Calimala: differenze tra le versioni

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Tra le famiglie che qui ebbero le loro case ci furono i [[Compiobbesi]], i [[Cavalcanti]], i Malatesti, i Siminetti, i Nobili, i Bostichi.
 
Più volte la via fu danneggiata da gravi incendi. Nel 1304 Neri degli [[Abati (famiglia)|Abati]], priore di [[San Pier Scheraggio]], appiccò fuoco per vendetta alle case dei suoi consorti tra [[Orsanmichele]] e Calimala: nel propagarsi delle fiamme andarono bruciate circa millenovecento tra case e bottghebotteghe. Un altro incendio il 26 febbraio 1601 fece gravi danni tra la [[piazza del Mercato Nuovo]] e la [[chiesa di Sant'Andrea (Firenze)|chiesa di Sant'Andrea]], lasciando illeso solo un tabernacolo della Madonna all'angolo con via Malborghetto: da allora la strada venne detta anche via del Fuoco. I proprietari della casa su cui sorgeva il tabernacolo, i Del Rosso da Signa, arricchirono l'immagine votiva di una cornice con un'iscrizione<ref>Il tabernacolo, la cornice e l'iscrizione andarono completamente perduti durante il "Risanamento", tranne uno stemma della famiglia che, pur in pessime condizioni, si trova nei depositi comunali. Il tabernacolo è visibile in una foto Baccani.</ref>:
 
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===Lapidi===
Per essendo ununa strada antichissima e ricca di storia, nel rifacimento ottocentesco perse tutte quelle memorie di stemmi, [[pietrino|pietrini]] e iscrizioni che dovevano un tempo ornarne gli edifici. Fa eccezione l'unico edificio preesistente ancora esistente, il [[palazzo dell'Arte della Lana]], che su questo lato presenta due iscrizioni.
 
La prima sopra il fornice al 16 rosso mostra si trova uno stemma dell'Arte della Lana (con l'Agnus dei sormontato in [[capo (araldica)|capo]] dal lambello gigliato della Casa d'Angiò) e l'iscrizione: