzione, rendendo più debole la sua squadra di incrociatori da battaglia. Ma il ''Konteradmiral'' [[Richard Eckermann]], capo di stato maggiore della ''Hochseeflotte'', insitè sull'oppurtunità dell'operazione, e così Ingenohl cedette e ordinò a Hipper di effettuare un raid presso il Dogger Bank.<ref name="Tarrant36">{{cita|Tarrant|p. 36}}.</ref>
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Di nuovo, l'intercettazione e la decrittazione delle comunicazioni radio della flotta tedesca giocarono un ruolo importante. Nonostante non fossero riusciti a scoprire gli esatti piani di battaglia, i crittografi della ''Room 40'' furono in grado di capire che Hipper avrebbe condotto delle operazioni nella zona del Dogger Bank.<ref name="Tarrant36" /> Per contrastarlo la squadra di incrociatori da battaglia di Beatty (''1st Battlecruiser Squadron''), quella del contrammiraglio Archibald Moore (''2nd Battlecruiser Squadron'') e la squadra di incrociatori leggeri del commodoro [[William Goodenough]] (''2nd Light Cruiser Squadron'') si sarebbero incontrate con la [[Harwich Force]] del commodoro [[Reginald Tyrwhitt]] alle ore 8:00 del 24 gennaio, a circa 30 miglia a nord del Dogger Bank.<ref name="Tarrant36" />
 
Alle 08:14, il ''Kolberg'' avvistò l'incrociatore leggero HMS ''Aurora'' ed alcune cacciatorpediniere della ''Harwich Force''.<ref name="Tarrant38">{{cita|Tarrant|p. 38}}.</ref> L<nowiki>{{'</nowiki>}}''Aurora'' interrogò il ''Kolberg'' con la fotoelettrica per l'identificazione, così il ''Kolberg'' attaccò l<nowiki>{{'</nowiki>}}''Aurora'' e la colpì con due proietti. L<nowiki>{{'</nowiki>}}''Aurora'' rispose al fuoco e a sua volta, piazzò due colpi sull'avversario. Hipper immediatamente si diresse verso dove si stava combattendo, quando, quasi simultaneamente, lo ''Stralsund'' segnalò una grande scia di fumo a nord-est della sua posizione. Il fumo segnalava la presenza di un gran numero di navi da battaglia britanniche in rapido avvicinamento.<ref name="Tarrant38" />
 
Hipper virò verso sud per fuggire, ma la velocità della sua squadra era limitata a 23 nodi, che era la velocità massima del vecchio incrociatore corazzato ''Blücher''. Gli incrociatori da battaglia britannici inseguivano a 27 nodi, e presto raggiunsero le navi tedesche. Alle 09:52, la [[HMS Lion (1910)|HMS ''Lion'']] aprì il fuoco sul ''Blücher'' da una distanza di circa 18.300&nbsp;m; subito dopo, la [[HMS Queen Mary|HMS ''Queen Mary'']] e la [[HMS Tiger (1913)|HMS ''Tiger'']] aprirono il fuoco.<ref name="Tarrant38" /> Alle ore 10:09, le navi britanniche colpirono per la prima volta il ''Blücher''. Due minuti dopo, le navi tedesche risposero al fuoco, concentrando il fuoco principalmente sulla ''Lion'', da una distanza di 15.460&nbsp;m. Alle 10:28, il ''Lion'' fu colpito sulla linea di galleggiamento, si formò una falla che causò l'allagamento di una stiva del carbone.<ref name="Tarrant39">{{cita|Tarrant|p. 39}}.</ref> Per le 10:30, la HMS ''New Zealand'', la quarta nave nella linea britannica, raggiunse la distanza di tiro per il ''Blücher'' ed aprì il fuoco. Alle 10:35, la distanza di tiro si era ridotta a 16&nbsp;000&nbsp;m, a questa distanza l'intera linea tedesca era sotto il tiro delle navi britanniche. Beatty ordinò ai suoi incrociatori da battaglia di ingaggiare le rispettive controparti nella linea tedesca.<ref group=Nota>Il ''Lion'' sul ''Seydlitz'', il ''Tiger'' sul ''Moltke'', la ''Princess Royal'' sul ''Derfflinger'', e il ''New Zealand'' sul ''Blücher''.</ref> Comunque, la confusione sul ''Tiger'' portò il capitano a ritenere di dover colpire il ''Seydlitz'', la circostanza permise al ''Moltke'' di combattere indisturbato.<ref name="Tarrant39" />
 
Alle 10:40, uno dei proietti da 343&nbsp;mm del ''Lion'' colpì il ''Seydlitz'' causando un danno ingente che distrusse le due torrette di poppa ed uccise 159 marinai.<ref name="Tarrant40">{{cita|Tarrant|p. 40}}.</ref> Fu evitata l'esplosione delle santabarbara grazie al tempestivo ordine di allagamento dato dall'ufficiale di zona.<ref group=Nota>Questo avvenimento ebbe conseguenze future poiché portò la marina tedesca a promuovere un'inchiesta sull'esplosione a bordo della ''Seydlitz'' che portò a riconsiderare la protezione contro l'innesco indotto delle polveri e le procedure di stoccaggio dei depositi di munizioni, procedure che prevennero altre esplosioni delle santabarbara delle torrette che invece distrussero le navi britanniche ''Indefatigable'' e ''Queen Mary'' durante la [[Battaglia dello Jutland|Jutland]] un anno dopo. Vedi: {{cita|Tarrant|p. 40}}.</ref> A questo punto, le navi tedesche avevano iniziato il tiro di distruzione sul ''Lion'' colpendolo ripetutamente. Alle 11:01, un proietto da 150&nbsp;mm del ''Seydlitz'' colpì il ''Lion'' e mise fuori uso due generatori elettrici. Alle 11:18, ''Lion'' fu colpito da due proietti da 305&nbsp;mm del ''Derfflinger'', uno colpì la linea di galleggiamento e penetrò la murata, facendo penetrare l'acqua di mare nel serbatoio di alimentazione delle turbine. Questo danno disabilitò il ''Lion'' perché costrinse l'arresto delle macchine per evitare la contaminazione con l'acqua di mare.<ref name="Tarrant40" /> Alle 11:40 un proietto da 343&nbsp;mm colpì il ''Derfflinger'' a centronave, appena sopra la linea di galleggiamento, il colpo esplose senza penetrare la corazza di murata, causando danni solo superficiali''.''<ref name="Staff 2014">{{cita|Staff 2014|cap. ''The Skagerrak Battle''}}.</ref>
[[File:Bluecher sinkend.jpg|thumb|left|L'incrociatore ''Blücher'' affonda.|alt=Una grande nave da guerra si sta rovesciando sul fianco, i marinai affollano il bordo emerso della nave, aggrappandosi disperatamente alle reti antisiluro. Sullo sfondo una enorme nube di vapore si leva dal relitto.]]
 
A questo punto il ''Blücher'' era pesantemente danneggiato dopo aver incassato numerosi colpi dei massimi calibri britannici. Comunque l'inseguimento si interruppe quando furono ricevuti diversi avvisi del rilevamento di numerosi sommergibili tedeschi sulla rotta delle navi britanniche; Beatty ordinò di effettuare manovre evasive, che permisero alle navi tedesche di aumentare il distacco.<ref>{{cita|Tarrant|pp. 40–4140-41}}.</ref> Nel frattempo, l'ultimo generatore funzionante del ''Lion'' smise di funzionare, causando il rallentamento della nave a 15&nbsp;nodi. Beatty, dal ''Lion'' danneggiato, ordinò al resto della sua squadra di "Engage the enemy's rear" (Ingaggiate la retroguardia del nemico) ma la confusione dei segnali ottici portarono le navi a mirare solo al ''Blücher'' che fu affondata, permettendo al ''Moltke'', ''Seydlitz'', ed al ''Derfflinger'' di fuggire.<ref>{{cita|Tarrant|p. 41}}.</ref> Quando Beatty riuscì a comunicare di nuovo con le sue navi, dopo essersi trasferito sulla ''Princess Royal'', le navi tedesche erano troppo lontane per poter essere raggiunte; alle 13:50 rinunciò all'inseguimento.<ref>{{cita|Tarrant|p. 42}}.</ref>
 
=== [[Bombardamento di Yarmouth e Lowestoft]] ===
Il ''Derfflinger'' prese parte al bombardamento di [[Great Yarmouth|Yarmouth]] e [[Lowestoft]] il 24-25&nbsp;aprile. Hipper era in licenza per malattia, così la squadra di incrociatori da battaglia era al comando del ''Konteradmiral'' [[Friedrich Bödicker]]. Il ''Derfflinger'', ''[[SMS Lützow|Lützow]]'', ''Moltke'', ''Seydlitz'' ed il ''Von der Tann'' lasciarono l'estuario del Jade alle 10:55 del 24 aprile, con il supporto di sei incrociatori leggeri e due flottiglie di torpediniere.<ref name="Tarrant 52">{{cita|Tarrant|p. 52}}.</ref> Le unità principali della ''Hochseeflotte'' partirono alle 13:40, per fornire supporto a distanza alle navi di Bödicker. L'Ammiragliato britannico fu informato della sortita tedesca grazie all'intercettazione delle comunicazioni radio della marina tedesca, ed fece salpare la ''Grand Fleet'' alle 15:50.<ref name="Tarrant 52" />
 
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Dopo l'azione su Lowestoft, l'ammiraglio [[Reinhard Scheer]] iniziò a programmare un'altra sortita nel [[Mare del Nord]]. Inizialmente programmata per la metà di maggio, fu rinviata per il danneggiamento, dovuto ad una mina, del ''Seydlitz'' che tardava ad essere riparato—Scheer era riluttante ad affrontare la battaglia senza la sua squadra di incrociatori da battaglia al completo. Il mezzogiorno del 28 maggio, vide il ''Seydlitz'' finalmente rimesso a posto e la nave tornò a far parte del ''I. Aufklärungsgruppe'' (I Gruppo da ricognizione).<ref name="Tarrant62">{{cita|Tarrant|p. 62}}.</ref>
Il ''Derfflinger '', ed il resto del I Gruppo da ricognizione di Hipper, era all'ancora nell'estuario dello Jade la notte del 30 maggio 1916. Il mattino dopo, alle 02:00&nbsp;[[Central European Time|CET]], le navi si diressero, lentamente, verso lo [[Skagerrak]] ad una velocità di 16 nodi.<ref name="Tarrant62"/> La ''Derfflinger '' era la seconda in una linea di cinque navi, dietro alla ''Lützow'', l'ammiraglia del gruppo.<ref name="Tarrant62" /> Di scorta seguiva il II Gruppo da ricognizione, formato dagli incrociatori leggeri ''Frankfurt'', ammiraglia del comandante di squadra (il contrammiraglio [[Friedrich Bödicker|Bödicker]]), il ''Wiesbaden'', il ''Pillau'', e l<nowiki>{{'</nowiki>}}''Elbing'', insieme a 30 torpediniere della II, VI, e IX Flottiglia.<ref name="Tarrant62" />
 
Un'ora e mezzo dopo, la ''Hochseeflotte'' al comando dell'ammiraglio [[Reinhard Scheer|Scheer]] lasciò lo Jade; La flotta era composta da 16 navi da battaglia.<ref group=Nota>La {{nave|SMS|König Albert}} era in riparazione e non partecipò all'azione.</ref> La scorta era costituita dal IV Gruppo da ricognizione, formato dagli incrociatori leggeri ''Stettin'', ''München'', ''Hamburg'', ''Frauenlob'', e ''Stuttgart'', con le 31 torpediniere della I, III, V, e VII Flottiglia, guidate dal ''Rostock''. Le sei navi da battaglia ''[[pre-dreadnoughts]]'' della II squadra da battaglia erano partite dai canali dell'[[ElbeElba (fiume)|Elba]] alle 02:45, e si incontrarono con il resto della flotta alle 5:00.<ref name="Tarrant62" />
 
Poco prima delle 16:00, la squadra di Hipper incontrò la flotta di incrociatori da battaglia di [[David Beatty|Beatty]]. Le navi tedesche aprirono il fuoco per prime, alla distanza di 14.000&nbsp;m.<ref>{{cita|Bennett|p. 183}}.</ref> Quando le navi britanniche risposero al fuoco, errori di comunicazione fra gli incrociatori da battaglia britannici portarono il ''New Zealand'' ed il ''Tiger'' ad ingaggiare insieme il ''Moltke''.<ref group=Nota>Il ''Tiger'' non comprese correttamente i segnali di Beatty di "distribution of fire" (distribuzione del fuoco) issati sull'ammiraglia ''Lion''.</ref> I [[Telemetro a coincidenza|telemetristi]] britannici sbagliarono la distanza delle navi tedesche e la prima salva cadde miglia dietro i bersagli.
A causa di errori di trasmissione degli ordini tra le navi britanniche, il ''Derfflinger'' non fu ingaggiato per i primi 10 minuti della battaglia.<ref group=Nota>Beatty voleva che le due prime navi della sua linea, il ''Lion'' e la ''Princess Royal'', colpissero il ''Lützow''; mentre la ''Queen Mary'' doveva ingaggiare il ''Derfflinger'', ma il suo capitano non comprese gli ordini ed ingaggiò il ''Seydlitz'', lasciano il ''Derfflinger'' indisturbato. Vedi: {{cita|Tarrant|p. 90}}.</ref> L'ufficiale di tiro del ''Derfflinger'', il ''Korvettenkapitän'' Georg von Hase affermò successivamente: ''Per qualche errore fummo lasciati stare. Ebbi un sorriso a denti stretti e mi apprestai a colpire il nemico con la massima calma, come in un'esercitazione di tiro, migliorando continuamente la precisione dei colpi''.<ref>{{cita|Tarrant|p. 90}}.</ref>
 
[[File:HMS Indefatigable sinking.jpg|thumb|left|L'affondamento dell<nowiki>{{'</nowiki>}}''Indefatigable''|alt=Una grande nave che affonda all'orizzonte; una lunga scia di fumo nero si leva dal relitto.]]
Alle 17:03, l'incrociatore da battaglia [[HMS Indefatigable (1909)|HMS ''Indefatigable'']] fu distrutto dopo 15 minuti di fuoco del ''Von der Tann''.<ref>{{cita|Tarrant|p. 94}}.</ref> A questo punto, gli incrociatori da battaglia di Hipper entrarono nel raggio d'azione della V squadra da battaglia, formata dalle nuove navi da battaglia della [[Classe Queen Elizabeth (nave da battaglia)|classe Queen Elizabeth]], che erano dotate di cannoni da 381&nbsp;mm, ed iniziarono a colpire il ''Von der Tann'' ed il ''Moltke''.<ref>{{cita|Tarrant|p. 96}}.</ref>
In seguito ai danni inflitti dal ''Lützow'' sul ''Lion'', il ''Derfflinger'' perse la visuale sulla nave britannica, e così, alle 17:16, trasferì il fuoco sulla ''Queen Mary''. Anche il ''Seydlitz'' stava colpendo la ''Queen Mary'' e sotto il fuoco combinato dei due incrociatori tedeschi, l'unità britannica fu colpita ripetutamente in rapida successione. Gli osservatori sulla ''New Zealand'' e sulla ''Tiger'', le due navi che precedevano la ''Queen Mary'' e la seguivano nella linea, riferirono di tre colpi, di una salva di quattro, colpirono la nave nello stesso istante. Due ulteriori colpi seguirono, ed una enorme esplosione si generò a centronave; dalla nave, spezzata in due, eruppe un'enorme nuvola di fumo nero.<ref>{{cita|Tarrant|pp. 100–101100-101}}.</ref>
 
Le prime navi della flotta da battaglia tedesca entrarono per le 18:00 nel raggio d'azione degli incrociatori britannici e delle navi della classe ''Queen Elizabeth'' ed iniziarono a scambiarsi colpi. Tra le 18:09 e le 18:19, il ''Derfflinger'' fu colpito da un proietto da 381mm sparato o dalla [[HMS Barham (04)|HMS ''Barham'']] o dalla [[HMS Valiant (02)|HMS ''Valiant'']].<ref>{{cita|Tarrant|p. 118}}.</ref> Alle 18:55, il ''Derfflinger'' fu colpito ancora; questo proietto colpì la prua e creò una falla che fece penetrare 300&nbsp;t d'acqua.<ref>{{cita|Tarrant|p. 126}}.</ref>
 
[[File:HMS Invincible (1907) British Battleship.jpg|thumb|L'incrociatore da battaglia ''Invincible''.|alt=Una grande nave da guerra ferma in mare, in primo piano la torretta di prua e quella centrale di dritta da cui sporgono dei lunghi cannoni.]]
Per le 19:24, il [[3rd Battlecruiser Squadron]] (''terza squadra incrociatori da battaglia'', in [[lingua inglese]]) si ricongiunse con le unità rimanenti della squadra di Beatty di fronte alla linea tedesca. Le navi britanniche avvistarono per primi il ''Lützow'' e il ''Derfflinger'' ed iniziarono a colpirli. In otto minuti, l'incrociatore da battaglia [[HMS Invincible (1907)|HMS ''Invincible'']] centrò con otto proietti il ''Lützow''. Contemporaneamente il ''Lützow'' ed il ''Derfflinger'' concentrarono il tiro sul proprio avversario, ed alle 19:31, il ''Derfflinger'' lanciò l'ultima salva contro l<nowiki>{{'</nowiki>}}''Invincible''. Subito dopo, la santabarbara di prua esplose la nave sparì in una sequenza di enormi esplosioni.<ref>{{cita|Tarrant|pp. 147–149147-149}}.</ref>
 
Per le 19:30, la Hochseeflotte, che fino ad allora era all'inseguimento degli incrociatori da battaglia britannici, non era ancora entrata in contatto con la Grand Fleet. Scheer stava considerando di ritirarsi prima del tramonto per evitare gli attacchi notturni delle torpediniere.<ref>{{cita|Tarrant|p. 150}}.</ref> Comunque, l'incontro delle sue avanguardie con la Grand Fleet, pose fine alla questione, rendendogli impossibile la ritirata a meno di sacrificare le lente corazzate della II squadra da battaglia, oppure coprirne la ritirata con le sue unità migliori rischiandole contro la superiore potenza di fuoco avversaria<ref>{{cita|Tarrant|p. 152}}.</ref> Invece, Scheer ordinò alle sue navi di virare di 16 [[Rosa dei venti|quarte]] a dritta<ref group=Nota>Una quarta è 11° 15', 16 quarte sono 180°.</ref>, in modo da porre le corazzate pre-dreadnoughts sul lato opposto del fuoco avversario.<ref>{{cita|Tarrant|pp. 152–153152-153}}.</ref>
 
Il ''Derfflinger'' e gli altri incrociatori da battaglia<ref group=Nota>Ad eccezione del ''Lützow'', che non riusciva a tenere la velocità e aveva perso contatto.</ref> eseguirono la manovra richiesta, che li portò a poppa del ''König''.<ref>{{cita|Tarrant|pp. 155–156155-156}}.</ref> Gli incrociatori di Hipper, che avevano subito duri colpi, ebbero un momento di respiro, e le incertezze sulla posizione e la rotta delle navi di Scheer portarono l'ammiraglio [[John Jellicoe|Jellicoe]] a portare le sue verso est, per intercettare quella che era la probabile rotta di fuga delle navi tedesche.<ref>{{cita|Tarrant|p. 163}}.</ref> Invece la flotta tedesca si dirigeva verso ovest, ma Scheer ordinò un'altra inversione di rotta, che la riportò al centro della flotta britannica.<ref>{{cita|Tarrant|p. 165}}.</ref> Sotto l'intenso fuoco delle navi britanniche, Scheer inviò la ''Moltke'', il ''Von der Tann'', il ''Seydlitz'', ed il ''Derfflinger'' contro la linea britannica, tentando di scompaginarne la formazione e guadagnare tempo per poter ritirarsi.<ref>{{cita|Tarrant|p. 173}}.</ref> Alle 20:17, gli incrociatori tedeschi erano a soli 7.000&nbsp;m dal [[HMS Colossus (1910)|HMS ''Colossus'']], a questo punto Scheer li diresse verso la nave alla testa della linea britannica.<ref>{{cita|Tarrant|p. 179}}.</ref> Tre minuti dopo, virarono in ritirata, coperti da un attacco di torpediniere.<ref>{{cita|Tarrant|p. 181}}.</ref>
In questa fase il ''Derfflinger'' fu più volte colpito da proietti di grosso calibro che incendiarono le cariche delle due torrette di poppa, uccidendone gli equipaggi, 153 uomini.<ref>{{cita|Hase|pp. 197–198197-198}}.</ref> I danni degli incendi si estesero agli apparati di controllo del tiro, tanto che delle due torrette rimanenti, solo una, quella all'estrema prua, era ancora connessa con la punteria centrale, mentre l'altra continuò a far fuoco affidandosi ai propri strumenti, in maniera indipendente.<ref>{{cita|Hase|pp. 202–204202-204}}.</ref>
 
Una pausa nella battaglia, al tramonto, permise al ''Derfflinger'' ed agli altri incrociatori da battaglia di eliminare i rottami che interferivano con i cannoni, spegnere gli incendi, riparare i sistemi di puntamento e segnalazione e preparare le fotoelettriche per il combattimento notturno. Solo tre fotoelettriche, erano sopravvissute agli scontri.<ref>{{cita|Hase|p. 213}}.</ref> Nel frattempo la flotta tedesca si era ben schierata in ordine inverso e alle 21:00 le avanguardie leggere tedesche entrarono in contatto con quelle britanniche. Il rinnovato scambio di artiglieria fu segnalato a Beatty, che inviò i suoi incrociatori verso est. Per le 21:09, avvistò gli incrociatori da battaglia tedeschi, e si portò a 7.800&nbsp;m di distanza prima di aprire il fuoco alle 20:20.<ref name="Tarrant193">{{cita|Tarrant|p. 193}}.</ref> Nella mischia, il ''Derfflinger'' fu colpito diverse volte; alle 21:34, un proietto di grosso calibro colpì l'ultima torretta funzionante e la mise fuori uso.<ref name="Tarrant195">{{cita|Tarrant|p. 195}}.</ref>. Le navi tedesche risposero al fuoco con tutti i calibri disponibili, ed alle 21:32 colpirono, nella notte, sia il ''Lion'' che il ''Princess Royal''.<ref name="Tarrant195"/> La manovra degli incrociatori da battaglia tedeschi costrinse la I squadra da battaglia a virare verso est per evitare la collisione, questa manovra portò la seconda squadra da battaglia direttamente dietro gli incrociatori ed impedì alle navi inglesi di inseguire gli incrociatori pesanti tedeschi quando questi virarono verso sud. Gli incrociatori da battaglia di Beatty aprirono il fuoco sulle vecchie corazzate della seconda squadra da battaglia tedesca che virarono verso sud-ovest per utilizzare tutti i propri cannoni verso gli incrociatori britannici.<ref name="Tarrant195" />
Questo contatto durò soltanto alcuni minuti prima che l'ammiraglio Mauve facesse virare le sue navi 8 quarte a dritta; le navi britanniche, inesplicabilmente, non inseguirono le vecchie corazzate tedesche.<ref>{{cita|Tarrant|pp. 195–196195-196}}.</ref>
 
[[File:Seydlitz badly damaged.jpg|thumb|La ''Seydlitz'', gravemente danneggiata, ritorna in porto dopo la battaglia|alt=Una grande nave da battaglia quasi affondata; il ponte quasi sommerso. Un denso fumo nero esce dai fumaioli. Una didascalia vergata sulla foto recita: "Seydlitz nach der Skaggerack-schlacht", che in lingua tedesca significa "Seydlitz dopo la battaglia dello Skaggerak."]]
Verso la fine della battaglia, alle 03:55, Hipper trasmise una relazione all'ammiraglio Scheer per informarlo dei gravissimi danni subiti dalle sue navi. La ''Derfflinger'' ed il ''Von der Tann'' avevano solo due cannoni operativi ciascuna, la ''Moltke'' aveva imbarcato 1&nbsp;000&nbsp;t d'acqua, e la ''Seydlitz'' era gravemente danneggiata.<ref name="Tarrant255">{{cita|Tarrant|p. 255}}.</ref> Hipper: "Il I Gruppo da ricognizione non è più di nessun valore in unoun vero scontro, e di conseguenza gli è stato ordinato di fare ritorno in porto dal suo comandante in capo, il quale attende ulteriori sviluppi presso le secche di Horns Rev (costa ovest della Danimarca) insieme alla flotta da battaglia."<ref name="Tarrant255" />
[[File:Bundesarchiv Bild 134-B2100, Panzerkreuzer Derfflinger - Gefechtsschäden.jpg|thumb|left|Estesi danni sul ponte superiore di sinistra del ''Derfflinger'' dopo la battaglia]]
 
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[[File:German battlecruisers steaming to Scapa.jpg|thumb|Il ''Seydlitz'' guida gli incrociatori da battaglia tedeschi verso ''Scapa Flow''; Il ''Derfflinger'' è la terza nave nella fila.|alt=A Una fila di grandi navi da battaglia in navigazione. Lunghe scie di fumo nero escono dai fumaioli mentre avanzano nel mare agitato.]]
 
Il ''Derfflinger'' avrebbe dovuto partecipare all'ultima azione della ''Hochseeflotte''. Dalla base di Wilhelmshaven, la flotta tedesca, si sarebbe diretta in forze contro le coste inglesi per affrontare la ''Grand Fleet''; [[Reinhard Scheer|Scheer]] — ora il ''[[Großadmiral]]'' della flotta — si proponeva di infliggere il massimo dei danni alla flotta britannica, per ottenere migliori condizioni di resa, sacrificando la flotta tedesca.<ref>{{cita|Tarrant|pp. 280–281280-281}}.</ref> Ma, mentre la flotta si riuniva a Wilhelmshaven, i marinai, stanchi della guerra, iniziarono a disertare in massa. Mentre la ''Von der Tann'' e la ''Derfflinger'' passavano attraverso le chiuse che dividevano il porto interno di Wilhelmshaven e i canali esterni, circa 300 uomini, da entrambe le navi, si calarono dalle murate e scapparono sulle rive.<ref>{{cita|Massie|p. 775}}.</ref>
 
Il 24 ottobre 1918, fu dato l'ordine di salpare da Wilhelmshaven. Dalla notte del 29 ottobre, i marinai di numerose navi si [[Ammutinamento di Kiel|ammutinarono]]; tre navi della III&nbsp;Squadra si rifiutarono di levare le ancore, ed atti di sabotaggio si verificarono a bordo delle navi da battaglia {{nave|SMS|Thüringen}} e [[SMS Helgoland (1909)|SMS ''Helgoland'']]. L'ordine di partenza fu ritirato di fronte alla rivolta. Nel primo novembre 1918, iniziò la [[Repubblica di Weimar#Rivoluzione controllata: la fondazione della Repubblica (1918-1919)|Rivoluzione tedesca]] che portò all'[[Armistizio di Compiègne|Armistizio]], la fine delle ostilità.<ref>{{cita|Tarrant|pp. 281–282281-282}}.</ref>
[[File:SMS Derfflinger scuttled.jpg|thumb|left|Il ''Derfflinger'' affonda]]
 
Il ''Derfflinger'' si arrese, con il resto della ''Hochseeflotte'', il 24 novembre 1918 venendo quindi scortato presso [[Scapa Flow]].<ref>{{cita|Reuter|p. 154}}.</ref> Una volta che le navi furono internate, furono rimossi tutti gli otturatori dai cannoni, rendendoli inservibili.<ref>{{cita|Herwig|p. 255}}.</ref>
Ritenendo che il [[Trattato di Versailles (1919)|Trattato di Versailles]] fosse stato siglato e le sue navi destinate ad essere requisite dai britannici, il contrammiraglio von Reuter ordinò l'[[Autoaffondamento della flotta tedesca a Scapa Flow|affondamento della ''Hochseeflotte'']] il 21 giugno 1919, mentre la ''Grand Fleet'' era in esercitazione. Le navi affondarono in due ore e quindici minuti.<ref>{{cita|Reuter|p. 153}}.</ref> Il ''Derfflinger'' affondò, capovolgendosi, alle 14:45. La chiglia rimase emersa a lungo prima del recupero nel 1939 e fu ancorata, ancora capovolta, al largo dell'isola di [[Rysa Little|Risa]] fino al 1946 quando fu rimorchiata presso il porto di [[HMNB Clyde|Faslane]] per essere demolita, i lavori di demolizione terminarono nel 1948. La campana della nave fu restituita alla [[Deutsche Marine|Marina Federale Tedesca]] il 30 agosto 1965.<ref name="Groner57" />
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro |cognome=Bennett|nome=Geoffrey |wkautore=Geoffrey Bennett|titolo=Naval Battles of the First World War|url=https://archive.org/details/navalbattlesofww00unse|anno=2005|città=Londra|editore=Pen & Sword Military Classics|ISBN=1-84415-300-2|lingua=en|cid=Bennett}}
* {{cita libro|Steve|Crawford|Battleships and Carriers|1999|Grange Books|Rochester|ISBN=1-84013-337-6|lingua=en|cid=Crawford}}
* {{Cita libro |cognome=Gröner|nome=Erich|titolo=German Warships: 1815–1945|anno=1990|città=Annapolis|editore=Naval Institute Press|ISBN=0-87021-790-9|lingua=en|oclc=22101769|cid=Gröner}}
* {{cita libro|cognome=von Hase|nome=Georg Oskar Immanuel|editore=Skeffington & Son|città=Londra|titolo=Kiel and Jutland|url=https://archive.org/details/kieljutland00haseuoft|lingua=inglese|anno=1921|cid=Hase}}
* {{Cita libro |cognome=Herwig|nome=Holger|titolo="Luxury" Fleet: The Imperial German Navy 1888-1918 |anno=1980|città=Amherst, New York|editore=Humanity Books|ISBN=978-1-57392-286-9|lingua=en|cid=Herwig}}
* {{cita libro |cognome=Massie|nome=Robert K.|wkautore=Robert K. Massie|anno= 2003|titolo=Castles of Steel|url=https://archive.org/details/castlesofsteelbr0000mass|città= New York|editore= Ballantine Books|ISBN= 978-0-345-40878-5|OCLC= 57134223|lingua=en|cid=Massie}}
* {{cita libro|autore=Reichsmarineamt|titolo= Die Schnelllade-Kanonen der Schiffs-Artillerie: (für Einheitspatronen) und ihre Munition, nebst Vorschriften für die Behandlung und Bedienung an Bord in Dienst befindlicher Schiffe|anno= 1898|editore= E.S. Mittler und Sohn|lingua=de}}
* {{cita libro|cognome=Potter|nome=Elmer Belmont|titolo=Nimitz|url=http://books.google.com/books?id=GE5ePcqIUdkC&pg=PA122|accesso=21 settembre 2011|anno=1976|editore=Naval Institute Press|lingua=en|isbn=978-0-87021-492-9|cid=Potter}}
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