Abd al-Rahman al-Kaylani: differenze tra le versioni
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Sir [[Percy Cox]] afferma, a p. 128 del suo ''Hand Book of Mesopotamia'', che egli era il più influente esponente [[sunnita]] [[Iraq|iracheno]] e il capo ufficiale della comunità araba. Egli così proseguiva: "È degno di nota che un'estrema deferenza fosse riservata al ''Naqīb'' di Baghdad e alla sua famiglia dalle personalità indiane e afghane più influenti e ricche, ma anche da quelle più umili e povere".
Quando fu prescelto dai britannici per guidare il governo iracheno, si dubitava che egli avrebbe accettato, a causa della sua età avanzata, del suo stato di salute precario e della sua abituale riservatezza, oltre a una sua dichiarazione in cui sottolineava la propria riottosità a prender parte ad attività politiche, foss'anche per salvare l'Iraq dal disastro. L'amministrazione britannica però riuscì a convincerlo, come testimoniato da [[Gertrude Bell]].<ref>{{Cita libro|titolo=Iraq: A Study in Political Development|url=https://archive.org/details/iraqstudyinpolit0000phil|nome=Philip Willard|cognome=Ireland|
Studioso di vaglia, la sua biblioteca personale contava circa 36.000 volumi di vari argomenti. Di essi ben 2.000 erano manoscritti. L'attuale "Maktaba Qādiriyya" (Biblioteca Qādiriyya) e di fatto il nome della sua biblioteca personale. Un manoscritto calligrafato in oro del [[Corano]], vecchio di 700 anni, fu presentato dopo la sua morte a [[Idris I di Libia]], capofila della confraternita della [[Senussi|Sanūsiyya]], da Pīr Ibrāhīm Sayf al-Dīn, che divenne Naqīb dopo la morte del figlio di ʿAbd al-Raḥmān al-Kaylānī, che era succeduto a sua volte al padre.
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