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{{Nota disambigua|la birra di abbazia belga|Leffe (birra)}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Leffe
|Panorama = Leffe landscape 02.JPG
|Didascalia =Panorama di Leffe,Panorama con i monti Croce sulla sinistra e Beio sulla destra
|Bandiera = Leffe-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stemma=Leffe-Stemma.svg
|Stato = ITA
|Voce stemma=
|Grado amministrativo = 3
|Stato=ITA
|Divisione amm grado 21 =Bergamo Lombardia
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 12 =Lombardia Bergamo
|Amministratore locale = Marco Gallizioli
|Divisione amm grado 2=Bergamo
|Partito = [[lista civica]]
|Amministratore locale=Marco Gallizioli
|Data elezione = 12-6-2017
|Partito=[[lista civica]]
|Data elezioneistituzione =12-6-2017
|Altitudine =
|Data istituzione=
|Sottodivisioni = [[San Rocco (Leffe)|San Rocco]]
|Altitudine=
|Divisioni confinanti = [[Bianzano]], [[Cazzano Sant'Andrea]], [[Cene]], [[Gandino]], [[Peia]]
|Abitanti=4323
|Zona sismica = 3
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens/index.php?anno=2021&lingua=ita Dato Istat] - Popolazione residente al 31 maggio 2021 (dato provvisorio).
|Aggiornamento abitanti=31-5-2021
|Sottodivisioni=[[San Rocco (Leffe)|San Rocco]]
|Divisioni confinanti=[[Bianzano]], [[Cazzano Sant'Andrea]], [[Cene]], [[Gandino]], [[Peia]]
|Zona sismica=3
|Gradi giorno = 2713
|Nome abitanti = leffesi
|Diffusività=
|Patrono = [[Arcangelo Michele|san Michele Arcangelo]] e [[Martino di Tours|san Martino]]
|Nome abitanti=leffesi
|Festivo = 11 novembre
|Patrono=[[Arcangelo Michele|san Michele Arcangelo]] e [[Martino di Tours|san Martino]]
|PIL =
|Festivo=11 novembre
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Leffe (province of Bergamo, region Lombardy, Italy).svg
|PIL procapite=
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Leffe nella provincia di Bergamo
|Mappa=Map of comune of Leffe (province of Bergamo, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Leffe nella provincia di Bergamo
}}
 
'''Leffe''' {{IPA|/ˈlɛffe/}}<ref>{{dipi|Leffe}}</ref> (''Léf'' {{IPA|[ˈlef]}} in [[dialetto bergamasco]]<ref>{{cita libro |autore1=Teresa Cappello|autore2=Carlo Tagliavini|wkautore2=Carlo Tagliavini|titolo=Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani|città=Bologna|editore=Pàtron|anno=1981|p=277|sbn=IT\ICCU\UMC\0979712UMC0979712}}</ref><ref>{{cita libro|curatore1=Carmelo Francia|curatore2=Emanuele Gambarini |titolo=Dizionario italiano-bergamasco |url=https://archive.org/details/dizionarioitalia0000unse|anno=2001 |editore=Grafital |città=Torre Boldone |isbn=88-87353-12-3 }}</ref><ref>{{cita libro|titolo=Dizionario di toponomastica: storia e significato dei nomi geografici italiani|anno=1996 |editore=Garzanti|città=Milano|p=348}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:4323Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Bergamo]] in [[Lombardia]].
 
Situato in [[Val Gandino]], alla sinistra orografica del fiume [[Serio]], dista circa 22 chilometri a nord-est dal capoluogo orobico ed è compreso nella [[Comunità montana della Valle Seriana]].
 
== Geografia fisica ==
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La grande quantità di materiale fossile spinse quindi numerosi ricercatori a frequentare periodicamente le locali miniere di lignite, tanto che nel corso degli anni emersero quantità sempre crescenti di reperti, ora custoditi presso i musei di [[Museo civico di storia naturale (Milano)|storia naturale di Milano]] e di [[Museo di scienze naturali (Bergamo)|Bergamo]].
 
Inoltre, carotaggi effettuati nel [[1991]] in una fornace dismessa della zona, permisero di accertare la presenza di alberi ormai estinti in Europa, ma ancora esistenti nel continente asiatico ed americano<ref>{{cita web|url=http://www.comune.leffe.bg.it/allegati/Storia_Leffe_784_1953.pdf|titolo=La storia dell'antico lago di Leffe |autore= Cesare Ravazzi |editore=Comune di Leffe|accesso=9 febbraio 2015|dataarchivio=4 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304131945/http://www.comune.leffe.bg.it/allegati/Storia_Leffe_784_1953.pdf|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Circa un milione di anni fa, cedette l'argine posto tra l'Agro di Casnigo e la località ''Prato Colle'', svuotando completamente il bacino. Successivamente, in un periodo compreso tra 950.000 e 870.000 anni fa, nella zona ebbe a riformarsi un altro bacino, molto più piccolo del precedente e ribattezzato ''Lago di Cà Manot'' per via della località omonima in cui si trovava. Questo venne a crearsi per via dell'innalzamento della conoide alluvionale del fiume Serio che, gonfio per lo scioglimento dei ghiacciai che in quel tempo arrivavano fino a [[Ponte Nossa]], ostruì nuovamente lo sbocco della conca.
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=== Il periodo feudale e comunale ===
[[File:Leffe Chiesa SMartino 01.JPG|left|thumb|La chiesa di sanSan Martino, risalente al [[XII secolo|XII]]-[[XIII secolo]]]]
Il paese si sviluppò in modo importante tanto che, sull'onda di quando andava accadendo nel vicino centro di [[Gandino]], riuscì ad emanciparsi dal potere feudale, redigendo nel [[1263]] i propri statuti comunali. Il libero comune di Leffe aveva quindi la facoltà di gestire le proprie attività ed era retto da quattro istituzioni: l'aringo, la credenza, il consolato e il podestà.<ref>{{cita|Ghirardelli|p. 23}}.</ref>
{{citazione|[…] Questo sie il Statuto de li ordini del Comune di lefe, fatto et ordinato per la universitade de li Homini e vesini de la terra de Lefe, a bon recimento et governo del Comune predito et de li Homini et vesini de la dita terra de Lefe, li quali ordini son qui de soto declarati […] Noi dichiariamo essere per sempre degli homini liberi dotati di piena e completa autonomia e nessuno osi molestare alcuno dichiarandolo suo servo […] non vi sono ne sudditi ne servi, ma solo uomini liberi cittadini|Magna carta del comune-Carta dello Statuto}}
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=== Architetture religiose ===
[[File:Leffe Chiesa Bozzola.JPG|left|thumb|upright=1.5|La chiesetta della Vergine Immacolata, detta anche “della Bozzöla”]]
==== [[Chiesa di San Michele (Leffe)|Chiesa parrocchiale di San Michele]] ====
È l'edificio di maggior richiamo artistico e storico del paese. Situata nel centro storico, ha un'origine antichissima, che probabilmente può essere fatta risalire ad un periodo prossimo al [[X secolo]]<ref>{{cita|Ghirardelli|p. 98}}.</ref>, anche se le prime notizie scritte sono datate [[1263]], quando vennero redatti gli statuti comunali. In quei tempi la chiesa, che condivideva già il ruolo di parrocchiale con il vicino edificio religioso di san Martino, ricopriva una grande importanza anche nella vita sociale, dal momento che nella propria piazza si svolgeva il consiglio comunale. La struttura era molto piccola: alla navata principale risalente al [[XII secolo]], ne venne aggiunta una seconda tra la fine del [[XIV secolo|XIV]] e l'inizio del [[XV secolo]], e una terza all'inizio del [[XVI secolo]]. Fu demolita una prima volta nel [[1597]], con i lavori di ricostruzione che durarono fino al [[1609]], quando venne inaugurata con una struttura quattro volte più grande, con tre navate rivolte ad occidente. Un secolo più tardi l'aumento della popolazione portò alla necessità di implementare gli spazi: nel [[1718]] venne nuovamente demolita per far spazio all'edificio tuttora esistente, progettato da [[Francesco Muttoni]]. Si presenta con una navata unica, con la volta affrescata da medaglioni raffiguranti episodi della vita di san Michele, opera di [[Giovanni Brighenti]].
A fianco sorge il campanile, alto 57 metri, possiede il concerto di campane più grande per nota della Val Gandino, ovvero 10 campane in La2 della Fonderia Barigozzi del 1950.
 
Ai lati della navata sono ricavate numerose cappellette: la cappella della Vergine Addolorata, nella quale si trova la scultura in legno della Vergine stessa, opera di [[Andrea Fantoni]]; la cappella dei santi Stefano e Lorenzo; la cappella del Cristo morto, con l'affresco di [[Ignazio Nicoli]] raffigurante la Vergine Addolorata con le pie donne; la cappella del [[Santissimo Redentore]] e la cappella di San Pietro, nella quale si trova il con dipinto di [[Giambettino Cignaroli|Gian Bettino Cignaroli]]: ''Santi Pietro e Paolo''. All'interno della chiesa, sei ovali, olio su tela, ciclo delle ''Storie di Sansone'', del pittore [[mantova]]no [[Giuseppe Bazzani]] del 1756-1760.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=Q1FJAQAAIAAJ&q=storie+di+sansone%2Bchiesa+leffe&dq=storie+di+sansone%2Bchiesa+leffe&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjkiPiT-NLlAhXEPOwKHaJfAz8Q6AEIKTAA|titolo= Settecento lombardo}}</ref>
[[File:Leffe Chiesa SElisabetta.JPG|thumb|upright=1.5|La chiesa di Santa Elisabetta]]
 
Degne di nota sono poi anche le tele di [[Simone Brentana]]: ''Combattimento di san Michele contro il drago'' e [[Antonio Balestra]]: ''Madonna con Bambino, con sant'Antonio e san Domenico'', poste nella sagrestia; la scultura marmorea di [[Nicola Barbieri]] sull'altare maggiore; l'organo di [[Angelo Bossi]] del [[1736]] e le quattordici formelle in bronzo raffiguranti la Via crucis, realizzate da [[Giuseppe Siccardi]].
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Attiguo alla chiesa vi è il palazzo Galizzi, adibito a [[Canonica|casa parrocchiale]]. Edificato nel [[XVII secolo]], presenta una struttura in stile tardo-rinascimentale, all'interno della quale si trova la sala Baschenis, con affreschi del pittore [[Pietro Baschenis]], risalenti al [[1613]] e restaurati nel [[1976]].
 
==== [[Chiesa di San Martino (Leffe)|Chiesa di San Martino]] ====
[[File:Leffe Chiesa SRoccosan Martino.JPG|thumbminiatura|La chiesaChiesa di San RoccoMartino]]
La chiesa compatronale di San Martino è situata su una piccola altura che domina il centro storico, viene citata per la prima volta negli statuti comunali del 1263. Demolita nel [[1616]] e riedificata nel [[1636]], presenta una facciata esterna liscia e semplice, con in centro un portale in arenaria decorato con due mezze colonne. La struttura, a singola navata, presenta al proprio interno una volta decorata, con le pareti laterali aperte da cinque campate, all'interno delle quali si sviluppano altrettante cappelle. Degne di nota sono le decorazioni sulla volta del coro, opera di [[Umberto Marigliani]], le sei statue in bronzo di [[Antonio Carra]], la [[Trionfo di Maria tra uno stuolo di santi e sante|grande tela]] di [[Tomaso Pombioli]]: ''Vergine in gloria'' e l'organo del veneziano [[Gaetano Callido]].
[[File:Leffe Chiesa alpini Beio.JPG|left|thumb|upright=1.3|La chiesa degli alpini sul monte Beio]]
 
==== [[Chiesa di Sant'Elisabetta (Leffe)|Chiesa di Santa Elisabetta]] ====
{{vedi anche|Chiesa Societàdi CalcioSant'Elisabetta (Leffe)}}
Chiesa di Santa Elisabetta. Situata nel centro abitato, poco distante dalla prepositurale di San Michele. La chiesa risale al [[1605]], periodo in cui era una piccola cappelletta dedicata alla Visitazione di Maria. Successivi ampliamenti l'hanno resa a due piccole navate e circondata su tre lati da un piccolo portico a pianta semi-ottagonale a lati diseguali.
[[File:Leffe Chiesa SElisabetta.JPG|thumb|upright=1.5|La chiesa di Santa Elisabetta]]
Chiesa di Santa Elisabetta. Situata nel centro abitato, poco distante dalla prepositurale di San Michele. La chiesa risale al [[1605]], periodo in cui era una piccola cappelletta dedicata alla Visitazione di Maria. Successivi ampliamenti l'hanno resa a due piccole navate e circondata su tre lati da un piccolo portico a pianta semi-ottagonale a lati diseguali.
 
==== Chiesa di Sant'Antonio di Padova ====
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Di origini seicentesche, si trova nella porzione meridionale del territorio comunale, fuori dal centro storico ed attigua al cimitero, coeva della cappelletta dei morti, distante poche decine di metri e sita in località ''Nocrèla''. Quest'ultima, edificata in seguito all'ondata di peste del 1630, e restaurata nel [[1990]], è costituita da un'abside aperta ad arco, sulla cui parete si trova un affresco raffigurante una danza macabra.
 
==== [[Chiesa di San Rocco (Leffe)|Chiesa di San Rocco]] ====
[[File:Leffe Chiesa SRocco.JPG|miniatura|Chiesa di San Rocco]]
Situata nell'omonima località (alla quale ha appunto dato il nome), un tempo chiamata ''Chignöl''. Edificata in seguito all'epidemia di peste del [[1529]], venne ampliata assumendo una struttura a navata singola suddivisa in tre campate mediante due arcate a sesto acuto. Dopo aver conosciuto un periodo di profondo degrado tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo a causa della sua posizione isolata, venne sistemata in seguito all'espansione edilizia del secondo dopoguerra. All'interno sono presenti quattordici sculture raffiguranti la Via crucis, opera di [[Vincenzo Demetz]].
 
==== Altre chiese ====
[[File:Leffe Chiesa alpini Beio.JPG|left|thumb|upright=1.3|La chiesa degli alpini sul monte Beio]]
Sulle alture circostanti si trovano tre altre chiesette dalla connotazione rustica e montana. Si tratta della chiesetta degli alpini sul monte Beio e di quella di Santa Croce sull'omonimo monte, entrambe edificate nel corso del [[XX secolo]], e della chiesetta della Vergine Immacolata, detta anche “della Bozzöla”, situata nell'omonima località sulle pendici del mote Beio, tra la località ''Ceride'' e la sella di san Rocco. Costruita nel [[1866]], presenta una struttura a navata unica e una facciata con un'ampia finestra e due nicchie, mentre al proprio interno custodisce oltre cinquemila reliquie di santi.
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=== Architetture civili ===
In ambito civile numerosi sono i palazzi storici che ricordano i fasti e la ricchezza delle famiglie più in vista del paese. Oltre ai già citati palazzi Galizzi e Mosconi, merita menzione anche il palazzo Pezzoli, risalente al XVI secolo, in cui vi è un auditorium di proprietà comunale.
In ambito storico-culturale, degno di nota è il "[[Museo del tessile" (Leffe)|Museo del tessile]] che, inaugurato nel [[2002]], raccoglie documenti e macchinari che hanno contribuito allo sviluppo economico del paese.
 
=== Percorsi naturalistici ===
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=== Etnie e minoranze straniere ===
GliAl 31 dicembre 2010 gli stranieri residenti nel comune sonoerano 328, ovvero una percentuale pari al 6.9% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2010/index.html|titolo=Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2010 per sesso e cittadinanza|editore=ISTAT|accesso=8 febbraio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120125212336/http://demo.istat.it/str2010/index.html|dataarchivio=25 gennaio 2012|urlmorto=no}}</ref>:
 
# [[Senegal]], 112
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# [[Cina]], 51
# [[Romania]], 44
# [[Albania]], 15
# [[Ucraina]], 15
 
=== Tradizioni e ricorrenze religiose ===
[[File:Leffe Chiesa SRocco.JPG|thumb|La chiesa di San Rocco]]
* [[Michele Arcangelo|San Michele arcangelo]] (29 settembre), festa patronale.
* [[Martino di Tours|San Martino]] (11 novembre), festa patronale. Con cadenza biennale viene organizzata la festa dell'oratorio, in cui sono presenti tutte le varie associazioni no profit sparse sul territorio comunale.
* [[Maria Addolorata|Addolorata]], quindici giorni prima di Pasqua.
* [[San Rocco]] (16 agosto). In occasione delle celebrazioni, nella chiesa locale viene rievocata la passata attività dei ''copertini'' (commercianti di tessuti) con il tradizionale ''Ol trèp'' (incanto) delle coperte, in quanto i copertini erano soliti tornare in paese in occasione delle festività estive per ricongiungersi con le famiglie e caricare la mercanzia da rivendere nei viaggi successivi. La celebrazione comprende anche il rito della processione con la statua del santo, la fiera e uno spettacolo pirotecnico serale che attira diversi visitatori dalla valle e da altri paesi della provincia.
 
== Amministrazione ==
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{{ComuniAmminPrec|12 giugno [[2017]]|''in carica''|Marco Gallizioli|[[lista civica]] ''Nuovi orizzonti per Leffe e la sua Valle''|[[Sindaco (Italia)|sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
===Altre informazioni amministrative===
Il Comune fa parte della [[Comunità montana della Valle Seriana]].
 
== Sport ==
[[File:Leffe Stadio Martinelli.JPG|left|thumb|upright=1.3|Lo stadio Martinelli]]
Dal 1938 al 1998, aveva sede nel Comune la [[Società Calcio Leffe]]. Nel 1998 si fuse con la società [[Albinese Calcio]], dando vita all'[[Unione Calcio AlbinoLeffe]]<ref>[http://archiviostorico.gazzetta.it/1998/giugno/20/fusione_fatta_nato_AlbinoLeffe_ga_0_9806207158.shtml La fusione è fatta, Gazzetta.it]</ref>.
Nel paese sono attive molte società sportive, tra le quali va segnalato lo sci club, anche se la disciplina di maggior richiamo è senza dubbio il calcio.
 
Già negli [[anni 1980]] la [[Società Calcio Leffe]] aveva cominciato a farsi notare in serie D, vincendo anche una coppa Italia per dilettanti, approdando tra i professionisti della [[serie C2]] nel [[1985]]. Dopo un'immediata retrocessione, nel 1989-1990 la squadra celeste fu nuovamente promossa in Serie C2, a cui fece seguito, due anni più tardi, l'ulteriore scalata in [[serie C1]]. Per tre anni militò nella terza divisione nazionale, per ritornare nuovamente in C2 nella stagione 1995-96.
{{vedi anche| Società Calcio Leffe}}
 
Nell'estate del [[1998]] fu decisa la fusione con l'[[Albinese Calcio|Albinese]], l'altra realtà calcistica della valle Seriana, che diede vita all'[[Unione Calcio AlbinoLeffe]]. La nuova squadra scelse lo [[Stadio Carlo Martinelli|stadio Martinelli]] di Leffe come campo di gioco.<ref>[http://archiviostorico.gazzetta.it/1998/giugno/20/fusione_fatta_nato_AlbinoLeffe_ga_0_9806207158.shtml La fusione è fatta, Gazzetta.it]</ref>. L'annuncio della fusione, avvenuta il 10 giugno 1998, non fu ben accolto dai tifosi delle due società, specialmente dai [[Società Calcio Leffe|supporter leffesi]]<ref>[http://www.tempi.it/cultura/001046-larghe-intese-albinoleffe Una fusione difficile, Tempi.it] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20081013130335/http://www.tempi.it/cultura/001046-larghe-intese-albinoleffe |data=13 ottobre 2008 }}</ref>. I risultati sportivi furono eccellenti, considerato che la neonata società ottenne immediatamente la promozione in C1 a cui fece seguito, quattro anni più tardi, l'approdo alla [[serie B]]. Da quel momento la squadra trasferì le proprie partite interne allo stadio [[Stadio Atleti Azzurri d'Italia]] di Bergamo, perdendo gran parte dei legami con il paese di origine.
 
===Impianti sportivi ===
Conseguentemente nel paese di Leffe venne fondata un'altra squadra, che milita nelle categorie dilettantistiche provinciali.
* [[Stadio Carlo Martinelli]]
 
== Note ==